15
Asturias
Isaac Albeniz
Robert Cray
Right Next Door
Scorpions
Always somewhere
4
Eric Clapton & Mark Knopfler
10
JOHN MILES
9
FREDDY MERCURY
1
URIAH HEEP
Lady in black
URIAH HEEP
RAIN
SPAZIO INTERIORE
ESISTE DAVVERO IL TEMPO, IL DISTRUTTORE?
QUANDO, SUL MONTE IMMOBILE, SPEZZERA' LA FORTEZZA?
E QUESTO CUORE, CHE APPARTIENE INFINITAMENTE AL DIO
QUANDO LO VIOLENTERA'IL DEMIURGO?
SIAMO DAVVERO COSI ANGOSCIOSAMENTE FRAGILI,
COME IL DESTINO VUOLE FARCI INTENDERE?
L'INFANZIA PROFONDA E PROMETTENTE,
SI FA - POI - SILENZIONSA ALLE RADICI?
AH, IL FANTASMA DELL'EFFIMERO
ATTRAVERSA COME UN FUMO
CHI L'ACCOGLIE SENZA SOSPETTI.
NOI SIAMO QUESTO ANDARE ALLA DERIVA,
E PER QUESTO ABBIAMO VALORE,
COME USO DIVINO PRESSO LE DUREVOLI FORZE.
Rainer Maria Rilke
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GARY MOORE - EMPTY ROOM
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EAGLES
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Whitesnake - Too Many
La nostra Paura più Grande | ||
La nostra paura più profonda non è quella di essere inadeguati. Nelson Mandela |
Post n°181 pubblicato il 29 Maggio 2009 da chic47
La solitudine è la condizione di chi, avanzando, lascia indietro se stesso: il sé plumbeo; e si separa anche da tutti coloro che riconoscono solo quel metallo minore. Allora, vista sotto un diverso punto di vista, la solitudine può apparire come una posizione privilegiata, magari pesante, ma pur sempre d'elite. Per eletti non intendo solo gli Iniziati maggiori, ma anche coloro che si lasciano dirigere sul Loro stesso Sentiero. E chi edifica Cattedrali sottili, per rappresentare nel mondo delle Idee i principi sanciti dai grandi Eletti, è un Operaio della Grande Opera. Un'Opera di cui i Templi fisici sono solo l'ombra nella materia. Così è detto. Ognuno prima o poi deve fare la "grande scelta". Lasciarsi alle spalle la Città dell'Illusione per avviarsi ad attraversare il "deserto infuocato", perdendo di vista gli abitanti che abitano su quella sponda, mentre non sono ancora in vista quelli che abitavano sulla sponda opposta. E rimandare non serve (vedi Attenti a coloro che non hanno tempo). Ma quando la decisione è presa non bisogna cedere alla malinconia, male frequente nel viaggiatore incerto, perché sarebbe solo d'intralcio al cammino. Perciò, non resta che stringere i denti ed accelerare il passo, anche se ciò, inevitabilmente, può comportare dolore. G rande velocità e grande dolore finiscono per sviluppare grande resistenza: e questa è la via che sfocia nel potere dell'Atto di Volontà. Tuttavia non tutti sono "arrampicatori". Molti hanno paura delle altezze e preferiscono vie comode su cui attardarsi. È proprio in quei cammini che s'incappa nelle "tele di ragno" intessute da chi va a caccia dei senza vista, perché sono quelle le "prede" più facili d'aspettare al passo. D'altronde nessun "Nero" si avventura per le vette, tanto meno vanno incontro ai più "agguerriti". In fondo perché rischiare un ambiente ostile (le vette) e l'incontro con i Viaggiatori agguerriti, quando sui pianori abbondano prede indifese? Allora si "urla" per cercare di allertare qualcuna delle possibili vittime, pur sapendo che la maggior parte finirà nella rete e morirà per sempre. Non si può afferrare la mano di qualcuno, per tirarlo via, a meno che non sia lui stesso a tenderla. Ciò significherebbe infatti interferire con il suo Karma. E questo è vietato. Ecco che non resta che "gridare da lontano", fare gesti, ma di più non si può. E se un "non vedente" fa finta di niente, allora, Karma (vedi Legge del Karma). Bisogna lasciarlo al suo destino di morte, perché così lui ha scelto. Questo è il senso della Compassione. Per l'irreversibile morte delle personalità che non