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Messaggi del 15/08/2017

Tom Cruise e la sindrome di Norma Desmond

Post n°7451 pubblicato il 15 Agosto 2017 da romolor
 
Foto di romolor

La notizia che Clint Eastwood, 87 anni, giri alcune sequenze del suo nuovo film da regista a Venezia nei giorni dopo il Ferragosto rivela che il talento non ha età.
Se Eastwood, dopo una lunga e bella carriera all'interno di film di azione o western è diventato uno dei registi più "cult" a livello mondiale lo deve solo al suo talento.
Ma stare dietro le quinte in qualità di cineasta si può anche nella terza età. Una regolata se la dovrebbe dare Tom Cruise, 55 anni, che si ostina a girare alcune scene pericolose senza controfigura all'interno della serie cinematografica Missione Impossibile.
E' certo che Cruise dopo una carriera brillante si è ormai messo in pantofole, interpretando seguiti di film famosi da lui già sperimentati in passato. Oltre alle missioni impossibili, si parla di riedizioni di Top Gun e altro.
Orbene, lanciarsi tra due palazzi andando a sbattere rovinosamente il ginocchio, pur se con le reti di protezione, denota il senso del ridicolo che certi attori, non più di "primo pelo", non avvertono più.
Cruise mi sembra come Norma Desmond (Gloria Swanson ) in Viale del Tramonto di Billy Wilder quando costei inseguiva l'eterna giovinezza con inutili espedienti, non rendendosi conto che il cinema era cambiato.
Ma anche per Cruise è iniziato il viale del tramonto, almeno artistico: l'essere apparso nella riedizione della Mummia lo colloca, appunto, nella sindrome di Norma Desmond: film improbabili per continuare una carriera in fase ormai calante.
RR

 
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Miss Italia non fa la parrucchiera

Post n°7450 pubblicato il 15 Agosto 2017 da romolor
 
Foto di romolor

Sono reduce da una serata passata ad assistere a uno di quei concorsi di bellezza "regionali" di Miss che offrono la possibilità alla vincitrice di accedere direttamente al concorso di Miss Italia.
Niente da dire sulle partecipanti: tutte bellissime, la maggior parte altissime, con un ritorno generale alla femminilità tradizionale, vedi i lunghi capelli sciolti etc.
Le ragazze si sono presentate una per una indicando le loro aspirazioni, ma prima di tutto il curriculum.
Sorpresa: tutte studentesse di alte e specializzate facoltà universitarie, imprenditrici grazie ad aziende di famiglia.
Molte le studentesse di economia, una appena laureatasi in scienze politiche con il desiderio di entrare nel mondo dello spettacolo.
E ancora : specializzande in questo e quello, la maggior parte modelle già semi-affermate etc.
Dopo tante specializzazioni declinate , mi è sembrato che il concorso di bellezza "propedeutico" a Miss Italia fosse una sorta di esperienza in più, tipo "master esperenziale" per la maggior parte delle ragazze.
A fronte di tante eccellenze femminili e giovanili, mi sarebbe piaciuto sentire almeno un paio di ragazze, a fronte della sessantina che avevano ormai sfilato, dichiarare: faccio la parrucchiera. Oppure:sono una donna di servizio ad ore, alias collaboratrice domestica.
Ma niente di tutto ciò. Non credo che le colf, le parrucchiere o le disoccupate si siano estinte dalla faccia della terra.
Soltanto, non gareggiano per un posto a Miss Italia.
Il che da un lato deporrebbe a loro favore (traduzione: vivere coi piedi per terra, senza troppe illusioni) dall'altro svela che il concorso patrocinato da Patrizia Mirigliani vola alto, sia nelle aspirazioni che nello status delle aspiranti. Ma queste giovani donne sono davvero rappresentative delle ragazze italiane?
Ai posteri l'ardua sentenza.
RR

 
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