CONTRIBUTO ALLA COMPRENSIONE DEL CATTOLICESIMO.

CONTRIBUTO ALLA COMPRENSIONE DEL CATTOLICESIMO.

Allo stesso modo dei sacerdoti, degli scribi e dei farisei del tempo di Gesu’ (Mt23,1-39), se non peggio, si sono comportati lungo i secoli non pochi dei maggiorenti clericali della Chiesa di Cristo: papi, cardinali, vescovi, sacerdoti..

Il potere temporale della Chiesa può farsi riferire al periodo storico in cui il il Papa oltre ad essere sommo pontefice della Chiesa cattolica, è stato anche Sovrano politico dello Stato Pontificio: e cioè dal 752 al 1870.

Il terminetemporale” indica il governo degli uomini (oggi definito “potere politico”).

Il termine purtroppo viene spesso contrapposto al potere spirituale, ovvero governo delle anime, che dovrebbe essere specialmente proprio dei clero Papale e di chiunque si professi cristiano.

LA BRECCIA DI PORTA PIA A ROMA.

Con la Breccia di Porta Pia 1895-1897 cessa finalmente il potere temporale dei Papi e ritorna avvantaggiata la Chiesa fondata da Cristo.

Purtroppo, però, con queste lunghe deviazioni dalla VIA tracciata da Cristo il cammino verso la pienezza della Verità secondo Cristo () che è la cristianizzazione di tutto il mondo tarda a compiersi, e, con essa, la resurrezione della carne e la vita eterna nel nuovo mondo che verrà alla fine dei tempi.

CHE COSA E’ LA RESURREZIONE DELLA CARNE?

Credere nella “risurrezione della carne” vuol dire chedopo la morte del corpo umano (=carne), non ci sarà solo la vita dell’anima che è immortale, ma che anche il nostro “corpo mortale” (cfr.Rm 8,11) risorgerà immortale.

Il fatto di Credere nella risurrezione della carne, vale a dire dei morti, è stato un elemento essenziale della fede cristiana fin dalle sue origini.

L’Essere umano, infatti, fu in origine creato (=fatto dal nulla) da Dio immortale in anima e corpo perché a differenza degli Angeli fu desinato tutto intero (=katà-olos, donde: cattolico) a partecipare alla Vita sempiterna di DIO.

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I DIECI COMANDAMENTI E L’AVVENTO DEL FIGLIO DI DIO: L’UOMO-DIO INCARNATO GESU’ CRISTO

  • I DIECI COMANDAMENTI E L’AVVENTO DEL FIGLIO DI DIO: L’UOMO-DIO INCARNATO GESU’ CRISTO

    L’Ebreo Mosè fu scelto da Dio per liberare il popolo d’Israele dalla schiavitù egiziana durata 430 anni.

L’intenzione dell’Altissimo era quella di rendere gli Ebrei, che erano l’unico popolo MONOTEISTA del Mondo, la prima grande nazione libera sulla terra, per cui tramite Mosé, ha dato loro le Sue Leggi ed i Suoi Statuti affinché gli Ebrei li osservassero di generazione in generazione e collaborassero così al progetto di Dio che in definitiva era quello di riportare la Terra al Cielo, Eden, da cui per colpa del luciferino serpente era caduta (Gn 3,1-24)

Fu così che Mosè ricevette le Divine Leggi, i cosiddetti Dieci Comandamenti, – e li trasmise al Popolo ebreo affinché li osservasse e li facesse osservare.

Tutto Israele lo rispettava e seguiva tutte le sue istruzioni perché lo riconosceva come un’autorità di Dio per guidarlo verso la Verità ovvero verso Dio stesso (Io sono la Via la Verità la Vita: Gv 14,1-12).

MARIA, LA MADRE SEMPRE VERGINE DELL’UOMO-DIO GESU’ CRISTO.

Da parte di Israele, però, l’alleanza con Dio\Padre cominciò a vacillare, per cui, dopo alterne vicende, Dio\Padre, mediante lo Spirito Santo, mandò Suo Figlio a salvare la Terra incarnandosi e nascendo miracolosamente da una Donna ebrea, Maria, rimasta miracolosamente sempre vergine: non solo prima, ma anche durante e dopo il parto.

In quello stesso contesto, ottenuto il consenso di Maria, l’Arcangelo dell’Annunciazione chiamò col Nome di Gesù il Figlio eterno di Dio che da quel momento in poi sarà il Figlio di Dio l’Altissimo e di Maria nel tempo e per sempre (Lc1,26-38; Mt 1,18-24).

LA CATTEDRA DI MOSE’.

