Blade Runner
Se solo tu potessi vedere quello che ho visto io con questi tuoi occhi! Io ne ho viste cose che vuoi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione... e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser... e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.
L'amante di Cupido Dopo essermi liberato dalle catene, anche con un pizzico di rimpianto visto che mi hanno ricordato momenti ormai passati ma che riaffiorano sempre con piacere, mi ritrovo con la tastiera sotto mano alla ricerca di un nuovo tema da analizzare con l'ormai consueto post : oggi non mi va di parlare di cose nuove, voglio ritornare su di un argomento che è sempre al centro della nostra vita, attorno al quale ruotano credo la maggior parte di tutti i blog, tranne quelli dei politici, che sembrano aver scoperto solo ora la potenza ed il fascino di questo nuovo strumento...sono come al solito al passo con i tempi!!! Penso sia quasi inutile indicarlo, credo che ormai l'abbiate già intuito: oggi si torna a parlare di amore. Ebbene si, per l'ennesima volta ho preso spunto da un post visto qualche giorno fa che mi ha colpito molto e che si basava su questo sentimento, anzi, il sentimento per antonomasia: c'è chi lo brama, chi va alla caccia di quello eterno, chi lo rifugge ma che in realtà è solo spaventato, insomma tutti abbiamo a che fare con questo nostro inquilino che fortunatamente non ha nessuna intenzione di traslocare. Parliamoci chiaro, come si può vivere senza amore? Che vita piatta sarebbe? Eppure non è difficile sentirne parlare spesso come di un sentimento ormai fuori moda, in una società che sembra non avere neanche il tempo per permettersi il lusso di innamorarsi. Sembra quasi di essere attorniati da un fast-food anche dei sentimenti: non c'è troppo tempo per amare, bisogna fare tutto e subito. Molti se ne ritengono vaccinati, dicono con una certa boria che non ci ricadranno più, che hanno sofferto troppo, ma sono i primi poi a ricascarci: credo sia l'unica eccezione al classico luogo comune che ci spinge a rifuggire qualcosa che ci ha ferito, ci ha fatto star male. Alzi la mano, per dirla con un famoso spot, chi di noi non ha ricevuto una cocente delusione d'amore? Chi, quando ne soffriva, pensave che non ne valesse la pena e che mai e poi mai ci sarebbe ricascato? Ed invece, dopo che il tempo ha fatto il suo sporco lavoro (altro luogo comune, stavolta condivisibile), siamo alla caccia di chi ci faccia di nuovo vibrare e farci stare bene, poi male, di nuovo bene, ecc. ecc. Sarà perchè lo sto vivendo, sarà perchè mi guardo attorno, ma credo di poter affermare che l'amore possa essere eterno, certo varierà le sue forme, la passione iniziale si affievolirà, ma la complicità, la voglia di raccontarsi tutto, di avere qualcuno al proprio fianco con cui superare le difficoltà sono variabili dello stesso sentimento. Come dice il Liga nella sua "L'amore conta", "conosci un altro modo per fregar la morte?" Io non lo conosco, se qualcuno vuole avanzare qualche ipotesi si faccia avanti, ma credo sia ben difficile trovare qualcosa che possa anche lontanamente confrontarsi con questo sentimento strano, forte, imprevedibile ma utile, maledettamente utile che inseguiamo per tutta la nostra esistenza. E concludo con la personale hit della settimana, ovviamente a tema: "L'Amore immaginato" del grande Piero Pelù Siamo mondi siamo mondi paralleli C’ho proprio un mondo in testa
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La foto sul comodino Dopo una lunga notte, lui nota una foto di un altro uomo sul comodino affianco al letto. Comincia a preoccuparsi.... "Questo è tuo marito?" chiede nervosamente. |
Arte culinaria o .......... Oggi corro a casa ed a pranzo trovo una gradita sorpresa, nè un primo nè un secondo ma un bel piatto unico all'apparenza anche carino alla vista (vedi sotto), la miscela di ingrediendi emanava un odore diciamo indecifrabile ma comunque aromatico e gradevole all'olfatto....ebbene, mi sono detto non mi resta che assaggiarlo e dopo averlo divorato tutto e innaffiato con due abbondanti bicchieri di vino mi sono appollaiato sul divano e in attesa dell'ennemisa puntata di "Beatiful" mi sono abbioccato. Aiutatemi! Aiutatemi! Per chi, comunque, volesse cimentarsi nel provarla, non mi resta che proporvi la ricetta di questa specialità culinaria delle mie parti che si chiama: FRICANDO' (traduzione dal dialetto "frega Antonio") ma non ci scommetterei perchè in realtà a fregato me! Ingredienti 3 peperoni (1 giallo, 1 rosso, 1 verde) - 3 melanzane -3 zucchine - 5 cipolle - 3 patate - 1 kg. di pomodori perini maturi - olio di oliva - sale e pepe Preparazione Ripulite le verdure: svuotate i peperoni dei semi e tagliateli a listarelle. Affettate le cipolle, tagliate le melanzane, le zucchine e le patate a tocchetti. Rosolate i peperoni e le cipolle con olio di oliva in padelle separate. Friggete, sempre separatamente, le melanzane, le zucchine e le patate: quando saranno ben croccanti scolatele ed adagiatele su di una carta assorbente.
