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SIRIA E GLI ALTRI

Post n°117 pubblicato il 18 Agosto 2010 da nnsmettodsognare

barbie

 

Siria.
Un nome intenso, evocatore.
Due occhi di zaffiro incastonati da una cornice leggermente a mandorla, capelli neri perfettamente lisci e incredibilmente lunghi.
Un vestitino bianco con grandi fiori azzurri che fanno a gara con quegli occhietti.
Una donna in un corpo di bambina.
Una bambina di soli sette anni che gioca a far la donna.

E' la nuova amichetta di F., conosciuta nel vicolo accanto alla casa del mare.
Lì dove i bambini possono ancora essere tali, giocare sui marciapiedi, uscire da soli per comprarsi un gelato senza pericolo.
Entra nel cortile, gioca a calcio come un maschio.
Si allontana e aspetta, passeggiando avanti e indietro nervosa, come una femmina.

F. non la segue.
Lei cede, ritorna, gli regala complimenti.
Lo invita a disegnare, gli mette le dita tra i capelli e lo accarezza, piano.
Lui arrossisce. Le chiede di leggere.
Lei comincia, poi non riesce, chiede a lui di farlo per lei.
Cerca di convincerlo a mandar via sua sorella, senza risultato.
Allora prova a farsela alleata. Le chiede di fare un gioco: "Giochiamo a dare i baci a tuo fratello?"

Ha le unghie dipinte.
Io che sorveglio le chiedo perché, distraendola dal gioco inconsueto.
Lei dice perché è bello.
Si, ma non è da grandi?
Io sono grande.
E i tuoi genitori che dicono?
Mamma è contenta, papà ha protestato ma poi faccio quello che voglio.

Mamma è contenta ... capisco perché.
In quelle unghie dipinte ci vede un "avvenire", come quello che si sta costruendo l'amica della figlia maggiore.
Quella che al mare conoscono tutti.
Ha quattordici anni, ne dimostra trenta.
I capelli di oro finto, i tacchi troppo alti, i pantaloncini troppo attillati.
Si accompagna a ragazzi molto grandi, convive da un anno con qualcuno che le ha promesso un aggancio nel mondo della tv.

Mia madre non vorrebbe che F. frequentasse Siria.
Io dico che il mondo è vario e bisogna viverlo, tutto.
Spiego a F. che cosa non condivido, perché trovo assurde quelle unghie laccate e quei modi da adulta.
Ma poi gli dico che se vorrà giocare, potrà farlo.
E magari, con la scusa, insegnarle a leggere.
O parlarle di un altro mondo, il suo. Creare un altro sogno. Diverso. 

Guardavo Siria e pensavo ai tanti bambini troppo cresciuti che ho incontrato.
A quelli con le mamme prostitute che andavano a giocare per strada quando c'erano clienti in casa.
A quelli con il fratello più grande al Fornelli, il carcere minorile.
A quelli che mio zio è in ospedale perché lo hanno gambizzato, sai il cognome, ma noi non c'entriamo niente con quel clan lì.
A quelli che la mamma gridava dal balcone in dialetto: "Riporta subito la macchina che questi li conosco io e non puoi rubargliela!"
A Nino, che girò un cortometraggio per il Giffoni film festival e voleva diventare un attore vero, mentre chi lo sa quanti figli e guai avrà accumulato ormai.

Siria, Nino.
I bambini dei piccoli centri dove il nulla è la prospettiva del futuro.
I bambini del Cep di Bari, dello Zen di Palermo, dei bassi di Napoli.
I bambini delle famiglie di tutta Italia, dove di adulti tali c'è solo l'ombra e di speranze di un facile successo ci si nutre al posto del pane.

Guardavo Siria e pensavo.
Quante illusioni e ingiustizia in questo mondo che va ogni giorno più in fretta.

 
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Commenti al Post:
trampolinotonante
trampolinotonante il 18/08/10 alle 15:01 via WEB
Sti bambini sono soli e anche se hanno qualcuno, sono soli lo stesso. A loro avevo dedicato una mia musica e un video. La trovi nel mio blog: " Nenia per un bambino solo". La tristezza è infinita! tt
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 19/08/10 alle 07:15 via WEB
Mi ricordo il post e la musica. E' che i bambini sono il futuro dell'umanità e noi che umanità vogliamo far crescere? ciao
(Rispondi)
 
