Post n°23 pubblicato il 07 Agosto 2008 da BeoComElSol
Finalmente le Ferie! |
Post n°22 pubblicato il 07 Agosto 2008 da BeoComElSol
1. Come mai per chiudere Windows si deve cliccare su Start? |
Post n°21 pubblicato il 07 Agosto 2008 da BeoComElSol
Un vecchio arabo residente a Chicago da più o meno quarant'anni vuole piantare delle patate nel suo giardino, ma arare la terra è diventato un lavoro troppo pesante per la sua veneranda età. "Caro Ahmed, sono molto triste perchè non posso pintare patate nel mio giardino quest'anno, sono troppo vecchio per arare la terra. Se tu fossi qui qutti i miei problemi sarebbero risolti. So che tu dissoderesti la terra e scaveresti per me. Ti voglio bene, Tuo Padre." Il giorno dopo il vecchio riceve una mail di risposta da suo figlio: "Caro papà, per tutto l'oro del mondo non toccare la terra del giardino! Li è dove ho nascosto quello che tu sai... Ti voglio bene anch'io. Ahmed". Alle quattro della mattina seguente arrivano la polizia, gli agenti dell'FBI, della CIA, la SWAT, i Marines, Steven Seagal, Chuck Norris ed i massimi esponenti del Pentagono che rivoltano il giardino come un guanto, cercando materiale per costruire bombe, antrace o qualsiasi altra cosa. Non trovando nulla se ne vanno con le pive nel sacco... Lo stesso giorno l'uomo riceve una mail da suo figlio: "Caro papà, sicuramente la terra adesso è pronta per piantare le patate. Questo è il massimo che ho potuto velocemente fare date le circostanze... Ti voglio bene, Ahmed". |
Post n°20 pubblicato il 27 Marzo 2008 da BeoComElSol
|
Post n°18 pubblicato il 06 Marzo 2008 da BeoComElSol
( Only for chi conosc english very well) |
Post n°17 pubblicato il 12 Febbraio 2008 da BeoComElSol
Erano circa le 20:00 di sera, mi ero trattenuto di più a lavoro a causa di una riunine e del lavoro che andava finito per il giorno dopo quando ieri sera una chiamata mi riporta a terra. "La zia se n'è andata". Poche parole che hanno il potere di staccarti dalla realtà per calarti con forza in una realtà ancora più reale, più cruda e fredda di quello che ci si possa aspettare. Da tempo sapevamo dela sua malattia, dei tanti tentativi di vincerla, dei rimbalzi fra un medico e l'altro... fino al suo ricovero li, a Milano. 40 giorni. Una quaresima a tentare il tutto per tutto con quel suo modo allegro e gioioso di affrontare le cose. Nonostante tutto. E' bastata una brevissima telefonata con lei, neanche 20 secondi, per farmi capire il male che aveva dentro, la sua fatica a parlare. Ma non è stato questo che mi ha colpito, bensi la sua voglia, il suo desiderio di volerci provare comunque, il suo caloroso saluto "come stai amore mio"... come stai... avrei dovuto chiederglielo io... Zia... sei e sei stata fantastica. Domattina sarò li con te ancora una volta, quest'ultima volta per salutarti come si deve. Ti voglio Bene zia |
Post n°16 pubblicato il 05 Febbraio 2008 da BeoComElSol
|
Post n°15 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da BeoComElSol
(le parti precedenti sono più in basso!!!) |
Post n°14 pubblicato il 30 Novembre 2007 da BeoComElSol
Questo post è dedicato a una persona veramente speciale,
|
Post n°13 pubblicato il 21 Novembre 2007 da BeoComElSol
(le parti precedenti sono più in basso!!!) |
Post n°12 pubblicato il 15 Novembre 2007 da BeoComElSol
(le parti precedenti sono più in basso!!!) |
Post n°11 pubblicato il 12 Novembre 2007 da BeoComElSol
Il gioielliere era seduto alla scrivania e guardava distrattamente la strada attraverso la vetrina del suo elegante negozio. |
Post n°10 pubblicato il 29 Ottobre 2007 da BeoComElSol
|
Post n°9 pubblicato il 17 Ottobre 2007 da BeoComElSol
(le parti precedenti sono più in basso!!!) |
Post n°8 pubblicato il 12 Ottobre 2007 da BeoComElSol
Donare un sorriso rende felice il cuore.
