Sarò ricca e famosa

grazie alla mia creatura...si è un romanzo, l'ho scritto io...già, già...si trova in libreria...si, si...non tutte magari, ma in rete c'è...il titolo è COME UNA NUVOLA...vedere box a fianco!!! www.ilfiloonline.it...

 

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Citazioni nei Blog Amici: 38
 

 

...doMANI è un altro giorno...

Post n°170 pubblicato il 19 Maggio 2008 da insolente.rp

si e oggi pure...

sostituiamo il post...

 
 
 

...inCATENAmi...

Post n°169 pubblicato il 12 Maggio 2008 da insolente.rp

No dico, ci sono milioni di blog e lei deve venire a rompere l'anima a me...non le sono bastati due giorni di sequestro di persona, no mi vuole morta...come? non si capisce di chi parlo? http://blog.libero.it/scarogne/ eccola, in tutto il suo splendore...parlo al singolare perchè mica me la prendo con Erba, no lei è buona buona, vittima del suo alter ego malvagio, me la prendo con la Zarina dei blog...

sei cose che mi piacciono fare...uhm...è dura...

DIRE: difficile tenermi in silenzio, hanno provato con proiettili d'argento e paletti di frassino, ma nemmeno così ce l'hanno fatta.

FARE: impossibile tenermi ferma, da quando in culla sono stata morsa da una tarantola velenosa geneticamente modificata, non ho pace.

BACIARE: oh insomma, sono umana anch'io!!

LETTERA: le mie dita ossute, battono forsennatamente sulla tastiera, pensavo si fossero stancate, ma mi sono accorta che non è così.

TESTAMENTO: lascio a voi tutti la facoltà di scegliere di non continuare questa catena.

ah...non so contare, è un problema?!...

baciamo le mani a vossignoria...

 
 
 

A VOLTE TORNANO...

Post n°168 pubblicato il 28 Aprile 2008 da insolente.rp

Certi giorni mi convinco di essere nel Maine…esattamente non ho idea di dove sia, ma considerando che Stephen King ha ambientato tutti i suoi libri o quasi lì, non credo di essere tanto lontana…di mostri ne vedo a centinaia tutto il giorno, tutti i giorni, io mi sento come Jack Nicholson in Shining e se la matematica non è un opinione (e sono certa che non lo sia) credo proprio di esserci…inoltre la piccola bottega degli orrori che è la mia “assassineria” , assomiglia sempre di più a quella simpatica automobile che girovagava nella notte, trucidando chiunque ostacolasse il suo cammino, al ritmo di rock ‘nroll anni ’50…se non fosse per le ruote, direi che le analogie potrebbero essere inquietanti, anche se credo che di questo passo, qualche giorno mi troverò il negozio spostato di qualche centinaia di metri…oddio, allontanarmi un po’ da questa zona rurale non che mi dispiacerebbe, anche se giustificarlo al Monopolio mi creerebbe non pochi problemi, quindi meglio evitare…così rimango nella mia gabbia dorata, quella che ormai chiamo casa, quella che addito per mostrare come il famoso alieno, ma non necessariamente usando il dito indice…il gesto non è da considerarsi volgare, potrei mai esserlo io? Ma no…è pur vero che qui accadono delle cose strane ed esistono dei perché, ai quali perché non sappiamo dare una risposta…ma perché un cellulare appoggiato sull’espositore degli snack al cioccolato, seppur fosse un cellulare bulimico, debba fare un volo con avvitamento, descrivere una parabola assurda e si debba andare ad incastrare tra il mobile e di il muro? Perché? Eh, perché? Chiaramente il mobile è impossibile da spostare in quanto:

A)      E’  fissato al muro con un paletto di frassino;

B)      E’ pesante quanto il Titanic dopo l’inabissamento;

C)      Ha uno spessore tra lo stesso e la parete pari a circa 4 centimetri;

D)      Tutti i cavi del mondo, comprese le fibre ottiche della Fastweb, passano dietro a quel cazzo di mobile;

E)       Varie ed eventuali.

 

Cosa fare in questi casi?

