L'HOTEL "ALPIN GARDEN" DI ORTISEI... CINQUE STELLE MOLTO DISCUTIBILI!

Post n°457 pubblicato il 25 Agosto 2011 da hotcigar
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Riporto qui sotto la lettera che ho inviato alla "Guida dell'Espresso" e al "Gambero Rosso".

Nonché a tutti i colleghi giornalisti che si occupano di viaggi, turismo e gastronomia e a tutti gli amici cosiddetti "Vip".

 

Gentili Signori,
qualora abbiate tra i vostri luoghi segnalati l'hotel Alpin Garden di Ortisei, o pensiate di inserirlo, vi invio questa mia per sollecitare un ripensamento.
Sono attualmente ospite di questa struttura che, come unico pregio, ha quello di accettare i cani. Per il resto, vi informo che le 5 stelle che inalbera sul suo blasone sono assolutamente ingiustificate, poiché come servizio, cortesia e cucina non sarebbe degno di rivaleggiare nemmeno con la "Pensione Passero" di Rocca Canterano di Sotto!

Cominciamo dalla cortesia, in particolare di quella del proprietario dell'hotel, tale Marcus, evidentemente convinto di essere la Regina d'Inghilterra
(anche se Sua Maestà è senza dubbio meno arrogante!). Il soggetto ha una prosopopea degna di miglior utilizzo e sprizza antipatia da tutti i pori. Inoltre, benché mi informino che viene dalla gavetta, non deve aver imparato granché su come si trattano i clienti. Forse era più abituato a trattare con i garzoni di stalla o con i primati allo zoo.
Il primo impatto con questo distinto gentiluomo l'ho avuto il secondo giorno della mia permanenza, ovvero ieri mattina. Avevo parcheggiato davanti alla porta dell'hotel, nell'unico posto possibile visto che il parcheggio a raso era pieno, lasciando le chiavi nel quadro. La sosta sarebbe dovuta durare il tempo necessario per salire in camera a depositare una cosa che avevo acquistato.
Sarò terribilmente male abituato ma, di solito, negli hotel a 5 stelle (spesso anche a 4), esiste una figura professionale chiamata parcheggiatore. Ne possiede uno, ad esempio, il vicino (e ottimo!) Hotel Gardena (4 stelle), ne ha ben tre il Terme di Saturnia, dove sono stato ospite fino a domenica scorsa.
Non solo, a quanto pare, l'Alpin Garden non possiede nulla di tutto ciò, ma quando, scendendo dall'auto, mi sono scusato per il disagio dicendo che sarei sceso immediatamente, sono stato apostrofato dal Marcus che mi ha "invitato" con aria arrogante e saccente a mettere la macchina in garage.
Ok, avevo visto, salendo, una saracinesca. Ma era chiusa. Ho fatto presente la cosa e mi è stato risposto, con condiscendenza, quasi lo sapessero anche i bambini dell'asilo, che quello non era il garage dell'albergo. Il garage era 20 metri più avanti, NON segnalato, vicino alla fermata del bus.
Il buon Marcus, nella sua infinita bontà, mi ha anche fatto presente - giacché la mia auto bloccava la sua nivea Porsche Cayenne - che "anche lui aveva diritto di uscire". Infatti, mi ero scusato e avevo premesso che le chiavi erano nel quadro, a disposizione del (inesistente) posteggiatore. Ciò non mi ha impedito di essere svillaneggiato in questa maniera, piuttosto cafona, da questo borioso personaggio.
Oggi pomeriggio, replica.
Questa mattina, avevo portato un piattino con dei dolci per la mia compagna, gravemente disabile. Non li aveva mangiati, ma li aveva lasciati in disparte per consumarli nel pomeriggio. Peccato che, al nostro ritorno, il piattino fosse "evaporato".
Ho telefonato alla reception chiedendo lumi e, con il "garbo" che gli è usuale, Marcus ha provveduto ad informarmi che "le cose della prima colazione sono della prima colazione. Le cameriere hanno pensato che le avesse avanzate". Ho risposto, con l'identico garbo: "Non devono pensare". E da lì è nata una polemica in cui Marcus mi ha detto che "potevo lasciare un biglietto".
Peccato che nessuna delle camere abbia alcunché per scrivere! Non una matita, non una penna, non un foglio di carta da lettera o un blocchetto, né tampoco buste! Niente di niente! Avrei potuto scriverlo con il sangue su un lenzuolo, ma forse mi avrebbero addebitato le spese di tintoria!
Marcus si è inoltre lamentato che "lo trattavo come un ragazzino". Ho lasciato cadere la cosa, per non trascendere e passare magari a vie che non mi sono consone. Mi domando, tuttavia, dove questa persona abbia imparato a trattare con i clienti. Forse sul "Manuale del Direttore di Collegio" in uso ai tempi di Oliver Twist o di Gian Burrasca?

Parliamo ora dei servizi dell'hotel, a cominciare dal wi.fi....
Mentre tutti gli alberghi da me frequentati (anche i 3 stelle) hanno il wi.fi gratuito, qui chiedono 10 euro. Non solo, la procedura per collegarsi è talmente ferraginosa che ti danno un foglio denso di istruzioni.
Istruzioni per altro inutili, perché non tengono conto dei continui aggiornamenti degli hardware. Ovvero, nel mio computer, i passaggi così come sono nominati non esistono! Per non chiamare un tecnico, ho risolto di utilizzare la mia chiavetta personale. Spero solo che non mi addebitino lo stesso l'utilizzo della linea!

Servizio in camera:
Per due giorni ho appeso il cartello "rifare la camera" alle 10.00 del mattino e per due giorni questa è stata rifatta non prima delle 12.30.

Vitto:
A parte l'utilizzo di materie prime che si trovano in qualsiasi supermercato (ho visto le cassette e gli scatoloni), sembra senza alcuna ricerca sul territorio che pure è ricco di ottimi prodotti e di piccoli coltivatori/allevatori biologici, a parte lo chef che non sembra eccessivamente degno di nota, l'Alpin Garden sembra uno degli ultimi avamposti dove resiste strenuamente la "nouvelle cousine"... all'italiana... Ovvero: "uno sputo nel piatto, ma presentato non benissimo... diciamo, decentemente"!!!
Per fare un esempio, la "Terrina di cervo" di ieri era delle dimensioni del mio indice e medio appaiati. E non ho mani da camionista! Il roastbeef promesso con una salsa dal nome tedesco impronunciabile si riduceva a due palline delle dimensioni dei testicoli del mio chiuahua. E così via... Si aggiunga che non sono certo cucinati da Escoffier.....
In compenso i prezzi, quelli si che sono da 5 stelle lusso!!!!!