riescono a collegarsi con l'Ego (Ponte arcobaleno o Antahkarana), tutte destinate al completo dissolvimento. Questo è molto triste, soprattutto per l'insensata allegria che spesso si vede stampata sui volti di chi s'appressa verso un penoso destino. Ogni personalità da sola è priva di Libero Arbitrio. Senza collegamento con l'Ego superiore (l'occhio dell'Anima), il se impermanente ha solo libertà di scelta (vedi Libertà di scelta e Libero arbitrio), e questa è la più grande fonte di guai per i "non vedenti". I più perspicaci usano l'appoggio di un bastone (l'Insegnamento vivente), per guidarsi e sondare il terreno che non vedono. Il bastone, però, bisogna saperlo usare. E se non si è capaci, magari sarebbe meglio affidarsi alla guida di qualcuno che ci vede di più e che conosce meglio il terreno. Ecco che, anche nel deserto, ci sono molti fratelli che fanno i "traghettatori". Tra i volenterosi, i più veloci vanno e vengono per "guidare" i viaggiatori più lenti al di là del tratto più solitario. Questo allunga di molto la loro permanenza nel "deserto infuocato". Ma lo fanno volentieri, anche perché sanno di far parte di un'onda in cui resteranno finché anche l'ultima goccia non sarà travasata nel "prossimo bacino" |
Post n°180 pubblicato il 15 Giugno 2008 da chic47
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Post n°179 pubblicato il 11 Aprile 2008 da chic47
Eugenio Benetazzo è il primo ed unico predicatore finanziario in Italia, è stato battezzato il Beppe Grillo dell'Economia per il suo modo di porsi, irriverente e dissacratore, caratterizzato da un'analisi lucida e critica senza eguali basata sulla radiografia ed evoluzione dell'attuale scenario macroeconomico mondiale. ----------------------- MANIFESTO ECONOMICO PER UN RINNOVAMENTO SOCIALE E NAZIONALE di Eugenio Benetazzo RIDEFINIZIONE DELLA SPESA DI RAPPRESENTANZA POPOLARE 1) Abbattimento coatto del 75 % degli emolumenti e compensi ad europarlamentari, senatori, deputati, consiglieri regionali e comunali (abolizione delle province in qualità di enti amministrativi). Eliminazione di ogni sorta di privilegio pubblico. Congelamento ed abolizione delle pensioni di anzianità legislativa con effetto retroattivo sino alle ultime cinque legislature. RIPRISTINO DELLA SOVRANITA MONETARIA DEL POPOLO ITALIANO 2) Istituzione della Banca Nazionale del Popolo Italiano, ente pubblico interamente detenuto dal Ministero del Tesoro, autorizzato dal Parlamento ad emettere moneta e banconote in nome e per conto del Popolo Italiano a fronte di esigenze e finalità di natura socioeconomica. Coniazione di una moneta succedanea all’euro e conseguente definizione di un sistema monetario a doppia circolazione valutaria. Tasso di sconto, tasso di cambio ed offerta monetaria variabili macroeconomiche stabilite esclusivamente dal Ministero del Tesoro e dal Ministero delle Finanze in accordo con le linee guida della Politica Sociale per il Paese. RIDEFINIZIONE E TASSAZIONE DELLA PROSTITUZIONE 3) Tassazione della prostituzione con una aliquota unica del 25 per cento: istituzione e regolamentazione della figura professionale e dei relativi obblighi ed adempimenti sia fiscali che sanitari. EMBARGO COMMERCIALE CONTRO LA CINA 4) Istituzione di dazi doganali di sbarramento all’ingresso per i prodotti confezionati, assemblati e realizzati al di fuori della Comunità Europea (esattamente come fanno gli stessi USA). Divieto assoluto di importazione per i prodotti (alimentari e non alimentari) provenienti dalla Cina, in special modo se questi ultimi, in seguito a processi di delocalizzazione produttiva, possono essere riconducibili ad aziende italiane che hanno delocalizzato le loro attività industriali, quando prima realizzavano tali