Creato da: paperino61to il 15/11/2008
commenti a caldo ...anche a freddo..

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 88
 

Ultime visite al Blog

paperino61torbx1dglg1b9nomadi50elyravcassetta2DoNnA.SQuartoProvvisoriosquitti3Vince198antonino554esmeralda.carininorise1bubriska
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Altra Vergogna del PD LocaleNotizia Non DATA sulla T... »

Auto biografia del papero ( parte sedicesima )

Post n°853 pubblicato il 03 Maggio 2012 da paperino61to

Fin dalla mia nascita la  mia anima è stata carpita dal Rock Roll, ma ormai per voi non è più una novità.

Verso i 13/14 anni , volevamo creare un complesso, però come tutte le cose che hanno fatto parte del mio percorso di vita, anche le cose  più semplici a volte si rivelano tortuose.

Con alcuni amici decidemmo di provare a suonare qualcosa insieme. Ci  trovavamo a casa di uno di questi amici, soprattutto del batterista, per ovvi motivi ( la batteria portarla anche solo al portone a fianco non era una passeggiata ) e anche perché a casa mia vigeva l’ off limit per gli amici.

Ebbene la formazione era la seguente : Maurizio (  ancora adesso nonostante siano passati tanti anni il dolore per la sua scomparsa è ancora angosciante : non superò i 20 anni di età)  batterista ;  Davide al  flauto  , suo fratello Stefano alle tastiere, e un altro Maurizio e io alle chitarre.

 

 


Le chitarre non erano  elettriche ; a quel tempo era già tanto avere quelle acustiche, costavano molto meno e non “ rompevamo” le scatole ai genitori con l’amplificatore messo al massimo.

Mio padre , saputo la notizia mi domandò se in repertorio avevamo pezzi di Gino Latilla e Rabagliatti.

“ No papà, credo sia un po’ difficile averli, sai siamo un tantino distanti da questo genere musicale”.

Per la verità eravamo distanti pure tra di noi, un repertorio in “ comune “ non l’avevamo. Fin dalle prime prove si notava un certo “ problemino “ a convergere “ sullo stesso punto, anzi sulla stessa canzone.

Andiamo per ordine :  il batterista amava i Pink Floyd ( aveva tutti gli album pubblicati), Davide era sui Jethro Tull, suo fratello virava per i Genesis, io per ( come ancora adesso ) sull’hard rock stile Led Zeppelin o Deep Purple e infine Maurizio :  “BAGLIONI “.

Capite anche voi che coniugare il riff di “  Whola Lotta Love “ con la frase ; “ passerotto non andare via “ era un bel problema.

Le preferenze musicali degli altri esponenti erano già più vicino al mio gusto musicale , però la diversità era enorme . In pratica sembrava di essere al Parlamento dove ognuno diceva la sua senza mai trovare un accordo.

In ogni caso al grido di : “ Taca banda bornio “ ( attacca a suonare cieco), iniziammo a far uscire note dagli strumenti. Oddio qualcosa in effetti era uscito,il problema era capire cosa.

Certo potevamo sembrare all’avanguardia per quell’epoca,ma avevo seri dubbi che il pubblico lo capisse ma soprattutto lo apprezzasse.

 L’unica certezza  che non si discuteva assolutamente era la merenda che la mamma del batterista ci offriva, ma non bastava per farci diventare la più grande band del rock roll, infatti il progetto naufragò da li a poco, però ammetto è stato divertente lo stesso.

Ora se fossero onesti i Rolling Stone’s dovrebbero ammettere che con lo scioglimento del  nostro gruppo non sarebbero mai diventati la più grande band del mondo o no ?

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963