 

1)      Incastrare la testa tra un mobile e l’altro e oltre a non risolvere niente, venire assaliti dagli     acari della polvere, che vivono nelle sfere di lana aventi sede negli angoli?

2)      Spezzare una parte di mobile apparentemente inutile, per cercare di sollevare il cellulare, provocandone lo spostamento irreversibile dello stesso verso il basso?

3)      Applicare all’asta di legno un supporto di cartone, fissato con Super Attack, sperando di agganciare il telefono e non gli acari di cui sopra?

4)      In preda alla disperazione masticare due Big Babol panna/fragola, attaccarle al solito bastone, prendere due carie agli incisivi superiori, sperando prima di non avere la saliva troppo corrosiva che possa bruciare l’apparecchio, pregando poi la madonna di Pompei per farci riuscire a prenderlo?

5)      Sperare che il cellulare, nonostante abbia un valore commerciale di 40 euro, sia in metallo e non in plastica, cosicché si possa recuperare con una calamita?

 

Niente di tutto questo, non ci sono soluzioni, se non cospargere il negozio di benzina e dare fuoco a tutto…potrà sembrare esagerato ma insomma, ho provato a contatta Milingo per un esorcismo, ma mi ha detto che per i prossimi mesi ha tutto prenotato…del resto in qualche modo devo fare, non posso diventare succube di un folletto dispettoso che mi nasconde le cose…perché ogni tanto questo telefono squilla…provate un po’ voi a spiegare ai clienti il perché non posso rispondere? No, no…io smonto la maniglia della porta e vado a casa…ah, non vi ho parlato della maniglia? Beh…eravamo nel Maine…

 
 
 

OCCHIO PER OCCHIO

Post n°166 pubblicato il 10 Aprile 2008 da insolente.rp

La carta, questo prezioso materiale del quale sempre meno facciamo uso…eppure è indispensabile, che so per esempio quelle vecchie e care rubriche che tenevamo nel portafogli…non ci facciamo fagocitare dalla tecnologia e se proprio ci sentiamo obbligati e se la vostra memoria è diventato un formaggio Emmenthal, cercate di memorizzare il vostro cazzo di numero di cellulare, sul vostro telefono di merda…perché non è mica possibile che io per fare una ricarica telefonica, debba essere aggredita da un malato di mente videoleso, non lo posso tollerare…il fatto: io non ho voglia di stare qui e non perché sia Aprile (dolce dormire) ma proprio perché sono satura…controllavo il mio faccino stanco al fido specchio appeso sul registratore di cassa, che mi rimandava un’immagine tarantolata quando entra lui, urlando…credo già un buon motivo per ucciderlo a mani nude…domanda superflua, ossia se faccio ricariche al cellulare, superflua in quanto la vetrofania a caratteri cubitali che pubblicizza il servizio, credo a questo punto, sia stato un investimento inutile, visto che mi fanno tutti la stessa domanda…ma andiamo oltre, rispondo annuendo, chiedo il numero e comincia lo show…smonta il cellulare, mi lascia 12000 pezzi sparsi sulla cassa, con dovizia sfila la carta sim e poi dichiarandosi “orbo” mi prega di leggere il numero telefonico sbiadito, stampato sulla minuscola cartina…basta, sono stanca di dover far volontariato ogni 10 minuti, mi dichiaro orba anch’io…allora la sua furbizia si acuisce, mi avvicina la carta sim al centro degli occhi e pretende io legga il numero…continuo a dire ostinatamente che non ci vedo e lui di coccio continua a dire “possibile che non ci vedi?”…ma cazzo! Ora, è vero che io ho la vista di un gatto, ma tu idiota non lo sai, in ogni caso sfido chiunque a leggere un numero scritto dagli gnomi delle montagne, sbattuto sulla fronte esattamente in mezzo agli occhi...ho allontanato la mano, tentando di spezzargli il polso, senza però purtroppo riuscirci continuando a dirgli che non lo leggevo e che doveva trovare da solo il modo di leggere quel maledetto numero…torsioni, flessioni, camminate avanti e indietro per cercare un punto dove la luce potesse andargli in aiuto...ad un certo punto è uscito fuori dal locale e da lì, mi urlava il numero telefonico, nemmeno fosse l’omino del cartellone della tombola! Però, visto che di solito non vado a vendere il pesce nel mercato rionale e non ho voglia di logorarmi le corde vocali, l’ho pregato di rientrare per controllare se il numero telefonico fosse esatto...quindi solito via vai di poco prima, solo che ad ogni numero, si avvicinava per ascoltarlo e poi usciva fuori per leggerlo...lungo il tragitto lo dimenticava così percorso inverso per ascoltarlo di nuovo…che odissea per avere miseri 10 euro dei quali avrò soltanto scandalosi 30 centesimi…al culmine di un andirivieni che mi ha logoratorhe mi ha mossoto rionale e e fnti agli occhi e non vedere tutto questo scempio, la soluzione è lontana m aavere la consapevole tutto il sistema nervoso, evidentemente stanco anche lui, ma assolutamente ignaro di quanto fosse inappropriato mi domanda “non riesco proprio a leggere, non è che tu hai un paio di occhiali?”…perché,? perché a me? io non vorrei essere polemica, ma idiota troglodita imbecille che altro non sei…anche se fosse, cazzo ne sai a me quanto manca e quanto a te? se sei miope e io astigmatica? Se io sono ipermetrope e tu hai un glaucoma? Voglio posare la mia manina ossuta davanti agli occhi e non vedere tutto questo scempio, la soluzione è lontana ma avere la consapevolezza è la mia ancora di salvezza…