|
Post n°7 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da BeoComElSol
(la prima parte è più in basso nel blog!) Ci svegliamo dopo circa 4 ore, erano le 7.15, al suono di ripetute pallonate date in zona piscina contro le mattonelle e sguaiati schiamazzi… Era un gruppo di turisti che fin da subito sono entrati nella nostra simpatia. Se avevo un mattone gli e lo scagliavo contro! Qui faccio un inciso, questi turisti abbiamo scoperto poi essere della zona di Napoli. Da qui in avanti per meglio identificarli li chiameremo napoletani, sottolineando che non abbiamo nulla contro di essi (in senso largo) o le persone del sud in generale, ci mancherebbe altro, e che quindi non vogliamo offendere nessuno. Se fossero stati di Venezia li avremmo chiamati, per praticità, Veneziani. Dopo questa sveglia repentina, e valutata l'impossibilità di riprendere sonno in quelle condizioni, con la mobilità dei peggiori zombie tratti da un film di Romero, iniziamo a darci un tono di contegno e ci prepariamo per la colazione. Usciti dalla nostra splendida palazzina, guardando in cagnesco le nostre sveglie che in quel momento avevano improvvisato una gara di spanciate con urla annesse, e cercando con l'occhio un qualcosa da scagliargli contro... che so io.. uno sdraio.. ci rechiamo verso la zona cibo, dove ci aspettava una ricca colazione a base praticamente di tutto. E tutto fu! Tornati all'aperto e coi neuroni che incominciavano a svegliarsi ci rendemmo conto di 3 cose. La prima, che alle 8.30 il sole batteva come una zoccola, che tradotto significa che picchiava come il sole delle 13 da noi in Italia. Seconda cosa non avevamo soldi. O meglio avevamo euri, ben accettati con tanto di bava alla bocca, ma nn moneta locale. Perfetto, ci rechiamo in reception con l'intenzione di cambiare qualcosa e, dopo una confusione memorabile fatta da Gene che cercava di fare conti a mente a quell'ora, il tipo ci da 50 lire egizie, così sull'unghia, (volevamo cambiarne circa 200) dicendoci “intanto prendete queste, poi facciamo conti” congedandosi in tutta fretta e senza volere euri in cambio... ci guardiamo scettici... sta cosa ci puzza... Terza cosa Abe non c'era... ah si, era uscito prima perchè faceva 3 giorni di immersioni... forse... Beh, money ce l'avevamo, colazione fatta, è tempo di spiaggia. La navetta passa a prenderci alle 9, il solito autobus scassato, con motore elaborato e pilota da rally annesso. Dopo 6 minuti di terrore e una superstrada presa contromano “perchè così si fa prima...” arriviamo sulla costa e qui ci si apre davanti un mondo nuovo. Una scogliera che si tuffa sul mare adornata da simpatici ombrelloni e sdrai in mogano (vista la leggerezza), barriera corallina (e 60 metri di profondità così su e via) e un acqua a dir poco ritoccata al computer, azzurrissima. Qui il Pala scopre un suo nuovo nemico naturale, il kit da snorkeling, con il quale lotta, si accoppia e fa strani esperimenti prima di riuscire a prepararsi per l'acqua (30 min...). Scazzato Gene lo aspetta godendosi lo spettacolo, e poi finalmente ci incamminiamo sulla vischiosissima passerella che ci conduce all'acqua (passa sopra la barriera corallina che nn si può toccare). Ecco, adesso immaginatevi un uomo che da piccolo è stato gettato nella piscina grande da una maestra di nuoto e che da allora ha qualche remore dell'acqua profonda e che alla proposta “faremo snorkeling” risponde “che cazzo è?”. Beh, questo è il Pala. Gene si tuffa e inizia a pinneggiare estasiato dal panorama che gli si apre davanti. Avete presente tutti quei bei pesciolini da acquario, quelli triangolari con le due belle pinnette lunghe sopra e sotto e pieni di colori. Ecco, ne era pieno, solo che qui quello più piccolo era di 20 cm. Adessp è il turno del Pala. Tentativo uno. Si tuffa, vede buio sotto di lui, gli entra acqua dal boccaglio, la maschera si appanna e si riempie d'acqua, affoga. Torna indietro con un self-control degno di un cane idrofobo, si svuota tutto (maschera, boccaglio e polmoni, non pensate male) e non contento di aver rischiato di far compagnia ai coralli rientra in acqua, questa volta non si tuffa ma si adagia