Varie ed eventuali:
Non so se concorrano nell'assegnazione delle stelle ma:
1) il frigobar è al minimo e non c'è verso di alzarlo. Ho messo in frigo una lattina di coca cola ieri e l'ho tirata fuori oggi a temperatura ambiente. Ho fatto presente la cosa ma la situazione non è migliorata.
2) Non c'è Sky, "benefit" che ho invece sempre trovato dalle altre parti. Così come non c'è nemmeno la tv on demand ed è quindi impossibile (pagando) vedere magari un film in prima visione come accade in altrettanto blasonati alberghi.

Per il momento è tutto, ma siccome mi devo trattenere in questo luogo di delizia fino al 28 mattina, non è detto che non salti fuori qualcos'altro....

Cordiali Saluti

 
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BERLUSCA PERDE IL PELO......

Post n°456 pubblicato il 17 Giugno 2008 da hotcigar
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Berlusca perde il pelo ma non il vizio. E anche il pelo, comunque, poi se lo rifà trapiantare. Dalle pieghe del “pacchetto-sicurezza” ecco infatti spuntare un paio di emendamenti “ad personam”, che appaiono fatti su misura per il Cavaliere, i suoi amici e gli amici dei suoi amici.

Berlusconi, insomma, sembra fare una leggera confusione sul concetto di “sicurezza”, forse complice l’età non più verdissima. Nonostante lifting e tricotrapianti, settant’anni iniziano a pesare! Tuttavia, la piaggeria dei suoi collaboratori è talmente sconfinata che nessuno – a quanto pare! - osa farglielo presente. Come nella fiaba dei “vestiti nuovi dell’imperatore”, nessuno dei suoi cortigiani osa dire che “il re è nudo” o, in questo caso specifico, che il “pacchetto sicurezza” non si riferisce alla sicurezza degli affari di Berlusconi, ma a quella personale di tutti i cittadini italiani.

Non si capisce altrimenti come mai in questo (ormai) “decretone”, si sta infilando di tutto e il contrario di tutto. Si opera un sacrosantissimo giro di vite sulla piccola criminalità, però poi si legano le mani alla magistratura, che non può più predisporre intercettazioni a meno che non si tratti di reati che superano i 10 anni. Ovvero, restano esclusi tutti i reati (o quasi) che potrebbero essere commessi da politici nell’esercizio delle loro funzioni, o da affaristi disonesti. Peccato che tra i reati non più intercettabili ci siano anche rapimenti, rapine, stupro, pedofilia…. Insomma, quasi tutti i crimini più comuni ai danni dei cittadini. Altra bizzarria del decreto-sicurezza è quella di sospendere i processi “non necessari”, ovvero quelli che prevedono condanne inferiori a 10 anni. Ovvero, anche in questo caso, tutti quelli che riguardano la piccola criminalità e colpiscono più frequentemente gli italiani: scippi, zingari, furti in casa, truffa…. Un decreto-sicurezza che dà, come unica “sicurezza”, appunto, quella che la “certezza della pena”, in questo Paese, rimarrà un concetto astratto.

Per meglio garantire i cittadini, poi, il redivivo ministro Scajola (quello che diede del “rompicoglioni” a Marco Biagi che gli chiedeva la scorta) ha pensato bene di bloccare la “Class Action”, ovvero la possibilità di promuovere cause collettive contro banche, assicurazioni, enti, eccetera. Dulcis in fundo, nessuno si sogna di togliere qualche accisa governativa dal prezzo della benzina. Ma questo dev’essere un provvedimento a favore della “sicurezza” stradale: meno auto in giro, meno incidenti!

 
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FINALMENTE ARIA NUOVA! NON SO QUANTO PULITA, MA NUOVA!

Post n°455 pubblicato il 29 Aprile 2008 da hotcigar
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Finalmete aria nuova nelle strade di Roma! Ebbene si, lo confesso: sono uno di quei (parecchi) elettori del centrosinistra che, piuttosto che correre il rischio di ritrovarsi altri quattro anni Francesco Rutelli in Campidoglio, hanno preferito votare per Gianni Alemanno.

Francesco Rutelli lo ho avuto come sindaco per otto anni e ben ricordo tutto quello che ha fatto e quello che non ha fatto. Ricordo con che leggerezza è passato dai radicali ai verdi, per approdare ad un neodemocristianesimo margheritesco e infine riconfluire nel Partito Democratico. Un uomo buono per tutte le stagioni, insomma.

Come sindaco, è stato uno degli artefici degli stupri ecologici e architettonici del Giubileo. Il promotore del parcheggio "inutile" del Vaticano. Inutile perché è posizionato in maniera così scomoda e mal collegata che, pur essendo in centro, nessuno ci va a parcheggiare la macchina. 

E' stato l'artefice del sottopassino di Castel Sant'Angelo. In origine doveva essere un "sottopassone" e, di permessi di costruzione, ne aveva accordati a piene mani. Peccato che, se realizzato, il "sottopassone" avrebbe fatto franare nel Tevere Castel Sant'Angelo. Dovette intervenire la Soprintendenza per scongiurare il pericolo. Rutelli voleva andare avanti lo stesso!

Ma tornando in tempi molto più recenti, come candidato-sindaco, interpellato sul problema della "sicurezza", è stato quello che ha proposto, come misura preventiva contro le aggressioni, non di incrementare la polizia (a Milano, ad esempio, c'è una pattuglia della Municipale ad ogni angolo di strada) nelle stazioni e nelle metropolitane, o nei quartieri, ma di dotare le donne di "braccialetti antistupro"!

Come dire: "è inutile pretendere che l'Amministrazione comunale, con me sindaco, si preoccupi della vostra sicurezza. Mettetevi il braccialetto e premete il pulsantino in caso di emergenza. Magari una pattuglia è in zona o magari no. Magari vi salviamo o magari fanno in tempo a stuprarvi ed ammazzarvi otto volte prima che qualcuno raccolga il segnale. Forse è meglio che stiate a casal la sera, invece di andare a cercar guai!"

Un concetto che i romani hanno perfettamente recepito e si sono regolati di conseguenza, trombando sonoramente il bel Francesco e la sua corte fatta anche di esponenti della cosiddetta "sinistra radicale", molto legati alla marmaglia dei centri sociali, per cui la legalità e la sicurezza sono concetti "fascisti".

Così, i cittadini della Capitale, che a questi argomenti sono parecchio sensibili negli ultimi tempi, dato il degrado della città, hanno affidato il Campidoglio - per l'appunto! - ad un "fascista", sperando che faccia relamente qualcosa per difenderli dalla microcriminalità dilagante.

Personalmente, da "elettore esterno", io a Gianni Alemanno chiedo poche cose:

1) l'allontanamento definitivo o l'arresto "senza se e senza ma" di tutti gli stranieri (magrebini, romeni, ecc) che si macchiano di reati gravi. Spero che la nuova Giunta si coordini con il Governo nazionale e che vengano varate norme più severe per l'immigrazione.

2) lo smantellamento di tutti i campi nomadi cittadini, specie quello di Tor di Quinto, che è scandalosamente a ridosso di una pista ciclabile frequentata anche dai bambini.