 

 
 
 

BARI_CENTRO

Post n°165 pubblicato il 08 Aprile 2008 da insolente.rp

Questa cosa di conoscere le persone attraverso  l’anima e non il corpo, continua ad affascinarmi…devo dire che ho sposato la teoria, visto il mio aspetto fisico...è ormai nota la mia evidente parentela con i lillipuziani, quindi mostrarmi non è sicuramente la mia carta vincente…ed è per questo che pensando all’incontro con la s_carogna, ho creduto sarebbe stato divertente non sapere come fossimo prima di vederci e che quindi all’arrivo in stazione io avrei messo una rosa in bocca, lei le mutande in testa…insomma, o ci avrebbero arrestate oppure ci saremmo trovate…delle due l’una…devo dire un po’ mi ha infastidita e fatto provare una punta d’invidia, la bellezza algida e nordica della sopraccitata, ma ho ovviato lasciandole una bambolina infilzata nel cassetto del comodino…sarei dovuta essere infastidita da altre cose, ma si vede che i miei parametri sono completamente sfasati…lo dimostra il fatto che abbia deciso di fare qualcosa come 500 km, per andare a trovare una persona che nella descrizione del suo profilo, si dipinge con me una disadattata sociale…fra l’altro ho trovato la descrizione impropria…leggetela, fatela vostra ed elevatela all’ennesima potenza…in fondo quando si è in vacanza anche solo per due giorni il bisogno primario è quello di essere assalita prima da un cane gigante che avrebbe voluto sgranocchiarmi prima di coricarsi per la notte, poi scoprire che il riscaldamento globale è dovuto per il 90% alla centrale nucleare (ho avuto un suggerimento esterno…) che lei usa normalmente in casa per farsi sciogliere il sangue, come se dovesse ripetere il miracolo di San Gennaro tutte le sere…in mattinata essere presa a calci nel culo per farmi alzare dal letto all’incirca alle 6,07, in stato comatoso farmi colazionare in un bar dentro ad un ghetto, nel quale credo non vedessero tre persone di sesso femminile tutte assieme, da almeno il 1978, tenendo in considerazione le loro occhiate stupite miste a desiderio, nonostante i nostri occhi cerchiati e crepati di sangue, l’abbigliamento approssimativo e il fatto che mangiassimo come scaricatori di porto…credo mio malgrado, in seguito mi abbia ipnotizzato per qualche ora, perché ho un buco nella memoria almeno fino alla tarda mattinata non ho idea di cosa sia successo, ma voglio sperare niente di irreversibile…l’unico flebile ricordo è di un gatto macilento, spelacchiato e morsicato dai cani, che si strusciava chiedendo affetto in cambio di vigorose pulci…trascinata da un posto all’altro, con la tecnologia che ci era contro e il telecomando dell’auto in sciopero, indirizzata in infimi supermercati dai meandri oscuri, tra i quali ho rischiato la perdizione e lo smarrimento…devo dire in serata la s_carogna si voleva riscattare, così mi ha proposto di cenare in un posto dal nome chic…ormai completamente in sua balia ho continuato a fidarmi, anche quando entrando nel locale, ho letto che si chiamava “PEPPE”  e fino a 10 secondi prima, mi era stato detto che avremmo mangiato in un posto che si chiamava “TATA”…in effetti il signor “PEPPE” ci ha informati che non risultava loro nessuna prenotazione  a nome di “TIZIOCAIO”…avvicinandomi alla nostra amica le ho