Stultifera NavisNon sono ubriaco, ma diversamente sobrio |
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia
Perchè saranno giustiziati
Vado alla ricerca della felicità naturale e possibile
sapendo che la felicità non è una meta,
ma un modo di viaggiare
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Post n°540 pubblicato il 17 Marzo 2017 da hieronimusb
Con riferimento al post precedente, stamattina sono stato al commiato funebre del mio amico che si è tenuto presso il Tempio Crematorio in un paesino vicino. Da una porta laterale è entrata la ragazza che aveva il compito di presiedere al rito L'impressione era buona, sobrietà, cura,rispetto, attenzione. Come detto ero amico, ma non intimo, per quando quando la ragazza ha invitato chi lo voleva a parlare per dare il suo saluto non mi sono persentato e nessun altro lo ha fatto. Pare che parlare di Speranza, in un mondo iper tecnologico sia qualcosa di obsoleto, di poco moderno, in fondo sappiamo che dopo non c'è nulla, con la morte tutto finisce... SAPPIAMO?????? Noi possiamo anche creare fegati, cuore, organi artificiali, possiamo alimentare il cervello con elettricità e soluzioni fisiologiche, ma una persona che è stata abbandonata dal soffio di vita non tornerà più ad essere ciò che era, noi non siamo solo la sommatoria della materia e dei processi fisiologici ed elettrochimici, siamo qualcosa di più e lo percepisce chiaramente chi riesce a sintonizzare la sua anima sull'intima bellezza di ciò che ci circonda, di chi ha provato un amore vero e corrisposto.
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INFO
UANDEO (E SE) MORIRÒ
Quando , (e se), un giorno morirò
non voglio un prete che mi parli di un dio in cui non credo
o di paradisi che non mi interessano,
di inferni che non ho meritato
e se un purgatoriò ci deve essere
non sarà diverso dal mondo in cui ho vissuto
quando , (e se), un giorno morirò,
non voglio tombe costruite come casa
nè che si estirpino fiori
se il senso della vita deve essere
nel tornare da dove son venuto
sarà l'utero della terra la mia ultima casa
Quando, (e se) morirò
sarà perchè ho vissuto
in un lungo istante senza tempo
raccolto come seme che diventa albero e poi frutto
come il fiume che corre e corre per tornare al mare
senza pensare neppure un momento
che questa vita possa finire
Se e quando morirò,
sarà perchè ho cercato nell'ultimo viaggio
la chiave segreta del tutto
Alex
Per quanto riguarda lo "smaltimento dei cadaveri", mi trovo più in sintonia con lo Jhator, (con gli opportuni distinguo), piuttosto che con la cremazione che richiede invece un dispendio di energia.
Credo che la materia una volta diventata inerte debba tornare alla "mater" da cui è stata generata, per cui preferisco l'inumazione nella terra, in modo che il corpo ritorni nel ciclo vitale.