Con la Sua predicazione, Gesù Voleva avvertire il popolo ebreo dell’atteggiamento formalista ed ipocrita degli scribi e dei farisei che affermavano di essere i detentori dell’Autorità che Mosè aveva ricevuto da Dio, ma non ne seguivano per nulla l’esempio: erano in realtà degli ipocriti, dei bacchettoni.

È importante rilevare quindi che Gesù – Ebreo tra gli gli ebrei – nella Sua Predicazione pubblica non si rivolse ai capi del Popolo ebraico di allora, scribi e farisei, ma alla folla ed ai suoi discepoli.

Voleva infatti mettere in guardia il popolo da scribi e farisei che affermavano di essere, ma non lo erano, gli eredi detentori dell’Autorità che Mosé aveva ricevuta da Dio circa le Tavole della Legge, alias i Dieci Comandamenti.

Scribi e farisei si professavano, cioè, detentori della cattedra di Mosè perché essa era la posizione più importante e rispettata di tutte. Quindi era così ambita e desiderata da coloro che volevano il potere ma ai quali non importava nulla del Popolo che doveva solo restar loro sottomesso.

Scribi e farisei erano insomma dei “bacchettoni, dei bigotti “ante litteram” che ritti sulle pubbliche piazze, si fermavano a pregare per farsi vedere devoti dalla gente.

I Farisei in particolare erano una classe di persone che ritenevano di essere più vicini a Dio del popolo considerato impuro, e dal quale pertanto vivevano separati per non essere contaminati.

Gli scribi dell’antico Israele erano uomini istruiti, la cui occupazione era quella di studiare la Legge, trascriverla e scrivere commenti su di essa. Venivano anche reclutati in occasioni in cui era necessario scrivere un documento o interpretare un punto legale. Esdra, “esperto nella legge di Mosè data dall’Eterno” era uno scriba (Esdra 7:6).

Gli scribi prendevano molto seriamente il loro compito di preservare la Scrittura; copiavano e ricopiavano la Bibbia meticolosamente, contando persino le lettere e gli spazi per assicurarsi che ogni copia fosse corretta.

Dobbiamo perciò almeno per questo ringraziare gli scribi ebrei per aver salvaguardato l’Antico Testamento che abbiamo riportato nelle nostre Bibbie.

Purtroppo però, gli scribi andarono oltre l’interpretazione della Scrittura, ed aggiunsero a quello che ,Dio aveva detto, molte tradizioni ideate da loro.

Le cose peggiorarono tanto che i regolamenti e le tradizioni aggiunti alla Legge furono considerati più importanti della Legge stessa.

Ciò portò a molti scontri tra Gesù, i Farisei e gli scribi.

All’inizio del Discorso della Montagna, Gesù sconvolse il Suo pubblico rivelando che la giustizia degli scribi non era sufficiente per far andare in Cielo nessuno (Matteo 5:20).

I SERMONI DI GESU’.

Gran parte dei sermoni di Gesù parlavano di ciò che le persone avevano imparato (dagli scribi) e di ciò che Dio voleva davvero che imparassero (Matteo 5:21–48).

Verso la fine del Suo Ministero, Gesu’ condannò completamente gli scribi per la loro ipocrisia (Matteo 23).

Lo scopo originario degli scribi era serio: conoscere, preservare la Legge ed incoraggiare gli altri a rispettarla, ma le cose andarono terribilmente per il verso sbagliato quando le tradizioni umane adombrarono la Parola di Dio, ed una pretesa di santità prese il posto di una vita di vera devozione. (Mar 7:13).
Come hanno fatto le cose a giungere a questo punto? Probabilmente gli Ebrei, dopo essere sopravvissuti per secoli a persecuzioni e schiavitù, si aggrappavano con orgoglio al mantenimento della Legge e alla loro identità di popolo scelto da Dio.

  • leader religiosi dei tempi di Gesù assumevano certamente un atteggiamento di superiorità (Giovanni 7:49), al quale si opponeva Gesù (Matteo 9:12). Il problema principale era che gli scribi erano ipocriti nel cuore.

    Erano più interessati a sembrare buoni agli occhi degli uomini, che non ad esserlo realmente compiacendo Dio.

  1. Alla fine, furono i sacerdoti, gli scribi ed i farisei ad avere un ruolo preponderante nell’arrestare e nel fare mettere a morte Gesù (Matteo 26:57; Marco 15:1; Luca 22:1–2).

ECCO COME PARLO’ GESU’ SUL CONTO DEGLI SCRIBI E DEI FARISEI (Mt23,1-39

1 Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:2 «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3 Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. 4 Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. 5 Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange;6 amano posti d’onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe 7 e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare “rabbì” dalla gente.8 Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate nessuno “padre” sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.10 E non fatevi chiamare “maestri”, perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. 11 Il più grande tra voi sia vostro servo; 12 chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.

