nikmar

Un caro amico mi suggerisce di essere meno minimalista e intimista in questo blog, poiché sta diventando tedioso leggere sempre dei miei guai sul lavoro, delle mai perfette riparazioni di Carlotta, della carenza di fondi, eccetera.... Il problema è che questo blog è un po' il mio "sfogatoio", così come penso sia buona parte dei blog esistenti per i loro autori. Di conseguenza, a differenza di quando mi produco per la carta stampata, mi sento autorizzato a scriverci dentro lo que quiero. Ivi comprese cose di cui, magari non frega nulla a nessuno. E pazienza se il mio blog non sarà preso d'assalto da masse vocianti e citato sui principali quotidiani e settimanali del mondo. La fama non è una cosa a cui ho mai tenuto, altrimenti a quest'ora e con le possibilità che ho avuto (e il talento che modestamente possiedo) sarei piuttosto noto al pubblico. Il ché, per converso, mi impedirebbe di avere un blog in cui scrivere liberamente ciò che penso o sento.

Ho fatto questo breve pistolotto introduttivo perché stamattina è finalmente accaduto un fatto che fa passare in archivio uno degli argomenti minimalisti "principe" degli ultimi tre mesi: HO FINALMENTE PAGATO IL TELEFONO!!!!!!!!

Non è detto, tuttavia, che me lo riattivino subito. Avevo chiesto ad A. il denaro per pagare anche la bolletta "piccola", oltre a quella "smisurata" di 1.200 e rotti euro, ma mi ha fornito materiale cartaceo-monetario sufficiente solo per quest'ultima. Cosa di cui comunque lo ringrazio. La seconda, che scade oggi, slitta necessariamente a fine mese, quando percepirò gli stipendi di A. e di Veleno e sarò quindi in grado di ottemperare anche a questa incombenza. Un po' di pazienza e andrà a posto tutto.

Sono molto più rilassato da quando me ne sono andato da G. Qui da A. prendo lo stesso stipendio e devo fare molti chilometri in più, però ho la certezza di prenderlo tutti i mesi, mentre G. avanza ancora nei miei confronti un "buffo" di 9 mesi e mezzo, senza contare le percentuali promesse e mai contabilizzate, eccetera.

Per le cattive notizie, i vampiri dell'Inpgi, che meno di due mesi fa hanno ricevuto dalle mie esauste casse 1.500 euro di contributi (prestito di mia madre), mi hanno mandato una raccomandata per chiedermene altri 600 e rotti. Mi domando se non valga la pena dimettermi dall'Ordine dei Giornalisti, visto che questi gentiluomini della Previdenza ti spillano denaro anche quando non lavori e comunque te ne levano talmente tanto che devi costantemente scegliere tra darli a loro o fare la spesa.

Indovinate perché sono così tanto in arretrato?

Ma la bella notizia, oltre a quella della boletta-monstre finalmente pagata, è che domattina metto la valigia in macchina e me ne vado al raduno del Polleggio, sui colli bolognesi, a pochi passi da Monghidoro, città natale di Gianni Morandi. Non che quest'ultimo particolare sia fondamentale, anche se la sua vecchia canzone "Uno su mille" mi piace molto. Peccato che più che nelle parole di quel brano, mi ritrovi molto di più in "E tutto va" degli 883. Anzi, parafrasandoli e pensando che domani devo arrampicarmi sui passi appenninici, direi che la mia vita è come una 2cv che arranca in salita. E chi guida le 2cv sa bene di cosa parlo!

Con tutto ciò, nonstante Carlotta butti olio come un colabrodo perché devo cambiarle tutte le guarnizioni del motore (dopo 220.000 Km!!!), abbia la scatola guida che manda sinistri cigolii e un cuscinetto di una ruota posteriore ululi come un lupo siberiano, non vedo l'ora di mettermi in viaggio! E la mia vita non la cambierei con tante più agiate ma meno spensierate che conosco.