mpt2003
mpt2003 il 18/08/10 alle 17:09 via WEB
che tristezza! sono bimbi adulti cresciuti in ambienti in cui si è perso il valore di essere bambini e dove il mondo è valido solo se di grandi che traggono profitto dalle situazioni, qualunque sia il profitto e qualunque sia la situazione, non certo poi costruttiva e seria.....nei confronti di questi mini adulti spesso ci si sente totalmente impotenti .
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 19/08/10 alle 07:26 via WEB
Ho accomunato situazioni molto diverse. Certi quartieri devi frequentarli per capirne le dinamiche. In certi posti c'è solo la delinquenza ad assicurarti per la sopravvivenza. Che non è una cosa giusta, ovviamente. Ma ripeto, bisogna entrarci per cominciare a capire perchè. L'altra situazione è quella di famiglie a cui il soldo non manca ma si pensa ad un profitto maggiore e alla notorietà, come se fossero le uniche possibilità per essere felici. Si pensa alla felicità degli adulti in primo luogo. La cosa che accomuna questi due modi di vivere è che ci si sente impotenti, come dici. E soprattutto ciò che mi spaventa è che questi modi di pensare sono sempre più diffusi.
(Rispondi)
 
Kappa_A
Kappa_A il 18/08/10 alle 22:33 via WEB
Una stretta al cuore... ecco cosa provo leggendo questo post... buona serata Sogno...
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 19/08/10 alle 07:28 via WEB
Mia mamma è stata drastica. Ha usato parole non propriamente carine nei confronti di Siria e della sua famiglia. Ma stiamo parlando di bambini, di Siria e del mio. E non si può essere drastici, visto che non hanno colpe. Sarebbe stato bello se almeno avessero letto un po' di più insieme ... non che le cambierà la vita, ma chissà...è triste. Ciao Andy.
(Rispondi)
 
What_your_soul_sings
What_your_soul_sings il 19/08/10 alle 12:06 via WEB
ciao .. scopro soltanto adesso il tuo blog, fa riflettere questo tuo post. Un saluto da Mr. What, tornerò a leggere meglio :-))
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 19/08/10 alle 15:16 via WEB
Non ti sei perso molto, ma comunque meglio tardi che mai :) Alla prossima, ciao.
(Rispondi)
 
fashioniste
fashioniste il 19/08/10 alle 14:10 via WEB
e poi i bambini vittime indifese...non c'è ingiustizia più grande di quella che riguarda queste dolci creature. grazie per la visita. ripasserò. :-)
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 19/08/10 alle 15:18 via WEB
I casi di violenza sono sempre agghiaccianti. Quelli sui bambini provocano un dolore infinito, almeno per me ogni volta è così. E ci sono violenze di ogni tipo, anche quella di usare un bambino per soddisfare le proprie frustrazioni e colmare i propri vuoti. Grazie a te, ciao :)
(Rispondi)
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 19/08/10 alle 14:44 via WEB
Devo scappare ma voglio rileggere appena possibile questo post (l'ho letto ieri), mi ha lasciato diverse sensazioni: intanto un senso di gratitudine, finchè ci sono persone come te c'è ancora speranza nell'integrazione; poi frustrazione, per tutto quello che si vive e si vede, per le angosce che ti lasciano le notizie varie di disastri e povera gente e bambini nel mondo.. insomma, un insieme di cose. Dall'anima direi, hai toccato l'anima. Grazie.
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 19/08/10 alle 15:26 via WEB
Quella grata, mi piace dirlo, sono io. Fare diverse esperienze di vicinanza a chi ha una vita così diversa dalla mia, è qualcosa che aiuta tanto a capire e a crescere. Che non è la stessa cosa che essere come loro, quindi anch'io ho i miei limiti di pensiero. Però aiuta a togliersi i paraocchi. Purtroppo essere vicini non vuol dire risolvere i problemi degli altri. E questa è la grande frustrazione che resta. Parlarne, anche ai piccoli come mio figlio, serve però. E' quasi la sola cosa che posso fare. Grazie per aver letto.
(Rispondi)
 
elliy.writer
elliy.writer il 19/08/10 alle 23:37 via WEB
Visto che i bambini sono il nostro futuro, quello che saremo, le parole che hai detto al tuo piccolo, di spiegazione, ma anche di accoglienza, aprono il cuore alla speranza. Nonostante tutte le illusioni e le inguistizie e le violenze.
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 20/08/10 alle 07:17 via WEB
Accoglienza che parola desueta vero Ellina? Ma è una bella parola e io spero che non resti tale per i miei figli ma diventi uno stile di vita. Magari non soltanto per loro.
(Rispondi)
 
almaplaena
almaplaena il 20/08/10 alle 10:35 via WEB
Mi fa accapponare la pelle, sta "bambina"....
credimi, leggendo ho avuto un guizzo al cuore!
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 20/08/10 alle 11:02 via WEB
Mi preoccupava e non poco l'atteggiamento nei confronti di mio figlio. Ho pensato che era meglio spiegargli perchè anzichè proibirgli di giocare. Era una bambina, non innocente per via dell'educazione degli adulti. Una bambina che mi ha fatto tenerezza, nonostante tutto.
(Rispondi)
 
