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Qualcosa di me...

Benvenuti in questo spazio. Ogni commento è gradito e motivo di dialogo. Sono attratta dallo scambio di pareri e dalla comunicazione delle menti in qualsiasi forma avvenga. Adoro le idee, le prese di posizione se non eccessivamente monotone e vincolanti, la determinazione nel portare avanti un concetto.

 

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Ulisse, da Itaca ad Itaca

 

Kandinsky - il sogno in rosso (che meraviglia)

 

 
Creato da: Sibillias il 04/06/2006
Uno Spazio di Libere Espressioni molto, molto Personale...

 

 

RITORNO AL BLOG

Post n°133 pubblicato il 02 Novembre 2015 da Sibillias

Ritorno al mondo del blog, ben più adatto a lasciarsi andare a pubbliche confidenze e a dare contributi sotto forma di post o commenti. Gli altri social mi danno la sensazione di essere strumenti per mostrarsi esteriormente o per sentirsi un po' vip... un saluto a chi legge.

 
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Il Mio Pane

Post n°132 pubblicato il 18 Giugno 2013 da Sibillias

Che emozione! Ieri ho creato la mia prima pagnotta di pane. E' grazie al Piccolo Fornaio - macchine per il pane - Kenwook BM250 che ho potuto dar vita al mio pane integrale e con tutti ingredienti sani! Sono attenta all'alimentazione. Già, penso che il nutrirsi per dare ascolto allo stomaco sia ben meglio dell'ingurgitare qualcosa per assecondare la gola; E' stata una sorpresa riuscire a gustarmi subito il pane appena sfornato immediatamente dopo il mio primo tentativo. Beh, per chi avesse questa stessa macchina, consiglio di mettere un cucchiaio in più di olio e di evitare ingredienti come latte in polvere o cocco essiccato; inoltre, se vi volete bene preferite il sale iodato e lo zucchero di canna a quelli raffinati! Un grosso ciao.

 
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Rinnovamenti

Post n°131 pubblicato il 05 Novembre 2012 da Sibillias

Avverto pace. E' come se tanti rancori, tante incomprensioni, tante situazioni non tollerate, tanti senti di colpa, tanta rabbia, tanto pianto... fossero d'improvviso crollati, avessero perso la loro forza di rendermi schiava o negativa. So che ancora non ho raggiunto ciò che più vorrei, ma sento armonia attorno me e in me.

 

 
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Piccoli rinnovamenti

Post n°130 pubblicato il 05 Novembre 2012 da Sibillias

Nel mese di agosto ho voluto rinnovare il mio appartamento. Ho iniziato dalla camera da letto.Beh, non era economico cambiare tutto l'arredamento, così ho deciso di riverniciare e modificare qualcosa io e acquistare solo l'indispensabile per poter arrivare ad uno stile più rustico o cmq meno moderno partendo da un arredamento etnico in rovere moro alternato al rovere chiaro. Impresa non facile, ma ci ho provato ed ancora, devo ammetterlo, ho tanto da fare. Ho voluto lasciare il ponte libreria e la testata del letto in rovere moro, ma ho tolto la coppia di comodini, decisamente moderni, in struttura rovere moro con i cassetti rivestiti di un vetro color rosso scuro. Mi è piaciuto il risultato ottenuto acquistando all'IKEA due comodini in legno verniciato bianco - ed è davvero legno - della linea Hemnes. Ho insierito i miei nuovi mobiletti lì nello spazio lasciato libero togliendo gli altri. Ok, gli altri erano proprio della misura adatta per entrare nell'incavo del ponte libreria, ma l'effetto mi ha sorpreso e ora preferisco così questa parte della comera. Nei prossimi post andrò avanti con il resto della stanza.

 
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28.08.2012

Post n°128 pubblicato il 29 Agosto 2012 da Sibillias

L'ho risentito. Gli ho chiesto come fossero andate le sue ferie ed ecco che, dopo pochi minuti dal mio sms, mi ha telefonato al numero di casa. E' straordinario e normale al tempo stesso parlare con lui. Mi ha stupito il suo gesto: il chiamarmi al numero fisso, spontaneamente, senza avvisare e, soprattutto, il chiamarmi. La sua voce mi ha trasmesso tranquillità, ma non calore come l'altra volta e nemmeno gioia. Ho avvertito, a più riprese, nel suo corrispondermi, un pizzico di disappunto.  E' la sua la voce che più sento familiare ed anche se questa sensazione non me la so spiegare non posso che assecondarla e comprendere il mio desiderio di entrare in contatto con lui.