dolcemente, galleggiando in una miscela di sale e acqua e osservando uno splendido panorama. Pesci, pesci e pesci tutt'intorno a te, come la Vodafone, solo che questi non ti chiedono costi di ricarica, e bellissimi coralli. Ben presto il Pala si adagia in questo ambiente avverso, tanto che fa anche conoscenza con un pesciolino (60 cm!!!!!) che ben pensa di assaggiarlo sulla vita... ecco... immaginate la sua reazione quando si sente toccare in acqua e vede questo grazioso essere che l'ha scambiato per la sua fidanzata... Superato anche questo inconveniente, e sfiorata l'ipotermia nonostante i 28 gradi dell'acqua, è l'ora di tornare a secco ad osservare le bellezze che ci vengono proposte in quella remota località. Gene intanto continua ad importunare i pesci. Dopo più di un'ora di ammollo ritorna in terraferma anche lui, felice come un bambino e subito nota che il Pala non è dove dovrebbe essere ma sta già marpionando l'unica cosa che ieri sera a cena ci aveva fatto venire l'aquolina in bocca... La Luisa, procace ed alquanto espansiva donna toscana di dubbia coscienza morale, e quindi molto appetibile. Recuperato l'uomo per l'orecchio e dopo aver intrattenuto una breve, ma alquanto simpatica conversazione con Silvia, concludiamo la mattinata (erano le 14.45 poiché il Pala ci ha fatto perdere la navetta perchè doveva chiacchierare con la toscana...), con un'altro rally e una discreta mangiata in villaggio componendo un piatto con chissà cosa dentro. Non volemmo mai saperlo. Ci rechiamo in stanza e qui notiamo il nuovo sistema di antifurto brevettato da Abe di cui non c'eravamo accorti quella mattina, e cioè del paio di mutande messo a guardia della sua valigia... Gene quindi ne approfitta per fare suo il bagno (e penso evocare qualche creatura demoniaca vista la puzza) mentre il Pala risiede come un avvoltoio in terrazza... Ripristinato l'ordine in camera e rientrato il Sub del gruppo il Pala esprime la sua teoria relativa al cambio degli asciugamani in piscina, teoria che non tiene conto della dimensione spazio temporale, ma assolutamente indiscutibile e prima che Einstein si rivoltasse nella tomba lo zittiscono accendendo i cartoni animati egiziani in TV... pazzeschi... e subito scatta la TV dance allietati da un video che ripeteva a gran voce “Take it Wa Wa, Pussy Wa Wa”. Veniamo a scoprire nel frattempo che nella sua mattinata subacquea Abe ha rischiato di perdere le lenti sott'acqua, ha visto un bambino investito da una barca (porello) e ha intrattenuto relazioni solo con uomini, cosa che ci ha resi molto sospettosi nei suoi confronti, emarginandolo ulteriormente nel suo divano. Il tempo passa ed è nuovamete ora di mangiare, scendiamo, facciamo una romantica cena a base di qualunque cosa con Silvia, la quale inizia già a lanciare sarde al piccolo e ingenuo Pala che in cuor suo continua a messaggiarsi con chissà chi... Quella sera andiamo a fare un giro a Sharm Vecchia, cioè quella vera, con gente che ci abita ecc ecc... Qui ci portano in un museo del Papiro dove ci spiegano la storia del papiro e ci danno la possibilità di acquistarne di seri (con tanto di bollo e prezzo fissato dallo stato). Il Pala, conscio dell'insegnamento di trattare su tutto in egitto riesce ad ottenere uno sconto del 10 mentre tutti pagano al 5, alla faccia del prezzo fissato... Finalmente a sera tarda riusciamo a cambiare dei soldi, saldando il nostro “debito” con la reception e ottenendo così ben 200 lire egizie... si ma in un pezzo unico... Gene spacca le ciabatte, Silvia ci abbandona e Pala continua a messaggiarsi con una graziosa signorina del Sud. Possiamo concludere la nostra giornata con orgoglio. Cadiamo fra le braccia di Morfeo avvolti dalla nostra bella copertina di cammello con la temperatura della stanza abbassata a 20 gradi... |
Post n°6 pubblicato il 10 Ottobre 2007 da BeoComElSol
|
Post n°5 pubblicato il 08 Ottobre 2007 da BeoComElSol
Uff, oggi è lunedì, come al solito sono reduce da una bella serata e mi alzo a fatica, snobbo la colazione (che non faccio più da 15 anni), mi preparo e vado a prendere l'autobus come ogni mattina, ma che oggi ha ben pensato di fare gli orari che vuole.
