Creato da: paperino61to il 15/11/2008
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Messaggi di Dicembre 2014

 

Visitare Torino : Il Museo Ferroviario piemontese

Post n°1831 pubblicato il 05 Dicembre 2014 da paperino61to

     

 

Il Museo ferroviario piemontese è gestito dall'Associazione museo ferroviario piemontese nata con la legge regionale n. 45 del 26 luglio 1978, su iniziativa e proposta del GATT (Gruppo amici del treno Torino).

Il museo ha lo scopo di reperire, conservare e, quando possibile, restaurare funzionalmente il materiale ferroviario di interesse per la cultura locale, con particolare riferimento ai rotabili ed ai sistemi di trazione che hanno caratterizzato la storia dei mezzi di comunicazione del Piemonte, con particolare riguardo per le linee ferroviarie in concessione e per la trazione trifase.

         

 

Nei primo anni di funzionamento cioè dal 1980 al 1985, venne concesso dalla SATTI (Società per Azioni Torinese Trasporti Intercomunali) il piazzale della stazione di Rivarolo Canavese per iniziare a ricoverare i mezzi che nel frattempo venivano preservati dalla demolizione.

Solo dal 1985 al 2000 venne stipulata una convenzione tra il Museo e la SATTI che stabilì l'utilizzo di una parte delle Officine e del piazzale della stazione di Torino Porta Milano, per ripristinare e restaurare le locomotive.

 

        

 

 

In questi anni vengono acquisite locomotive, di cui alcune attive e funzionanti, delle Ferrovie dello Stato, appartenenti ai gruppi:

Alla fine degli anni novanta venne offerto, dal Comune di Savigliano, il terreno per poter ospitare l'area espositiva del Museo Ferroviario, in quanto negli anni il numero di locomotive, di carrozze passeggeri e di vagoni merci si era ampliato notevolmente rendendo insufficiente l'area torinese.

Quindi con legge regionale n. 56, votata all'unanimità, nel 1996 venne approvato lo stanziamento di fondi per costruire il fabbricato che avrebbe ospitato i cimeli, la biblioteca e tutto il materiale nel frattempo ottenuto con donazioni ed acquisti.

In più venne realizzata una prima parte delle tettoie che avrebbero ospitato i mezzi ed installata la piattaforma girevole del 1910, funzionante ad aria compressa, per la giratura e smistamento dei rotabili sui binari afferenti la stessa.

La sede di Savigliano venne inaugurata l'8 dicembre 2001 e dedicata a tre grandi ingegneri ferroviari dello Stato Piemontese: Germain Sommeiller, Sebastiano Grandis e Severino Grattoni, attivi nell’Ottocento.

Il logo scelto rappresenta la locomotiva dell'ing. Filiberto Frescot, capo dell’ufficio progetti della SFAI Società per le Ferrovie dell'Alta Italia che nel 1884 fece costruire nelle officine di Torino una locomotiva innovativa, la prima con rodiggio 2.3.0, potenza di 650 cavalli e velocità massima di 80 km/h. Numerata 1181 fu dedicata a Vittorio Emanuele II e costruita poi in 54 esemplari; immatricolazione nelle Ferrovie dello Stato gr. 650.

 

 
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Ennesimo figlio della Mamma sempre in cinta

Post n°1830 pubblicato il 02 Dicembre 2014 da paperino61to

Amanti dello sci, fate gli scongiuri. Che se va avanti così, con questa pioggia che non vuole saperne di smettere, con questo autunno perpetuo di temperature che spesso superano i 10 gradi, gli impianti sciistici non aprono di certo il prossimo week end.  

Ancora troppo caldo

Tanto per dire: ieri pomeriggio, in val di Susa, nevicava oltre i 2300 metri quota. Più in basso soltanto pioggia a secchiate. E temperature intorno ai quattro gradi a pomeriggio inoltrato. Una situazione che fa dire a Giovanni Brasso, presidente della Sestrieres spa: «In queste condizioni non possiamo partire. Se il meteo non cambia, sabato gli impianti restano chiusi». Se. Perché ovviamente resta la speranza. Che la perturbazione atlantica se ne vada e ne arrivi un’altra dalla Siberia, fredda e nevosa. Tanto cha creare un buon fondo sulle piste. «E noi in tre giorni siamo pronti a partire: prepariamo tutto, battiamo i tracciati e sabato si scia» insiste Brasso. Basterebbero dai trenta ai cinquanta centimetri di neve e cambierebbe tutto. Perché, e questo era chiaro, la pioggia e le temperature non certo invernali si sono portate via anche la neve arrivata una quindicina di giorni fa. E oggi la montagna è più brulla che mai. 

