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Messaggi di Maggio 2024

 

Ciancarella: con me si è ripetuta la storia

Post n°2740 pubblicato il 31 Maggio 2024 da laura561

Le amiche di RC di Viareggio mi dicono che Ciancarella esalta anche con loro la mia tesi con lo scenario di LL013 il caccia di Grosseto assassino e aggiungono dagli aggettivi che egli usa per te e non ha mai usato per nessuno si vede che egli ti ama.

Da quello che dicono di noi le amiche di Rc e in Parrocchia a Torre del Lago quando aggiungono la Laura Picchi e Ciancarella si vedono numerosissime volte a Lucca e stanno insieme per ore, ma la famiglia di Ciancarella cosa dice di questi incontri i vecchi del sios creano la calunnia:  Laura Picchi e Ciancarella diciamo hanno una relazione sessuale extraconiugale e lui (vi giuro l'hanno potuto dire nei loro salotti) diciamo la "ficca" da quando lei aveva appena 18 anni. La Laura Picchi è condizionata dal suo amante diciamo e cosi screditiamo entrambi e i loro lavori su Ustica.

Saputo questo uno o una si chiede come mai la famiglia non mi ha accompagnata fuori dalla loro vita nel 1994-1996 o nel 1998 quando ci rincontra con Ciancarella e mi da in mano le carte dell'omicidio di Marcucci con  cui chiede alle Istituzioni e a Massa di riaprire le indagine da firmare e inviare anch'io.

La famiglia di Ciancarella mi vuole bene, condivide il mio lavoro e allora si cambia strategia.

Si dice che io e il mio lavoro deprimiamo Ciancarella e vado tenuta il piu' lontano possibile da lui, gli psichiatri non mi diagnosticano la sindrome ossessiva compulsiva e la famiglia finalmente alla milionesima mia telefonata ossessionata dal sentire Mario 20 volte al giorno con il loro stesso terrore che o si suicida o lo ammazzano crede che io sia un problema per la salute mentale di Mario e mi chiede di farmi sentire il meno possibile.

Ciancarella è vero soffriva per me prima del Tar e Consiglio di stato lo uccidano con sentenze indegne negandogli la restituzione della difesa del maltolto e dei risarcimente. Io non lo sapevo.

Me lo dice il figlio naturale di Marcucci Luca Loffredo. Mario ci ha detto che alla fine il tuo impegno per mio padre Sandro l'hai pagato a carissimo prezzo, si riferiva ai tuoi rapporti con mamma e papa' e alla morte di tuo papa'. Non lo sapevo e non ho creduto subito a Loffredo.

Ci ho creduto quando ritrovo una vecchia lettera di Ciancarella dove mi scriveva: A me Laura interessa darti con il caso Marcucci un motivo per uscire dalla tua depressione, di crearti rapporti umani sociali e politici, di riprendere in mano la tua vita, si perchè cara Laura la tua vita è la cosa piu' importante. Vedi bisogna essere preparati quando ad esempio si fa una cordata scalando una montagna. Se non sei una donna matura, serena nel profondo, io ti consiglio di non andarci sui campi minati, perchè serve un equilibrio psicofisico ottimale per occuparsi di Marcucci e di Ustica oppure ti faranno a pezzi, è certo.

Mi dava Ciancarella le istruzioni per non soccombere a me e alle mie fragilità prima che combattere i vecchi del sios di Tascio.

Aveva paura già nel 2000 che mi facessero  a pezzi e non gli è mai passa, ha deciso di farmi da scorta come Marcucci con lui.

Ciancarella ha un debito con la famiglia di Marcucci, perchè Marcucci ci è morto ucciso a fargli da scorta. Io ho lo stesso debito  a vita con la famiglia di Ciancarella, non ho resistito quando mi hanno detto meno ti fai sentire per Mario e meglio e'. I vecchi sios forse non se l'aspettavano, i tavoli che ho battuto con i miei pugni sono quelli di psichiatria, mi curano e ora riesco a telefonare molto poco, sperando un giorno, altro che essere contro, la famiglia di Ciancarella possa comprendere quanto mi piacerebbe se mi riaccogliessero a casa loro, tutti insieme a viverci la quotidianità con i vecchi sios fuori dalla nostra vita che hanno rovinato irrimediabilmente.. Non lo so se sarà mai possibile che Ciancarella mi torni a credere che non sono contro di lui, non lo saro' mai e se ultimamente non ci sono stata non è perchè spesso ero in disaccordo col nuovo Ciancarella, ma perchè ho un debito permanente enorme con la sua famiglia.

Non lo so Mario se ti ritrovo da qualche parte, su nuove strade, mi piacerebbe, ma non voglio illudermi.

