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CHE ...

Che poi oggi, sono abbastanza sicura, non pioverà.
Ma la gita è stata intanto rimandata e la festa annullata.

Che tra un po' uscirò di casa: una busta 50x50, contenente quattro crostate, nella mano destra e una scatola 40x40, contenente la quinta, nella sinistra.
E il compleanno sarà festeggiato lo stesso. 
Anzi di esso se ne parlerà in tutto l'istituto, dalla materna alle elementari e forse anche in tutta la città, con frasi del tipo: "Ah questi meridionali, che buttano via i soldi e pensano solo a mangiare …"

Che a F. in fondo non è dispiaciuto affatto dell'imprevisto.
Era troppo contento della sorpresa dei palloncini che ha trovato a casa.
Io invece meno. La composizione non assomigliava neanche lontanamente a quella proposta sul catalogo del sito internet e così avrei saputo realizzarla anch'io.
Ma tant'è, bambino felice, mamma accontentata.

Che poi suo padre, saputo che si risparmiava un giorno di ferie oggi, ha pensato di fargli il regalo di tornare prestissimo a casa.
E hanno montato la nave dei pompieri Lego di mamma, la stazione meteo della zia e il circuito elettrico che si illumina della nonna.
I libri di scienze con la medusa galleggiante, il missile che attraversa tutto il salone, il caleidoscopio da costruire, il cd con rane e cicale da ascoltare, li avevano già abbondantemente sfogliati domenica scorsa.
Che dire, l'impegno parentale per fare di mio figlio un ingegnere in miniatura è notevole!
Ma se un giorno dovesse chiedermi il dolce forno, in considerazione del fatto che le sue passioni al momento sono la cucina e la pittura, non esiterò a regalarglielo!

Che gli è piaciuta tantissimo la tavola preparata con cura, la tovaglia a fiori arancio-giallo-avio, i piatti lime-arancio, le candele … arancio e continuava a ripetere: "Non credo ai miei occhi!"
E non ha mai smesso di abbracciare me e sua nonna, di giocare con il papà e sua sorella e la festa è stata perfetta così.

Che mia mamma si è fatta duemila chilometri in due giorni e gli ha scritto uno di quei biglietti strappalacrime e ha infuso coraggio e sorrisi a tutti, pure alle mie nuove amiche ieri mattina al caffè, e a guardarla si direbbe che la vita è difficile ma bellissima.
E vorrei ricordarlo alla madrina di battesimo di F., che non ha fatto mancare un sms di auguri per il piccolo ma non ha risposto al mio "Spero che anche tu stia finalmente meglio".
Me lo aveva fatto intuire proprio lei, ma forse l'ha dimenticato: la vita è una traversata in equilibrio su un filo verde speranza, nella quale si cerca il riflesso di un fiore in una lacrima e quella luce che lo determina.