Creato da: paperino61to il 15/11/2008
commenti a caldo ...anche a freddo..

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2017 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 88
 

Ultime visite al Blog

cassetta2elyravpaperino61torbx1dglnomadi50DoNnA.Sg1b9jezabel777zoppeangelogianbrainOPIUMPASSIONEilcorrierediromakipliQuartoProvvisorio
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi di Agosto 2017

 

Realtà o immaginazione?

Post n°2258 pubblicato il 25 Agosto 2017 da paperino61to

La notizia in questi giorni che sicuramente avrete letto o sentito è che i “ cinesi” hanno richiesto l’acquisizione della FCA in particolare il marchio Jeep.

Ora con la mia fervida immaginazione mi sono immaginato( scusate il gioco di parole) che gli occhi a mandorla arrivino a Mirafiori e che venga convocato dal direttore.

“ Buongiolno, signol Malco…si accomodi, la plego”.

L’ometto ritratto sputato del mandarino Fu Manchù, mi osserva in silenzio per alcuni motivi, sfogliando lentamente dei fogli presi da una cartella, capisco che si tratta del mio curriculum.

“ Io vedele qui, signol Malco che suo cullicum in questa ditta è molto poco onolevole. Lei ha contlatto malattia plofessionale, e non contento lei ha citato ditta in giudizio, e peggio ancola ha vinto causa. Questo non fa onole a lei”.

Sorrido mentre sto pensando a come si potrebbe dire una certa parola in cinese.

“ Poi vedo anche che lei essele molto, tloppo, tloppo comunista. Comunista vuole dile lompiballe. Lompiballe in questa ditta non va bene…no…no bene signol Malco”.

Rispondo citando a memoria i discorsi di Mao e di Ho-Chi-Min per poi arrivare a quelli di Berlinguer passando per Di Vittorio.

“ Di Vittolio?...Essele stato Le nel vostlo paese”.

Rispondo che quello era solo Vittorio senza il De davanti: “ E’ stato un sindacalista della Cgil”.

Il direttore perde il suo color giallino per passare a quello bianco stile fantasma. Si mette le mani nei capelli, tortura i suoi lunghi baffi a sentire le mie parole. Nella nuvoletta che sbuca sulla sua testa, vedo immortalata la mia presenza mentre mi sto avviando alla pena capitale.

“  Lei felvente comunista, da noi in Cina non esisteno da anni, per questo noi possiamo sfluttale pelsone senza che si libellino. Voi qui avete ancola glilli per la testa, o capoccia come dile a Loma..hii…hii….hiii.”

“Quindi che facciamo caro direttore?” domando mentre le mie scarpe vorrebbero provare l’ebrezza di prenderlo a calci.

“ Noi pensale, che lei è molto pelicoloso…noi dale buona uscita e contlibuti pel andale via da Milafioli….si, lei andale via subito….tlova ploposta onolevole? “.

Facendo finta di pensarci, rispondo dopo un paio di minuti e dico che si potrebbe fare, metto come clausola però un cd o disco in vinile dei canti comunisti( tanto per fare capire che sono senza speranze per la ditta).

“ Oh..Grande Confucio….pule i canti…lei essele pelduto caro signole, molto pelduto senza spelanza…. va bene, noi accettale. Ecco qua, il foglio del nostlo accoldo. Lei, ola filmale qui….in fondo…vede? Bene, bene, lei filmale e domani  stale a casa…andale al palco con nipote, andale su panchina e leggele giolnali, lei fale che c…gli pale”.

Vedo che anche i cinesi hanno imparato ad usare certi termini.

“ Bella filma signol Malco…ola io essele contento, ditta ha fatto fuoli comunista come lei, e lei contento pelchè non venile qui dentlo…come chiamale lei FCA? Tugulio…ecco lei dile tugulio…da domani no tugulio”.

 

So che la mia è immaginazione ma chissà che non capiti davvero, d’altronde nel mio lungo curriculum che ha la ditta  c’è anche scritto : comunista

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

I nuovi dispensatori di Amore e Pace

Post n°2257 pubblicato il 21 Agosto 2017 da paperino61to

L’estate sta finendo cantavano i Righeira tanti anni fa, e cosa rimane di quest’estate a parte la temperatura bollente? Come non lo sapete? Ma è facilissimo: il Pace e Amore dei solerti paladini della nostra bella patria.

