romolo ricapito

Ho appena finito di leggere il romanzo Il Bordo Vertiginoso delle Cose di Gianrico Carofiglio, che ho trovato imbarazzante per la trama, in parte ricostruita sulle reminiscenze di un saggio precedente," Né qui né altrove", sempre ambientato a Bari.
Nel romanzo, il protagonista, alter ego di Gianrico Carofiglio, viene aggredito da alcuni bulli (accade anche in Né qui che altrove), dunque inizia a frequentare una palestra di arti marziali etc...
Ci sono anche alcuni termini baresi all'interno del romanzo, come "tuzzo" (testata), mentre tutta la narrazione è ambientata nel quadrilatero Murattiano, il centro di Bari.
Ancora più imbarazzante è apprendere che lo scrittore torna in libreria, a pochissima distanza dal romanzo precedente, con un altro romanzo, ma stavolta non da solo.
Ecco un nuovo libro firmato a quattro mani con il fratello, il meno fortunato (come vendite) Francesco.
I nomi dei due autori sono scritti in piccolo, sulla copertina, mentre il cognome Carofiglio domina a lettere cubitali.
Evidente la speculazione editoriale: sfruttare il successo dei precedenti romanzi per lanciare definitivamente Francesco, l'anello debole della famiglia letteraria.
Se ne poteva fare a meno.
ROMOLO RICAPITO