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UNA MATTINA PARTICOLARE

Nel mese di giugno, ogni venerdì mattina, mi sono preso l'impegno di fare lezione di grappling (lotta) ai bimbi terremotati che frequentano un camp gratuito a pochi km a casa mia.

Stamattina c'è stato il primo appuntamento della serie, ed è stata un'esperienza stancante ma anche molto bella.

Ho scelto la lotta perchè è istintiva e non necessita di abbigliamento o attrezzature particolari, se non della materassina, che in loco è già presente perchè il mio club vi svolgerà anche attività di judo.

Ho comunque in programma, in una prossima occasione, di portare qualcuno dei miei ragazzini, che terranno una dimostrazione di kick e thai boxing oltre che di lotta e di MMA.

Oggi, però sono andato accompagnato da Balboa e Barney, seriamente investiti di funzioni di assistenti istruttori.

Arriviamo sul posto e troviamo un bordello totale, lacoontico, con almeno 150-200 bimbi di età variabile tra i 5 e i 13 anni.
Gli organizzatori del camp sono simpatici e assolutamente tranquilli, e tutto alla fine funziona bene, per carità, il problema è che qui è tutto su base volontaria, ci sono tanti bravissimi ragazzi che danno una mano, ma ogni giorno le attività sono sostanzialmente da inventare.

Afferro al volo la situazione, prendo i miei fidi assistenti, e andiamo a montare la materassina ben prima che i bimbi vengano scatenati nelle aree sportive.
Per fortuna, se no credo che sarebbero stati cazzi, con 200 ossessi sotto una tettoia di 20 m. per 10...

Poi faccio appena in tempo a cambiarmi che arriva il gregge al completo.
Sono luminosi, rumorosi, bellissimi e, lo dico sinceramente, in genere molto ben educati.
Si avverte proprio un'atmosfera di apertura, curiosità e rispetto, tipica degli abitanti dell'Alto Ferrarese (Vigarano, Cento, S.Agostino, ecc.).

Mi fanno un sacco di domande e mi guardano incuriositi, e dopo un pò mi viene assegnato un primo gruppo di "allievi", di diversa età e corporatura.

Li faccio sedere sul tatami e per un quarto d'ora gli racconto la storia della lotta nei secoli e nei continenti, facendogli molte domande e ricevendone almeno il doppio, ed è un momento molto particolare, forse il migliore della giornata.
Sto riuscendo ad interessarli, me ne rendo conto e ne sono felice, ma la cosa più bella è vedere i loro sguardi così pieni di luce.

Poi facciamo un breve riscaldamento e quindi Balboa e Barney gli mostrano come cadere senza farsi male, poi sta a loro provare, e ridono un sacco.
Dopo le cadute, qualche tecnica elementare, e tante altre risate, mentre si rotolano a terra.

C'è un attimo di imbarazzo, che per abitudine non avevo previsto, quando gli faccio provare la guardia a terra, che sostanzialmente corrisponde alla posizione del missionario.
Le ragazzine ridono e solo allora mi rendo finalmente conto dell'impasse (Balboa e Barney direi di no), così, senza far vedere che ho capito, separo le coppie miste e li metto tutti con qualcuno dello stesso sesso.

Dopo un intervallo per la merenda mi affidano un altro gruppo e, in un tempo che sembra brevissimo (ma alla fine saranno più di tre ore), la mattina è finita.

E' stata un'esperienza che ricorderò per sempre, ne sono sicuro.

Bellissima, anche se alla fine ero distrutto!