Magari ci faremo due risate su quanto Mieli alle nostre quote non potrà mai volare, se ci rincontreremo, ci vuole esercizio. Laura Picchi

 

 
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la mia recensione del libro di Ciancarella

Post n°2739 pubblicato il 29 Maggio 2024 da laura561

La mia recensione del suo libro

Presupposto: Ciancarella ha speso quasi 44 anni di vita per dare giustizia a Ustica, 47 alla strage del Monte Serra, una vita contro corruzione, fascismi, p2, gladio e altre organizzazioni paramilitari. Militare e cristiano cattolico, comunista e pacifista, liberale e fedele alla Costituzione del 1948.

Presupposto : nel 1980-1983 avviene la falsa radiazione di Ciancarella e quindi gli viene rubato il grado, lo stipendio.

Nel 1985 Ciancarella diventa padre di Talitha, lui si batte perchè la sua famiglia abbia di che vivere.

Nel 1987 spacciano per suicidio l'omicidio di Dettori, un durissimo colpo per Ciancarella ma quando Marcucci gli chiede di tornare con lui ad impegnarsi per Ustica egli accetta senza premi, paracaduti, con pochi soldi e figli da portare all'autonomia umana, familiare ed economica.

Accetta Ciancarella per quel valore di gratuità  del servire la Costituzione e vanno incontro al 2 febbraio, all'incidente omicidio di Marcuccci con Lorenzini.

A Ciancarella piu' volte si potrebbe disgregare la famiglia, ma invece di lasciare la prima linea prima si unisce alla mia ex associazione per continuare a servire la Costituzione e poi incontra me quella che hanno definito la ragazzina che l'ha cambiato per sempre Ciancarella o forse ne ho ritirato fuori l'umanità.

Ha comportamenti con me mai avuti prima Ciancarella: mi sconsiglia di fare la tesi sulla strage di Ustica perchè è una trappolaccia, si preoccupa solo e soltanto della mia fragilità psicologica fino a che rincontra Tascio, l'ha trascinato a processo per diffamazione perchè Ciancarella avrebbe detto è l'assassino Tascio di Marcucci.

Nel 2000 mi dice che le bimbe curiose non le regge e che la faccia finita io di chiedergli le foto del corpo di Marcucci, io non combattevo per Ustica ma per tenermi Ciancarella vivo.

L'altra volta che si infuria con me è quando si rende conto gli nascondo qualcosa, al bar a Lucca con voce glaciale mi dice che io gli devo sempre dire tutto e su tutto la verità.

Alla vigilia di andare al processo voluto da Tascio, Ciancarella alla mia domanda se posso andare in treno con lui dice che non se parla proprio, io ero una ancora troppo infantile per capire perchè mi aveva sceso dal suo treno.

Si va insieme in aereo a Palermo, Ciancarella al ritorno fa battute per tutto il viaggio che riaccade come Ustica e non si atterrerà mai a Pisa. Tascio aveva un'occasione propizia, anch'io avrei abbattuto quel volo con me e Ciancarella sopra con una bomba dei palestinesi.

Ciancarella muore ucciso anche se la testa e il cuore ancora funziona con le sentenze del Tar e Consiglio di Stato che gli negano di riavere tutto il maltolto da am italia e i risarcimenti.

A me comincia a mancare, come alla mia ex associazione io credo e al loro legale Ciancarella ma è morto quello che mi ha protetto come quarta figlia quasi 20 anni.

Nessuno di quelli uccisi per cui abbiamo lottato ha avuto giustizia, Ciancarella lo vedo  per la  prima volta correre dietro a un premio, con l'impegno del suo amico storico Luciani e dell'editore suo Farinella.

Quel libro ha subito tagli grandi nell'indagine di Ciancarella su Ustica, Dettori, Marcucci e Lorenzini, manca Scieri del tutto.

Quel libro non ha qualità di insegnare a ciascun cittadino come ricostruire la verità su Ustica e connessi, su Scieri.

In questi anni io parlo con la famiglia di Ciancarella, di Marcucci, di Lorenzini, di Dettori e vedo solo macerie umane.

Il libro è molto meglio del manoscritto di Ciancarella perchè molti fatti personali familiari suoi e di Marcucci li riconsegna al privato e non al giudizio di un lettore sul divano che spesso non si mette nei panni di chi ha vissuto quella storia ma sale in cattedra, sul pulpito, si sostituisce al giudice che è uno per chi crede: Dio Padre e per chi non crede la coscienza di ciascuno.

Il libro è un dialogo intimo di un uomo fisicamente vivo ma che i tribunali hanno ucciso da lasciare a questo disgraziato Paese e alla famiglia.

Ecco anche il premio Repaci io credo sarebbe stato fosse stato vinto alla memoria di chi e' stato ucciso nella sua fedeltà alla Costituzione, quando è stato detto conta piu' il volere della difesa italiana responsabile del Serra e di Ustica, fascista e piduista,  paramilitare che del Capo dello stato Pertini antifascista, padre costituente, socialista, democratico e che voleva tutelare l'italia come ponte di pace tra Europa e nord africa, Europa e medio estremo oriente.

