Sarò ricca e famosa

grazie alla mia creatura...si è un romanzo, l'ho scritto io...già, già...si trova in libreria...si, si...non tutte magari, ma in rete c'è...il titolo è COME UNA NUVOLA...vedere box a fianco!!! www.ilfiloonline.it...

 

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ROCCO...TOCCA LA PESCA!!!

Post n°164 pubblicato il 21 Marzo 2008 da insolente.rp

Plic, plic, plic…batte forte la pioggia sui vetri, tanto forte che il tergicristallo stride per spruzzarla lontano…tanto forte che la strada davanti a me, attorno a me sembra sconosciuta…ma è sconosciuta…il buio mi inghiotte, è nero è denso è viscido…ma devo camminare, percorrere, cercare, trovare…il cono d’asfalto mi inquieta, ho questo peso doloroso che devo togliere, questo sasso appuntito piantato nel petto…gli occhi guizzano ai lati, solo altre strade buie, solo alberi morti e scavati dal tempo...plic, plic, plic, ancora pioggia…un’insegna che sfrigola, fari accecanti e curve mancine che ricordano la morte…poi lo trovo, credo di trovarlo, piango e maledico e riprendo il cono scuro…il fumo invade l’auto, il led brilla, i rami mi toccano minacciosi, ma ancora non vedo…poi si, una luce pervasa di giallo, di nebbia, di niente, ma c’è…la seguo, gli occhi mi bruciano, le lacrime pungono accecandomi, ma ho deciso…plic, niente, plic, niente, niente, niente…poi il dolore di un verme che buca lo stomaco e lo stupore dell’alba…e finalmente ci sono…nell’ora delle streghe, mi prendo tutto il sabba…

 

 

                                                             CERTO CHE

 

Se prendessi un navigatore satellitare e non mi ostinassi a voler a tutti i costi capire le strade, considerando che mi perdo anche dentro casa mia.

 

Se mi ricordassi prima di partire,  di prendere le cartine che stampo da google, che anche se per me sono scritte in turco antico, mi potrebbero dare un vago senso dell’orientamento.

 

 

Se ogni volta che decido di uscire per fare qualcosa, non venisse giù il secondo e terzo diluvio universale incrociato.

 

Se mettessi benzina quando si accende quella cosina arancio sul quadro di accensione dell’auto, senza aspettare che l’omino del serbatoio venga a dirmi “Oooooh, cazzo hai deciso? La metti o devo spingere io ???”

 

Se invece di lasciare il portafogli in ogni dove, lo mettessi nella borsa, così dovrei evitare di dare spiegazioni agli agenti che mi fermano sul perchè non ho i documenti.

 

Se visto che (leggi sopra) qualche decina d’euro lo buttassi in macchina, così eviterei di rubare la benzina nelle macchine parcheggiate, dato che sto a secco.

 

Se mi rendessi conto che possiedo una tabaccheria e non mi riducessi a scroccare sigarette agli angoli della strada.

 

Se alle due del mattino, invece di avventurarmi sulla via lattea per tornare a casa, facessi la strada inversa che logicamente è la più facile.

 

 

Se…ma Se non fossi la pupazzetta che sono, tutto non sarebbe stato così perfetto…

 

 
 
 

VIDEO KILLED THE RADIO STAR

Post n°163 pubblicato il 12 Marzo 2008 da insolente.rp

Quì si rischia sul serio…dopo essere sopravvissuta al trasloco in  luglio, ai clienti malati di mente, alla gatta posseduta, quì rischio sul serio di diventare se non ricca, almeno famosa…certo, farei volentieri a meno, di rientrare in quella categoria di scrittori “mocceschi” perché a quel punto, mi rimarrebbe solo il suicidio con morte lenta e dolorosa, oppure la lapidazione o essere spellata viva e messa nel sale…insomma, credo sarebbe difficile, ma che ne sai? Mi dovessi impazzire? Cosa? Qualcuno mi suggerisce che sono già pazza e che quindi, l’unico rischio sarebbe quello di tornare sana…tanto premesso, una speaker storica di Radio Monte Carlo (mica pizza e fichi!) ha trovato interessante il mio libro ed ha deciso di intervistarmi e di aggiungerlo fra i libri postati nel suo blog…ora, certo che se  avessi capito il giorno in cui andava in onda l’intervista e poi non fossi narcolettica, se non ci mettessi due anni per addormentarmi e tre per svegliarmi e inoltre, se l’intervista non fosse andata in onda praticamente nel cuore della notte, forse sarei riuscita ad ascoltare quel che cazzo ho detto, visto che mi sono dovuta chiudere dentro al negozio e nascondermi, mentre i clienti tentavano di buttare giù la porta! Ero in trance, non ricordo né domande né risposte e un po’ sono spaventata all’idea di quello che posso averle detto…in ogni caso, intanto ho trovato il link del blog (e questo già da se è da considerarsi un miracolo) poi se riuscissi pure a trovare l’intervista, sarebbe perfetto…o se qualcuno lo fa’ per me, non mi offendo...perchè quasi quasi ascoltarla, sta diventando il quarto mistero di Fatima, solo che io invece di vedere la madonna, comincio a vedere il signor Feltrinelli, con la penna in mano ed un contratto pronto da firmare…

http://blog.radiomontecarlo.net/luisella.php

 

 
 
 

IL COCCODRILLO COME FA'?