 
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02.08.2012

Post n°126 pubblicato il 09 Agosto 2012 da Sibillias

E' entrato in contatto con me, dopo mesi di silenzio... che emozione. Sentire la sua voce , la voce che più mi è familiare, mi ha riscaldato l'anima. Percepire la sua curiosità per le mie idee e azioni, condividere un discorso a mezza notte inoltrata, sorridere insieme come se il tempo tra noi si fosse fermato all'istante che ha preceduto il nostro addio di aprile... beh, un momento perfetto.

La coincidenza ci farà incontrare e chiamalo destino quel percorso naturale che due puntini  dentro l'universo raggiungono la strada che li illumina di immenso.
La confidenza mischierà le carte da non capire mai qual è il punto di confine... 
E' questo il senso di un momento già perfetto, è questo il punto dove inizia tutto quanto... ARRIVI TU

 

 
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Assenza dolorosa

Post n°125 pubblicato il 20 Giugno 2012 da Sibillias

In questi due mesi ho provato ad accogliere quanto la vita mi ha offerto di volta in volta dopo il momento più triste della mia esistenza. Ho provato a sopravvivere e, forse, anche a divertirmi. Ho avuto una relazione con un uomo parecchio più grande che mi ha distratto dal mio dolore, ma non ho voluto portarla avanti. Beh, si trattava di un personaggio importante nel mio ambiente e le sue attenzioni mi hanno lusingato, ma nulla di più. Ora frequento un uomo di nove anni più giovane e chissà... ci sto provando, ma l'intensità con cui ho vissuto la relazione con G. non la sento e penso non la sentirò più. E' una cazzata che il tempo aiuta a star meglio dopo un addio. Due anni addietro ero stata 7 mesi senza aver contatti con G. eppure il mio dolore per la sua assenza aumentava con lo scorrere del tempo.  Ora, nuovamente, dopo l'ennesimo suo addio mi ritrovo a sentire un senso di incompletezza. Mi voglio bene, accolgo ciò che la vita mi offre, rido, ho ottimi risultati nel lavoro e nello studio, frequento un uomo... eppure qualcosa non va. Più passa il tempo e, maledizione, più mi rendo conto che G. è qualcosa di speciale a livello animico e che tutte quelle persone che mi dicono "volta pagina" non hanno capito un cazzo. Non riesco a togliermi dalla testa le sue ultime parole "sto frequentando una persona, almeno con lei non sento di dovermi difendere come con te e son tranquillo... che ne so se m'innamorerò o come andrà, ma so che non soffrirò più come ho sofferto con te".

 
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5 aprile

Post n°124 pubblicato il 07 Aprile 2012 da Sibillias

Il 5 aprile ho scoperto che è insieme ad un'altra. Un dolore così intenso e devastante non pensavo nemmeno si potesse provare.

 
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sabato al locale

Post n°123 pubblicato il 28 Marzo 2012 da Sibillias

Vorrei che sabato, alla festa organizzata dalla mia amica, accadesse l'evento che attendo con ansia o qualcosa che mi aiutasse, se non altro, ad avvicinarmi a quanto desidero. Incrocio le dita.

 
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Mi chiedo...

Post n°122 pubblicato il 10 Febbraio 2012 da Sibillias

PERCHE'?

 
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Quando ho Cominciato ad Amarmi

Post n°121 pubblicato il 25 Gennaio 2012 da Sibillias

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito com'è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io. Oggi so che questo si chiama "rispetto".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di desiderare un'altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda é un invito a crescere. Oggi so che questo si chiama "maturità".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene. Da allora ho potuto stare tranquillo. Oggi so che questo si chiama "stare in pace con se stessi".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento, ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi. Oggi so che questo si chiama "sincerità".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: persone, cose, situazioni e tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso; all'inizio lo chiamavo "sano egoismo", ma oggi so che questo è "amore di sé".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di voler avere sempre ragione. E cosi ho commesso meno errori. Oggi mi sono reso conto che questo si chiama "semplicità".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro. Ora vivo di più nel momento presente, in cui tutto ha un luogo. E' la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo "perfezione".