Innanzitutto sfatiamo la leggenda metropolita che costoro, vanno in branco solo per picchiare, la verità è un’altra, essendo timido il solerte paladino chiama un suo amico, anche lui timido e di conseguenza ne chiama un altro e così via. Un po’ come eravamo noi ragazzini quando si andava ad “ abbordare” le fanciulle, sempre con gli amici a fianco.

Vediamo cosa dice il loro vademecum sul libretto di  Pace e Amore, siamo tutti  fratelli e sorelle.

Mantova, deliziosa cittadina dove dei ragazzini amanti dell’abbraccio di questa loro dottrina hanno dimostrato il loro amore verso un ragazzo al grido di : “ Heil Hitler”. Il poveretto da tanto amore è finito all’ospedale.

Torino, capoluogo piemontese, un commerciante non assume aspirante commessa e da novello Cupido le consiglia di cambiare il suo ragazzo, ha il difetto di essere africano.

Non è che il commerciante sia razzista, ma avendo visto la sera prima il film con Spencer Tracy in “Indovina chi viene a cena”, si è immedesimato troppo in quella parte del padre scontento che la figlia porti non solo un “ negro” a casa ma  che voglia pure sposarlo.

Margherita di Savoia, ridente località, la proprietaria rifiuta di affittare la casa vacanza a coppia italo/cubana chiarendo che non detesta il colore della loro pelle( nera) ma avrebbe preferito fossero un po’ più chiari di carnagione: “ Sapete al buio potreste essere scambiati per Diabolik intento a rubare…meglio che andiate da un’altra parte”.

Verona, capitale dell’amore con la A maiuscola( basta andare allo stadio e sentire gli slogan di affetto da parte dei veronesi verso i napoletani) dove una ragazza viene esclusa da una gara canora, perché di colore diversa dal bianco, pur essendo la quindicenne nata in Italia.

Latina, in un ristorante cacciate due “ trans” il povero proprietario non aveva ne sedie ne i bagni appositi per loro si difende. Certo che se le due fossero state accompagnate da “ politici “ con vizietto o magari da mafiosi locali…

Cagliari, la dimostrazione di affetto dei campani la conosciamo tutta, e si è dimostrata dove un “ branco “ di turisti voleva dimostrarlo nei confronti di un ragazzo senegalese a suon di botte. Per loro sfortuna si sono messi di mezzo i residenti a farli desistere il tutto mentre arrivava la polizia.

Cervia, nella Romagna che fu comunista, un albergatore non assume un ragazzo  nel suo hotel adducendo al fatto che i clienti si potrebbero adirare nel vedere il colore “ nero “ della sua pelle, meglio il colore dei soldi dei clienti, come non capirlo.

A Gallipoli i baci sono solo ammessi tra coppie etere, e se per caso vi prende la sesso mania all’improvviso, nessun problema fatelo pure anche davanti alla gente, importante è che a baciarsi non sia una coppia “ omosessuale”. Giammai, tuonano i villeggianti sulla spiaggia, i “ froci” non li vogliamo tra i piedi. Chissà se a pronunciare questa frase sia stato uno dei tanti parroci indagati per pedofilia?.

Ombriano, un barista viene inseguito e picchiato, che abbia fatto notare che la consumazione si deve pagare?. L’Arci denuncia che a picchiarlo siano stati i nipotini del fu mascellone romagnolo.

Come vedete i solerti paladini dell’Amore e della Pace non si sono risparmiati per nulla in questa estate torrida, e se notate la maggior parte di chi avuto il loro affetto hanno la pelle nera.

Direi che i tempi sono proprio cambiati da quando Nino Ferrer cantava: “Vorrei la pelle nera”.

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Passatempo estivo

Post n°2256 pubblicato il 12 Agosto 2017 da paperino61to

Eccoci nel fine settimana che ci porta a Ferragosto, e cosa c'è di meglio che rilassarsi in riva al mare, oppure al fresco della montagna?

