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L'Italia si spopola

Post n°87 pubblicato il 20 Giugno 2019 da fantasista76

L'Italia e l'Europa soffrono oramai da anni di un inesorabile calo demografico.

Nel nostro paese questa tendenza è particolarmente marcata e non si vedono segnali di inversione.

Oggi l'Istat ha pubblicato il suo annuale report sull'andamento demografico italiano. I dati confermao il calo e addirittura il presidente si è spinto ad affermare che "La recessione demografica che sta colpendo l'Italia, ormai dal 2015, appare "significativa" e si sta traducendo in "un vero e proprio calo numerico di cui si ha memoria nella storia d'Italia solo risalendo al lontano biennio 1917-1918, un'epoca segnata dalla Grande Guerra e dai successivi drammatici effetti dell'epidemia di 'spagnola'".

Insomma non un rallentamento demografico, ma un vero e proprio spopolamento.

Il presidente Istat continua affermando che "Se fino al secolo scorso la componente demografica ha mostrato segnali di vitalità e ha spesso fornito un impulso alla crescita del Paese anche sul piano economico, oggi potrebbe svolgere, al contrario, un effetto frenante", ha aggiunto Blangiardo, "Viene da chiedersi se siamo (e saremo ancora) un popolo che guarda avanti e investe sul suo futuro o se invece dobbiamo perlopiù sentirci destinati a gestire il presente"

Insomma la questione demografica si fa sempre più pressante.

Occorre che la politica torni ad occuparsene, aiutando concretamente chi vuole mettere su famiglia (come si fa ad esempio nella vicina Francia).

http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2019/06/20/istat-italia-in-recessione-demografica_a9f3f7de-ec02-4064-81fa-c078f9a1ac04.html

 

https://www.istat.it/it/archivio/230712

 

 

 
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This is the end of Europe

Post n°86 pubblicato il 13 Luglio 2015 da fantasista76
 

Sono sconcertato dal trattamento che è stato inflitto alla Grecia dall'Europa, ma sarebbe meglio dire dalla Germania e dai suoi stati-satellite. L'esito del referendum è stato completamente calpestato e si è fatto in modo di far fuori un governo, quello Tsipras, legittimamente eletto. E' la fine del progetto europeo. Questo atteggiamento masochista porterà alla fine di qualsiasi progetto di Stati uniti d'Europa.

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/13/grecia-premier-belga-accordo-tsipras-si-toglie-la-giacca-prendete-pure-questa/1869044/

 

 

 
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Lo sport più amato

Post n°85 pubblicato il 28 Aprile 2015 da fantasista76
 

In Italia, si sa, il calcio è lo sport più seguito ed amato dagli italiani. Purtroppo, però, attorno a questo sport girano una sacco di cose che con lo sport hanno poco a che fare e, in particolare, molti tifosi usano il calcio e il presunto ‘tifo’ per la propria squadra per sfogare gli istinti più beceri.

I soliti episodi, questa volta accaduti a Torino, ma potevano benissimo accadere da altre parti, dimostrano il fallimento completo delle politiche di controllo dei tifosi (biglietto nominativo, tessera del tifoso, tornelli agli ingressi, ecc.). Dentro gli stadi continua ad entrare di tutto, esattamente come prima, salvo poi incontrare, com’è capitato a me una volta, solerti steward che ti fanno buttare la bottiglietta d’acqua mezza piena perché il regolamento dello stadio non consente di portarne da fuori …

 

La mia impressione è la seguente: alla politica fa comodo che le persone continuino a sfogare le proprie frustrazioni attraverso il ‘tifo’ . Sputate contro i pullman delle squadre avversarie e lanciatevi le bombe carte, noi intanto continuiamo a rubare i vostri soldi. Gli ultras comandano in curva, come sempre. Lo stato non è in grado di garantire il mantenimento dell’ordine pubblico all’interno degli stadi.

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/27/juventus-pm-bomba-carta-non-lanciata-ma-accesa-sul-posto-da-ultra-torino/1627702/

 

 
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Ridateci Letta

Post n°84 pubblicato il 06 Agosto 2014 da fantasista76
 

 

Oggi, 6 agosto 2014, l’Istat ha certificato il ritorno in recessione dell’economia italiana. A fine 2013 eravamo riusciti ad affrancarci dal segno meno, ma i primi sei mesi del 2014 hanno riportato la situazione economica allo status quo ante. Ci siamo ricascati insomma, nonostante dal 22 febbraio abbiamo un nuovo governo, che voleva partire in quarta, con una riforma al mese (!).

 

Sono passati soltanto cinque mesi, le riforme tanto strombazzate ovviamente non ci sono state e l’economia italiana ha ripreso il passo del gambero, che sembrava avesse abbandonato. Il provvedimento degli ’80 euro’ si è dimostrato assolutamente inefficace e più populista dei populisti stessi.  Insomma, questi cinque mesi di governo Renzi sono, a mio avviso, un fiasco totale.

 

Prepariamoci in autunno l’ennesimo bagno di sangue, per ‘riassestare’ i conti pubblici, nell’attesa  degli ulteriori che ne seguiranno, al fine di mantenere fede al ‘fiscal compact’, che, non dimentichiamolo, è entrato in Costituzione e dal quale non scapperemo. Tale obbligo ci imporrà di ridurre il debito pubblico, attualmente volato alla fantasmagorica cifra di 2.120 miliardi di euro.

 

Era meglio quando c’era Letta (si fa per dire).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 
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I giovani scappano

Post n°83 pubblicato il 29 Maggio 2014 da fantasista76
 

Torno a parlare sul mio blog dopo un lungo silenzio. Lo faccio dopo la schiacciane vittoria del Pd alle elezioni europee e dopo la pubblicazione di un dato dell’Istat riguardo la situazione dei giovani in Italia e, più in generale, riguardo il lavoro e lo sviluppo demografico.

La fotografia dell’Istat è impietosa e mette a fuoco una situazione lavorativa giovanile drammatica. L’occupazione tra i giovani tra 14 e 34 anni è scesa al 42% (nel 2012 era 52%). Chi trova lavoro lo fa in pratica tramite raccomandazione: i curriculum ben fatti contano zero, a differenza di ciò che accade generalmente in paese come Germania o Regno Unito. Forse è per questo che ben 94 mila ragazzi (26 mila solo nel 2012) hanno lasciato l’Italia. E’ un dato enorme. Le mete preferite sono appunto Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Svizzera. Molti di questi emigrati sono laureati: è una perdita di risorse per il nostro paese impressionante.

Anche le nascite sono al palo: solo 515mila, 12mila in meno rispetto al minimo storico del  1995.

Per tanto l’Italia si conferma un paese in piena involuzione. Al governo Renzi l’arduo compito di invertire la rotta. Auguri.

 

 

 
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