prodotti all’interno del territorio italiano dando impiego alla manodopera italiana e creando posti di lavoro per la collettività nazionale. ISTITUZIONE DELLE GIURIE POPOLARI E DELLE TAGLIE DI CATTURA 5) Istituzione delle giurie popolari e del concordato stragiudiziale obbligatorio per cause civili pendenti con ricorso per importi inferiori a 10.000 euro. Rimborso di oneri e spese per la difesa a totale carico della parte perdente. Inasprimento coatto delle pene per i reati di mafia, associazione a delinquere e peculato. Individuazione ed espulsione permanente di tutti gli extracomunitari clandestini. Istituzione delle taglie di cattura per i reati contro la persona e contro il patrimonio. ISTITUZIONE DEL MUTUO SOCIALE 6) Istituzione del mutuo sociale (per i soli cittadini italiani) per l’acquisto integrale della prima casa. Erogazione fino a 250.000 Euro in assenza di garanzie patrimoniali e reddituali per qualsiasi tipologia di unità abitativa. L’immobile che si è deciso di acquistare viene acquisito e diviene proprietà dell’Istituto del Mutuo Sociale, ente pubblico interamente detenuto dal Ministero del Tesoro. Le rate mensili vengono calcolate applicando un tasso fisso del 2 % in relazione alla durata ed alla capacità di rimborso di ogni contribuente. Al termine del periodo di ammortamento l’immobile viene trasferito d’ufficio in proprietà al contribuente senza l’applicazione di alcun onere o tassa. Gli interessi passivi sono interamente deducibili dal reddito imponibile. ISTITUZIONE DELLE NO TAX AREA 7) Individuazione e definizione di no tax area (distretti industriali) nelle seguenti regioni: Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Puglia, Basilicata, Molise con totale esenzione del pagamento di imposte dirette per un arco di tempo di 25 anni ad aziende con insediamenti industriali con più di 250 dipendenti assunti a tempo indeterminato. Riproduzione concessa con citazione della fonte originaria manifestoeconomico@eugeniobenetazzo.com
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Post n°178 pubblicato il 04 Aprile 2008 da chic47
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Post n°177 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da chic47
Dal blog di Beppe Grillo, post del 24/02/2008 Ieri sera a Napoli ho chiesto scusa a tutti i Campani. |
ROCKEFELLER SI FA L'ARCA DI NOE'. COSA CI NASCONDE? Una «banca» scavata nel granito, chiusa da due portelloni a prova di bomba. La fortificazione sorge presso il minuscolo agglomerato di Longyearbyen. Essa servirà, fa sapere il governo norvegese titolare dell'arcipelago, a «conservare per il futuro la biodiversità agricola». Nella gelida isola di Spitsbergen, desolato arcipelago delle Svalbard (mare di Barents, un migliaio di chilometri dal Polo) è in via di febbrile completamento la superbanca delle sementi, destinata a contenere i semi di tre milioni di varietà di piante di tutto il mondo. Il fatto è che il finanziatore principale di questa arca delle sementi è la Fondazione Rockefeller, insieme a Monsanto e Syngenta (i due colossi del geneticamente modificato), la Pioneer Hi-Bred che studia OGM per la multinazionale chimica DuPont; gruppo interessante a cui s'è recentemente unito Bill Gates, l'uomo più ricco della storia universale, attraverso la sua fondazione caritativa Biul & Melinda Gates Foundation. Ce ne informa l'ottimo William Engdahl (1) che ragiona: quella gente non butta soldi in pure utopie umanitarie. Che futuro si aspettano per creare una banca di sementi del genere? La CGIAR invitò, ospitò e istruì generazioni di scienziati agricoli, specie del Terzo Mondo, sulle meraviglie del moderno agribusiness e sulla nascente industria dei semi geneticamente modificati.