|
Post n°3 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da BeoComElSol
Ciao a tutti, dopo molte richieste ho deciso di pubblicare anche qui il resoconto della nostra vacanza a Sharm. Questa è solo la prima parte degli otto giorni vissuti li, a breve seguiranno anche gli altri, un po' alla volta. Spero che possiate appassionarvi anche voi delle nostre disavventure. Forse può sembrare una lettura impegnativa, ma non lo è affatto, e gli errori ortografici sono ovviamente voluti :) Per ovvi motivi l'ampia sezione di foto che ci ha immortalato per tutto il tempo qui non è riportata, ma c'è qualora qualcuno volesse comprovare qualcosa :) buona lettura a chi voglia passare 5 minuti con me Intro L’uomo in nero fuggì nel deserto, e i pistoleri lo seguirono… a Sharm. Capitolo 1 Venerdì 14 Sono le ore 8.20 di una fresca giornata di settembre. Il ritrovo era stato fissato per le 8.30 ma incredibilmente erano già tutti li, Abe e Gene probabilmente dalla notte prima e il Pala era appena giunto. Svolte subito quelle poche pratiche necessarie di cui c’era bisogno (biglietti) salimmo sul bus che ci avrebbe portato in aeroporto. Durante questo breve spostamento arrivò una scioccante confessione da parte di Abe… “ragazzi, ho dimenticato la combinazione della valigia…” Quella valigia gli era stata prestata da Gene il giorno prima e lui arrogante e spocchioso decise di cambiare subito la combinazione e per una questione di maggior sicurezza la eliminò anche dalla sua memoria a breve termine. La fase di preimbarco ci vede infatti con Abe accucciato accanto alla sua valigia intento a cercare A CASO la combinazione, ovviamente deriso dagli altri due bastardi che scommettevano sul quando sarebbe riuscito nel suo intento. Mollata la valigia al check-in il buon vecchio arsenio Lupin inizia già ad importunare qualcuno, ma non una ragazza come avrebbero supposto gli altri 2, ma un ragazzo e pure con la morosa… incominciamo bene pensa il Pala passando più tempo al cellulare che con loro… Gene intanto viene fermato al metal detector e perquisito per un controllo anti esplosivi… Fase d’imbarco e volo. La prima cosa che ci salta agli occhi sono le 2 ore e mezza di ritardo del volo più un’altra ora di ritardo nel decollo comunicataci dal comandante causa traffico aereo… cominciamo bene. Finalmente si parte, sono le 12.50 e la compagnia aerea si degna di offrirci il pranzo. Ci viene consegnato un praticissimo cofanetto cartonato stile Happy Meal contenente del riso scaduto in bianco, un qualcosa di dubbia consistenza che nno siamo riusciti a identificare come carne o pesce, ma saporito, dell’ottima verdura riscaldata della consistenza dei mattoncini lego (tegoline per l’appunto) e un ottimo dolcetto al cocco e miele che però ti lasciava in bocca un retrogusto di diesel… Finito il pranzo si pensa a come far passare il tempo, c’è chi scrive, chi si lascia ipnotizzare dal GPS dell’aereo che ci viene mostrato sui monitor (altro che i vecchi films!) e c’è il Pala che scopre che a 9000 metri di quota ha qualche difficoltà a trovare campo per mandare i messaggi!!! Il tempo passa ma il viaggio non finisce più, il Pala scopre la bellezza di fare la pipì in quota mente l’aereo sta virando e fa strani esperimenti con lo sciacquone ad aspirazione del bagno divertendosi come un bambino cieco in un campo minato mentre gli altri due lottano contro il loro sedile cercando la posizione meno scomoda per dormire in verticale… Finalmente arriviamo a destinazione (18.30 ora locale, sul crepuscolo) e entriamo in aeroporto scortati da guardie armate… intorno a noi solo la desolazione del deserto. Qui cominciano subito i problemi e il Pala riconferma il suo status di mina vagante. Tutti ottengono il visto senza problemi ma il suo invece non viene vidimato causa una distrazione del funzionario troppo impegnato a parlargli in arabo. Viene quindi rispedito indietro dalla guardia armata che giustamente non lo fa entrare in territorio egiziano (siamo ancora in territorio internazionale) e arrampicandosi sugli specchi dice al cretino che si è dimenticato il timbro. Non contento torna nuovamente dalla guardia armata mostrandogli il neo-vidimato visto (tutti gli