fatto notare che in effetti entrando, avevo fatto caso che il nome del locale, non coincideva con quello che avevo memorizzato…resasi conto dell’errore, mi ha spinto fuori e appurata l’evidente figura di merda, siamo usciti a testa china, mentre la s_carogna si scioglieva in lacrime di allegria che le rigarono le gote, dandole per il resto della serata, un volto libero da chiari segni di stanchezza cronica…stavo perdendo le speranze, invece ancora una volta una sterzata e via, nel locale giusto nel quale ci hanno fatto accomodare in un tavolo rubato ai puffi, così la nostra eroina un po’ per lasciarci spazio, un po’ per decisione improvvisa di necessità dieta, chiudendo di scatto il menù ha deciso che per lei niente pizza…ho cercato di dissuaderla dicendole che, anche se banale di solito le diete si iniziano al lunedì mattina e non al sabato sera seduti in pizzeria, ma lei caparbia ha deciso che così aveva deciso e così doveva essere...difatti mentre non ci prendevamo a gomitate per guadagnarci uno spicchio di pizza, lei ordinava un tortino al cioccolato, chiedendo espressamente anche la panna…non so, un metodo americano? Qualcosa di innovativo contro l’adipe? Bah, proverò anch’io…per fortuna grazie al Cicerone d’eccezione che ho avuto (no, non parlo di lei!!) ho potuto ammirare bellezza, storia e folklore della città, con gran finale in una delle storiche gelaterie, nella quale mi è hanno servito della panna che mi ha mandato in coma diabetico e mi ha fatto cariare tre denti, di cui un incisivo superiore…tornando a casa, non dopo aver fatto una colletta per ovviare all’irreversibile spaccatura della porta del bagno della gelateria e dopo aver disintegrato la coppa dell’olio dell’auto, il cane gigante non pago dei morsi dati all’aria la sera prima, ha cercato ancora di farmi fare la fine di una girella motta, che per le evidenti dimensioni poteva facilmente scambiare…sveglia alle 4 del mattino per raccogliere le mie cose, ravvivare le mie povere spoglie e ripartire per i giri vorticosi…ma prima il mio terzo occhio le ha scagliato contro un raggio gamma che l’ha mancata di poco e le ha risparmiato la disatomizzazione...in mattinata mi sono resa conto che la mia memoria ed il mio senso dell’orientamento, stanno velocemente disfacendosi…ma l’anima no, quella tiene bene e questa breve seppur interessante trasferta, mi ha dimostrato e confermato che quello che vedo quando vado oltre, corrisponde sempre a verità e che se impariamo a leggere non solo fra le righe, ma le righe stesse, le virgole e i puntini di sospensione, capiremo chi abbiamo di fronte anche se di fatto non l’abbiamo…la rete è un mezzo, ma il mio sesto senso è un dono e questo scusate, ma me lo tengo stretto…per una volta sarò melensa (non ci vi abituate, ho gli ormoni ballerini pre-ciclo!), un abbraccio reale a tutte, ma proprio a tutte le persone (e gli animali!) “virtuali” che esistono lontano da me, perché con quella cosa che sembra un sasso che ho al posto del cuore, vi sento tutti…sarà arrivato il momento di farmi aprire i chakra?? La vedo, ride le si scioglie il trucco ed è paradossale…si, ma questo posso dirlo io, nessuno si azzardi a toccarmi Sara!!

 

 

 
 
 
 
 

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