 

Articolo apparso sulla Stampa di ieri, io ho solo un commento , anzi una parola : CRETINO !! Con il Pò che ha invaso i Murazzi , il livello dei fiumi che si alzano esondano , LUI e suoi amici pensano alla neve..ma vaf...( scusate ,ma quando ci vuole ci vuole ).

 
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Ai Confini della paura : Sempre ascoltare i proverbi

Post n°1829 pubblicato il 01 Dicembre 2014 da paperino61to

“ Charlie..Charlie…io vado, ci vediamo stasera “

A parlare era Emma, la moglie di Charlie Turstall che come ogni settimana , andava a fare visita alla mamma  a Seattle.

Normalmente andava anche il suo caro marito, ma questa volta alla televisione trasmettevano la finale di pallacanestro a cui  teneva molto vederla.

“ Ricordati  anche di tappare quel dannato buco in cantina, solo ieri ho visto una decina di formiche  sulla dispensa ..ciaooo “

Charlie rispose che lo avrebbe fatto, ma sapeva in cuor suo che formiche tra un’ora si sarebbe piazzato davanti al televisore con un paio di birre fresche .

“ A proposito di birra, meglio andare a vedere se ci sono in frigo“.

Aprì il frigo ed  era vuoto. Scosse la testa, sapeva di dover  scendere in cantina, si avviò a passo lento e la  mente proiettata alla vittoria  della sua squadra.

La luce della scala che porta alla cantina  era debole e ad intermittenza , pensò che forse era ora di cambiarla..dopo la partita però sorrise,  e incominciò a scendere le scale. La luce si spense di colpo , solo un tonfo sordo fece capire che Charlie era caduto.

Non seppeq uanto tempo  rimase svenuto, ma quando aprì gli occhi  fissò lo strano zampettare sui suoi pantaloni. Alcune formiche , di quelle più ardite ,gli erano arrivate persino all’altezza del collo.

Cercò di alzarsi ma emise un grido di dolore.

“ Cazzoooo…la gamba “ !

Immaginò subito che fosse rotta, cercò quel dannato cellulare ma si accorse di averlo lasciato in casa .

“ Vaffanculo…vaffanculo anche a te cara moglie..quando  ho bisogno tu non ci sei mai “. Gocce di sudore imperlavano la sua fronte, tentò di alzarsi ma inutilmente , le gambe non rispondevano  neanche quella che pensava fosse sana.

“ Cristo santo, me le sono rotte tutte e due “ , la voce tremava nel dare adito a questo pensiero. Più volte tentò di alzarsi facendo leva sulle braccia, ma non c’era nulla da fare, ripiombava a terra pesantemente, come un sacco vuoto.

La luce tenue della cantina illuminava un piccolo buco situato di fronte a lui,  con lo sguardo osservava quelle minuscole creature e  la paura gli attanagliò lo stomaco .

Un pizzico lo fece trasalire, una di quelle dannate bestie l’aveva morso..un’altro ancora e un altro ancora, ora sulle gamba destra salivano a centinaia. I suoi occhi andarono alla gamba sinistra e rimase stupefatto : era sommersa letteralmente dalle formiche.

Urlò con quanto fiato avesse in gola, chiamò aiuto , ma era da solo : le formiche stavano banchettando con la sua carne.

“ Bastarde..andate via…viaaaaaaaa “ e con le mani cercò di scacciarle, ma era inutile , era come cercare di fermare un ‘onda, non aveva speranza. Le formiche salivano..salivano..le sentiva sul petto , sulle braccia, nei capelli.

La luce andava e veniva e quando riappariva,  da quel dannato buco vedeva frotte di formiche. Rise così  forte che per un attimo gli sembrò che avessero smesso di divorarlo vivo.

“ Formiche..io ho sempre odiato le formiche “ disse piangendo.

Già il caro Charlie odiava le formiche, ma queste erano speciali : erano formiche rosse, e se lui avesse dato retta alla cara mogliettina, non avrebbe avuto questo piccolo ..diciamo..inconveniente :  quello di venire spolpato.

Come dice il proverbio : non rimandare a domani quello che puoi fare oggi , peccato che il nostro caro amico l’abbia scoperto tardi.

 

 

 

 
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