 
 
almaplaena
almaplaena il 20/08/10 alle 11:46 via WEB
infatti...la piccola ha assimilato dei modelli visti e rivisti.
sono sinceramente preoccupata per lei, mi auguro che il futuro le sorrida :)
(Rispondi)
 
 
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 20/08/10 alle 12:57 via WEB
Anch'io sono preoccupata perchè non ho visto molti bambini riuscire a rompere gli schemi di una vita preconfezionata (male) una volta adulti. Ma, come te, le auguro davvero di riuscirci.
(Rispondi)
 
esterinaneltempo
esterinaneltempo il 20/08/10 alle 14:05 via WEB
i bambini sono come spugne: assorbono tutto. E sono come camaleonti: si adattano facilmente al mondo che li circonda. Potrei dire : fortunati i bambini dei quartieri alti? No, non lo dico. Dovranno imparare anche loro a vivere tra gli squali del loro ambiente. Il mondo è una giungla, ovunque. Bellissimo post, ti meriti il mio vestito vintage...;))
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 20/08/10 alle 14:21 via WEB
Hai ragione, camaleonti, si adattano ad ogni situazione, anche a quelle terribili. Spirito di sopravvivenza credo si possa definire. E sono convinta anch'io che in ogni ambiente ci siano dei limiti. Un bambino viziato ad esempio, abituato ad avere tutto e subito, avrà forse vita più facile da adulto rispetto ad uno al quale era negata ogni cosa? Certo è che i bambini sono il nostro futuro e mi piace immaginare un futuro migliore per tutti. Ok, allora quando ci vedremo non dimenticare di indossarlo :)
(Rispondi)
 
BobSaintClair
BobSaintClair il 20/08/10 alle 14:13 via WEB
Mi piace il fatto che il bimbo le possa raccontare di altri mondi...Ciao Carlà! :)
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 20/08/10 alle 14:22 via WEB
Con lo scambio ed il confronto si cresce. Ciao Bob :)
(Rispondi)
 
apple_loveis76
apple_loveis76 il 20/08/10 alle 14:24 via WEB
ci sono bambini che osno soli ancor prima id nascere e purtroppo la cosa stringe il cuore...non è un mondo facile...spero migliori...ma per migliorare bisogna che ognuno di noi faccia la sua parte, piccola, ma sempre meglio di niente...che mondo difficile!
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 20/08/10 alle 14:31 via WEB
Ci sono bambini figli del caso o dell'egoismo. E che vivano in famiglie agiate oppure no, non cambia il loro destino di poco amore ricevuto. Ognuno può fare la sua parte, rifiutando di conformarsi a certi modi di sentire comuni che pretendono di dichiarare l'apparire e l'avere più dell'essere.
(Rispondi)
 
Noncelafarai
Noncelafarai il 20/08/10 alle 15:08 via WEB
Nella voglia di Siria di voler stare insieme a tuo figlio ci vedo il suo voler vivere come una bimba di sette anni...è un primo passaggio delicato questa età, il più piccolo dei miei ne ha otto...dovrebbero vivere gli anni che hanno... un bel pensiero il tuo...
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 21/08/10 alle 09:20 via WEB
E' vero, lei avrebbe voluto giocare come una bimba anche se tendeva a comportarsi da adulta. Dovrebbero essere spensierati, non carichi delle nostre frustrazioni. Grazie, ciao :)
(Rispondi)
 
marcieJohnson
marcieJohnson il 20/08/10 alle 16:48 via WEB
bel post. complimenti :)
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 21/08/10 alle 09:21 via WEB
Grazie :)
(Rispondi)
 
ilike06
ilike06 il 21/08/10 alle 08:36 via WEB
...papà ha protestato ma poi faccio quello che voglio....
è questa la frase che fa accapponare la pelle... a 7 anni... altro che adolescenza...
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 21/08/10 alle 09:21 via WEB
Oh lei era molto più che adolescente, ma gli occhi erano sempre quelli di una bimba un po' sperduta ...
(Rispondi)
 