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato. Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore, l'intelletto è diventato un compagno importante. Oggi a questa unione do il nome di "saggezza interiore".

Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrano fra loro
dando origine a nuovi mondi.

Oggi so che tutto questo è la vita.
(Charlie Chaplin)

 
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Dialoghi di Chat

Post n°120 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da Sibillias
 

 In dieci anni le modalità di approccio in chat sono cambiate. Quando, da ragazzina, entrai, per la prima volta, in contatto con la realtà della chat restai sorpresa di quante conversazioni interessanti era in grado di donarmi questa curiosa dimensione virtuale. Relazionarsi con i vari utenti era una distrazione, una evasione, un confronto di idee, uno scambio di confidenze e così via. Anche oggi è così, ma è cambiato lo stile con il quale le persone si rapportano con chi è dall'altra parte del monitor. Per stile intendo il modo con cui un soggetto dà avvio, porta avanti e conclude una "chattata"; ed essendo una comunicazione in forma scritta, ecco che fondamentale è il linguaggio adottato. A parte che il linguaggio è importante anche quando due persone si incontrano con la possibilità di guardarsi, di annusarsi, di toccarsi, etc. Tuttavia, un dialogo scritto è basato solo sulla terminologia scelta, di volta in volta, dagli utenti. Tutto questo discorso è per arrivare ad una asserzione: la chat è cambiata negli ultimi dieci anni in quanto è cambiato il linguaggio delle persone. Ed ora mi chiedo: in che modo è cambiato il linguaggio? Innanzitutto, va tenuto presente che nel corso della storia umana il linguaggio inevitabilmente ha subito innumerevoli evoluzioni e che è impensabile non avvenga ciò: il linguaggio esprime e rappresenta le dinamiche sociali di un dato contesto storico-ambientale. Se è vero che l'uomo tende ad una costante evoluzione allora anche il linguaggio seguirà tale processo evolutivo. Il problema nasce dalla doppia natura dell'uomo: il suo essere razionale, materiale, terreno e il suo essere sentimentale, istintivo, spirituale. In cosa si è evoluto l'uomo? Temo che la massa miri all'evoluzione razionale e materiale e che solo i più coraggiosi e i folli mirino all'evoluzione dell'anima. E' la massa degli utenti di un prodotto o di un servizio il fulcro degli sviluppi comportamentali: le mode nascono o dalle tendenze della massa o da inutili necessità proposte dai media in modo subliminale alla massa. Dopo questa analisi, posso giungere alla conclusione che se ora in chat è moda scrivere "dgt" al posto di "digiti", "c6" al posto di "ci sei", mettere tutti gli accenti sbagliati, utilizzare un linguaggio poco curato, omettere apostrofi e punteggiatura o non divertirsi più con fantasie retoriche è perché la massa sceglie di appoggiare uno sviluppo materiale a discapito di quello spirituale.

Tutto questo linguaggio scazzato giovanile porterà ad una freddezza delle comunicazioni interpersonali allarmante. La pigrizia nel cercare termini che possano esprimere in modo vivido le sensazioni porterà all'impoverimento delle sensazioni stesse. Dà ansia la fretta che si mostra ad un interlocutore attraverso parole che abbreviate perdono musicalità, colore, poesia... spessore! Chi non gioca amorevolmente con le parole ha paura dell'intensità delle relazioni, chi è pigro nell'esprimersi è pigro nel difendere le sue idee; chi sceglie di usare termini sterili o parole spente perché inflazionate o parte di sciocchi luogni comuni uccide la fantasia. E per me la fantasia è alla base di tutto.      

 
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Auguri a tutti!

Post n°119 pubblicato il 31 Dicembre 2011 da Sibillias

E' stato un anno difficile per me e il mio augurio va a tutti quelli che non sentono serenità, che non possono gioire del calore di una famiglia, che non hanno accanto la persona che più amano... a tutti gli altri auguro di mostrarsi più disponibili per chi è al di fuori del loro piccolo mondo, cercando di non dare affetto solo a chi conviene.