13 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci.1415 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l’oro del tempio si è obbligati.17 Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l’oro o il tempio che rende sacro l’oro?18 E dite ancora: Se si giura per l’altare non vale, ma se si giura per l’offerta che vi sta sopra, si resta obbligati.

19 Ciechi! Che cosa è più grande, l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? 20 Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; 21e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l’abita.22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell’anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle.24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto!

27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. 28 Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità.
29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, 30 e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti;31 e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. 32 Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!
33 Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna dell’inferno? 3 4 Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città;5 perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l’altare. 36 In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.

37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!38 Ecco:la vostra casa vi sarà lasciata deserta!39 Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!». )

LA GRANDE DIFFERENZA MORALE TRA MOSE’ ED I CAPI DEL POPOLO EBRAICO: SCRIBI, FARISEI E SADDUCEI.

Mosè deteneva l’autorità divina non perché semplicemente insegnasse al popolo a obbedire alle leggi dell’Altissimo, ma soprattutto perché era un esempio di obbedienza e rispetto per i comandamenti del Signore.

Gli scribi e i farisei erano tutt’altro. Erano solo uomini disonesti e profittatori. Non avevano rispetto e considerazione per il sacro. Poco o niente li interessava dei problemi delle persone, purché stessero bene e non mancasse loro nulla. In che modo tali uomini con intenzioni così meschine ed egoiste possono avere l’approvazione di Dio?

I veri servi del Signore Gesù sono dove Lui si trova. Gesù è tra gli afflitti, disperati, respinti, malati, depressi, lesi e umiliati.

Questa è la posizione e il luogo in cui dovrebbe essere il servo di Dio. Gesù rinunciò al suo trono con il Padre per venire in questo mondo e vivere tra i perduti. Ha dato tutto per darci la salvezza.

Ecco perché il Padre Lo ha onorato!

Il Padre onora anche coloro che servono il Suo amato Figlio.

Chi non è preoccupato per la propria vita o le proprie famiglie?

Ma se tutto è dipeso da Lui, ora, imitandolo per quanto possiamo, tutto dipende da noi non senza ricordare che la Chiesa di Cristo sussiste unicamente nella Chiesa cattolica fondata da Cristo .

L’unica cosa che GESU’ vuole e che gli dà piacere è salvare le anime per il Regno di Dio, trovando imitatori sempre più numerosi in questo mondo fino a riempirlo tutto di Sé in vista della Parusia finale del Cristo con la fine dei tempi, la resurrezione della carne e con la Vita eterna in Dio nel nuovo Eden che verrà…

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SATANA IL MALIGNO PRINCIPE DI QUESTO MONDO.

SATANA IL MALIGNO PRINCIPE DI QUESTO MONDO.

Lo scopo principale di satana in questo mondo è quello di tentare gli esseri umani per farli morire in peccato mortale conosciuto e vissuto come tale, ostacolando così il compimento divino del progetto di redenzione salvifica del Genere umano reso possibile all’Umanità da Gesù Cristo con la Sua Redenzione e Pasqua di Resurrezione .

Tale Progetto volge alla cristianizzazione di tutto questo mondo prima della Parusia finale in vista di Cieli nuovi e Terra nuova ove avrà stabile dimora la Giustizia divina, ovvero il modo di vivere dell’unico vero Dio in tre divine Persone (2Pt 3-13).

In particolare, Satana, il maligno, ed i suoi accoliti demoniaci cercano di oscurare il senso della Fede e di demolire la certezza che i Cristiani hanno dell’onnipotenza redentrice e salvifica di Cristo a causa della Sua divina Parola e dei Suoi Miracoli d’Amore. Miracoli d’Amore o Atti d’Onnipotenza che Egli non solo fa ma fa anche fare ai Suoi santi discepoli trasformandoli in Apostoli, imitatori di Cristo in presenza della loro libera corrispondenza e perseveranza alle ispirazioni e mozioni dello Spirito Santo.

SERVI INUTILI.

I Cristiani comunque sono sempre dei servi inutili e tali devono sempre considerarsi perché tutto quello che fanno anche di miracoloso lo fanno in nomine Cristi qui est Deus sicut Pater et Spiritus sanctus. Sono servi cioè che non accrescono minimamente la Gloria infinita di Dio, ma rendono però possibile, riducendo la loro inclinazione a peccare causata dal peccato originale, la loro crescita verso CRISTO che possono così imitare beatamente fin da questo mondo (Lc 17,7-10) in vista della Parusia del Signore alla fine dei TempiBisogna quindi che ci chiediamo: se il nostro CUORE – ovvero: il nostro pensiero dominante e ritornante, quello che ci fa distrarre da ogni altro pensiero o interesse, sia pure lecito, è IN DIO, oppure in una o più di quelle tre esche diaboliche (=svianti da Dio) proposte da satana in modo egolatrico, che sono il sesso, i soldi ed il successo considerati fine a se stessi.

