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IL GELSOMINO

Post n°32 pubblicato il 22 Luglio 2006 da Sibillias

La parola "Gelsomino" deriva dal persiano "yasamin" con la sovrapposizione della parola "gelso ". Appartiene alla famiglia delle Oleaccee, dai fiori stellati bianchi o gialli e molto profumati. Comprende circa duecento specie arbustive. Il Gelsomino più noto è lo Jasminus officinale.

Altra specie rinomata è lo Jasminum umile.
In tedesco: der Jasmin. In inglese: the jasmine.
Aimè-Martin dice che il Gelsomino sembra essere stato creato appositamente per servire, emblema dell' amabilità e lo paragona alle persone di carattere perfetto, che sembrano messe nella società per arricchirla moralmente.
Il Gelsomino, originario del Malabar nelle Indie Orientali, fu importato nell'Europa dai navigatori spagnoli in epoca non ben precisata fra il 1524 ed il 1528. Ma in Italia sembra però che esistesse anche prima di quel tempo e ne fa prova una figura di tal fiore ben disegnata e colorita che si trova nel Codice lasciatoci dal Rinio "Liber de Simplicibus" scritto nel 1415. Forse il Gelsomino ebbe nei suoi primi tempi la sorte comune con tanti altri fiori, fu o poco conosciuto o poco apprezzato.
La coltivazione del Gelsomino è delle più facili. Qualunque terra gli conviene, vegeta però meglio nei terreni leggeri e freschi ingrassati con letame cavallino ben macerato. I geli, se intensi e prolungati, possono uccidere i suoi rami, ma è raro che guastino le sue radici per cui, avvenendo ciò, basta tagliare in primavera verso terra i suoi rami per ottenere getti rigogliosissimi e riparare in soli due anni il danno sofferto.
In certe zone d'Italia, specialmente il Liguria, si coltiva il gelsomino per uso in profumeria
.

 
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