3) l'applicazione della disattesissima normativa comunale che prevede severe sanzioni contro lo sfruttamento dei minori a scopo di accattonaggio e contro l'evasione dei suddetti minori dall'obbligo scolastico. Roma è piena di bambini zingari che mendicano o rubacchiano per le strade e non c'è uno straccio di vigile che si sogni di intervenire.

4) un serio giro di vite sui centri sociali, con la chiusura dei più pericolosi e l'arresto di buona parte della marmaglia che li frequenta.

5) un intervento contro il continuo taglieggiamento subito dai cittadini romani per mano della Sta e dell'ufficio contravvenzioni. Non è possibile che ti possano mandare la casa all'asta senza nemmeno avvisarti per una multa non pagata.

6) interventi per garantire e ripristinare il decoro urbano almeno nei principali parchi e nelle zone residenziali. Misure possibilmente da estendere anche alle periferei, per rendere migliore la vita a chi vi abita.

7) mano pesante contro il falsi artisti, writers imbrattatori che lordano i monumenti storici e i mezzi pubblici con i loro scarabocchi.

Mi fermo qui, per adesso. Mi sembra di aver elencato alcuni tra i principali mali di Roma, a cui il novello sindaco dovrebbe cortesemente mettere mano a partire da subito. Con i miei migliori auguri di buon lavoro!

 
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GUARDIAMO I LATI POSITIVI

Post n°454 pubblicato il 16 Aprile 2008 da hotcigar
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Il centrosinistra ha beccato una di quelle suonate che rimarranno incise a lettere di fuoco negli annali della storia. In meno di due anni, tra indulti, litigi, leggi "ad personam" non cancellate e tasse aumentate, è riuscito a deludere il suo elettorato in maniera così grave da aver riconsegnato l'Italia al centrodestra e - quel che è peggio! - a Silvio Berlusconi.

La vittoria del nuovo giocattolo del Cavaliere, il "Popolo della Libertà", partito "fatto in casa" assorbendo Alleanza Nazionale nel già self-made party Forza Italia, è stata talmente schiacciante da consentire al piduista di Arcore (tessera 1812) la possibilità di fare e disfare qualsiasi cosa in questo sventurato Paese per i prossimi cinque anni, senza che nessuno possa pensare di impedirglielo seriamente.

Già solo per questo, molti nel centrosinistra e nella sinistra cosiddetta "critica", dovrebbero andare a buttarsi nel biondo Tevere. Poiché la colpa di questa debàcle è unicamente loro, per i motivi di cui sopra e altri.

Ma guardiamo però ai lati positivi (anche da un punto di vista come quello di chi scrive: libero pensatore orientato a sinistra) di questa nuova cocente sconfitta.

Il primo è che - incredbilimente e contro tutte le previsioni - il vituperato e vituperabile porcellum, la legge elettorale sconfessata dal suo stesso autore, ha portato alla costituzione di quel bipolarismo da tutti invocato ma da nessuno mai veramente voluto. Di fatto, esistono nel Paese due forze politiche egemoni, come accade in molte Nazioni di cui ci piace citare (a cavolo!) l'esempio, solo quando ci fa comodo.

Il Partito Democratico è un partito moderato, che comprende anche, nel gioco delle alleanze, l'Italia dei Valori di Antonio di Pietro (che, personalmente, ho votato alla Camera per la seconda volta), formazione politica che ha presentato nelle sue liste molti di quei personaggi che la sinistra "ufficiale" avrebbe dovuto strapparsi di mano (da Franca Rame a Pancho Pardi) e che invece ha stranamente ignorato.

Il Popolo delle Libertà sarebbe invece una forza moderata di destra se non avesse al suo comando un estremista come Silvio Berlusconi, seguito da una pletora di cortigiani lustrastivali. Dipendesse solo da Alleanza Nazionale, probabilmente sarebbe rappresentativo di una destra moderata e legalitaria come nel resto del mondo. E probabilmente, non avrebbe perso per strada l'Udc di Casini, a cui va la mia personale ammirazione per il coraggio e per il risultato ottenuto.

Questo nuovo assetto, prontamente ribattezzato "Seconda Repubblica", garantisce quantomeno la govermabilità e la stabilità del Paese. Pazienza se, per questa volta, la garantisce a Berlusconi. Secondo la logica del soggetto e dell'alternanza "all'italiana", tra cinque anni il Cavaliere avrà talmente deluso che Veltroni vincerà a mani basse. E via con un altro giro di giostra!

Altro fattore positivo, con la totale scomparsa della Sinistra Arcobaleno dal panorama parlamentare, ci siamo liberati di alcuni personaggi impresentabili come, ad esempio, il nipotino di Hamas Francesco Caruso e il travestito Vladimir Luxuria. La presenza di quest'ultimo, come ho già avuto modo di scrivere, aveva finito di trasformare il Parlamento italiano in una succursale del circo Barnum!

E pazienza se mia zia si presentava al Senato proprio con gli "Arcobalenghi".

Continuando a spulciare i lati positivi di questa sconfitta, non possiamo non segnalare il fatto che, per almeno altri cinque anni, non sentiremo più parlare di "Dico".

Ho avuto modo di scrivere l'anno scorso - e lo ribadisco tutt'ora - di non essere totalmente contrario ad una legge che tuteli le coppie di fatto. Per la verità, sarei, per converso, piuttosto favorevole. Sono tuttavia contrario alla legge che era stata presentata dal duo Pollastrini-Bindi, perché andava a ledere dei diritti inalienabili della famiglia e, oltretutto, complicava la vita ai conviventi.

E' infatti demenziale pretendere che, dopo tre anni, il convivente debole abbia diritto agli alimenti. O che dopo nove anni entri nell'asse ereditario, ledendo i sacrosanti diritti degli eredi legittimi. Sembravano due articoli creati ad hoc per far naufragare la legge. Cosa che è infatti successa.

Infine, è probabile che Berlusconi tolga di nuovo la tassa di successione, che personalmente considero un abuso fin dai tempi del Pentapartito. E' probabile che mantenga la promessa di abolire l'Ici, che sgraverebbe il mio piccolo patrimonio immobiliare. E' probabile che ridia la possibilità ai cittadini di scaricarsi dalle tasse telefoni e telefonini senza dover aprire partita Iva, come succedeva fino al 2006.

Insomma, i lati positivi non mancherebbero. Speriamo non siano surclassati da quelli negativi, di cui i Governi Berlusconi non sono purtroppo mai stati avari.

