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Arriva il "Conto corrente semplice"

Post n°15 pubblicato il 01 Dicembre 2009 da CasaPoundVarese
 

Arriva il 'Conto corrente semplice'

 

Roma, 1 dic. (Apcom) - La Banca d'Italia ha completato il quadro di regole per il "conto corrente semplice", una delle novità previste dalle norme sulla trasparenza dei servizi bancari e finanziari emanate il 29 luglio. La normativa è completata infatti da un provvedimento firmato il 27 novembre dal direttore generale Fabrizio Saccomanni. In particolare, questo conto corrente permette al cliente, a fronte di un canone annuo fisso, di usufruire di un numero determinato di operazioni e di servizi stabilito da Bankitalia sulla base di un accordo tra l'Abi e la maggioranza delle associazioni dei consumatori (intesa firmata il 28 ottobre).

Questo conto corrente, spiega Palazzo Koch, è disegnato sulle "esigenze finanziarie di base dei consumatori" e per le sue "caratteristiche standard permette un confronto agevole tra le condizioni economiche offerte dai diversi intermediari che intenderanno proporlo". Per questo, stabilisce Bankitalia, le banche dovranno includere nel Conto corrente semplice "esclusivamente la tipologia di servizi e il numero di operazioni indicati nell'elenco contenuto nell'accordo, al fine di consentire ai consumatori un agevole confronto, a parità di servizi offerti, tra i canoni richiesti da diversi intermediari". Se poi il cliente nel corso dell'anno fa un numero di operazioni superiore a quelle incluse nell'accordo, le banche "possono chiedere il pagamento di compensi ulteriori rispetto al canone annuo purchè essi siano in linea con quelli previsti per i conti correnti offerti ai consumatori con esigenze di base".

Gli istituti di credito devono poi consentire al cliente "di venire a conoscenza in modo agevole e senza oneri del numero di operazioni effettuate (ad esempio consentendo un elenco movimenti tramite Atm illimitato e gratuito)". Devono fare "gratuitamente tutte le comunicazioni al cliente inerenti l'applicazione di modifiche unilaterali al contratto di Conto corrente semplice".

 

Da http://www.unita.it/

notizie_flash/68006/banche_arriva_il_conto_corrente_semplice

 
 
 

Altra mail

Post n°14 pubblicato il 17 Novembre 2009 da CasaPoundVarese

Ad Agosto mi capita di dovere fare un bonifico ad una persona in Germania per l'importo di 250 EU. Il bonifico di per sè costa intorno ai 15 EU, ma questo già lo so.
Accade che la persona destinataria dei soldi continua a ripetere che non li ha ricevuti, nonostante io bbia ricevuto la pezza giustificativa da parte della mia banca. Decidi di fare fare una verifica che, dice l'amica banca, mi costerà altri 10,33 EU (in prtica l'ufficio esteri telefona alla banca tedesca e chiede di compiere un'operazione che dura non più di 5 minuti).Decido di subire il salasso, tanto per avere ragione di una persona che vuole palesemente imbrogliarmi, e che infatti la smetterà di rompere nonappena l'avrò avvertita della verifica in corso. Quello che proprio non mi aspettavo, sono stti i 25 EU (!) reclamati dalla banca tedesca per l'operazione di controllo. In sostanza per un bonifico di 250 EU, se prescindiamo dai 15 EU (che possono arrivare a 25 per importi superiori), ho dovuto sborsare
altri 10,33 EU (informato, per carità) più 25 EU dper i quali nessuno s'era preso la briga di avvisarmi. Oltre ai costi vergognosi, un chiaro via libera ad eventuali truffe

 
 
 

Ricevo ed inoltro

Post n°13 pubblicato il 17 Novembre 2009 da CasaPoundVarese

Prima di quest'estate ho portato in banca(unicredit) le carte compilate che la stessa banca mi ha dato più i cud miei e mia moglie(ex ormai),in modo da poter bloccare il mutuo visto che ero in cassaintegrazione ordinaria.
Il blocco della cassaintegrazione ordinaria è una cosa che ha deciso la unicredit,visto che fino ad ora,da gennaio sarà diverso visto che l'abi ha accettato le richieste del governo,bloccavan il mutuo solo per la cassaintegrazione straordinaria.
Una volta portato tutti i documenti richiesti,mi viene rifiutata la richiesta perchè il blocco del mutuo scattava solo se non si superava la cifra di 25.000 € lordi;ora calcolando che un lavoratore a tempo indeterminato anche se in cassa ordinaria da febbraio i 25.000 € lordi all'anno li supera,visto che viene chiesto il cud dell'anno prima(quando la cassa non era nemmeno nei pensieri della ditta) ed essendo in 2 mutuari mi chiedo che razza di discorsi sia.
Probabilmente solo pubblicità.
Adesso che questo mese non ho pagato la rata del mutuo,sono riuscito ad accordarmi per pagare meno,ma solo perchè avendo sentito la banca centrale della unicredit e, avendomi detto loro di parlare con il direttore della mia filiale,questi si sono prodigati per aiutarmi.
Avevo chiesto un aiuto settimana scorsa,illustrando la mia situazione,cassaintegrazione,la separazione in corso,la figlia a carico e il fatto che pur essendo 2 mutuari ero solo io a pagare il mutuo.
Ho chiesto se potevano bloccarmi il mutuo per un periodo di 6 mesi,visto che sto cercando di vendere casa,ma la risposta dell'impiegata è stata negativa:"non possiamo".
Oggi,stamattina per l'esatezza,dopo che sono andato direttamente dal direttore e avendo gli illustrato la mia situazione(giustamente gli ho fatto presente che è stata la stessa banca centrale della unicredit a dirmi di parlare con lui),ho ottenuto di pagare solo 200€ al mese,così facendo possono vedere che cmq la volontà di pagare e di tenere fede agli impegni presi la mantengo e,posso rirendere fiato un pochino in attesa di vendere casa e,in attesa di tempi migliori.

