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Messaggi del 10/01/2018

 

I Tre cowboy

Post n°2312 pubblicato il 10 Gennaio 2018 da paperino61to

 

A distanza di miglia si vedeva la polvere sollevata dalla mandria in quel giorno di giugno del 1870. Partecipavo anch’io a questo viaggio: mi chiamo Sam e sono il soprastante del ranch “ Bistecche per tutti ”.

   


Le urla dei cowboy si sentivano fino oltre la vallata e sopra tutte, si sentiva la voce di una nostra conoscenza: Paperino detto ” Duck due pistole “.

                   


Le pistole con il calcio in madre perla facevano bella mostra ed erano pendant con il cappello del papero e stivaloni.

“ Squackk…muovetevi ammasso di corna !”. 

                     


A poca distanza lo seguiva, sul suo pony bianco il fidato amico  “ Valentino ”, anche lui vestito come un mandriano provetto. Di Valentino si sentiva il fiato, solo il rumore dei denti faceva capire che era intento nel suo hobby preferito: mangiare la sua carota.

Accanto a lui il nipotino di “ Duck due pistole “, il piccolo Francesco detto anche” Little Frankie “, un fanciullo con le guance rubiconde e un sorriso simpatico e molti di noi cowboy lo hanno soprannominato “ Ugola d’oro”.

                


“ Al suo confronto le urla degli Apache sono sinfonie” soleva dire il cuoco dall’alto del suo carro nel sentire la forte voce di Little Frankie.

Perché Little Frankie aveva il vizio di strillare se il suo rancio era ristretto o meglio se la sua razione di latte era scarsa. Purtroppo per lui, era precluso dai famosi fagioli con lardo del cuoco e dal caffè, il tutto condito da una sorsata di ottimo whisky.

“ Papero, quanto manca per arrivare ad Abilene? Ho la coda che chiede pietà a forza di stare in sella” domandava il coniglietto.

“ Se ti mettevi un cuscino come ho fatto io ora non avresti da lamentarti”.

“ Già, mancava ancora il cuscino, così avrei fatto ridere l’intera mandria, non solo i cowboy”.

“ Sgrunt, vorresti dire che mi prendono in giro?” il becco del papero era diventato rosso dalla collera.

“ Prova ad andare da Buffy e domanda a lui”.

                       


Buffy era il capo dei  longhorne ( vacca con lunghe corna), un enorme  toro da cui era meglio girare al largo specialmente se gli giravano gli zebedei,  e credete al vecchio Sam, quando dice che il toro aveva sovente di questi giramenti.

Lo portavamo con noi perché era un ottimo capo mandria nel suo genere, le vacche non pensavano a scappare se c’era lui nei paraggi, sapevano di rischiare grosso, ovvero non avrebbero ricevuto più le sue “ attenzioni”, non so se capite a cosa mi riferisco con il termine attenzioni.

“ Hey ammasso di corna, posso farti una domanda?”.

Buffy guarda il papero con sorriso beffardo  immaginando già la sua domanda.

Una scatola di Manzotin compare come magia nella mano del piumato: “ Occhio alla risposta, altrimenti la fine che farai sarà questa…parola di Duck due pistole”.

Il povero Buffy scosse la testa e si fece serio poiché aveva capito l’antifona, rispose che non faceva assolutamente ridere con il cuscino sotto le piume ma anzi il papero sembrava un nobile cavaliere della tavola rotonda.

Duck sorrise a queste parole, voltò il cavallo e tornò al fianco di Valentino, il quale assistendo alla scena scosse la testa mentre Little Frankie stava per cominciare la sua musica di pianti, era l’ora del suo spuntino a base di latte.

            

In lontananza si udiva il suono dei tamburi indiani, era la tribù dei Kiowa che organizzava una festa a cui noi visi pallidi eravamo l’attrazione principale.

“ Presto, Valentino, fai muovere questa dannata mandria, dobbiamo arrivare a quell’altura” il capo mandria indicò con il dito la loro meta.

La mandria aveva odorato quale pericolo correva ed incominciò a muoversi, purtroppo per i cowboy,  i bovini si mossero ognuno in direzione diversa. Qualcuna delle vacche sventolava il biglietto per Honolulu.

Penammo non poco nel raggruppare la mandria, mentre il suono dei tamburi si avvicinava sempre di più.

Ai Kiowa si erano aggiunti i fieri Comanches. Little Frankie nella sua beata incoscienza, batteva le manine, finalmente avrebbe visto da vicino i terribili indiani descritti dai racconti di suo nonno papero.

      


Anche gli indiani volevano arrivare per primi sull’altura e così facendo si scatenò una corsa. Il loro gran capo Marpionne detto anche “ Bugie Grosse “era in testa con il suo cavallino dipinto di rosso, mentre Duck due pistole perse il cuscino e ad ogni sobbalzo una piuma volava via. Valentino lo si vedeva correre con il pony sulla schiena, alla mia domanda del perché, rispose che se aspettava che fosse il cavallo a portarlo in salvo avrebbe festeggiato Natale con gli indiani.


                     

Fu così che la polvere da sparo si mescolò alle urla degli indigeni, le frecce oscuravano il cielo, Valentino pregava Santa Catalogna e promise che mai più avrebbe preso in giro Paperino se si fosse salvato. Duck due pistole sparava a destra e a manca senza colpire un solo indiano.

I pellerossa con i colori di guerra dipinti sul viso, si fregavano le mani: “ Stasera visi pallidi alla flambé con contorno di salsa di coniglio e becco di papero” tuonava il gran  “ Cracco Chef “.

La situazione era grigia, lo scalpo mio e di tanti altri ragazzi era appeso a un filo. Kiowa e Comanches si avvicinavano sempre di più, eravamo disperati.

                     

Poi Little Frankie trovò non so come una trombetta e si mise a suonarla, oddio suonarla, diciamo che emetteva delle note stonate. Tra queste  azzeccò il suono della carica della cavalleria e in un attimo gli indiani sparirono annunciando che sarebbero diventati vegani, tranne Chef Cracco che tra le lacrime urlava: “  Non mi meritate, arrangiatevi, stasera per cena farò cactus con erbette e guai a chi si lamenta”.

Capimmo che eravamo salvi, il bimbetto fu portato in trionfo mentre intonavamo canti di gioia per lo scampato pericolo.

“ Tutto suo nonno “ disse il piumato mentre Valentino intonava l’inno dei mandriani : “ Oh Susanna “.

        

Riprendemmo la marcia verso Abilene e in un paio di settimane giungemmo in quella città. Per festeggiare andammo in un saloon, mentre Little Frankie con suo nonno Duck due pistole e Valentino ripresero il viaggio verso altre avventure.


              



          Dedicato al piccolo Francesco...


  

 

 
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