L'unica cosa positiva che non accadrà è la seria autocritica della sinistra critica. Nessuno si chiederà seriamente perché il loro elettorato li ha scaricati. Alcuni votando addirittura la Lega. Riusciranno solo a litigare e ad accusarsi reciprocamente. O scaricare la colpa sull'appello al "voto utile" di Veltroni. I sintomi già sono nell'aria. Diliberto ha già annunciato che uscirà dall'"Arcobalengo" riprendendosi falce e martello. E se tanto mi da tanto, Comunisti Italiani, Rifondazione e Verdi, nel caso fossero riusciti a conquistare qualche seggio, sarebbero poi comunque implosi così come hanno sostanzialmente contribuito all'implosione del Governo Prodi.

Perché, purtroppo, certe persone non imparano mai!

 
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I SOLITI TROGLODITI DA STADIO, IL SOLITO AUTOGRILL, IL SOLITO MORTO...

Post n°453 pubblicato il 31 Marzo 2008 da hotcigar
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Non varrebbe nemmeno la pena di sprecare parole e inchiostro davanti all'ennesimo "morto da stadio": l'ultrà del Parma "caduto sul campo" nel solito autogrill. Autogrill (inteso come categoria e non come singola area di servizio) che sembrano ormai diventati il nuovo campo di battaglia dei trogloditi da curva che, lasciati gli stadi (forse!) troppo presidiati dalle Forze dell'Ordine - che comunque hanno l'ordine di non intervenire e, pertanto, servono solo a fare da bersaglio degli idioti, come il povero Raciti! - ora si danno appuntamento, per suonarsele di santa ragione, strada facendo. E' stato così anche per il "martire col cacciavite" Gabriele Sandri, raggiunto da una pistolettata mentre - pare! - dormiva. Magari lui dormiva veramente, ma i suoi complici e sodali, decerebrati ultras biancazurri, stavano facendo il diavolo a quattro, ingaggiando una rissa contro un gruppo (mi sembra di ricordare) di parimenti imbecilli ultràs napoletani. O forse erano napoletani si, ma ultràs della Juventus? Sinceramente non è che ci interessi poi molto tutta questa idozia. La stessa cosa, più o meno, è successa ieri all'aqutogrill di Crocetta. Stavolta non si trattava di macchine, addirittura di pullman carichi di codesti animali. Secondo la ricostruzione, dal pulman dei parmigiani è sceso un nutrito gruppo di delinquenti, tra cui la vittima (di se stesso e della sua imbecillità) Matteo Bagnaresi, già noto alle Forze dell'Ordine, già raggiunto da un Daspo (ovvero dal divieto di entrare negli stadi) che scadeva proprio ieri, nonché noto frequentatori di centri sociali. Quasi a ribadire che la madre degli imbecilli, notoriamente sempre incinta, partorisce violenti sia di sinistra che di destra. Il gruppetto di gentiluomini di cui il "caro estinto" faceva parte, pare si sia lanciato all'assalto del pullman juventino, il cui autista, temendo giustamente per la propria incolumità e per quella del mezzo, ha pensato bene di darsi alla fuga. Travolgendo tutto ciò che gli si parava davanti. Nello specifico: Matteo Bagnaresi, che ora viene ovviamnete dipinto come un "santo" (ah, la propaganda dei tifosi, nonché quella dei centri sociali), un non violento, uno che amava i bambini, gli animali e la pace nel mondo. Viene da domandarsi cosa ci facesse, uno così. all'assalto di un pullman di juventini. Magari era solo sceso a fare un po' d'acqua! Torna in mente un altro "martire pacifista" dei centri sociali, amante dei bambini e degli animali (era un noto punkabbestia), accidentalmente ucciso dalla "polizia fascista" mentre, in una torrida giornata di sole, cercava di restituire ad una camionetta di carabinieri un estintore che avevano perso. Chi non ricorda Carlogiulianiragazzo? Ne hanno fatto anche un film! E schiere di medici del "movimento" sarebbero pronti a certificare che il martire pacifista indossava il passamontagna non per non farsi riconoscere, ma perché soffriva di adenoidi! Magari dedicheranno una piazza anche a Matteobaganresiteppista! Nel frattempo, il Governo - fortunatamente non ancora ri-presieduto dal presidente di una squadra di calcio - cerca di conciliare l'impossibile: ovvero il giro di miliardi del Dio Pallone, con l'inevitabile corollario di immondizia umana che lo circonda, e l'ordine pubblico. Ovvio che, come la storia insegna, a fronte del soldo è l'oridne publbico ad avere la peggio. E allora prepariamoci ad ascoltare i soliti peana, le solite doglianze, le solite CAZZATE, i soliti "mai più". E da domani si ricomincia come prima e più di prima. Tanto non ci sarà mai un Governo che avrà la volontà politica di bonificare il calcio e mandare questa massa di animali, comunemente chiamati "tifosi", a spaccare le pietre sotto il sole, con una catena al piede. E pensare che sarebbe il minimo che questi trucidi trogloditi imbelli meriterebbero!

 
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LETTERA APERTA ALLA DONNA CHE AMO

Post n°452 pubblicato il 17 Marzo 2008 da hotcigar
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Cara, dolcissima *****,

mi spiace veramente moltissimo che tu stia male, anche fisicamente, per colpa mia. Ciò che vorrei di più al mondo è, al contrario, farti stare bene. Farti ridere, divertire… Darti quella spensieratezza e quell’allegria che avevamo quest’estate e che, ogni tanto, siamo riusciti a ritrovare anche nell’autunno e nell’inverno.

 

Ora che arriva la primavera, vorrei tanto che il nostro rapporto, la nostra amicizia, il nostro affetto, risbocciassero. Purtroppo hai deciso diversamente e, del resto, io preferisco starti lontano – anche se la cosa mi addolora moltissimo – piuttosto che essere un motivo della tua sofferenza.

 

Purtroppo, come hai sentenziato anche tu, arrivo sempre un po’ tardi.

Sono giunto tardi alla conclusione che – così come ho il diritto di ricevere sul mio telefono tutte le chiamate che voglio – ho l’altrettanto sacrosanto diritto di tenerlo spento, se mi va, senza che nessuno si arroghi la presunzione di metterci bocca. E credimi che mi va, di tenerlo spento, in certi momenti, quando siamo insieme.

 

Mi piace che nessuno ci disturbi mentre siamo in due sul divano, abbracciati a coccolarci o a guardare un film. O mentre stiamo passeggiando mano nella mano, godendoci una bella giornata di sole.

 

Tant’è che a volte mi è capitato (lo ricorderai) di spegnerlo di mia iniziativa.

 

Purtroppo, questo benedetto/maledetto cellulare, che sembra diventato l’unico perno attorno a cui ruotano le nostre litigate, non posso tenerlo spento per tre giorni di seguito. Posso, e ho l’intenzione di farlo in futuro, tenerlo spento una mezza giornata. Sperando che non succedano emergenze.

 

E non parlo di emergenze “all’*********” che, pur amando moltissimo, più che se fosse una mia figlia naturale, non posso non notare (e gliel’ho detto in più di un’occasione) che è una persona fondamentalmente egocentrica. Pertanto, secondo l’emozione del momento, può arrivare a considerare “emergenza” anche la rottura di un’unghia.

