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« L'incazzato | Il nuotatore » |
Post n°453 pubblicato il 22 Maggio 2012 da simurgh2
In realtà volevo dire de "Il nuotatore" di John Cheever.
"Questo è il dettaglio di un video che potrebbe essere raccontato nuotando. Amo nuotare lentamente con qualcuno e parlare lentamente immergendo alternativamente la guancia a sinistra e a destra. Trattengo l'aria, l'acqua e le parole. Tra le mie frasi e gli abissi c'è lo stesso dialogo dei vivi con i morti. Nulla di cio che vive sotto l'acqua respira a lungo sulla terra, nulla di umano vive a lungo sott'acqua. (Antonella Anedda - La vita dei dettagli) Bill Viola - The reflecting Pool
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SAINKTO NAMTCHYLAK
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-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Il mio interesse, più del come si guarda un quadro, un dettaglio, un'immagine è per la metafora del "sentire" lo sguardo.
Dettagli
Quello evidenziato volevo metterlo in corsivo. E invece...
Beh, dettagli
Il video mi pare abbastanza esplicito, colmo di allusioni, e di privati richiami. Leggere un'immagine mi pare un'applicazione creativa, che ti chiede la dedizione del tempo, che ti intrattenga con lei. In genere non ti risponde subito. Per sua indole ritrosa a svelarti i misteri, e piu ancora le connessioni alla gamma dei tuoi sentimenti, alla tua storia, singola iconologia. La forza immutata nelle ere del simbolico, insomma. Non è che sia possibile usare sempre lo sguardo nostro sulle cose come fosse un coltello, sviscerando gli innumerevoli indizi che, la vita normalmente dissemina,, ma mi pare un buon addestrarsi. Un piacere, per me, anche una cura. Mi piace inventare storie attraverso le immagini. Piu che cercarne significati reconditi. Accedere all'impensato.
Nel dettaglio, credo si celi il sapore, il soffermarsi, quel contemplare da flaneur, che ha un pò del perditempo. Averne da perdere. Che poi è un pò un paradosso e spesso il tempo da perdere e quello che cura. Tempo perso, per qualcosa in cui perdersi, seguirne il flusso, abbandonarsi a dove ti porta. E' come trangugiare un boccone per fame, oppure concedersi il tempo di riconoscere, "liberare dettagli", assaporare quel tempo comunque perso affinare i desideri.
Non so quanto c'entri quello che ho scritto con quello che tu intendevi, ma vabbbè. Dettagli.
mette in fila i ricordi ogni bracciata
l'acqua mette in fila i nomi
non confonde le unghie con i suoni
l'aria con il passato
nelle orecchie fa lo scatto,quell'ondata
battono insieme
coincidono,si rannicchiano,combaciano
ritmo-intenzione-estensione
a volte pare che nuotare sia alternare sonno e veglia,
inganni e sogni trasmutarsi
nell'assenza di coscienza il varco è già ricordo
c'è dissolvenza negli anelli,c'è ritorno
è impossibile seguire le tartarughe in acqua
solo il cuore ode,dieci centomille volte
il suono che non esaurisce il tema
nasce il 4'33'<273 secondi>
la temperatura dello zero assoluto....
dipende dalla luce
Le cose, hanno nomi invisibili
Come nuotassimo in un liquido all'oscuro di tutto
con soli segnali magnetici a bassa frequenza
riconosce la pelle con cui è stata in contatto
Ognuno il suo mare, lo stesso mare riconosce
l'acqua che siamo, il fiume nel mare, correnti
di oceani diversi s'incontrano e producono gorghi
Alifib
La superficie dell'acqua incontra i suoi abissi
in una distanza che disabita le mani. Uno spazio chiuso.
Un vuoto senza pareti, eco di eco che torna.
"Se mi distacco e tu ti allontani" l'acqua mi avverte
Segnali magnetici a bassa frequenza
conduce il suono delle balene
Liquida è la forma di ogni linguaggio in cui puoi annegare
Almost blue
Amniotico senso, ovattato silenzio, placenta di cerva
che il cuore ode, ritrova un battesimo nel battito che esplode
L'acqua cosi, è un linguaggio plurale, plastica bracciata
come l'onda che sulla roccia sbatte ed abbraccia
poi refluisce, si accumula nel basso, riprende, ritorna.
Avverti la forza priva di peso, dentro un suono che assorbe le ossa
come se, nella durata potessero scorrere le cose
ti affanni per tornare al punto di prima
"L'acqua non è cosa che puoi trattenere. E' viaggio iniziatico"
Luggage
Lo spazio che separa ogni suono, li, il silenzio