romolo ricapito

Una popolare showgirl e modella ha commentato negativamente l'aspetto esteriore di una nota giornalista e conduttrice, attiva in Rai, condannando l'eccesso di cellulite.
Sempre in Rai, una dirigente aveva chiesto che a Rai Tre la sobrietà per le donne dovesse essere di casa, evitando trucchi eccessivi e orpelli inutili.
Da una parte, si invoca il decoro, il prevalere del contenuto sull'immagine.
Da un' altra parte di pubblico,o meglio, da chi fa parte dello show biz, si chiede in maniera provocatoria una performance che eviti difetti fisici come la cellulite.
Non seguo la giornalista accusata di avere la cellulite, ma mi chiedo: se avesse messo in pratica le osservazioni o le direttive della neo dirigente, sarebbe stato meglio?
La cellulite è un'imperfezione contro la quale le donne combattono con diete, creme, massaggi, ginnastica.
Esibirla in tv è un esercizio di democrazia, nel senso che avvicina le vip alle donne comuni, o al contrario una forma di mancanza di rispetto verso il pubblico?
Credo che la verità stia nel mezzo.
Forse le "imposizioni" della dirigente di Rai Tre erano state elaborate per evitare il tipo di critiche fatte pubblicamente su internet dalla nota modella.
D'altra parte, relegare una giornalista che lavora da anni con professionalità all'osservazione di difetti visibili o meno, , è comunque una visione parzialmente distorta della realtà, che potrebbe essere stata motivata da un pizzico d 'invidia o da eccesso di importanza all'esteriorità, senza valutare appieno altro.
ROMOLO RICAPITO