La cosa che accomunerà molte persone in questa estate rovente è il passatempo preferito da Matteo la Ruspa: Ovvero sparare in senso verbale (per ora) ai negri.

D'altronde perchè rilassarsi con un bel libro o fare enigmistica, si favorirebbe troppo lo sviluppo del cervello, meglio che rimanga com'è...ovvero con le minime particelle funzionali.

E allora vai con il negretto: crolla una casa la  colpa è loro, ci sono gli aumenti del pedaggio autostradale la colpa è  loro, il Governo è incapace la colpa è sempre del negretto di turno.

La scuola pubblica è allo sfacelo la colpa è loro, i femmicidi non si fermano la colpa è loro,  potrei andare avanti all'infinito, ma per gli impavidi " ruspaioli" la colpa ha un colore solo: quella dei negri.

Per ora sono solo parole, ma occhio che dalla teoria alla pratica il passo è breve, per lumi domandare ai vecchietti tedeschi come era iniziato la " ruspa" contro gli ebrei.

Staremo a vedere come finirà questa estate se con l'inizio dell'arma di distrazione di massa,ovvero il campionato di calcio, i " non son razzista però" si calmeranno e le loro invettive andranno dirette verso l'avversario di turno.

In ogni caso Auguro anche a loro Buon Ferragosto, e occhio a non abbronzarvi troppo, rischiereste di esser scambiato per un " negretto ".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Vergogna senza limiti

Post n°2255 pubblicato il 04 Agosto 2017 da paperino61to

Oggi al lavoro un paio di colleghi mi hanno riferito l’ennesima Vergogna sul contratto di solidarietà. In sintesi vi è un minimo di giorni da lavorare( 75 circa) a un massimo di 100. Ora immaginate di arrivare all’ultimo giorno o meglio settimana di lavoro, la vostra mente è proiettata al luogo dove farete le vacanze, riuscite ad immaginarlo? Bene, ora immaginate di essere chiamati dal capo personale dove con il suo splendido sorriso a 64 denti vi comunica che la prossima settimana dovete lavorare: “ Non ha fatto i 75 giorni previsti dall’accordo,  e quindi l’Inps non paga la solidarietà”.

Potete facilmente intuire il povero o i poveri malcapitati, cascare come pere dall’albero, anche perché la ditta non è partita mesi fa ad avvertire gli sfortunati operai ma bensì una settimana fa.

In questi casi cosa si fa? Ci si precipita a rotta di collo dal delegato, ovvero da quelli che avevano il DOVERE di Avvertire di questa cosa, e loro che fanno? Con serafica e pacifica calma dicono: “ Non puoi fare nulla, l’accordo parla chiaro, ti tocca venire a lavorare”.

Appunto Parlare CHIARO!! Direte ma non hanno fatto Assemblee per spiegarvi questo tipo di contratto? Certo, le hanno fatte, ma hanno DETTO solo quello che Conveniva a Loro dire. Difatti di questa cosa NON Hanno minimante fatto cenno, e mica solo di questo.

Dei famosi Cento giorni ( massimo che un operaio/a può fare) totale silenzio, altrimenti qualcuno potrebbe domandare : “ Ma perché quello supera i giorni massimi e io non ne ho fatto neanche i minimi?”.

Una cosa in comune avevano le Assemblee, tutti a Gonfiarsi il petto e a dire: “ Con questo contratto NESSUNO rimarrà a casa, Tutti Lavoreranno a Rotazione”.

BALLA EPOCALE: 800 persone sono ancora a casa senza avere fatto un Giorno di lavoro. Il Restante ad arrivare a circa 1200 persone: un terzo ha fatto Non ha fatto il minimo, l’altro terzo il minimo e il rimanente ha superato il massimo.