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metti gli occhi dentro ai miei ......
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Buon weekend!! Sarà molto difficile poterlo passare così tutto spaparanzato, gli impegni non si contano: tra la palestra (sono anchilosato come uno stoccafisso), il parrucchiere (non rispetta mai gli appuntamenti e non si fa i c…. suoi) e il "problemino" causato da mia moglie dal benzinaio (è inc…… come una bestia). Sarà difficile, molto difficile, ma ci proverò in tutte le maniere. Il vostro, spero, sia un weekend migliore..... P.S.: riflettendoci! sapete che vi dico? me ne vado a pescare, così sono sicuro che non avrò rotture di scatole e soprattutto non sarò costretto a romperle ad altri come di solito mi capita....
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LEZIONI DI VITA
(ispirato da una cara amica che negli ultimi giorni ha avuto dei grossi problemi con un cesso, non come persona, ma come oggetto) Ricordo una volta ero in fila alle poste. Davanti a me alcuni discutevano dell'arroganza dello sportellista. Tra il fiorire di "ma che maleducato", "io sto lavorando", "faccia il suo lavoro", "ma chi si crede d'essere", sbocciò un discorso sulla prepotenza di chi può godere di un potere; sportellisti, direttori, poliziotti, raccomandati, sottosegretari, politici, presidenti, ministri.
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Madonna al ristorante con un giocattolo erotico Forse lo aveva appena acquistato e si è dimenticata di nasconderlo un po’ meglio. Forse si trattava di un regalo da fare ad un’amica per il suo addio al nubilato. O molto più semplicemente non ha problemi a mostrare al mondo intero le sue abitudini sessuali. Ecco a voi Madonna immortalata mentre esce da un ristorante con il marito, Guy Ritchie. E nella busta che porta in mano c’è un giocattolo erotico in bella vista. |
Post n°394 pubblicato il 31 Agosto 2007 da mau65
DONNE: ISTRUZIONI PER L’USO (MAGARI ESISTESSE UN
Quanto tornerebbe utile alle volte un manuale così ,
almeno per capire la complicata mentalità femminile , che tanto dolce e cara ci è a noi uomini , ma allo stesso modo ci è così incoprensibile a volte ! L'universo femminile è una dimensione a se stante , un universo parallelo che vive negli occhi delle nostre donne , nelle loro membra stanche dopo una giornata di lavoro , e negli occhi lucidi quando regaliamo un fiore , una rosa rossa , un pensiero , che per piccolo che possa essere è un sego del nostro amore , dell'amore che doniamo a loro senza pretendere nulla in cambio , senza pensare a quello che sarà ma a quello che è , al presente , magico , bello così insieme a loro , che dividono con noi la gioia e la tristezza , le emozioni belle e quelle meno belle . Le donne ci sono vicine sempre , e , alle volte , credo che chi pensa di saper tranquillamente vivere senza una donna s'illude , perchè presto sentire accanto a se la mancanza di un angelo che accarezza le nostre spalle stanche . E quando un uomo se ne va via dalla vita di una donna , loro rimangono a piangere nella notte , singhiozzando in controluce , mentre dalla finestra filtra un raggio di luce azzurra , che colpisce il muro e disegna figure , mentre la mente rievoca immagini che non torneranno più , mentre quell'uomo , che fino a ieri era accanto a loro , adesso è lontano , troppo lontano , chissà dove e con chi , e nel freddo della notte cadono giù lacrime nere , macchiate di rimmel . E così , una donna vive pensando che forse domani ci sarà qualcuno che avrà voglia di asciugare quelle lacrime , di rivivere quel sogno infranto , andato in frantumi come una lastra di fragile ghiaccio , come quelle mani ormai così fredde senza il tepore dell'amore , senza un uomo che dia anche solo una carezza piano , anche solo una frase nel silenzio , anche un bacio al mattino . Questo post ho voluto scriverlo immaginando le situazioni che si possono vivere dalla parte delle donne , perchè sarebbe stato banale ed ingiusto , e forse un tantino maschilista vedere l'amore e le situazioni con gli occhi di un uomo . L'universo femminile è un mistero che vive ogni istante negli occhi azzurri di una ragazza , nei lunghi capelli lisci colore del miele , nelle labbra carnose , nelle forme , nelle curve , nella stanchezza , nei gesti sensuali , sinuosi , che ardono d'amore puro , che aspetta solo di essere vissuto . L'universo femminile è un mistero , e forse non basterebbe neanche un manuale per cercare di capire : ogni uomo deve scoprire l'amore negli occhi di una donna , e decifrare le frasi che sussurra il suo cuore . |
noveagostoduemilasette ....e sono 42!! festeggiamo? io metto lo voi almeno portate la grazie!!
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My princess E' trascorso un giorno, nulla nel mondo sembra essere mutato eppure ho la sensazione d'aver lasciato indietro qualcosa... ed è una bella cosa. Vorrei tornare sui miei passi per recuperarla ma il timore che non ci sia più mi fa desistere. Affronterò ancora le profondità della notte insinuandomi tra i cupi risvolti delle sue malinconie, pago del silenzio melodioso del canto che sussurra. Ho qualcosa nel cuore che mi difende dai fantasmi che bramano i miei pensieri, è qualcosa di caldo e felice e me l'avete data Voi Principessa, appena un giorno or sono. Proseguirò nel mio errare eterno e dolcissimo. Respiro nell'aria fresca del mattino il tuo dolce profumo, vorrei trattenerlo in me per portarlo negli spazi senza tempo che i miei pensieri percorrono. Hai l'odore delle cose buone, del mattino appen desto, del mare agitato, della terra umida in primavera, di un ricordo sognato. Torno a sognare di te, cavalcando i flutti selvaggi di emozioni pulsanti che vogliono sfuggirmi. Vorrei potermi avvicinare a te per inalare la tua essenza e poterti sfiorare per sentire le emozioni che ti pervadono. Ti sfiorerei come un brivido fuggente, Ti solleverei tra le stelle ammiccanti e lì, smarriti nell'infinito, farei di te la mia poesia. |
L'amicizia Mi è stato chiesto cosa sia l'amicizia di recente, una domanda complicata devo dire. Secondo me l'amicizia è condivisione ed affetto, è poter chiamare una persona a qualsiasi ora del giorno e della notte se stai male o se sei felice perché ti è successo qualcosa di bellissimo. Non è vedersi tutti i giorni o sentirsi a tutte le ore ma avere la certezza che quella persona c'è ed ha voglia di ascoltarti quando ne hai bisogno, oppure di starti semplicemente vicino senza dirsi nulla e senza sentirsi in imbarazzo. L'amicizia è abbracciarsi e baciarsi con affetto, come tra fratelli e sorelle, senza malizia... È anche amare la persona che hai a lato, ma non come si ama un'amante, perché anche l'amore ha mille forme di esistere. L'amicizia è un insieme di mille emozioni e di mille momenti che si costruiscono giorno per giorno, anche se si è lontani, perché l'importante è che i cuori siano sempre in contatto. Non è possesso, non è soffocare, non è scaricare solo cose negative... l'amicizia è crescere insieme, conoscersi, poter contare l'uno sull'altro, senza pensare che ti stiano soffocando o scaricando cose negative... L'amicizia è rispetto, ed anche se alle volte ci si ferisce è l'intelligenza che ci vuole per riuscire a chiedere scusa e riuscire a perdonare. L'amicizia è complicata ed è una cosa bellissima, ferisce di più perdere un amico che perdere un amore, soprattutto se la perdita è immotivata, improvvisa e senza senso. |