Il progetto di scavo della banca
La genetica è una vecchia fissa dei Rockefeller: fino dagli anni '30, quando si chiamava «eugenetica», ed era studiata molto nei laboratori tedeschi come ricerca sulla purezza razziale. Lo scopo proclamato: vincere la fame del mondo, in India, in Messico. Ma davvero Rockefeller spende soldi per l'umanità sofferente?
L'isola di Spitsbergen
Quei semi erano stati brevettati, e costavano parecchio. Ecco pronta la soluzione: lanciarsi nell'agricoltura «orientata ai mercati globali», produrre derrate non da consumo ma da vendita, cash-crop, raccolti per fare cassa. Addio autosufficienza ed autoconsumo, addio chiusura alle importazioni superflue. Ma questo ai grandi imprenditori agricoli con latifondi. I piccoli contadini, per le sementi-miracolo e i diserbanti e i fertilizzanti scientifici, si dovettero indebitare «sul mercato», ossia con gli usurai. Dal 2007 la Monsanto, insieme al governo USA, ha brevettato su scala mondiale di sementi «Terminator», ossia che commettono suicidio dopo il raccolto: una scoperta che chiamano, senza scrupoli, «Genetic Use Restriction Technology», ossia volta a ridurre l'uso di sementi non brevettate. La estensione di sementi geneticamente modificate - ossia di cloni con identico corredo genetico - è ovviamente un pericolo incombente per le bocche umane: una malattia distrugge tutti i cloni, ed è la carestia. E qui si comincia ad intuire perché si sta costruendo l'Arca di Noè delle sementi alle Svalbard: quando arriva la catastrofe, le sementi naturali dovranno essere controllate dal gruppo dell'agribusiness, e da nessun altro. Le banche di sementi, secondo la FAO, sono 1.400, già per la maggior parte negli Stati Uniti. La tecnologia «Terminator» può suggerire uno scenario complottista fantastico: una malattia prima sconosciuta che infetta le sementi naturali conservate nelle banche fuori-controllo USA, obbligando a ricorrere al caveau delle Svalbard, l'unico indenne. E' un pensiero che ci affrettiamo a scacciare: chi può osar diffamare benefattori dell'umanità affamata come Rockefeller, Monsanto, Bil Gates, Syngenta? Altre possibilità sono nell'aria, e Engdahl ne ricorda alcune. Nel 2001, una piccola ditta di ingegneria genetica californiana, la Epicyte, ha annunciato di aver approntato un mais geneticamente modificato contenente uno spermicida: i maschi che se ne nutrivano diventavano sterili. Se lo domandò il Comite pro Vida, l'organizzazione cattolica messicana ben conscia delle campagne anti-natalità condotte in Sudamerica dai Rockefeller. Una scheda tecnica del progetto Fece esaminare il vaccino fornito dall'OMS gratuitamente e generosamente alle donne di età fertile: e scoprì che esso conteneva gonadotropina corionica umana, un ormone naturale che, attivato dal germe attenuato del tetano contenuto nel vaccino, stimolava speciali anticorpi che rendevano incapaci le donne di portare a termine la gravidanza. Ciò fa tornare in mente ad Engdahl (non a noi) quella vecchia fissa dei Rockefeller per l'eugenetica del Reich: la linea di ricerca preferita era ciò che si chiamava «eugenetica negativa», e perseguiva l'estinzione sistematica delle razze indesiderate e dei loro corredi genetici. Margaret Sanger, la femminista che fondò (coi soldi dei Rockefeller) il Planned Parenthood International, la ONG più impegnata nel diffondere gli anticoncezionali nel Terzo Mondo, aveva le idee chiare in proposito, quando lanciò un programma sociale nel 1939, chiamato «The Negro Project» (2). Come scrisse in una lettera ad un amico fidato, il succo del progetto era questo: «Vogliamo eliminare la popolazione negra». Ah pardon, scusate: non si dice «negro», si dice «nero», «afro-americano». E' questo che conta davvero, per i progressisti. Maurizio Blondet Note 1) William A. Engdahl, «Doomsday Seed Vault in the Arctic - Bill Gates, Rockefeller and the GMO giants know something we don't», Globalresearch, 4 dicembre 2007. 2) Tanya L. Green, «The Negro Project: Margaret Sanger's Genocide Project for Black American's», in www.blackgenocide.org/negro.html