SUNNYSIMO
SUNNYSIMO il 21/08/10 alle 11:36 via WEB
Pazzesco avere 7 anni e comportarsi come se ne avesse 10 di più.Come fanno i genitori a non capire che ogni età deve essere vissuta per quello che è? Poi non torna più niente e arrivano i rimpianti. Mio figlio ha 14 anni e , a volte,gioca ancora col fratello di 8 con i gormiti. Ne ha di tempo per pensare ad altro. :))
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 23/08/10 alle 07:11 via WEB
Credo che i genitori in questo caso non si rendano proprio conto perchè anche loro non hanno avuto infanzie propriamente spensierate e felici. Così cercano un riscatto nel modo sbagliato. Tuo figlio fa bene :))
(Rispondi)
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 22/08/10 alle 19:03 via WEB
Preferisco non fare nomi, ma ad elencarli sarebbero tanti, troppi.
Nomi di bambini, non ancora ragazzi, che non hanno vissuto un mondo di sensazioni ed esperienze che loro spettavano, che erano un loro diritto.
Un diritto negato. Negato da una società (anche se usare il termine società, per descrivere il consesso incivile nel quale viviamo, lo ritengo improprio) che si fonda sull'egoismo.
Negato da una Scuola che non insegna, ignorando che il compito primo di chi educhi sia proprio quello di educare.
Negato da una Famiglia che non si riconosce come tale, poiché disgregata dalla prevalente incapacità di riconoscersi nei suoi fisiologici fondamenti statutari.
Negato da una Chiesa che ha perso (ammesso che l'abbia mai posseduto) il senso del suo compito essenziale, immersa nella ricerca di tutto ciò che sia potere e acquisizione temporale e nel delirio della sessuofobia (dichiarata a parole).
Negato da uno Stato che ignora i principi etici e morali e... e... e... sui quali si dovrebbe fondare il mandato degli amministratori della res publica.
I frutti di tutto questo lerciume sociale li abbiamo quotidianamente sotto gli occhi e il carnefice e la vittima si sovrappongono in un tragico gioco delle parti che ormai non riconosce, né distingue, il giusto dall'ingiusto.
Non sembrano esserci molte soluzioni a tanto degrado. Non voglio essere assolutamente frainteso, pertanto, quando dico che occorre una rivoluzione. Una grande rivoluzione che sia "religiosamente laica". Una rivoluzione intellettuale, quindi, che porti ad una rinnovata consapevolezza del rispetto che ognuno di noi "deve avere" verso tutto ciò che lo circonda.
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 23/08/10 alle 07:19 via WEB
Da noi al Sud è ancora più evidente questa situazione. E hai elencato perfettamente tutti i colpevoli.
Una società in cui si nega a volte perfino il saluto se sei uno straniero.
Una scuola che non ha mezzi e non punta alla valorizzazione delle competenze del personale e al consolidamento del principio che insegnare è o dovrebbe essere una vocazione, perdendosi nelle solite beghe dell'orario e dello stipendio.
La famiglia? Esiste ancora? Dovresti precisare a quale famiglia ti riferisci, se quella tradizionale o quella iper allargata che va tanto di moda adesso e qualcuno vuole far passare come sana allo stesso modo di quella "antica".
Sulla chiesa stendiamo un velo, non pietoso, perchè pensare di dovermi riconoscere facente parte della sua famiglia, è qualcosa di molto contraddittorio e che fa male.
Idem per lo Stato, c'è da vergognarsi a essere italiani.
La degradazione morale e sociale continua, non vedo spiragli di luce, se non quello della rivoluzione che auspichi (mi piace molto la definizione di religiosamente laica). Ma sarebbe una rivoluzione ad opera di pochi e non so quanto sarebbe capita. So di essere catastrofista, ma credo che faremo prima ad arrivare alla soglia dell'estinzione che a tornare indietro su uno dei nostri passi sbagliati.
(Rispondi)
 
cateviola
cateviola il 23/08/10 alle 12:29 via WEB
poi gli dico che se vorrà giocare, potrà farlo.
E magari, con la scusa, insegnarle a leggere.
O parlarle di un altro mondo, il suo.
Creare un altro sogno. Diverso.
Tu sei una mamma speciale!
(Rispondi)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 23/08/10 alle 12:37 via WEB
Oh no Cate! Sono una mamma che ha avuto la fortuna da adolescente di fare esperienza con bambini disagiati, zingari, anziani, stranieri. E cerco di non dimenticare quello che ho imparato. Ma sono solo una mamma.
(Rispondi)
 
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