Stultifera Navis

Non sono ubriaco, ma diversamente sobrio

 


Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare

 

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« La GenesiFine »

Fototessera

Post n°529 pubblicato il 13 Febbraio 2017 da hieronimusb

Che fatica farsi un selfie!

Il nuovo posto di lavoro , tra le altre cose, mi ha chiesto una foto digitale da mettere sul tesserino elettronico.

Oggi ci ho provato, braccio disteso davanti, muro alle spalle, tentativo di sorriso : Click

Non è facile!
Non è facile soprattutto perchè essendo il braccio troppo corto, si perde la possibilità di "sguardo all'infinito" tipico delle fototessera.

Le prime foto , riprese legegrmente dal basso verso l'alto evidenziavano una barba incolta ed una capoccia a uovo , (effetto della prospettiva).

Mi sono fatto la barba e poi di nuovo spalle al muro sul terrazzo peravere più luce, ma il fondo giallino attivava una correzione del colore per cui pareva che avessi messo la testa nel microonde.
Opto quindi per il muro della cucina ed inizio di nuovo.
Dopo aver analizzato la cattiva riuscita delle foto precedenti, tento di ottenere con un artifizio lo "sguardo all'infinito", non guarderò dunque lo schermo, ma fisserò un punto al di là di esso.

Il primo esperimento ottiene un effetto "Oddio ho visto la Madonna!", sguardo che punta verso l'alto ed il sorriso è qualcosa tra l'estatico e l'ebete con una leggera prevalenza di quest'ultimo.

Nuovo esperimento, non male, ma mentre guardo oltre il telefonino non mi accorgo che nella foto c'è solo metà della mia testa e l'altra metà è la mensola con i botticini delle spezie.

Riprovo!
Questa volta con la coda dell'occhio controllo che l'immagine sia centrata, scatto ed il risultato assomiglia molto ad un ritratto di Marty Feldman, l'Aigor di Frankenstein junior Si potrebbe anche ipotizzare che stia dicendo "lupo ululà, castello ululì".

Try it again!

Passo dalla foto segnaletica del mafioso, a quella di chi è appena uscito da una maratona di film  di Dario Argento , la bocca assume via via espressioni schifate, corrucciate, con sorrisi che sembrano quelli di Joker al "Ti spacco il muso".

Alla fine, esausto, scelgo un compromesso! L'occhio destro è vispo, quello sinistro è opaco e spento come se fosse di vetro e l'ombra del naso mi disegna una cicatrice sulla guancia .
Mi sono pure tagliato facendomi la barba.

Basta. mi arrendo, se vogliono la mia foto si prendano questa, non si può fotografare un carciofo e pretendere che sia un ananas.

(Non metto alcuna delle foto sopra riportate, questione di privacy)


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Un blog di: hieronimusb
Data di creazione: 10/12/2008
 

UANDEO (E SE) MORIRÒ

Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto

quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino  fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa

Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire

Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto

 Alex

 
 

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