Fonte: http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2470¶metro=scienze |
Post n°175 pubblicato il 26 Novembre 2007 da chic47
Times: “La Levi Prodi è un assalto geriatrico ai bloggers italiani” “Assalto geriatrico ai bloggers italiani”: questo il titolo di un articolo del Times che commenta la Levi Prodi, ovvero la proposta di legge che, puntando a regolamentare in modo più severo l’editoria, ha finito per mettere in allarme ed in rivolta il mondo della rete. Sì, perché, se la Levi Prodi diventerà legge, chiunque voglia aprire un blog o un proprio sito internet dovrà obbligatoriamente iscriversi al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) e sottostare al controllo, alla burocrazia, alle sanzioni e alle tasse, perchè saranno considerate attività editoriali anche quelle esercitate senza scopo di lucro, come i blog. E’ per questo che anche uno dei quotidiani più famosi al mondo ha deciso di occuparsi dell’argomento e dall’articolo di ieri l’Italia non esce bene: “Considerando gli standard del G8, l’Italia è un Paese strano – si legge – Per farla semplice, è una nazione di legislatori ottuagenari eletti da settantenni, i pensionati. Tutti gli altri non contano”. E così il Times continua, dipingendo Prodi come un “arzillo sessantottenne” che ha battuto un Berlusconi settantunenne alle ultime elezioni, mentre a Napolitano (82 anni) ne aveva già 20 quando i tedeschi si sono arresi alla fine della seconda guerra mondiale. Questa l’introduzione che il Times ci ha riservato, passando poi ad affrontare il tema centrale: la Levi Prodi è descritta come una legge che ha come bersaglio “la vita moderna”, una legge incredibilmente generica che obbliga tutti i bloggers e gli utenti della rete a registrarsi con lo Stato: “Anche un innocuo blog della squadra del cuore o quello di un adolescente che discute dell’iniquità della vita – spiega il quotidiano – saranno soggetti alla vigilanza del governo e alla tassazione (pur non trattandosi di siti commerciali)”. “L’intento della proposta di legge, come è stato scritto quando è passata al vaglio del Consiglio dei Ministri, sarebbe quello di mettere il bavaglio ai bloggers, che ormai rappresentano un vero guaio per quelli che sono al potere”, continua l’articolo. L’articolo del Times si conclude con un appello rivolto a Levi e a Gentiloni: “E così mi appello – scrive il giornalista Bernhard Warner - al ministro italiano delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ex giornalista, e Ricardo Franco Levi, il deputato che ha concepito questo sbagliato testo di legge. La soluzione migliore per questo Paese è davvero mettere i giovani in silenzio?”. paola monti |
Post n°174 pubblicato il 11 Novembre 2007 da chic47
Hiromi è una giovane pianista jazz giapponese, ed è una delle più talentuose protagoniste della nuova scena jazz americana, apprezzata anche in patria. |
Post n°173 pubblicato il 20 Ottobre 2007 da chic47
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Post n°172 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da chic47