altri stavano già recuperando le valige) il quale però non si limita a lasciarlo passare ma attacca bottone in un alquanto dubbio inglese misto arabo con una pronuncia strettissima e inizia a parlargli del Ramadan, loro pratica religiosa che li vedeva protagonisti proprio in quel periodo. Non capendo un cazzo di quello che dice e ignorando cosa fosse il Ramadan fino a quel momento con un inopportuno inglese da il benservito alla guardia, purtroppo con un giro di parole che, se proprio vogliamo dargli una traduzione avevano più o meno il senso di un “non me ne frega niente”, venendo così a offendere il loro Dio e la loro Religione in una volta sola, appena un metro dentro il territorio egiziano e di fronte ad una guardia armata… Gli amici lo recuperano in gran fretta intimandolo di stare zitto… Saliamo sulla navetta che ci avrebbe condotto in albergo, un minibus scassato di una marca sconosciuta. Intorno a noi solo palme bruciate dal sole, sabbia, sassi e vecchie Peugeot di 15 anni fa. Qui facciamo subito la nostra prima conoscenza con la guida spericolata degli autoctoni, forti ed orgogliosi di aver passato anni di gloria nelle Parigi-Dakkar. Dovete sapere che da queste parti la guida è un po’ diversa dalla nostra. In primis non ci sono incroci. Uno che guida può solo svoltare a destra. E se dovessi girare a sinistra? Giri a destra, segui la strada, anche per diversi km e quando c’è un’apertura nello spartitraffico fai inversione a U e torni indietro!!! Altra differenza sono i sorpassi. Si può sorpassare. Punto. Non importa come o dove. Poi le strade sono solitamente a 2 corsie, tipo una nostra strada extraurbana principale, solo che al centro c’era uno spartitraffico stile marciapiede che separava i sensi di marcia. Ho detto solitamente 2 corsie perché se ci stavano 3 auto affiancate… beh.. ci stavano. E anche 4. Poi i limiti di velocità sono molto soggettivi un taxi nostro faceva in centro i 145, tanto le strade sono a senso unico di marcia. E poi non esistono gli attraversamenti pedonali. No davvero. Noi dovevamo attraversare per andare in città ed era ogni volta una prova di selezione naturale, non si fermavano mica e se uno inciampava era spacciato. I fari poi! Se ci vedi non servono. Neanche a mezzanotte, fantastico!!! Mi chiedevo infatti se anziché consegnare la patente non ti facessero firmare una liberatoria… in compenso invece una cosa si che la fanno meglio di noi (se di meglio si tratta), i dossi dissuasori. Qui sono alti 30 cm e in ghisa. O ti fermi o perdi l’avantreno. Fidatevi che funzionano. cmq… Appena arrivati in albergo rimaniamo colpiti da 2 cose, la prima Abe imbrocca la combinazione della valigia con nostra grande delusione, e la seconda nella camera ci sono solo 2 letti. Io e Gene guardiamo Abe, il quale guarda il divano (che è fortunatamente un divano letto) e così ci disponiamo. La camera era anche bellina, con un ampio bagno, luogo di sacrifici e sofferenze, una moderata zona cucina, un salottino con divano e poltrone (utilizzate più che altro come porta oggetti), un ampia camera da letto, terrazzina che dava sulla piscina, ottima per scrutare le eventuali vittime sacrificali e i micidiali condizionatori, ovviamente sempre puntati a 22 gradi (fuori c’è n’erano 38. gradi.) Sistemiamo alla bell’e meglio le nostre cose e subito scopriamo il primo bug della serata. Dove cazzo sono le chiavi. Siamo li da neanche un’ora e già le abbiamo perse… cominciamo proprio bene direi. In realtà le aveva portate con se erroneamente l’egiziano inserviente, ma nn sapendolo siamo diventati cretini a cercarle. Risolta anche questa ci dirigiamo verso la sala da pranzo. Qui troviamo un ampio buffet (misto egiziano) che ci attende. C’era un po’ di tutto. Carne (non di maiale, ovviamente.), pesce, primi, secondi, dolci, contorni e chi più ne ha chi ne metta. C’era chi sceglieva accuratamente cosa prendere (Abe), chi sceglieva in base al colore (Gene) o chi come me, per non sbagliare andavo in ordine. Prendevo TUTTO, senza distinzione di sorta, ovviamente nello stesso piatto riempiendolo stile monte Fuji e mi dirigevo verso il tavolo con fare distinto. Neanche dopo due ore che eravamo li già avevamo invitato