VILLA MASSIMO
COMITATO CITTADINO PER LA RIAPERTURA DI VILLA MASSIMO - e.mail: comitatovillamassimo@libero.it
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Post n°40 pubblicato il 23 Maggio 2019 da comitatovillamassimo
Il 15 maggio 2019 finalmente il giardino di Villa Massimo è stato restituito ai cittadini. QUI IL VIDEO DELL'INAUGURAZIONE |
Post n°39 pubblicato il 28 Dicembre 2017 da comitatovillamassimo
Villa Massimo: ancora tutto da rifare. La sentenza pronunciata in camera di consiglio in data 27 aprile 2017, ma pubblicata solo ora a ben otto mesi di distanza, conferma ciò che era stato deciso dal Comune di Roma nel novembre 2014: la concessione dell'intera area datata 2001 può essere annullare perché viziata irrimediabilmente. IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA E' CONSULTABILE AL SEGUENTE LINK: |
Post n°38 pubblicato il 12 Ottobre 2016 da comitatovillamassimo
Sia l'avvocatura del Comune che la soprintendenza del MIBACT, infatti, hanno più volte declinato ogni addebito, attribuendo la piena responsabilità del mantenimento della chiusura dei cancelli alla mancata volontà politica da parte del Comune di Roma di attivarsi in tal senso. |
Post n°37 pubblicato il 18 Marzo 2016 da comitatovillamassimo
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, dopo mesi di rinvii e proroghe, ha oggi emesso la sentenza che respinge il ricorso presentato dal concessionario contro la revoca da parte del Comune di Roma della concessione sull'area del giardino di viale di Villa Massimo. I giudici amministrativi, dunque, hanno sancito che gli atti emessi dagli uffici del Comune in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato del settembre 2014 -pur non essendo adottati "in esecuzione del giudicato" ma solo nell'ambito dell' "esercizio discrezionale del potere di autotutela"- sono da considerarsi legittimi e dunque applicabili. Quindi, cosa accadrà ora? Il testo della sentenza parla chiaro: il Comune deve ora procedere alla nuova convocazione della conferenza dei servizi per approvare un nuovo progetto per la realizzazione del Punto Verde Infanzia ed un nuovo schema di convenzione-concessione, "fatti salvi" i procedimenti antecedenti al 2001 (anno di approvazione della precedente convenzione, ora revocata). Ovvero, è tutto da rifare, bisogna ricominciare daccapo e rifare tutto il procedimento amministrativo degli ultimi quindici anni. Con i ben noti tempi della macchina burocratica, questo nuovo procedimento potrebbe durare anni ed anni, e la villa restare chiusa per un tempo indefinito. E, come se non bastasse, la sentenza aggiunge subito di seguito uno specifico paragrafo: "Va da sé che la tutela ordinamentale prevista in simili fattispecie per il soggetto che sostenga di aver subito un danno dall'avere incolpevolmente confidato nella legittimità dell'azione amministrativa a sé favorevole è costituito dall'eventuale preposizione dell'azione di risarcimento del danno innanzi al giudice civile". In altre parole, il concessionario -ingiustamente danneggiato- potrà rivalersi facendo causa al Comune ed ottenere un congruo risarcimento economico. Dunque, la "giustizia" ha "giustiziato" il giardino di Villa Massimo, con enorme danno per tutti i cittadini del quartiere: i tempi si allungheranno inevitabilmente, ed i costi economici dell'intera vicenda saranno enormi. Oltre alle nuove risorse che saranno necessarie per il nuovo procedimento e per il ripristino dei luoghi, si dovranno aggiungere probabilmente diversi milioni di euro per una causa civile che il Comune è quasi certamente destinato a perdere. Una "vittoria" della burocrazia e della cattiva amministrazione. Una sconfitta molto dura per i cittadini ed il bene pubblico. --- --- --- Il testo integrale della sentenza è consultabile al seguente link: https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=TWKB3GOWOX5HBF24DDHAOU4TJ4&q= |
Post n°36 pubblicato il 15 Gennaio 2016 da comitatovillamassimo
Le foto della fiaccolata del 13 gennaio 2016 organizzata dal COMITATO PER LA RIAPERTURA DI VILLA MASSIMO in occasione dei tre anni esatti dalla chiusura del giardino. Insieme ai cittadini, alle associazioni ed ai comitati del territorio, abbiamo protestato contro il perdurare della chiusura della villa, per chiedere nuovamente alle istituzioni la riapertura urgente almeno dell'area verde (oltre 7000mq) circostante il cantiere strettamente oggetto della controversia amministrativa (che occupa solo 400mq al centro del giardino), per sollecitare ancora una volta la restituzione del parco all'uso delle famiglie, dei bambini e degli anziani del nostro quartiere. |
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