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Post n°270 pubblicato il 25 Luglio 2011 da simurgh2
Cecità e cicogne a Fatima-Zahra Io sono Fatima-Zahra e tu sei il mio profeta: Ieri Juan Goytisolo guardava le cicogne da una terrazza di Jamaa el Fna. Fra qualche giorno migreranno, dice. Nel frattempo prove di volo. Quale Come il vecchio Hasan. La cecità gli ha tolto lo spettacolo Così le mie gambe sordomute, come le chiamavi, Io sono Fatima-Zahra e tu sei il mio profeta: di Massimo Rizzante Nota
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
L'autobus si riempì di lunghe ombre.
Ad una fermata sali Fatima-Zahra. L'autista aveva queste manacce da orso. Prendeva manciate di piccole olive piccanti da un cartoccio vicino al grande volante e se le faceva scivolare in bocca sollevando la testa, poi sputava gli ossi fuori dal finestrino con un fffthciù.
Fatima-Zahra aveva i piedi scalzi, erano bagnati. Doveva aver risalito il torrente.
Ogni cosa ha un significato nascosto.
Cicogne appollaiate sui nidi sopra i pali della linea elettrica osservavano.
Gli uccelli notturni nascosti tra i rami pareva aspettasero il kurshskaya kosà
L'autista durante una curva sputò un'osso e ruttò
L'amore è non sapere nulla di sè, pensò Fatima-Zahra
L'autista accese la radio Ghir Enta CLICCA e Fatima si mise a cantare sottovocechiudendo gli occhi.
Nuovi mondi si andavano formando e, all'improvviso era musica, ritmo, bellezza
Fatima aveva questo pensiero. Era chiamata al sacrificio di diventare una donna. Credeva di dover impazzire per potersi sposare
Pensai che non volevo sapere come andava a finire questa storia. Pensai che qualcuno era cresciuto oscuramente lontano da me, in qualche luogo dove sapevo prima o poi avrei attraversato e che mi sarei fermato per doverla incotrare. Che le musiche, le canzoni che mi avevano fatto piangere o colmato il cuore nelle notti di pioggia le avevo ascoltate senza sapere che le ascoltavo perchè qualcuno era cresciuto oscuramente per aspettare me ed essere pronto