 
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Confusione

Post n°118 pubblicato il 01 Novembre 2011 da Sibillias

In certi momenti sembra che ogni evento sia un ostacolo al percorso di vita che si vuole affrontare. Mi chiedo se in casi così non si tratti di segnali inviati da uno sperimentatore divino per comunicare al terrestre che è necessario cambiare rotta, in modo da adempiere ad un'altra missione. Mi chiedo se è bene lottare, andare contro le facili consuetudini o aspetti tradizionali solo per giungere ad una meta che chissà come mai è delineata nella mente umana. Forse, ogni qual volta ci si imbatte in difficoltà si sta procedendo male. Magari è saggio arrendersi a ciò che è già disegnato senza illudersi di poter migliorare un sentiero per via del libero arbitrio. Sento confusione. 

 
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Storiella con Morale

Post n°117 pubblicato il 24 Ottobre 2011 da Sibillias

Un giorno, il giovane re Artù fu catturato ed imprigionato dal sovrano di un regno vicino. Mosso a compassione dalla gioia di vivere del giovane, piuttosto che ucciderlo, gli offrì la libertà a patto, però, che rispondesse ad un quesito molto difficile:

"Cosa vogliono veramente le donne?"

Artù avrebbe avuto a disposizione un anno, trascorso il quale, nel caso in cui non avesse trovato una risposta, sarebbe stato ucciso.

Un quesito simile avrebbe sicuramente lasciato perplesso anche il più saggio fra gli uomini ed al giovane Artù sembrò una sfida impossibile; tuttavia, avendo come unica alternativa la morte, Artù accettò la proposta e fece ritorno al suo regno.

Ivi giunto, iniziò a interrogare chiunque:

la principessa, le prostitute, i sacerdoti, i saggi, le damigelle di corte e via dicendo, ma nessuno seppe dargli una risposta soddisfacente.

Ciò che la maggior parte della gente gli suggeriva era di consultare una vecchia strega, poiché solo lei avrebbe potuto fornire la risposta, ma a caro prezzo, dato che la strega era famosa in tutto il regno, per gli esorbitanti compensi che chiedeva per i suoi consulti.

Il tempo passò... e giunse l'ultimo giorno dell'anno prestabilito, così che Artù non ebbe altra scelta che andare a parlare con la vecchia strega, che accettò di rispondere alla domanda, solo al patto di ottenere la mano di Gawain, il piu nobile dei Cavalieri della Tavola Rotonda, nonché migliore amico di Artù!

Il giovane Artù provò orrore a quella prospettiva...

La strega aveva una gobba ad uncino, era orrenda, aveva un solo dente, puzzava di acqua di fogna e spesso faceva anche dei rumori osceni!

Non aveva mai incontrato una creatura tanto ripugnante.

 Perciò si rifiutò di accettare di pagare quel prezzo e condannare, così, l'amico a sobbarcarsi un simil fardello!

Gawain, venuto al corrente della proposta, volle parlare ad Artù dicendogli che nessun sacrificio era troppo grande per salvare la vita del suo re e la tavola rotonda, e che quindi avrebbe accettato, di buon grado, di sposare la strega .

Il loro matrimonio fu pertanto proclamato e la strega finalmente rispose alla domanda:

"Ciò che una donna vuole veramente è: "essere padrona della propria vita"

Tutti concordarono sul fatto che dalla bocca della strega era uscita senz' altro una grande verità e che sicuramente la vita di Artù sarebbe stata risparmiata.

Infatti, il sovrano del regno vicino risparmiò la vita ad Artù e gli garantì piena libertà.

Ma che matrimonio avrebbero avuto Gawain e la strega?

Artù si sentiva lacerato fra sollievo ed angoscia, mentre Gawain si comportava come sempre, gentile e cortese.

La strega al contrario esibì le sue peggiori maniere... mangiava con le mani, ruttava e petava, mettendo tutti a disagio.

La prima notte di nozze era vicina e Gawain si preparava a trascorrere una nottata orribile, ma alla fine prese il coraggio a due mani ed entrò nella camera da letto, ma che razza di vista lo attendeva!

Dinnanzi a lui, discinta, sul talamo nuziale, giaceva semplicemente la più bella donna che avesse mai visto!