 

Parlo di emergenze “vere”, familiari (anche ******* e ******** fanno comunque parte della mia famiglia, così come, nel profondo del mio cuore, ne fai parte tu) e di lavoro.

 

Ieri, il fatto che ******** mi abbia chiamato mentre ero a casa tua, mi ha un po’ sorpreso (pensavo che fosse con il fidanzato) e anche un po’ seccato nel momento che ho compreso che non si trattava di una cosa grave e che avrebbe potuto rimandare a dopo. Tanto è vero che ci ho parlato dieci minuti. Sufficienti, tuttavia, per farti arrabbiare definitivamente.

 

Ma anche questa tua inflessibilità sull’uso dei cellulari, permettimi di dirtelo, è francamente sbagliata. Io ti capisco e ti do tutte le ragioni se ti irriti per un cellulare che squilla ogni cinque minuti, come accadeva a settembre-ottobre quando ********* era in crisi con l’ex fidanzato.

Anche per me, alla terza telefonata in un quarto d’ora, diventava un po’ “pesante” parlare sempre della stessa cosa, nello stesso modo, con le stesse parole. E amo ******** come una figlia, come ben sai. Quindi, mi sottoponevo volentieri a questi “tour de forces” telefonici, per consolarla e rassicurarla, anche se pregavo in cuor mio che la situazione si dipanasse al più presto ed ero abbastanza sfinito per quel continuo ripetere gli stessi concetti.

 

Figurati quanto posso comprendere te, che manco la conosci!

 

Però, adesso che la situazione è finalmente risolta e che un altro giovanotto ha preso il posto del precedente, le telefonate si sono ridotte ad un  numero assolutamente accettabile. Di solito, due da ******** (ora di pranzo e sera) e due da mia nipote ******** (mattina e sera), più altre eventuali, saltuarie, da amici o parenti.

 

La media, a conti fatti, è di cinque telefonate al giorno. Al massimo sei! E non mi sembrano uno sproposito.

 

Dopotutto, io questi due grossi affetti li ho. E in più ho anche amici e parenti, nonché rapporti di lavoro. Non mi sembra affatto giusto doverci rinunciare.

 

Io avrei potuto comunque avere cura di te, amarti (come ti amo) e starti vicino costantemente, con tutto il mio cuore e la mia anima. Perché comunque quello tra te e me era un rapporto diverso da quello tra me e *******, o tra me e ********, o tra me e chiunque altro.

 

Anche se ho altri affetti profondi, il nostro rapporto era comunque una cosa “esclusiva”, solo nostra. Non mi condividevi, da quel punto di vista, con niente e nessuno. E mi dispiace molto che tu non sia riuscita a capirlo o ad accettarlo.

 

E mi dispiace ancora di più che tu abbia deciso di troncarlo sotto tutti i punti di vista.

Dopotutto, è forse uno dei pochi rapporti affettivi “veri” che hai. Non uso il passato, in questo caso, perché per me l’affetto e l’amore verso di te restano.

 

Anche stamattina mi hai detto “se ho bisogno di persone me le pago”. Mi duole (ma per te!) constatare che, nonostante i quasi dieci mesi di frequentazione stretta, tu non abbia ancora capito che certe cose non si comprano.

 

Mi spiace moltissimo constatare di non essere riuscito (forse per colpa mia!) a farti capire che il mio amore, la mia dedizione, il mio affetto e la mia amicizia per te erano GRATIS!

 

Così come lo sono, GRATIS, per tutte le persone che amo.

 

E il fatto che tu mi abbia aiutato molto, nel risolvere alcune mie difficoltà economiche, è qualcosa di cui ti sarò sempre infinitamente grato. Ma permettimi di farti notare che non ti ho mai chiesto nulla e che ogni gesto è sempre partito da te.

 

Se non mi avessi dato nulla non è che ti avrei amato di meno.

 

Permettimi inoltre di farti notare anche – a riprova della gratuità e dell’onestà dei miei sentimenti – che proprio nonostante questi aiuti io non ho abdicato ai miei affetti precedenti. Non mi sono comportato come un marchettaro, come uno che si vende al miglior offerente.

 

Insomma, *****, non hai avuto bisogno di comprare il mio sentimento per te, perché te l’ho donato a piene mani. E te l’ho donato così di cuore che di certo “non me lo riprendo indietro”.

 

Continuerò ad amarti, a volerti bene, ad essere tuo amico e “fratellino”. Anche se “a distanza”, secondo i tuoi desideri.

 

Ma sappi che, se e quando mi vorrai cercare, mi troverai sempre ad aspettarti a braccia aperte e con un sorriso.

 

Ti bacio, mia dolce *******. Continui a restare un pezzo del mio cuore.

 
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A PROPOSITO DI 8 MARZO....

Post n°451 pubblicato il 05 Marzo 2008 da hotcigar
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E' in arrivo il fatidico appuntamento con  l'otto marzo duemilaotto, che lascerà la consueta scia di coriandoli, ramoscelli di mimosa spampanati, sbronze muliebri e banconote infilate nei tanga dei Centocelle Nightmare o dei loro succedanei. Dicevano i latini che semel in anno est licet insanire, e le gentildonne italiane hanno da tempo trasformato una festa, che doveva essere di conquista dei propri diritti, in una sottospecie di carnevale di pessimo gusto.

Una volta si andava in manifestazione, protestando contro la violenza sulle donne, contro la discriminazione sul lavoro, a favore della legge sull’aborto. Oggi i problemi di cui sopra restano sul piatto ma - parlando di piatti - invece che in piazza, si va a in pizzeria o dal cinese con le amiche (massimo una quindicina) e poi via, completamente fuse di cotenna, urlacchiando fantozzianamente come checche isteriche, al solito spettacolo di spogliarello maschile. Sempre uguale tutti gli anni, organizzato dai soliti locali di quart’ordine, con tanto di corollario di coretto “Oh lelè, oh lalà, faccelo vedè, faccelo toccà”. Insomma, una rincorsa precipitosa verso il punto più basso della cosiddetta "parità" con gli uomini: quella della più triste volgarità e della più avvilente demenzialità!

Protagoniste principali di queste penosissime esibizioni, le quarantenni in disarmo e le trentenni d’assalto. Le protagoniste, insomma, della “corsa all’omo” (nel senso romanesco e non frocesco del termine!). Quelle che si lamentano che “gli uomini di una volta non ci sono più”. Forse sono diventati più rari delle mosche bianche perché non ci sono più nemmeno le donne di una volta. E non parliamo dell’angelo del focolare. Piuttosto che queste deprecabili sciamannate da balera, sarebbe preferibile di gran lunga una femminista "vecchio stile" che ci urli in faccia: “tremate, tremate, le streghe son tornate!”

 
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E SE CICCIO E TORE....