di Pierluigi Paoletti - centrofondi.it Ripartire dal basso (subito) Dopo mesi passati a rassicurare i mercati Paulson e Bernanke si sono alzati una calda mattina di agosto e hanno deciso di iniziare a tagliare i tassi sul dollaro …zac! -0,5% e poi a settembre un’altra volta …zac! ancora -0,5% A luglio i mutui subprime erano solo una pallina di neve che stava iniziando a rotolare (ma era iniziata già a febbraio), adesso scopriamo che è una valanga. Oh… intendiamoci, non è che la colpa sia proprio tutta di questi mutui, ma sono stati solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Countrywide e Northern Rock sono le due banche, una americana e l’altra inglese da cui è partita tutta questa sfiducia nel sistema bancario. Ma la cosa più esilarante, conviene prenderla a ridere per non piangere, è che la sfiducia nelle banche è proprio delle banche stesse, che non sapendo cosa hanno combinato le proprie sorelle in ambito derivati, non si prestano più il denaro fra di loro costringendo le banche centrali a far fare turni di 24 ore alle stamperie di carta colorata chiamata dollari o euro. Questo conferma quello che vi avevamo detto sul fatto che le nostre care banche sono tutte coinvolte, anche se non ufficialmente, perché usano prodotti e società di comodo per non lasciare traccia. Adesso il giochino che ha fatto straguadagnare per 5-6 anni gli è scoppiato in mano e nessuno sa chi e quanti sono moribondi -molti hanno perdite potenziali che non divengono effettive fino a quando non vendono e non trovando compratori sono costretti a tenersele nascoste- fino a quando non scadono i prestiti con i quali hanno iniziato questo giochino e allora, solo allora, si vedranno i risultati. Il fatto è che anche ieri sera Bernanke ha dovuto ammettere che la crisi è più grave di quanto avessero previsto e questo spiega il repentino cambio di politica monetaria che ha portato in un mese a ridurre i tassi dell’1%. Noi sapevamo e vi avevamo preannunciato che sarebbe accaduto, ma la velocità con cui è avvenuto ci ha lasciato perplessi e che lascia trasparire che siamo proprio vicinissimi al momento in cui i nodi stanno venendo al pettine. |
Post n°171 pubblicato il 15 Settembre 2007 da chic47
STEELY DAN Jack of Speed Ci sono a volte artisti che riescono nell'intento di accomunare attraverso la propria musica una miriade di appassionati, fra i piu' disparati per gusto musicale. Gli Steely Dan appartengono a questa categoria. La loro musica e' un collage variopinto di molteplici sfumature, una musica raffinata che racchiude in se' molteplici influenze, che collimano fra loro bilanciandosi ad arte e in perfetto equilibrio. Ogni brano riesce a vivere di luce propria, anche quando non e' tra i loro migliori. Eleganza smisurata e professionalita' fino all'esasperazione sono le principali attitudini che fanno la forza degli Steely Dan: un aggregato musicale attraverso il quale riescono a trasmettere un senso di solarita', che si estende a ogni loro ascolto. Insomma, e' come respirare della salutare aria fresca, perche' la "crociata" degli Steely Dan non e' quella dell'innovazione a tutti i costi o di qualsiasi altra ideologia superiore e profonda. La loro missione, se cosi' possiamo chiamarla, e' una riscoperta di vecchi suoni, possibilmente fumosi e in bianco e nero come un vecchio noir con protagonista Humphrey Bogart, e riuscire ad amalgamare certe tradizioni con sonorita' moderne. |
Post n°170 pubblicato il 25 Agosto 2007 da chic47
