romolo ricapito

Mi viene in mente Totò quando, in "Tototruffa 62", vestito da donna, accoglieva il padrone di casa che voleva prendersi qualche "libertà". Toto era in arretrato con l'affitto.
A fronte delle avances dell'uomo, Totò nei panni di una finta maliarda, gli gridava: "spogliatoio!"
Stesso termine usato da Silvio Berlusconi, ma in una circostanza diversa, ai suoi: "basta liti da spogliatoio".
Stanco, nervoso ed esasperato, durante un summit il capo di Forza Italia ha deciso: occorre andare avanti con le riforme, mantenendo i patti presi con Renzi.
Evocare lo "spogliatoio" è una metafora, più che pecoreccia, calcistica. Il Cavaliere odia perdere in campo: figuratevi in politica.
E a livello di profitti e perdite, il conto in bilancio segna una preoccupante tendenza alla perdita di esponenti, tentati a ribellioni e a votargli no.
Il leader,allora, dice:«Votate pure come volete ma se lo fate non aspettatevi poi che vi guardi allo stesso modo». Più che una minaccia, l'urlo di un uomo spaventato. Forza Italia potrebbe diventare presto "basta, Italia" o meglio: basta, Silvio.
Le proposte di Raffaele Fitto sono ricevute all'interno della residenza di Arcore con evidente sopportazione.
Berlusconi ricorda quei signorotti medievali che, paurosi delle incursioni, si trinceravano nei loro castelli, ordinando ai  servi di rispondere ai visitatori sgraditi da dietro i portoni: è inutile bussare qui, non aprirà nessuno.
Nei casi estremi, era pronto l'olio bollente, da gettare sulle teste dalle torri merlate. Le teste degli "invasori".
Ormai sull'orlo di una crisi di nervi, re Silvio ordina al povero Capezzone, "basta, basta!" mentre egli tenta di illustrare i punti più incomprensibili della riforma.
Al suo fianco, Maria Stella Gelmini, fedele "dama di corte, che pacatamente dice: avanti con le riforme.
Sembra davvero una cronaca medievale per i personaggi che si comportano in modo un tantino antiquato: ruoli ben distinti, prevedibilità di cortigiani e cortigiane, nervosismo dei dissidenti.
Chi la spunterà?
ROMOLO RICAPITO
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Belen Rodriguez posta due video del piccolo Santiago su Fb.
Il bimbo viene omaggiato dai fans dell' argentina più famosa d'Italia, ma , purtroppo, anche insultato. A qualcuno Santiago non piace e giù critiche.
Addirittura, a causa dell'aspetto paffuto, il piccolino viene paragonato all'extraterrestre creato da Carlo Rambaldi, E.T.
La Rodriguez, da gran signora, non ha risposto alle offese.
Lei è bellissima, il suo bambino stupendo. La mamma gli chiede se è buono il trancio di pizza che la sua creatura sta mangiando.
In un altro "video", Santiago si agita, quasi danzasse, mentre mamma, nella sua lingua madre, gli fa tanti affettuosi complimenti.
Al di là di tutto, pesano e danno fastidio le critiche, non tanto a Belen (ci stanno: qualsiasi personaggio dello spettacolo le accetta, se esse sono educate e costruttive) ma quelle a un bambino di appena un anno, ignaro di tutto.
Vorrei dunque offrire un mio suggerimento alla Rodriguez: quello di non mostrare più su internet il piccolo Santiago De Martino.
Sia per invidia, maleducazione o semplice mancanza di rispetto da parte di estranei, non mi sembra giusto sottoporre un ignaro infante a situazioni del genere, che egli non può comprendere e che non è giusto che subisca, nel rispetto di un minore che ha il diritto di crescere in maniera sana, senza bisogno di giudizi non richiesti da parte del prossimo.
ROMOLO RICAPITO

Nina Moric in giro a Milano col figlio Carlos. Aria zingaresca, la modella croata è stata criticata da un popolare settimanale ora in edicola perché , sulla sua auto dal colore rosa, già di per sé pacchiana e stravagante, ha affisso la scritta "Fuck Off".
Che, per chi non conosce l'inglese, equivale a quel termine, volgare ma sdoganato e reso innocuo da personaggi come Beppe Grillo.
Insomma, un bel "vaffa" è posizionato sulla macchina della bella Nina ed è stato subito scandalo.
L'articolista sottolinea la mancanza di educazione della Moric nei confronti di chi può leggere la scritta e interpretarla in malo modo, ma anche l'errore educativo e il pessimo esempio nei confronti del figli Carlos, un ragazzino già provato dalla permanenza in carcere del padre, l'ex fotografo dei vip, Fabrizio Corona.
Forse però la bella Nina ha voluto offrire proprio al figlioletto Carlos un "compenso emotivo" adottando lo stile menefreghista e "guascone" dell'ex coniuge, che va spesso a trovare in carcere.
Le manca, è più che evidente, il Fabrizio trasgressivo, incostante, immune da regole e divieti e sempre in pista col suo stile particolare che ha prodotto tanti imitatori tra i suoi fans.
Ecco allora Nina Moric trasformarsi in un'evoluzione del Corona del tempo che fu, per addolcire la mancanza di colui il quale è dopotutto sempre e comunque il padre del suo amatissimo e unico figlio.
ROMOLO RICAPITO