Post n°450 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da hotcigar
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In queste ore, dopo il drammatico ritrovamento dei corpi dei fratellini di Gravina di Puglia, scomparsi due anni fa, una domanda - tra le troppe di questa assurda vicenda - inizia a girare, quasi sottobanco: e se fosse stata una disgrazia?

E se Filippo Pappalardi, incercerato da mesi con l'accusa, terribile, di essere l'assassino dei suoi figli, fosse del tutto innocente?

Quando, due anni fa, Ciccio e Tore scomparvero nel nulla, le ricerche delle Forze dell'Ordine iniziarono subito ad ampio raggio. Talmente ampio che, non sapendo che pesci porendere, ad un certo punto si buttarono anche su una improbabile "pista romena".

Nessuno aveva pensato, nemmeno lontanamente, di andarli a cercare in quella vecchia casa abbandonata, dove - notoriamente - andavano a giocare tutti i bambini di Gravina, e che si trova a due passi dalla Questura.

Non ci hanno pensato carabinieri e polizia, non ci hanno pensato le troupe "cammellate" immediatamente sguinzagliate dalle televisioni nazionali. Non ci ha pensato nessuno.

L'unica cosa a cui hanno pensato - dato il regime di separazione e i cattivi rapporti tra i genitori dei bambini - è stato ad un rapimento e poi ad un delitto maturato nell'ambito famigliare. Prima sospettando la madre e poi accusando formalmente e incarcerando il padre. Senza nessuna prova, ovviamente!

Nel frattempo, proprio sotto casa, i due fratellini erano morti di fame, di freddo, di paura e probabilmente anche per le ferite riportate nella caduta. Ci voleva un incidente analogo, occorso ad un loro coetaneo che, per fortuna!, non era da solo (né figlio di separati) ed è stato immediatamente recuperato dal pozzo, per scoprire i due cadaveri e la probabile verità.

Ciò nonostante, mentre si aspetta che l'autopsia dia risultati certi o - quantomeno - aiuti a capire la dinamica dei fatti, Filippo Pappalardi resta in carcere come principale sospettato della morte dei sui figli.

Morte di cui, forse, è del tutto innocente. Come va ripetendo fin dal primo istante.

E se così veramente fosse, chi restituirà a quest'uomo i figli che forse avrebbero potuto essere salvati e la sua rispettabilità? Chi potrà evitare che, comunque, il marchio del sospetto continui ad essere impresso sulla sua pelle da una parte dell'opinione pubblica?

E chi caccerà a pedate dalle poltrone che, a questo punto, occupano del tutto immeritatamente tutti gli inquirenti che, in questi due anni, invece di salvare la vita a due bambini in un pozzo, sono solo riusciti a costruire un castello di accuse inaudite sulla testa del loro genitore?

 
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E' FINALMENTE FINITA L'ERA DELLE "STRONZE"! (E PERDONATE IL FRANCESE!)

Post n°449 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da hotcigar
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Capita di rado che io indulga ad un parlare men che forbito, almeno quando scrivo e pubblico, tuttavia, non sono riuscito a trovare un sinonimo adeguato per definire la categoria femminile di cui sto per trattare.

Si tratta di quelle "str" che, dopo il divorzio, usano i figli come arma di ricatto. Scappano facendo perdere le tracce o comunque di fatto impediscono al padre di vederli. Anzi, fosse per loro, spesso e volentieri pretenderebbero che la prole chiamasse "papà" tutta una serie di "zii", ma non il genitore naturale, che deve essere cancellato dalla memoria.

Ho conosciuto diversi genitori di "orfani di padre vivo". Persone per bene, che non riuscivano a vedere i figli da anni. O se ci riuscivano, era per poco tempo. Mai, in ogni caso, per il tempo a cui avrebbero avuto diritto per legge.

Questo perché in Italia, tutte le leggi sulla famiglia sono state fatte dalla parte della donna. Non dico che non ci siano state anche ottime ragioni, in passato, per questo tipo di scelta. Ma ciò di cui i legislatori (e la prassi giudiziaria) non hanno tenuto conto è che tra queste donne potessero essersi "infiltrate" anche alcune "str".

Animali feroci, soltanto di vaga sembianza femminile, il cui unico scopo nella vita, dopo la separazione, è stato quello di distruggere sistematicamente (e rovinare finanziariamente) la persona che un tempo avevano amato al punto da farci un figlio.

E questo figlio, futto d'amore, non hanno esitato a trasformarlo in strumento d'odio. In arma di ricatto, in pacco postale O "montato" sistematicamente contro il padre.

E' assolutamente vero che ci sono anche uomini che si comportano allo stesso modo, ovvero da "str". Ma loro sono sanzionati dalla legge che, per converso, non si è mai sognata di mettere bocca sull'educazione (o la diseducazione!) che le "str" di sesso femminile impartiscono ai figli nei confronti dell'ex marito. Si sa, la mamma è sempre la mamma. E, soprattutto in Italia, è sacra, inviolabile e sempre vergine. Anche se magari - come è successo, ahimè in qualche occasione - non è esattamente un modello di correttezza morale.

E non citiamo la casistica in cui il nuovo compagno si diletta ad abusare dei figli del primo matrimonio. Così, tanto per "farsi una famiglia"!

Apprendere quindi che il tribunale della civilissima Firenze ha duramente sanzionato una mamma "str" perché - come costume della suddetta categoria - impediva all'ex marito di avere rapporti con il figlio, nonostante l'affidamento congiunto, è stata una cosa che - da astemio quale sono - mi ha fatto venire la voglia di brindare a champagne.

Forse, nonostante tutto e nonostante la nostra classe politica, con molta lentezza e difficoltà, stiamo diventando un Paese civile!

 
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L'EURO BIDONE

Post n°448 pubblicato il 18 Febbraio 2008 da hotcigar
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Chissà come mai, pur entrando continuamente in produzione auto "ecologiche", l'inquinamento - secondo i dati ufficiali diffusi dai Comuni - continua ad aumentare.

Eppure, le Amministrazioni locali fanno di tutto per mettere una "pezza" demagogica a questo grave problema. Infatti, gli automobilisti sono continuamente vessati da provvedimenti che hanno persino del demenziale. Ogni due anni entra una nuova normativa "Euro" (la prossima, a giugno, sarà Euro5), laddove "Euro" simboleggia i denari che i cittadini dovranno sborsare per cambiare la macchina.

Infatti, magicamente, le auto "Euro4" che attualmente circolano tranquillamente nei giorni di "blocco", da giugno diventeranno - senza aver fatto granché per meritarlo - "inquinanti". Come tali, dovranno sottostare alle limitazioni previste per le "cugine" "Euro1, 2, 3", che potevano viaggiare liberamente fino a due anni fa.