una tipa a cenare con noi, una sedicente e relativamente carina fanciulla di 34 anni di nome Silvia che aveva ben pensato di venire in vacanza da sola, e noi, ovviamente presi da spirito solidale l’abbiamo adottata per tutta la vacanza. Finita la cena ci rechiamo in camera dove Abe, emozionato per la neo figura femminile conosciuta, rende inagibile e pericolante il bagno, mentre Gene e Pala pensano sul da farsi in quella serata. Disco + Schiumaparty? Ovvio. A che ora? Mezzanotte? Bon, andiamo a farci un giro intanto. La scena si sposta sulla locale Naama Bay, finta città costruita con il solo scopo di sottrarre soldi ai turisti, e sulla falsa riga di via Baffile di Jesolo (per chi la conosce). Qui veniamo subito importunati da diversi tipi, meglio definibili come pseudo mercanti millantatori, che dicevano di provenire da qualunque luogo tu dicevi loro di essere e che con la scusa di farti scrivere una dedica al loro abergo come segno di fortuna e pubblicità ti portavano in stanze piene di boccioni di vari colori su tutte le pareti e, passando la palla al venditore, iniziavano a propinarti essenze e profumi (cmq buonissimi) con una parlantina degna del migliore oratore. E Abe non era da meno, nel senso che continuava a dargli corda e non ci mollavano più. Nonostante tutto però abbiamo modo di imparare l’essenziale tecnica della contrattazione e come riuscire ad ottenere una cosa che ti propinano a 30 euro a 2… ed è proprio in questa occasione che veniamo a conoscenza dei nostri alter ego, Francesco (Abe), Luca (Pala) e Alessio (Gene). Sfuggiti ai sequestratori continuiamo la nostra passeggiata, ma sulla via del ritorno Abe ci ricasca e, con una fortissima sensazione di de ja vu, ci ritroviamo in un luogo del tutto simile a quello di prima, con l’unica differenza che questo diceva di conoscere la famiglia che produce oli essenziali per Cavalli, mentre quello di prima diceva per Laura Biagiotti…. Sfuggiti anche a questo, e dopo aver tentato di imbavagliare Abe ci rechiamo di gran passo verso la navetta che ci condurrà in disco, ma Abe non viene, ha sonno e il giorno dopo avrebbe fatto immersioni. Vecchio. Saliamo nella navetta e dopo circa 5 min di tuning più tecnico, sorpassi e derapate arriviamo a destinazione. Ci si presenta una discoteca fighissima di ambientazione medievale con al centro un’arena fatta a conca e un sacco di baretti tutt’intorno. Ovviamente ci lanciamo subito nelle danze più selvagge in attesa dell’avvento della schiuma, che puntualmente arriva dopo un paio d’ore. Al rombo di fiamme che si propagano selvaggiamente verso il cielo da dei vulcani posti sui lati della conca inizia ad eruttare schiuma in gran quantità mentre 2 cannoni sparano dall’alto la spumosa sostanza. Alla vista di quela scena Gene pensa bene di mettersi in salvo, mentre il Pala sotto l’effetto dell’euforia rimane in mezzo a ballare in quasi 25 cmq d’acqua e almeno un metro e mezzo i schiuma, più tutta quella che gli si attacca addosso trasformandolo in una brutta versione di un pupazzo di neve. E’ il caos più totale, gente in costume, gente che ti viene addosso, che tocca, che cade, non si capisce più niente. E ovviante esce bagnato fradicio dalla testa ai piedi, ma con uno strano sorrisino sulla faccia… Torniamo in camera, facendo più o meno casino con l’intento di non svegliare Abe (vano intento) e, visto che il bagno era nuovamente tornato agibile, ci prepariamo subito per andare a letto. Ognuno nel suo. Qui scopriamo una cosa che ha trovato la gioia del Pala, le coperte di pelo di cammello. Ok, teniamo conto che la notte c’erano 32 gradi, quindi a che cazzo servono queste coperte con cui erano imbastiti i nostri lettoni? Non lo so. Ma erano belle e morbide e il Pala ci vuole dormire. E Gene di conseguenza. Inizia a fare caldo… molto caldo… mi scopro? Non sia mai! Abbasso il clima!!! |
Post n°1 pubblicato il 27 Settembre 2007 da BeoComElSol
Non so perchè proprio un blog.
|
Inviato da: deabendata10
il 03/09/2008 alle 16:50
Inviato da: si_mona2008
il 22/08/2008 alle 15:49
Inviato da: LauraBg_1982
il 08/08/2008 alle 13:40
Inviato da: Bimba88Sara
il 31/07/2008 alle 00:56
Inviato da: dolcissimagabbana
il 26/06/2008 alle 18:28