Elogio della tolleranza La tolleranza è un’inclinazione civile a vivere in armonia con persone dalle credenze diverse e addirittura opposte alle nostre, o con abitudini sociali o costumi che non condividiamo. La tolleranza non è mera indifferenza, ma qualcosa che, in parecchie occasioni, comporta la sopportazione di ciò che non ci piace: certo, essere tolleranti non ci impedisce di formulare critiche ragionate e non ci obbliga a sottacere il nostro modo di pensare per non «ferire» chi la pensa in modo divergente. La tolleranza ha una doppia direzione, vale a dire che il prezzo di non proibire o di non interferire nel comportamento del prossimo ha, come contropartita, che questi si rassegni ad accettare le obiezioni o gli scherzi di chi ha gusti diversi. Certo, in molti casi la cortesia raccomanda moderazione, ma si tratta d’una scelta volontaria, non d’un obbligo di legge. Essere tollerante non significa necessariamente essere universalmente acquiescente. Oltretutto, ciò che va sempre rispettato sono le persone, non le loro opinioni o i loro comportamenti. |
COSE CHE ACCADONO QUANDO SI CAMBIA UN PANNOLINO 1. Il pannolino puo' essere cambiato per tre ragioni: a) perche' lo dice la mamma; b) perche' lo dice la suocera; c) perche' il bimbo ha cagato. Naturalmente il gesto perde, nei primi due casi, gran parte della sua drammaticita'. Il vero, autentico, cambio di pannolino prevede la presenza della merda. Di solito accade cosi'. La mamma prende in braccio il bambino, lo annusa un po' e dice, con voce gaia e piuttostocretina: "E qui cosa abbiamo fatto, eh? Sento un certo odorino? Cosa ha fatto l'angioletto?". Poi la mamma va di la e vomita. A questo punto si riconosce il padre di destra e il padre di sinistra. Il padre di destra dice: "Che schifo!" e chiama la tata. Il padre di sinistra prende il bambino e lo va a cambiare. 2. Il pannolino si cambia, rigorosamente, sul fasciatoio. Il fasciatoio e' un mobile che quando lo vedi a casa tua, capisci che un sacco di cose sono finite per sempre, tra le quali la giovinezza. Comunque e' studiato bene: ha dei cassettini vari e un piano su cui appoggiare il bambino. Far star fermo il bambino su quel piano e' come far stare una trota in bilico sul bordo del lavandino. E' fondamentale non distrarsi mai. Il neonato medio non e' in grado quasi di girarsi sul fianco, ma e' perfettamente in grado, appena ti volti, di buttarsi giu' dal fasciatoio facendoti il gesto dell'ombrello: pare che si allenino nella placenta, in quei nove mesi che passano sott'acqua. Dunque: tenere ben ferma la trota e sperare in bene. 3. Una volta spogliato il bambino, appare il pannolino contenente quello che Gadda chiamava "l'estruso". E' il momento della verità. Si staccano due pezzi di scotch ai lati e il pannolino si apre. La zaffata e' impressionante. E' singolare cosa riesca a produrre un intestino tutto sommato vergine: cose del genere te le aspetteresti dall'intestino di Bukowski, non di tuo figlio. Ma tant'e': non c'e' niente da fare. O meglio: si inventano tecniche di sopravvivenza. Io, ad esempio, mi sono convinto che tutto sommato la merda dei bambini profuma di yogurt. Fateci caso: se non guardate potrebbe anche sembrare che vostro figlio si sia seduto su una confezione famiglia di Yomo doppia panna. Se guardate e' piu difficile. Ma senza guardare? Io con questo sistema sono riuscito ad ottenere ottimi risultati: adesso quando apro uno yogurt sento odor di merda. 4. Impugnare con la mano sinistra le caviglie del bambino e tirarlo su come una gallina. Con la destra aprire la confezione di salviettine profumate e prenderne una. Neanche il mago Silvan ci riuscirebbe: le salviettine vengono via solo a gruppi di ottanta. Scuotete allora il blocchetto fino a rimanere con tra le dita un numero inferiore a cinque salviette. A quel punto, di solito, la gallina-trota, stufa di stare appesa come un idiota, da' uno strattone: se non vi cade, riuscira' comunque a spargere un po' di cacca in giro. Tamponate ovunque con le salviettine profumate. Ritirate su il pollo e con gesto rapinoso pulite il sedere del bambino. Posate le salviettine usate nel pannolino e richiudetelo. A quel punto la vostra situazione e': nella mano sinistra un pollo-trota coi lineamenti di vostro figlio nella mano destra, una bomba chimica. 