I Can't Make You Love Me Bonnie Raitt (Burnank, California, 8 novembre 1949) Vive e cresce in una famiglia che, senza alcun dubbio, ha determinato in lei un grande stimolo musicale: la madre Marjorie Haydock è infatti un'ottima pianista, mentre il padre John Raitt è un'acclamata star dei musical a Broadway. Fin da piccola, Bonnie si appassiona al suo amatissimo strumento, la chitarra, che nel corso degli anni imparerà a suonare con lo slide, fino ad essere riconosciuta oggi come una tra i/le più autorevoli interpreti di questa particolare tecnica. In tutti i suoi dischi che, specie nei primi anni, erano un mix di brani di vari autori, è sempre stata presente una marcata, sentita e profonda passione blues, con venature folk, country e rock. Progressivamente, nel corso degli anni, Bonnie ha introdotto nei suoi LP anche brani composti di proprio pugno, ed appoggiandosi, di volta in volta, ad artisti e strumentisti di prim'ordine. Per quanto riguarda i premi discografici, il suo album “Nick of Time” vince 3 Grammy Award, ed altrettanti l'LP "Luck of the Draw"; un Grammy le viene accreditato inoltre per il duetto con John Lee Hooker in "I'm in the Mood". Il 3 marzo del 2000 viene inserita nella Rock and Roll Hall of Fame. |
Post n°169 pubblicato il 22 Giugno 2007 da chic47
Stupefacente e innovatore come sempre, con questo libro Brian Weiss rompe un'altra barriera e un altro tabù: quello del futuro. Diventato celebre per le sue sedute di regressione, nelle quali faceva rivivere ai propri pazienti le vite precedenti, inaugura adesso la tecnica della terapia della progressione. Scritto con il suo consueto stile semplice e coinvolgente, "Molte vite, un'anima sola" riesce al medesimo tempo a stordire e a consolare, e regala un viaggio indimenticabile e benefico nelle vite che saranno. Brian Weiss, psichiatra, esperto di reincarnazione e ipnosi regressiva. Laureato alla Columbia University e a Yale, ha diretto per anni la Facoltà di Psichiatria del Mount Sinai Medical Center di Miami (Florida). |
Post n°168 pubblicato il 15 Giugno 2007 da chic47
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Post n°167 pubblicato il 07 Giugno 2007 da chic47
Maria Maddalena accanto a Gesu ultima cena chiesa Maria Maddalena Foix (Francia) MARIA MADDALENA E IL FEMMINEO SACRO |
Post n°166 pubblicato il 05 Giugno 2007 da chic47
“Ormai siamo al regime mancano solo i gulag” Roberto Speciale sbatte la porta sul serio. Annuncia che rifiuta ogni altro incarico offertogli dal governo e se ne va in pensione anticipata. Ma il commiato del generale è al fiele. «Non è un regime quello che gioca ad asservire le istituzioni?». E dice anche di più: «Non è attentato alla Costituzione?». Arriva a parlare di «gulag». Il generale parla attraverso Sergio De Gregorio, il presidente della commissione Difesa al Senato, un suo amicone, che premette: «L’ho appena sentito al telefono, sono autorizzato a riportare questo nostro colloquio». E non deve stupire: De Gregorio, che in politica ormai s’è buttato a festa, ha rilanciato tanti colloqui con il generale Nicolò Pollari quando si era nel pieno di quell’altra crisi. E’ un senatore-giornalista che ha il fiuto per la notizia. Il generale Speciale dunque rinuncia al ventilato ricorso al Tar. Non porterà la sua carriera di fronte ai giudici amministrativi. Ma ciò non significa che Speciale ha rinunciato alla lotta. Tutt’altro. E dunque ricostruiamo il suo pensiero in questo giornata di massima amarezza. «Dopo quarantasei anni di onorato servizio, senza macchia alcuna, il governo del mio amato paese mi ha destituito. Io sono un militare, sbatto i tacchi e obbedisco. Ma non possono farmi tacere. Mi sento violentato. Mi hanno negato pure l’onore delle armi, che per me era arrivare alla festa del Corpo il 21 giugno». Il generale ha appreso soltanto ieri, infatti, leggendo il decreto del governo, che deve lasciare l’incarico con decorrenza immediata. Lui sperava di arrivare fino al giorno della Festa, appunto il 21 giugno, per vedere sfilare i picchetti e le bandiere sotto i