Post n°161 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da insolente.rp

Questo suono che sento provenire da lontano è per me? no, non mi sembra, perché mai dovrei staccare questo corpicino dal materasso? Il suono diventa insistente, si raddoppia, si amplifica, poi la telefonata furba della mamma. Rispondo “pronto?” lei “sei sveglia?” cominciamo bene la giornata con le domande idiote! Avevo avuto un sentore, Saratoga cercava di avvertirmi, mi camminava sulla pancia, miagolava dolcemente e al mio ennesimo “lasciami dormire” lei, sfoderando la sua natura da felina, mi ha cacciato un occhio…a quel punto sanguinante ed orba, ho deciso che forse se mi fossi alzata dal letto, avrei salvato l’altro…poggio i piedi a terra, la gatta non approva, prima ha fatto di tutto per farmi svegliare, ora vuole che stia seduta sul bordo del letto mentre lei mi gira attorno non so, per farmi qualche sabba? La dribblo e corro nel bagno, ma la porta s’incastra e lei riesce ad entrare. Va bene, allora faccio un patto,  puoi restare, ma non infilare la testa nel wc…sembra sia d’accordo, ma io non mi fido, con scatto fulmineo, si arrampica sul bordo e controlla l’interno del wc…le schiaccio la testa sotto al coperchio del copriwater, a quel punto decide di scendere e mi osserva, attentamente, lucidamente…intanto faccio le mie cose, rischio di crollare dal sonno un paio di volte e finalmente esco dal bagno, lei sempre dietro di me…ma i gatti, non erano totalmente indipendenti? Allora mi dico “avrà fame!”, ma devo aspettare di essere pronta per uscire, per riempirle la ciotola, perché c’è il rito mattutino, lei mi vede uscire e deve uscire con me, perché è ribelle…o forse perché sta sola tutto il giorno e vuole vedere altre facce oltre alla mia, oppure vuole incontrare da vicino, molto vicino, un altro micio…non glielo posso permettere, di feline bastiamo io e lei…così la chiamo con voce subdola “Togaaaaaaaa, Togaaaaaa…viene a mangiare?”, lei fa’ il verso tipico della tortora, perchè la mia gatta non fa’ MIAO  fa’ PRRRUUU, si avvicina curiosa e si accorge che sto aprendo al sua preziosa bustina di “vitello gourmet” per gatti cuccioli…ma è circospetta…verso la carne, prendo la ciotola e mi incammino per metterla al suo posto, ma lei non mi segue…torno indietro, le faccio annusare la ciotola, riconosce che è cibo e si decide a seguirmi…inizia a mangiare, intanto io sono già pronta per uscire, controllo veloce se ho tutto e appena tocco la porta, lei si materializza alle mie spalle...ci guardiamo, con sfida, spalle alla porta,comincio a cercare la maniglia e continuo a guardarla, lei si acquatta è pronta per balzare, mi metto di taglio verso la porta, per cercare di pararla, qualora il suo balzo fosse più veloce dei miei piedi, mi frega il vento che apre la porta quel poco in più che le basta per scappare, ed è fuori…ma non è fuori e basta, è fuori casa mia, lungo le scalinate che portano alla stazione ferroviaria, c’è gente e lei gioca agli indiani…io bestemmio in ottomano, assicuro le chiavi alla serratura, lancio borsa e flybook e mi avventuro alla sua ricerca…a lei piace infilarsi in un cunicolo abitato da pantegane, ho cercato di spiegarle che è pericoloso, ma Toga è cocciuta quasi quanto me…fra l’altro sono in ritardo, devo venire ad aprire questa maledetta tabaccheria…con voce suadente, (suadente alle 7,30 del mattino?) la chiamo, poi più decisa, poi incazzata come una jena, la prendo per la coda, lei si gira e mi morde, ma l’ho afferrata, apro la porta di casa e la lancio dentro, richiudo assicurandola con quattro mandate e poi posso andare…chissà perché ieri sera quando sono tornata, ho trovato i crackers sparsi per la casa…o ancora perché un paio di settimane fa’, per attirare la mia attenzione, mi ha fatto pipì in faccia…la potrei fare al forno con le patate, ma non ho il forno e poi, sono vegetariana…ma è la mia Toga ed è la micia migliore che poteva capitarmi e anche se può sembrare strano,  la volevo proprio così…