5. NON andate a buttare la bomba chimica: la trota scivolerebbe per terra. Quindi, posatela nei paraggi (la bomba, non la trota) registrando il curioso profumo di yogurt che si spande per l'aria. Senza mollare la presa con la mano sinistra, usate la destra per detergere a fondo e poi passate all'olio. Ve ne versate alcune gocce sulla mano. Esse scivoleranno immediatamente giu' verso il polso, valicheranno il confine dei polsini, e da li spariranno nell'underground dei vostri vestiti. La era ne troverete traccia nei calzini. Completamente lubrificati, passate dellla Pasta di Fissan, un singolare prodotto nato da un amplesso tra la maionese Calve e del gesso liquido, ne riempite il sedere del pollo e naturalmente ve ne distribuite variamente in giro per giacche, pantaloni, ecc. A quel punto avete praticamente finito. A quel punto il bambino fa pipi. 6. Il bambino non fa pipi a caso. La fa sul vostro maglione. Voi fate un istintivo salto indietro. Errore. La trota, finalmente libera, si butta giu' dal fasciatoio. Ritirate su la trota e non raccontate mai alla mamma l'accaduto. 7. Prendere il pannolino nuovo. Capire qual e' il lato davanti (di solito c'e' una greca colorata che aiuta, facendovi sentire imbecilli). Inserire il pannolino tra le gambe del bambino e chiudere. Il sistema e' stato studiato bene: due specie di pezzi di scotch e il pannolino si chiude. Si, ma quanto si chiude? Cosi' e' troppo stretto, cosi' e' troppo largo, cosi' e' troppo stretto, cosi' e' troppo largo. Si puo' arrivare anche ad una ventina di tentativi. E' in quel momento che il bambino comincia ad intuire di avere un padre scemo: giustamente manifesta una certa delusione, cioe' inizia a gridare come un martire. Da qui in poi si fa tutto in apnea e in un bagno di sudore. 8. Nonostante i decibel espressi dal bambino, mantenere la calma e provare a rivestire il bambino. E' questo il momento dei poussoir. Quando Dio caccio' gli uomini dal paradiso terrestre disse: "Partorirete con dolore e dovrete chiudere le tutine dei vostri figli con i poussoir". Per chiudere un poussoir bisogna avere: grandissimo sangue freddo, mira eccezionale, culo della madonna. Il numero di poussoir presente in una tutina e' sorprendente e, perfidamente, dispari. 9. Se nonostante tutto riuscite a rivestire il bambino, avete praticamente finito. Vi ricordate che avete dimenticato il borotalco: il culetto si arrossira'. Pensate ai bambini in Africa e concludete:"si arrossira', e che sara' mai!" Quindi prendete il bambino e lo riconsegnate alla mamma. Lei chiedera': "L'hai messo il borotalco?". Voi direte: "Si'". Con convinzione. 10. Ripercussioni fisiche e psichiche. Fisicamente, cambiare un pannolino, brucia le stesse calorie di una partita di tennis. Psichicamente il padre post-pannolino tende a sentirsi spaventosamente buono e in pace con se stesso. Per almeno tre ore e' convinto di avere la nobilta' d'animo di Madre Teresa di Calcutta. Quando l'effetto svanisce, subentra un irresistibile desiderio di essere single, giovane, cretino e un po' di destra. Alcuni si spingono fino a consultare il settore "Decappottabili" su Gente & Motori. Altri telefonano ad una ex-fidanzata e quando lei risponde mettono giu'. Pochi dicono che devono andare a comprare le sigarette, escono e poi, tragicamente, ritornano. In casa li avvolge la sicurezza del focolare, il tepore dei sentimenti sicuri, e un singolare, acutissimo profumo di yogurt.
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