 
 
 

Imprese oltre la crisi: ecco la cessione del credito

Post n°12 pubblicato il 17 Novembre 2009 da CasaPoundVarese

Si chiama "cessione del credito" ed è un'opportunità che il decreto anti-crisi del Governo offre alle imprese titolari di crediti nei confronti delle Regioni e degli Enti locali.

 

Le aziende che attendono di riscuotere somme per somministrazioni, forniture e appalti nei confronti di questi enti possono così ottenere dal debitore la "certificazione del credito" e cedere quindi a una banca le fatture in scadenza ottenendo il relativo anticipo.

La "cessione del credito" è una richiesta che l'azienda potrà presentare all'ente debitore entro la fine di quest'anno ed è uno strumento a sostegno delle imprese che la Camera di Commercio si è impegnata a divulgare attraverso il suo Ufficio "Innovazione Finanziaria". Per informazioni è possibile telefonare al numero 0332-295.398 o inviare una email: risorse finanziarie@va.camcom.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Ulteriori informazioni possono essere richieste anche alle Associazioni di categoria e ai comuni.

 

http://www.varesenotizie.it/economia/economia/44348-imprese-oltre-la-crisi-ecco-la-cessione-del-credito.html

 
 
 

Unicredit choc Ha 22 miliardi di titoli a rischio

Post n°11 pubblicato il 17 Novembre 2009 da CasaPoundVarese

Francesco De Dominicis
Pubblicato il giorno: 17/11/09
«Nessun esubero con la fusione»

La spazzatura c’è. Ed è parecchia: ben 22 miliardi di euro nascosti nelle pieghe dei conti di Unicredit. Una cifra da capogiro svelata ieri, per la prima vota, direttamente da Alessandro Profumo. Per carità, non chiamateli titoli tossici. Il ceo di piazza Cordusio, dinanzi l’assemblea, ha preferito identificarli come «attività riclassificate». Fatto sta che in totale si tratta «di «22,4 miliardi, di cui 7,9 miliardi in prodotti strutturati Abs» ha spiegato Profumo.

Nessun allarme rosso. Nemmeno per quanto riguarda i 9 miliardi complessivi di esposizione nei confronti della Bce e delle Fed. A ciascuna delle due banche centrali, la banca deve circa 4,5 miliardi di euro. Denaro accumulato durante i mesi caldi della bufera finanziaria, dopo il crac di Lehman Brothers a settembre 2008, quando la crisi di liquidità correva il rischio di mettere in ginocchio i sistemi bancari mondiali.

I dati su Fed e Bce oltre che quelli sui titoli tossici e i derivati spazzati via dai bilanci dell’istituto hanno fatto da cornice allo schiaffo definitivo a Giulio Tremonti. L’assemblea di Unicredit, infatti, ha dato il definitivo disco verde all’aumento di capitale da 4 miliardi di euro. Le uniche incertezze, ora, restano sui tempi dell’operazione, che per Profumo sarà lanciata a gennaio e si concluderà nel corso del primo trimestre 2010. No definito, quindi, ai bond che portano il no nome del ministro dell’Economia.

Qualcosa di più se ne saprà entro fine mese. Cioè quando sarà pubblicato il prospetto dell’operazione attraverso la quale Profumo, che ha ovviamente anticipato di voler sottoscrivere l’aumento (il ceo possiede 3.373.171 di azioni per circa 8,7 milioni di euro), continua a puntellare i ratios patrimoniali dell’istituto messi sotto pressione dalla crisi finanziaria di questi mesi che ha colto l’istituto nel bel mezzo della sua espansione in Europa centro orientale.

Un territorio potenzialmente molto ricco e al quale la banca continua a guardare, ma non tra i più sicuri sotto il profilo delle garanzie tanto che nei primi nove mesi dell’anno Unicredit ha preferito registrare rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni per 6.245 milioni, di cui 249 milioni spesati solo tra luglio e settembre come «accantonamenti nella controllata in Kazhakistan».

Fra le spine nel fianco, la questione tango bond: con 107mila clienti ancora in mano di titoli della repubblica Argentina (3,2 miliardi) e in attesa di rimborsi. Da registrare un po’ di nervosismo anche fra i dipendenti: Profumo ha fatto sapere che «non ci sono nuovi esuberi» rispetto ai 3.800 già previsti per il 2010 e che nonostante si sia parlato in questi giorni di almeno altri 6-7 mila tagli come conseguenza della riorganizzazione che dovrebbe partire subito dopo l’aumento di capitale (dando vita al «bancone»).

La banca unica, risultato della fusione delle sette realtà territoriali, arriverà sul vaglio del cda di marzo. I primi mesi del prossimo anno saranno, dunque, piuttosto movimentati al quartier generale dei Unicredit. Visto che piazza Cordusio ha ottenuto dall’Antitrust una proroga al prossimo 30 giugno del termine ultimo per la cessione della quota detenuta in Generali.

 
 
 
 

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