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Messaggi di Dicembre 2015
L'annuncio della separazione tra Belen Rodriguez e Stefano De Martino fatto dalla showgirl tramite il suo avvocato all'Ansa.
Non dovrebbe importarci granché, eppure ci rattrista.
A due anni dalle nozze, i genitori del piccolo Santiago si dicono "ciao".
A pochi giorni dal Natale, una separazione che farà discutere.
Un po' per la notorietà di lei.
Ma anche perché la fine di questo legame conferma come il mondo dello spettacolo sia incerto, altalenante.
Amori che finiscono in copertina, mille foto felici, postate su Facebook e Instagram, poi quelle dei vari, "antichi" paparazzi che ormai hanno ben poco da paparazzare, in quanto i vip ormai si auto-paparazzano.
In effetti, alla durata di questa unione felice nel tempo non aveva creduto nessuno. Non per la presunta scarsa credibilità dei soggetti, ma perché ballerini, attori, showgirl vivono di fretta, consumando in corsa emozioni e la passione brucia, ma poi "si brucia", in una sorta di autocombustione.
Sono tantissime le coppie "anonime" e non soltanto "vip" che si separano, divorziano, per la gioia degli avvocati matrimonialisti
Ma certo il divorzio prossimo venturo dei De Martino non fa piacere a fans e semplici lettori di settimanali e siti on line . Un amore che finisce è la fine di un sogno, non di tutto.
Se questo amore poi è in vetrina, è ancora peggio. A fronte dei pregressi sorrisi e nonostante le attuali manifestazioni di civiltà auto-imposta a beneficio del piccolo erede, lasciarsi è un po' morire.
E Belen Rodriguez d'ora in poi avrà quel certo non so che di "sofferto" che magari aumenterà il suo fascino.
ROMOLO RICAPITO
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One Direction: la band di maggiore successo al mondo.
Ma dietro tale successo, i veleni.
Zayn Malik, che ha lasciato il gruppo e che si avvia a una carriera solista, ha denunciato in un'intervista che all'interno del complesso non c'è libertà.
I componenti sono meri esecutori delle direttive dei produttori. La qualità è negata, a fronte di materiale ritenuto per le masse, per vendere dischi.
Le accuse di Malik hanno suscitato la replica di Simon Cowell, il creatore del gruppo, il quale ha definito l'ex componente scortese.
Il materiale sarebbe frutto del lavoro di autori che non va denigrato.
Ma al di là delle polemiche, la storia si ripete.
Anche nei Beatles, John Lennon volle andarsene, non condividendo le scelte del resto del gruppo.
I Rolling Stones sono uno dei pochi gruppi storici rimasti in piedi, non si sa se per business o per l'arte.
Ma certo le accuse di Zayn Malik hanno un peso.
E' impossibile che all'interno di un complesso il singolo sia considerato veramente.
Inoltre gruppi musicali con milioni di fans sono come delle fabbriche: la musica scritta e venduta dà lavoro a una filiera composta da arrangiatori, musicisti, distributori, tecnici e per forza di cose l'espressione artistica è contaminata.
Se Zayn Malik vuole un percorso solista lo faccia.
Ma spero non rimpianga popolarità e denaro: spesso i sogni d'indipendenza si scontrano con un pubblico indifferente, che sostituisce idoli "vecchi" con gli ultimi arrivati.
Romolo Ricapito
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Il cinepanettone è stanco?
A leggere gli incassi di ieri, 21 dicembre, sembrerebbe di sì.
Dopo la prima posizione del nuovo capitolo di Guerre Stellari, scontata, al secondo posto figura, a sorpresa, Il Ponte delle spie.
Il film di Spielberg si è fatto largo, in pochi giorni, sbaragliando a sorpresa la concorrenza, mentre Vacanze ai Caraibi e Natale con il boss, prodotti tipici "commerciali" per il pubblico natalizio, sono rispettivamente terzo e quarto.
Il cinepanettone si è sdoppiato, convogliando in più pellicole.
Il risultato è dispersione del pubblico che, disorientato, si rivolge ad altri film più "seri", perché la risata estemporanea non rallegra l'intera visione di una pellicola.
Viaggia molto bene poi il nuovo film di Woody Allen, quinto, mentre Leonardo Pieraccioni è già agli sgoccioli.
A sorpresa, è settima la commedia Undici donne a Parigi.
Pur riferendosi a un lunedì, giornata solitamente meno praticata per il cinema, questi incassi rivelano un cambiamento del pubblico che non sempre abbocca a inviti chiassosi per sedersi in sala.
Romolo Ricapito
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La battaglia di un assessore barese, che ha lanciato su twitter l'hashtag "non porto mio figlio al circo".
Motivo: i circhi utilizzano gli animali e sporcano la mia città di manifesti.
Secondo un quotidiano locale, si starebbero preparando multe salatissime contro i poster apposti fuori dai luoghi ai quali sono per legge destinati.
Tanta acredine, mi innervosisce.
Va rispettata la volontà di coloro i quali il circo lo amano e lo vogliono vedere.
Sono andato al circo da bambino e sono cresciuto benissimo.
Ci son andato ancora di più da adulto.
Certo, una cultura animalista emersa negli ultimi anni non ammette le bestie che sarebbero usate come "giullari".
Ma maltrattamenti, abusi e quant'altro sono tutti da dimostrare.
Il circo è uno spettacolo storico, amato da regnanti e popolo.
Il principe Ranieri di Monaco ne era ad esempio un fan sfegatato.
Commozione ha destato la scomparsa, recente, di Moira Orfei, nell'immaginario popolare la regina del circo di tutti i tempi.
Personaggio ormai leggendario, che ha sempre amato le sue tigri. E che dire degli elefanti, maestosi e solenni nelle loro passeggiate all'interno della pista, mentre con la loro proboscide spesso sollevano un'elegante ballerina?
Non toglieteci i sogni. Se non vi piace il circo non ci andate. Ma non fatene un discorso politico
ROMOLO RICAPITO
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Libri che si regalano a Natale.
Alcune testate dirigono il traffico, ovvero tendono a pubblicizzare quei romanzi che non si sono venduti, sono brutti, oppure vecchi di mesi.
Ciò potrebbe fare parte di una "strategia" tendente a compiacere editori amici, o autori che si intende aiutare?
Ma perché non proporre libri nuovi, trascurati dal pubblico o con temi interessanti, creando recensioni apposite?
Me lo chiedo anche perché poi quei lettori che ascolteranno i "consigli" della stampa o della critica "interessati" e che poi alla fine si ritroveranno con testi scadenti tra le mani, non daranno retta più né agli autori dei suddetti capolavori e neppure ai giornalisti ...recensionisti della domenica.
Consiglio perciò i potenziali lettori di non farsi influenzare dai seguenti elementi: troppa pubblicità a libri già in classifica, recensioni sospette, consigli per gli acquisti dei soliti testi che "girano" nell'ambiente da tempo, ma che godono di fama sinistra.
ROMOLO RICAPITO
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Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
Inviato da: spalmieros
il 20/09/2021 alle 09:33
Inviato da: Coulomb2003
il 10/11/2020 alle 12:33
Inviato da: cassetta2
il 20/04/2020 alle 16:11