Gawain rimase allibito e, non appena ritrovò l'uso della parola, (il che accadde dopo diversi minuti), chiese alla strega cosa le fosse accaduto.

La strega rispose che era stato talmente galante con lei quando si trovava nella sua forma repellente che aveva deciso di mostrarglisi nel suo altro aspetto e che per la metà del tempo sarebbe rimasta così, mentre per l'altra metà sarebbe tornata la vecchiaccia orribile di prima.

A questo punto, la strega chiese a Gawain quale dei due aspetti avrebbe voluto che ella assumesse di giorno e quale di notte.

Che scelta crudele!

Gawain iniziò a pensare all'alternativa che gli si prospettava: una donna meravigliosa al suo fianco durante il giorno, quando era con i suoi amici ed una stregaccia orripilante la notte? O forse la compagnia della stregaccia di giorno e una fanciulla incantevole di notte, con cui dividere i momenti di intimità?

Voi cosa avreste fatto?

La scelta di Gawain è distante solo un paio di righe, ma non leggete, finché non avrete fatto la vostra scelta!

 

 

 


Il nobile Gawain disse alla strega che avrebbe lasciato a lei la possibilità di decidere per se stessa
.

 

Sentendo ciò, la strega gli sorrise e gli annunciò che sarebbe rimasta bellissima per tutto il tempo, proprio perchè Gawain l'aveva rispettata, e l'aveva lasciata essere padrona di se stessa!

La morale di questa storia?

Non importa se la tua donna è bella o brutta, se è intelligente o stupida... in fondo in fondo è sempre una strega!!!

 
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E La Pioggia?

Post n°116 pubblicato il 28 Settembre 2011 da Sibillias

Non piove più? Si dovrà eliminare il termine pioggia dal dizionario? Io questo sole aggressivo non lo sopporto più! Fii nuvole mettevi al lavoro!!! La situazione è insostenibile.

 
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No circolo vizioso

Post n°115 pubblicato il 26 Settembre 2011 da Sibillias

Chi soffre del proprio essere al mondo è nella trappola che egli stesso si crea: il suo problema consiste nella continua ricerca di una soluzione e solo rompendo il circolo vizioso di problema-soluzione e soluzione-nuovo problema egli scoprirà che un'alternativa è possibile.

Naturalmente, quest'alternativa sarà una nuova verità, una nuova costruzione; ma se si rivelerà più adeguata, non solo sarà fonte di minore angoscia, ma trasmetterà quella confortante sensazione di armonia senza la quale l'uomo non può vivere.

(tratto dalla Realtà Inventa - Contributi al Costruttivismo di Watzlawick)

 
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Frase del giorno:

Post n°114 pubblicato il 23 Settembre 2011 da Sibillias

L'AMORE CHE CHIEDE QUALCOSA IN CAMBIO NON E' AMORE

 
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Diagnosi pericolose

Post n°113 pubblicato il 22 Settembre 2011 da Sibillias

Di recente, ho letto qualcosa di interessante su uno dei testi consigliati per Sociologia. Ora è tutto discutibile, ma di certo si tratta di affermazioni che destano la mia curiosità.

La diagnosi produce la condizione patologica; la condizione rende necessaria l'esistenza di quelle istituzioni in cui può essere curata. L'ambiente dell'istituzione, dell'ospedale psichiatrico, determina l'impotenza e la spersonalizzazione del paziente, il quale - in modo autoriflessivo - conferma la correttezza della diagnosi. UNA PROFEZIA CHE SI AUTODETERMINA. (tratto dal testo di Watzlawick La realtà inventata)

LA PSICOANALISI E' LA MALATTIA DI CUI RITIENE ESSERNE LA CURA (aforisma)

 

 
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Informazione

Post n°112 pubblicato il 18 Settembre 2011 da Sibillias

Ogni informazione è al contempo deformazione. Il diritto all'informazione è al contempo inseparabilmente legato al diritto alla deformazione, che appartiene a tutto il mondo. Più si produce informazione, più si crea un chaos di informazione sfociante sempre più in rumore. La distruzione dell'informazione come del resto la sua produzione, è il diritto inalienabile di ognuno.

 
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