Io piango l'anima morta uccisa di Ciancarella, perchè al potere c'è tornato il fascismo ed egli ha perso con le carte truccate la guerra per la democrazia, i diritti umani, la libertà, la verità e giustizia , la pace.

Questo Mieli come l'ho vissuto io, non lo vivrà mai. Laura Picchi

integrazione 30 giugno 2024

Volevo spiegare il cambiamento di chi mi è stato padre Ciancarella. Io sono stata quella che ha messo prima della lotta per ustica ,anche l'interesse della famiglia è venuto dopo la lotta x Ustica Ciò ha scatenato gelosie, ma poi hanno detto a Ciancarella vedi lei è contro te e famiglia, è bene stia fuori dalla vostra vita Solo quando la sua anima è morta, Ciancarella fa solo padre marito e nonno escludendomi dalla loro vita e dal libro. Nessuna email o chiamata per le lotte per la mia salute o per lo studio. Mi è morta uccisa la sua anima. Sono sola con lo squarcio su Piper Marcucci. Stavolta Marcucci ha fatto in modo che il tumore alla pelle fosse benigno. Posso continuare da sola le lotte che facevo con e per Ciancarella Nessuno può sapere il valore della gratuità del servizio allo stato se non hai avuto esempi. Il mio è il vecchio Ciancarella quello che credeva che alla fine tutti avremmo avuto la verità giudiziaria e credeva in me l'unica che ha messo al primo posto, perché altrimenti facevo una brutta fine e Ciancarella mi amava come quarta figlia non poteva permetterlo Non dimentico!

 

 
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libro Ciancarella fuori dalla finale del Premio Repaci

Post n°2738 pubblicato il 29 Maggio 2024 da laura561

Confermata la diversità tra noi, la storia nostra e Paolo Mieli: libro Ciancarella fuori dalla finale del Premio Repaci

Sono soddisfatta che il socio della Fondazione Italia Usa Mieli , fondazione che con Luttwak ricorda lo schema P2 , ci abbia bocciato tenendo fuori il libro di Ciancarella fuori dai finalisti.

Il nostro premio, mi dispiace per il professor Luciani e l'editore Farinella, è la bocciatura di Paolo Mieli perchè siamo incompatibili per storie e valori.

Grazie anche a chi non ha capito che io sono sempre stata contraria alla partecipazione al Premio  Repaci di Ciancarella, perchè noi non  abbiamo cercato guadagni o premi per fare il nostro dovere: lottare per la democrazia, la verità, la giustizia.

In verità a me e a Ciancarella il premio che non volevamo ce l'ha dato Marcucci: amava e ama talmente Ciancarella e la sua famiglia da fargli da scudo umano e rimanere ucciso dal Sios di Tascio.

Io sono la prima beneficiaria di Ciancarella in vita, perchè ad una povera ragazzina con tendenza autodistruttiva egli nel 1994 ha steso su di me la sua ala forte impedendo che andassi di la' nell'altro mondo da suicida.

Ecco il post sul premio Repaci i finalisti

I FINALISTI DEL PREMIO VIAREGGIO-RÈPACI
La giuria del premio Viareggio-Rèpaci ha annunciato le terne di narrativa, poesia e saggistica che accedono alla finale dello storico premio letterario, giunto quest'anno alla sua novantacinquesima edizione.
Per la categoria NARRATIVA: Silvia Avallone con Cuore nero (Rizzoli), Federica De Paolis, con Da parte di madre (Feltrinelli) e Marco Lodoli, con Tanto poco, (Einaudi).
Per la categoria POESIA: Stefano Dal Bianco con Paradiso (Garzanti), Mariangela Gualtieri con Bello Mondo (Einaudi) e Laura Pugno con I nomi (La nave di Teseo).
Per la categoria SAGGISTICA: Pierluigi Battista con I miei eroi (La nave di Teseo), Francesco Gambino con In sala con il diritto (La nave di Teseo) e Vincenzo Trione con Prologo celeste (Einaudi).
La Giuria del Premio è composta da Paolo Mieli (Presidente) - giornalista, saggista e storico, Leonardo Colombati (vicepresidente) - scrittore, Luca Alvino - poeta, Maria Pia Ammirati - dirigente televisiva, scrittrice e giornalista, Camilla Baresani - scrittrice e insegnante, Giorgio Biferali - scrittore e insegnante, Maria Borio - poetessa, Gabriella Buontempo – produttrice cinematografica, Diamante D'Alessio - giornalista, Francesca Ferrandi - autrice, Costanza Geddes da Filicaia - docente di Letteratura italiana contemporanea, Emma Giammattei - docente di Letteratura Italiana, Luciano Luciani professore e giornalista, Edoardo Nesi - scrittore e saggista, Mirella Serri - docente di Letteratura e giornalismo.

Luciani Luciano dovrebbe lasciare quella giuria, lo dico perchè col suo onore, la sua trasparenza e onestà, la sua professionalità con Mieli è incompatibile pure lui.

Laura Picchi

 

 
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