Qualcuno ha preso un surplus di fregatura, perché si è fatto rifilare dalle case automobilistiche un diesel senza "FAP". Che non è l'acronimo di "Fregatura A Pagamento", ma di "Filtro Anti Particolato". Dispositivo che non può essere montato "a posteriori" sulle auto che ne sono prive. E pertanto, "a posteriori", se lo sono preso quelli che non hanno acquistato la macchina giusta e che ora si ritrovano con un'Euro4 nuova di pacca, ultimo modello, ma che non può circolare perché "inquinante".

Il risultato di queste vessazioni puramente demagogiche, che fanno la gioia degli intellettualini verdi, notori manustupratori cerebrali, è solo ed esclusivamente un regalo alla Fiat.

Anche alle altre case automobilistiche, d'accordo. Ma in Germania, Inghilterra, Francia e Spagna (come nel resto della UE) le auto circolano liberamente, a prescindere dall'"Euro".

Qual è il risultato, nell'immediato, di questo sistema ecologista all'italiana? Che i cittadini che vogliono continuare ad usare la macchina senza limitazioni, sono costretti a comprarne una nuova ogni due anni. Contestualmente, viene massacrato il mercato dell'usato. Secondo voi, chi si comprerebbe, con questi chiari di luna, una "Euro3"? 

Praticamente, l'usato - secondo i piani dei Signori del Palazzo - dovrebbe scomparire e gli italiani dovrebbero morire di rate.

Se notate, la maggior parte delle case automobilistiche ha adottato un sistema per cui ti "affitta" la macchina ad un tot al mese. Poi, dopo due anni, puoi scegliere se comprarla o "affittarne" una nuova, pagando un minimo di differenza. E visto che ogni due anni cambia la normativa "Euro", il gioco d'incastri è fatto.

La vecchia auto, probabilmente, viene rivenduta all'estero, dove questi problemi non ci sono.

I Comuni e le Regioni, così allegramente complici delle case automobilistiche nel gioco dello "spennapolli", curiosamente, sono gli Enti dotati del parco-macchine più vecchio. Soprattutto per quanto riguarda i servizi pubblici. Non è affatto raro vedere a Roma, città all'avanguardia nelle norme anti-inquinamento per gli altri, autobus che si lasciano dietro una scia di fumaccio nero. Cosa che, se fosse l'unico inconveniente del trasporto pubblico capitolino, sarebbe anche sopportabile.

Vecchie sono anche le auto e le moto dei Vigili Urbani, preposti a multare la tua, che ha sei mesi ma non ha il FAP. Vecchie quelle in dotazione ad Enti e Ministeri.

Ma a loro cosa importa? Tanto hanno il permesso!

 
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FINALMENTE LA SCHEDA TECNICA!!!!!!

Post n°447 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da hotcigar
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Per il mio compleanno, il 27 agosto scorso, il regalo è stato ciò che desideravo da 40 anni, ovvero una DS "monofaro". La fortuna ha poi voluto che, grazie al mio amico meccanico, il mitico Giulio, che l'aveva comprata per sé, io abbia potuto acquistare una DS, ancora "monofaro", ma già 21 Pallas. E, per soprammercato, con il cambio manuale. Odio il cambio automatico. Si tratta del modello del 1967, anello di consgiunzione tra la versione originale e il restyling fatto nel 1968. E' "monofaro", ma ha due faretti suppelmentari aggiunti. Deliziosa!

Dopo 6 mesi 6 di passione, la Citroen mi ha finalmente mandato la scheda tecnica, indispensabile per la nazionalizzazione (la macchina arriva dalla Francia). L'ho trovata ieri sera nella mia cassetta della posta. E potete immaginare la gioia!

Ora, se non ci sono altri intoppi e lungaggini burocratiche, posso finalmente richiedere le targhe italiane e godermi il mio nuovo, desideratissimo, gioiello!

 
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FINALMENTE SBLOCCATO!!!!!!!

Post n°446 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da hotcigar
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Da due mesi circa mi succedeva un fatto singolare: scrivevo nel mio blog delle lunghe "articolesse" come mio solito e, al momento di pubblicarle, saltava tutto. Mi ritrovavo con pubblicato solo il titolo e la foto. E non potevo correggere o cancellare. Adesso pare che si sita sistemato tutto. Misteri dei computer!

 
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BERTINOTTI PARLA E L'UNIONE SI SPACCA

Post n°443 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da hotcigar
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A Fausto Bertinotti va riconosciuto il merito - e l'indubbio coraggio - di essere stato il primo politico del Centrosinistra a gridare che "il re è nudo". Ovvero che questo centrosinistra è finito e ha abbondantemente fallito.

Ovviamente, le sue parole, come tutte le grandi verità, hanno suscitato scalpore e scandalo tra i sepolcri imbiancati che vanno dalla Margherita ai Ds, passando per i vari rifondaroli e comunistitaliani, con schizzetti di salsa verde.

La realtà dei fatti, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti. Questo governo ha fatto tutto, tranne che cose di sinistra. A parte quelle "cose di sinistra" che sono, per tradizione, contrarie alla sicurezza e al benessere dei cittadini. Quelle le hanno fatte eccome!

In più, continuano a sopravvivere molte delle leggi ad personam di Silvio Berlusconi. La riforma della televisione è ancora di là da venire, il falso in bilancio è stato riformato solo di recente, altre leggi inique continuano a restare in vigore e chissà fino a quando. Compresa quella elettorale, che doveva essere uno dei "pilastri" del "programma" dell'Ulivo. e che viene rimandata alle calende greche, in attesa di un inciucio con l'opposizione (ultima novità: l'asse Veltroni-Berlusconi: i due leader dei partiti che ancora non ci sono) che salvi la capra dell'uno e i cavoli dell'altro.

E vedremo se ritorneranno davvero le preferenze. Le candidature bloccate e decise dalle segreterie dei partiti, come prevede il porcellum, fanno comodo a tutti!

Le "lenzuolate" di Bersani sono rimaste solo sulla carta. Nessuno ha attivato e potenziato dei meccanismi di controllo, per cui, banche, assicurazioni, petrolieri, eccetera, continuano allegramente a fare il porco comodo loro.

Il pacchetto sicurezza, che tante proteste ha provocato da parte della sinistra barricadera e illegalitaria (dal delinquenziale popolo dei cosiddetti centri sociali, insomma) e dalle anime belle del buonismo idiota, è inapplicabile a cuasa dei tagli al Ministero dell'Interno. La polizia e i carabinieri non hanno - in molti casi - nemmeno i soldi per mettere la benzina nelle volanti. Le divise vengono consegnate fallate, come dimostrato da "Striscia la Notizia". E i questori hanno e danno l'ordine, in caso di tumulti di piazza, di non reagire. Di lasciare che i dimostranti - compresi i trogloditi da curva - sfascino, incendino e aggrediscano.

Nel frattempo, in mezzo a questo caos, gli stipendi degli italiani e, soprattutto, quelli di coloro che questo governo avevano voluto e votato dopo cinque anni di nefasti berlusconiani, continuano a perdere potere di acquisto.

