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Dietro le ciglia sottili
Post n°405 pubblicato il 22 Febbraio 2012 da simurgh2
"I quaderni di Malte" di Rilke E’ un romanzo-non romanzo, un quaderno di visioni,racconti e memorie.
"..Tutto diventa archivio: la fermata dell'autobus in fondo alla via, il giornale che leggo, un film che amo, la vista del tramonto dalla mia finestra, il tè che bevo, il vicolo in cui cammino a Istanbul. Attraverso un imbuto mentale, possiamo rovesciare nella vasta sacca del romanzo elenchi e inventari, orari delle ferrovie, poesie, commenti alle poesie, commenti di commenti, riassunti di altri romanzi, saggi storici e scientifici, testi filosofici, favole, digressioni, aneddoti: il romanzo accoglie qualsiasi cosa, anche l'irreale, l'inverosimile, l'impossibile, e tutto ciò che appartiene al regno dei cieli..." "..Pamuk ricerca il centro di ogni romanzo: quel punto invisibile, dal quale tutto il libro è sgorgato e che continua a contenerne il segreto. Ma esiste davvero il centro di un romanzo? Credo che tutto il romanzo sia centro: i personaggi principali, quelli minori, i paesaggi, i capitoli, le immagini, persino i punti e i punti e virgola. Eppure, in parte Pamuk ha ragione. Il vero lettore non legge mai il libro apparente, che splende in superficie, ma il libro segreto, che sta nascosto negli strati più profondi, come negli strati successivi di una torta. Il lettore lavora nel buio, a tentoni, a tastoni, illuminato soltanto da una piccola lampadina portatile. Se vuole capire, le formule rapide e lusinghiere non gli servono a molto. Laggiù ogni cosa è così piccola, così delicata, così fragile. Con la sua lampadina portatile, il lettore segue il significato di ogni elemento, i rapporti che si stabiliscono tra gli elementi, le associazioni e le combinazioni e le corrispondenze, le trasformazioni e le condensazioni del materiale.."
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