 

Complimenti a chi Ha FIRMATO, ma soprattutto Complimenti Per NON avere detto chiaramente le FREGATURE che comportava questo tipo di contratto….e per favore Evitate di dire che altrimenti eravamo Licenziati, in Due stabilimenti NON è stato firmato eppure nessun operaio è a spasso!!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Icone del cinema Western

Post n°2254 pubblicato il 03 Agosto 2017 da paperino61to

Con questo post ritorno ragazzino ma soprattutto spero di far piacere a chi come me ama il genere Western quello con la W maiuscola. La coppia più famosa nel mondo della celluloide , che ha portato a dei Capolavori di questo genere è senz’altro quella di John Ford e John Wayne. Chi non ne ha mai sentito parlare alzi la mano.

 

                    

A partire fin dal loro primo film di successo : Ombre Rosse del 1939 si era capito che sia attore che regista non sarebbero diventate delle Icone del cinema western. Proseguendo per altri capolavori come Sentieri selvaggi, L’uomo che uccise Liberty Valance del 1962( con James Stewart e Lee Marvin, due colossi di Hollywood), Cavalcarono insieme del 1961  ( con James Stewart e Richard Widmark)

Come non accennare alla cosiddetta trilogia della Cavalleria americana? Anche se in effetti a bene vedere sono quattro i film in cui Ford dedica a loro.

 

 

                  

 

Il Massacro di Forte Apache del 1948:  ( con Henry Fonda, Shrley Temple  con Wayne protagonista in tutti questi quattro film:

 “ Il colonnello Thursday prende il comando di un forte in territorio Apache e si porta con sé la figlia. La sua concezione della disciplina e i pregiudizi lo mettono in conflitto con il capitano York; la sua testardaggine lo porta a uno scontro con i pellerossa di Cochise e alla sconfitta”

                            

 

 Del 1949 è invece i  Cavalieri del Nord Ovest ( con Joane Dru e con il caratterista per eccellenza in parecchi film di Ford, Ben Johnson):

“Alla vigilia della pensione, un capitano di cavalleria esita a lasciare il comando in una fase difficile nei rapporti con i pellerossa perché intuisce che il suo giovane successore non è ancora maturo per il posto”. Un Wayne stupendo nella parte del futuro pensionato ma  che è ligio al dovere fino in fondo.

                     

 

 Del 1950 Rio Grande in Italia tradotto in Rio Bravo ( con Mauren O’Hoara nella parte della moglie di Wayne, Ben Jhonson)

“Dopo sedici anni di separazione il colonnello Kirby, comandante di un forte nel West, rivede la moglie, venuta per riscattare il contratto di arruolamento del figlio, una delle reclute appena arrivate. Seguono peripezie con Apache in rivolta”.

Infine quello che potrebbe essere un atto di accusa contro la guerra:

                    

Soldati a cavallo del del 1959 ( con William Holden nella parte del medico aggregato al reparto di Wayne )

“Nel 1863, una colonna di cavalleggeri nordisti penetra per 800 km nel territorio dei confederati sudisti per sabotare il nodo ferroviario di Newton da dove partono i rifornimenti per Vicksburg”

. Nel bene e nel male il film è di J. Ford al cento per cento: non manca nulla del suo abituale repertorio. Il ritmo dell’azione prevale sulla psicologia dei personaggi senza schiacciarla e quello che lo rende tra i più significativi film sulla guerra di secessione americana (l’unico che Ford abbia girato sull’argomento, tolto l’episodio per La conquista del West) non è soltanto la singolare fusione di epica e lirica, ma la sua ambivalenza che nasce da due profonde contraddizioni: 1) è un film sulla cavalleria, ma, insieme, un racconto sull’imbecillità della guerra: la carica a piedi dei cadetti sudisti è la denuncia più alta contro la follia bellica che si trovi nella sua opera; 2) i protagonisti maschili sono del Nord ma le simpatie di Ford sono per il Sud e per le sue virtù femminili.

 

                 

 

Ovviamente i due hanno girato altri film insieme, un  piccolo gioiello è Un uomo tranquillo del 1952.

 

          

 

 

Quindi cari amici cosa aspettate a tuffarvi nel vecchio West, immaginarvi nella Monument Valley?  Tralascio di dirvi quante volte ho rivisto questi film ma sappiate che sono tante…ma tante…

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963