Visco, detto "Dracula", inventa ogni giorno nuove tasse e - nonostante le assicurazioni televisive di Prodi in campagna elettorale - sono state immediatamente reintrodotte anche le poche eliminate da Berlusconi.

In mezzo a tutto ciò, il centrosinistra che fa? Invece di rendersi conto delle boiate che inanella e mettersi la famosa mano sulla coscienza, litiga e minaccia scissioni sul sesso degli angeli. O cerca - molto democristianamente - nuove poltrone.

A questo proposito, l'Esecutivo Prodi è il governo dei record: oltre 100 tra ministri e sottosegretari. Meno male che l'Ulivo aveva assicurato che il "rigore" sarebbe iniziato nelle aule parlamentari!

 
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IL MARTIRE CON IL CACCIAVITE

Post n°442 pubblicato il 15 Novembre 2007 da hotcigar
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Quando bisogna fare ammenda, bisogna farla e anche in fretta. Ammenda per esserci uniti immediatamente al coro che proclamava Gabriele Sandri come "agnello sacrificale", puro e ingenuo, lontano dalle logiche delle tifoserie violente. Ci siamo innamorati subito della figura di questo giovane dj, che dopo una notte passata alla consolle del mitico Piper, si sciroppa un viaggio fino a Milano per sostenere la sua Lazio, probabilmente dormendo sul sedile posteriore per recuperare un po' di forze. Ci sono buone ragioni di pensare che sia andata proprio così: che "Gabbo" stesse effettivamente schiacciando un pisolino quando gli altri occupanti della vettura su cui viaggiava hanno inscenato una festa a sorpresa in autogrill con i colleghi tifosi juventini di Napoli. Ed è stato quasi certamente per pura jella, che il colpo sparato a casaccio, ma ad altezza d'uomo,  da un tale che avrebbe dovuto essere un "tutore dell'ordine", si sia infilato proprio in quel finestrino. Abbia ucciso proprio l'inerme Gabriele.

Tuttavia, non possiamo non rivelare, per dovere di cronaca, che l'inerme Gabriele, nel 2002, fu fermato a Milano con altri tifosi laziali armati di coltelli e cacciaviti. Né possiamo astenerci da spendere due parole sul genere di compagnie che il giovane dj frequentava. Gli amici che lo trasportavano in macchina, infatti, sono conosciuti come teppisti della più bell'acqua, appartenenti al gruppo "In Basso a Destra", laddove "destra" è intesa anche come posizionamento politico, oltre che logistico. Sono quelli della ex "Banda Noantri", quelli che nel 2003 a Firenze hanno devastato la stazione di Santa Maria Novella e, successivamente, il treno che li riportava a casa. Un poliziotto, intervenuto per sedare gli incidenti, perse un'occhio.

Chissà se Gabriele c'era?

Sono quelli che, sempre nel 2003, sfilarono per Roma gridando "Siegh Heil", in un corteo contro la "repressione" e il calcio Sky.

Chissà se Gabriele c'era?

Sono quelli che nello scorso settembre furono bloccati dalla polizia, che sequestrò un borsone pieno coltelli, accette, machete. Servivano per "fare a pezzi" i napoletani in viaggio verso Empoli, che i gentiluomini biancazzurri ritenevano di poter incrociare sull'Autosole tra Roma e Firenze.

Chissà se Gabriele c'era?

Sono quelli, insomma, della violenza cieca, bruta e ingiustificata. Sono la marmaglia troglodita da curva, i terroristi che assaltano le caserme e devastano stadi, treni e tutto ciò che incontrano. Sono i signori (oddio, chiamarli "signori" forse è un po' esagerato!) delle "lame" (coltelli) e dei cacciaviti in tasca, quelli della "puncicata" (coltellata) all'avversario o al poliziotto come marchio di fabbrica.

E in questo caso, almeno in un'occasione, sappiamo che Gabriele c'era!

 
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IL MARTIRE, I TROGLODITI DA CURVA E L'AUSPICABILE MATTANZA

Post n°441 pubblicato il 13 Novembre 2007 da hotcigar
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Cristiano Sandri,  ha avuto la forza di specificare a chiare lettere che la morte di suo fratello non ha nulla a che vedere con episodi da stadio. E in effetti, la morte di un ragazzo di 26 anni, da tutti conosciuto come una persona tranquilla, ucciso da un poliziotto - per usare un cauto eufemismo - "sprovveduto", non c'entra nulla con le devastazioni e i saccheggi a cui si è abbandonata quella lurida e schifosa marmaglia di trogloditi decerebrati, comunemente chiamata "ultràs". Non c'entra nulla e lo stesso "Gabbo", se fosse ancora vivo, l'avrebbe certamente condannata. Lo schifo per questa marmaglia terrorista è - ancor più per gli atti vandalici compiuti - soprattutto per aver usato la morte di un ragazzo che con loro non c'entrava nulla, come scusa per la violenza. Non che ne avessero bisogno, queste sottospecie di scimmie (con rispetto parlando per i primati!), i supporter coatti e violenti della Roma o della Lazio, visto che l'anno scorso, pur di rompere gli zebedei durante il derby, si inventarono addirittura la morte di un bambino, ucciso da un agente-mostro (e perché non anche pedofilo?). Stavolta, grazie alla voglia di sceriffo del signor Spaccarotella, hanno avuto il "martire" da usare come scusa bell'e pronto. E i trogloditi da curva di Milan e Inter, o dell'Atalanta, non si sono fatti pregare nel seguire l'esempio dei colleghi capitolini. Il capo della polizia, Manganelli, sostiene che a Roma si è evitata una mattanza. Certo, si è evitata perché, come al solito, si è permesso a queste bestie di fare i porci comodi loro. Gli si è permesso di distruggere, incendiare, rubare, mandandogli contro due jeep. Ovvero, facendogli vento con una piuma! Credo sia il caso che il Governo e le forze dell'ordine si rendano finalmente conto che questa marmaglia è estremamente pericolosa, che è coordinata anche tra tifoserie avversarie, che è organizzata militarmente, e che non ha rispetto per nulla e per nessuno. Solo voglia di distruggere. E contro questa feccia c'è una sola soluzione: mandare l'esercito e reprimere - se necessario anche nel sangue! - una volta per tutte questi maledetti bastardi! L'unica prevenzione possibile, prima del prossimo episodio di violenza, che sarà ovviamente prima tollerato e poi condannato con tante belle parole, è di andarli a prendere nei loro covi, nelle loro "fosse", casa per casa, e sbatterli dentro buttando la chiave al Tevere (a Roma), nei navigli (a Milano), in Arno (a Firenze) e così via. Sbatterli dentro e sottoporli per tutta la detenzione ad una cura intensiva dell'unica cosa che questi decerebrati capiscono e che il capo della polizia porta opportunamente nel cognome: il manganello!

 
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