suoi occhi. Ma tant’è. E Speciale s’arrabbia sul serio. «Apprendo che l'ex direttore dell'Ansa, Pierluigi Magnaschi, in un'intervista ha detto di essere stato cacciato per aver rivelato notizie sul caso degli ufficiali della Guardia di Finanza trasferiti da Milano per via del caso Unipol. Ecco, se si tacita la stampa, e si mette sotto i piedi la Finanza, non è un attentato alla Costituzione?». Domanda retorica. Ma poi Speciale va dritto fino alle conclusioni. Dice a De Gregorio, che lo riferisce gongolando («Questa è forte, eh?»), che lui è una incolpevole vittima dello spoil system. «Io sono la prova provata che da domattina, un qualsiasi alto ufficiale o un dirigente di ministero, se non fa quello che vogliono questi signori, va a casa. Ma che cosa dobbiamo vedere di più? Dobbiamo arrivare ai gulag?». Già, lo schema è chiaro: da una parte c’è lui, Roberto Speciale, ufficiale senza colpe se non quella di difendere i suoi uomini; dall’altra i politici senza scrupoli. «Ma non è un regime quello che gioca ad asservire le istituzioni?». E allora via. «Non voglio dare l’impressione che mi svenda per un piatto di lenticchie... Non voglio che nessun italiano possa immaginare che resti abbarbicato alla poltrona. Ma non mi chiedano nient’altro, perché mi hanno violentato. Non mi hanno consentito neanche l’onore delle armi. Nonostante ciò, esco a testa alta e a schiena diritta». Gli mancava poco, al generale, per andare in pensione naturalmente. Ma lui ha deciso di anticipare i tempi. Perché non si abbia l’impressione di un’uscita neppure minimamente concordata. «La mia nomina - ha detto sempre a De Gregorio - scadeva a marzo 2008, e allora ho deciso di andare in pensione anticipata dopo quarantasei anni di onorata carriera senza nemmeno una macchia... Non voglio un ristoro o una ricompensa. Voglio soltanto che si arrivi alla verità dei fatti e in questo modo sia salvaguardata la mia dignità». FRANCESCO GRIGNETTI LA STAMPA |
Post n°165 pubblicato il 30 Maggio 2007 da chic47
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Post n°164 pubblicato il 24 Maggio 2007 da chic47
“Non manderemo in Afghanistan un solo soldato in più” aveva ribadito il governo un paio di mesi or sono, quando si apprestava a rifinanziare la missione di guerra/pace in terra afgana, con l’ausilio del voto di tutti quei partiti il cui spirito pacifista è rimasto confinato nelle fantasie della campagna elettorale. |
Post n°163 pubblicato il 16 Maggio 2007 da chic47
Per quanto sta in te |
16
STEELY DAN
JACK OF SPEED
Chris Botti & Sting
In The Wee Small Hours In The Morning
KENNY GARRET
MILES DAVIS
6
US3
CANTALOOP
STEFANO BOLLANI
Besame mucho
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5
Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si distruggono al primo bacio. Il più squisito miele diviene stucchevole per la sua stessa dolcezza, e basta assaggiarlo per levarsene la voglia. Perciò ama moderatamente: l'amore che dura fa così.
W. Shakespeare
SONETTO 121
È meglio esser colpevole che tale esser stimato William Shakespeare
quando non essendolo si è accusati d'esserlo;
e perso è ogni valor sincero perché creduto colpa
non dal nostro sentire, ma dal giudizio d'altri.
Perché mai dovrebbero gli occhi altrui adulteri
considerar vizioso il mio amoroso sangue?
Perché nelle mie voglie s'insinuan lascive spie
che a parer lor condannano quel ch'io ritengo giusto?
No, io sono quel che sono e chi mira
ai miei errori, colpisce solo i propri;
potrei esser io sincero e loro non dire il vero,
non venga il mio agir pesato dal loro pensar corrotto;
a men che non sostengano questo mal comune -
l'umanità é malvagia e nel suo mal trionfa.