 
 
 

PAZZA IDEA

Post n°160 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da insolente.rp

Ora, vero che cerco di offrire ai miei clienti un servizio solerte…certo, non sono la classica commerciante, non rubo e non fingo…i miei clienti sanno che se entrano ed ho la faccia scura ci sarà poco da fare, non avranno il solito insulto/gioco, perché “il cliente ha sempre ragione” può esser vero per gli altri, ma non funziona se entri nel mio negozio…però ci sono dei clienti che a volte diventano persone, persone che ti raccontano delle cose che non confesserebbero nemmeno all’amica più intima…e lo fanno perché tu di fatto non esisti, per loro vivi in una coreografia ferma nel tempo e nello spazio...tu non hai le gambe, sei solo un mezzo busto, nel mio caso un quarto di busto, tanto che alcuni mi chiedono se dietro al bancone c’è una buca! Sei una faccia, a volte sorridente, incorniciata da centinaia di pacchetti di sigarette, niente di più…per loro vivi solo in quel contesto, non riescono ad immaginarti in qualunque altro…spesso mi capita di incontrarli in altre situazioni, li saluto, ma loro non mi riconoscono…non ho la cornice di sigarette, quindi non esisto…così qualche tempo fa’ mentre ero qui a cazzeggiare su libero è entrata una di quelle clienti/persone e si è avvicinata al mio prezioso pc, chiedendomi se le potevo controllare una cosa…di solito non offro quel tipo di servizio, la connessione te la paghi perché non posso quantificare in denaro, il tempo che mi farai perdere a cercar qualche cazzata, però mi sembrava scortese dirle di no, così ho chiesto come potevo aiutarla e lì ci siamo infilate in una spirale senza via d’uscita…intanto mi ha chiesto di controllarle la temperatura di Dubai…Dubai??? Cazzo ci devi fare? Devi partire? La risposta è stata “no, lì c’è mio marito”…beh, ti preoccupi perché ha dimenticato di portare la maglia della salute? È negli Emirati Arabi, mica in Groenlandia, farà caldo no? Va bene, imposto la ricerca con i miei metodi approssimativi che tendono a complicare le cose e alla fine riesco a trovarlo…poco nuvoloso, 19 gradi…credi vada bene o si raffredderà? È pensosa, poi mi domanda quanto saranno 19 gradi…e cazzo, ma se oltre ad un distributore automatico e alla macchina del lotto, devo diventare anche un barometro, allora ditelo che prendo appuntamento per farmi lobotomizzare e non ne parliamo più!! Ma non lo so che tempo fa’, sarà tipo la nostra primavera, non mi rendo conto, c’è caldo ma nello specifico non ne ho idea…è ancora titubante e mi informa che il giorno prima il marito le ha detto che faceva freddo e pioveva e a lei sembrava strano che a Dubai ci fosse tempo brutto…allora imbecille che non sei altro, invece di farmi controllare la temperatura odierna, chiedimi di vedere quella di ieri cosi confronti! Ma non gliel’ho detto, non posso pensare anche per gli altri…allora la paranoia s’insinua…e se non fosse a Dubai? Come posso accertarlo? Sono solo le nove del mattino, ho alte 11 ore di lavoro e ho già la pazza isterica che mi fa’ fare CSI…non ce la posso fare, sarà dura fino a sera…allora visto che ormai c’è, passa alla follia più totale, vuole vedere se c’è un programma nel quale inserendo il numero del cellulare si possa localizzare la persona…però non è convinta, perché qualora esistesse teme che il marito se venisse localizzato, non so in quale modo ne potesse venirne a conoscenza, magari tramite un sms inviato dal cervellone di so cosa io! Sento che la disperazione sta prendendo il sopravvento e che non ne uscirò tanto facilmente…per sbrigare la faccenda nel minor tempo possibile imposto una ricerca assurda, che immagino non darà risultati e invece zac, mi si apre una pagina nella quale si può localizzare la persona, solo inserendo il numero del cellulare…accidenti ho pensato, siamo arrivati a questo punto, nemmeno un sito della polizia è così attrezzato! Lei gongolante mi chiede prima di provare con il suo numero…lo inserisco e faccio partire la ricerca…chiaramente in tutto questo entrava ed usciva gente, quindi accidentalmente dovevo anche lavorare! Il cursore si muove, si avvicina, il bip aumenta d’intensità, quando sullo schermo appare un’immagina che non lascia spazio all’immaginazione…qualcosa tipo “ti abbiamo gabbata!” ma spiegato in maniera piuttosto esplicita…io cerco di capire meglio, lei si preoccupa accusandomi di aver attivato un sito porno…poi deve andare al lavoro e mi lascia come una cretina davanti allo schermo schernitore…imposto di nuovo la ricerca, perché se non passo da scema due volte, non sono contenta e finalmente scopro l’arcano…è solo uno scherzo ed io per i cazzi di una moglie gelosa e paranoica, ci sono caduta con tutte le scarpe…spero sul serio che il marito non si trovasse a Dubai e che l’abbia tradita, così mi sentirò giustificata per aver fatto non a causa mia, la figura di merda quotidiana!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

VINCITORI E VINTI

Post n°159 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da insolente.rp

E che nessuno si azzardi a dirmi che non potevo dire “io te l’avevo detto!”…lo so, la frase è odiosa, ma se mi costringono io non posso farne a meno…mi sale dallo stomaco, passa per l’esofago, si ferma in gola, cerco di deglutirla e di cacciarla indietro, ma non ce la faccio, serro la bocca, mi mordo la lingua, ma alla fine non resisto, lo devo dire…vedi che lo sapevo che la vecchia che non mi ascoltava sui numeri da giocare dopo avermi fatta consultare tutti i libri dei sogni, con i suoi numeri non avrebbe vinto? Lo sentivo, fra l’altro le avevo lanciato non poche maledizioni! Io lo so, lo so sempre…eccola ancora, tutto come sempre, il carrellino pronto a graffarmi il finto parchè…glielo dovrei sabotare, forse svitando le ruote cosicché uscendo dal negozio sbandi e per recuperarlo, venga presa in pieno dal bus locale…ci penserò, la prossima volta che viene…entra mesta, scuote la testa, la saluto senza entusiasmo stirando un sorriso e comincia “signorì…” quando esordisce così, so già dove andrà a parare e divento automaticamente autistica “eeeehhhh…” e guarda a terra, poi mi guarda ancora con gli occhi tristi, ma non parla…che mi devi dire? Vuoi muoverti? Devo stare un’ora a contemplare la tua dentiera? “ecco, non ho giocato dei numeri ed ho perso la quaterna!”...doppio salto mortale carpiato, due ruote con avvitamento su me stessa, balletto da majorette...tutto questo in meno di un secondo, tanto che la tipa ha avvertito solo un lieve spostamento dell’aria…ah, vecchia di merda, ti avevo detto di giocare i miei numeri, non mi hai dato ascolto en on hai vinto…ben ti sta!! Ma non va’ via, continua a girare per il negozio, si avvicina ai notiziari delle estrazioni crocifissi in bacheca, li sfoglia triste e ricomincia “signorì…si ricorda i numeri?” no cretina, se mi ricordassi i numeri di tutte le persone che entrano per giocare, sarei un calcolatore elettronico…è vero che vista la considerazione che hanno di me i clienti, mi ci sto avvicinando, ma ho ancora un briciolo di umanità…ma ancora è qui, non gioca, non decide di iniziare a fumare, sfoglia solo il notiziario…l’importante è che non mi coinvolga e non chieda una spalla sulla quale piangere…ma la signora è fiduciosa, decide lo stesso di tentare la fortuna, ma questa volta affidandosi ad una sperata vincita immediata, chiedendomi un gratta & vinci…ora, di solito prende quello che scosta 1 euro, con la monetina in mano mi dice “lo gratto e te lo pago” alle volte però entra altra gente, lei gratta, mi fa’ controllare se ha vinto perché oltre ad essere videolesa, nemmeno capisce un cazzo e quando le dico che no, non ha vinto niente, prova sempre ad andar via senza pagare e la devo sempre richiamare e lei facendo la vaga mi rende l’euro che mi spetta…evidentemente l’altro giorno ha deciso che dovesse crepare l’avarizia così ha preso un biglietto che costava ben 3 euro…le prendo il biglietto e torno a fare i cazzi miei, tanto per grattare e capire ci vorranno due ore...dopo un po’ riemerge “signorì, guardi un po’…non ho vinto niente, vero?” vorrei sapere che gusto ci prova, grattare e non capire, come andare al cinema  a vedere un film giapponese, con i sottotitoli in cinese mandarino! Prendo il biglietto, sono pronta a dirle che no, non ha vinto niente, ma mi accorgo che è comparsa per tre volte la scritta 50 euro…cerco di pensare, non è una cifrona ma la vecchia non se la meriterebbe…decido di dirle che non ha vinto, ma lo spirito del boy scout prende il sopravvento e da cretina le dico “si signora, ha vinto 50 euro…” mi pento subito dopo, ma ormai l’ho detto…le prendo i soldi, lei sorride mostrandomi la resina e finalmente esce, con l’allegria nel cuore, dimenticandosi di aver perso una quaterna al lotto, che le avrebbe fatto vincere molto di più, dei miseri 50 euro…nessun buonismo, nessuna pacca sulla spalla o consensi di onestà…questo mondo è di ladri ed idioti e quasi mi spiace non poterne far parte…

 

 

 
 
 
 
 

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