COME OPERA IN PARTICULARE SATANA CONTRO L’UOMO.

Per cercare di ottenere questo risultato ritardante il progetto divino circa il recupero redimente dell’Uomo, satana doveva in primo luogo giungere ad oscurare la certezza che i Cristiani avevano della DIVINITA’ di Cristo a causa dei Suoi miracoli d’Amore, ovvero dell’onnipotenza dei Suoi Atti di misericordia che Egli faceva e faceva fare anche ai Suoi santi discepoli storici ed a quelli succedutisi ad essi in presenza ovviamente della loro libera corrispondenza d’amore alle ispirazioni e mozioni dello Spirito Santo.

Anche se, pur così facendo, – lo ripetiamo – i Cristiani sono comunque dei servi inutili: servi cioè che non accrescono minimamente la gloria infinita di Dio, ma rendono però possibile la loro elevazione cristiana verso la santita’ dell’unitrino unico Dio (Lc 17,7-10), tenendo a bada satana ed affrettando così e non ritardando le conseguenze universali del progetto salvifico di Dio sul Genere umano.

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IL CUORE DELL’UOMO E LE TRAPPOLE DI SATANA IN QUESTO MONDO: SESSO, SOLDI E SUCCESSO USATI MALE.

  • IL CUORE DELL’UOMO E LE TRAPPOLE DI SATANA IN QUESTO MONDO: SESSO, SOLDI E SUCCESSO USATI MALE.

    Satana in questo mondo non se ne sta con le mani in mano, e quando in esso l’uomo diventa “captivus di satana, egli perde la sua libertà evangelica per cui non è facile liberarlo prima che muoia impenitente di peccato mortale conosciuto come tale e vada per sempre con satana all’inferno prima con la sola anima, e quindi, alla resurrezione universale, anche con l’anima infernale ricongiunta al corpo risorto male.

    Le esche diaboliche di Satana contro gli esseri umani in questo mondo sono – a seconda della persona umana da far abboccare – sostanzialmente tre: SESSO, SOLDI e SUCCESSO prospettati come fini a se stessi

Dove è il mio tesoro, lì è il mio cuore! Il cuore è la “sede della vita” di un essere umano, il suo “centro di controllo”. Il “cuore“, infatti, determina l’impostazione di fondo della vita morale e spirituale di una persona.

Il cuore di una persona può essere saggio e intelligente, puro, integro, onesto e buono.

Ma può purtroppo restare attaccato ai beni di questo mondo quando non anche di peggio, cadendo in mano a satana, perdendo il suo orientamento retto e desistendo dal suo combattimento spirituale contro il nemico eterno di Dio e dell’Uomo.

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I MIRACOLI DEI SANTI CRISTIANI.

  • I MIRACOLI DEI SANTI CRISTIANI.

    Rivela Gesù (Gv 14,12-14):

    VI farò fare nel mio Nome (:partecipando cioè alla mia onnipotenza) opere (=miracoli) anche più eclatanti di quelle che ho fatto io, se crederete in me”.

    Qualunque cosa chiederete nel Nome mio, io la farò”.

    Ed in effetti, nel corso di questi 2000 e più anni trascorsi da Gesù Cristo, non si contano più gli atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore che i Santi cristiani canonizzati o meno hanno fatto e continuano a fare in questo mondo nel Nome di Cristo, per cui non è minimamente dubitabile che il Dio dei Cristiani è l’unico vero Dio e che gli dèi delle altre religioni possono tranquillamente rientrare nella categoria degli dèi falsi e bugiardi.

    E – data la fondamentale importanza della Rivelazione stessaGesù la ripete: “Se mi chiederete qualcosa nel mio Nome (fosse pure un miracolo), io lo farò” (Gv 14,12-14).

    Chiediamo, dunque, in Nome di Gesù Cristo e ci sarà dato, bussiamo e ci sarà aperto.

    Che vuol dire chiedere qualcosa nel Nome (= nell’Onnipotenza) di Cristo?

    Vuol dire esser giunti a tale livello di santità (=imitazione di Cristo) da poter non solo chiedere di poter fare gli stessi Atti di onnipotenza o Miracoli d’Amore di Cristo, ma addirittura anche di più sorprendenti…

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IL MIRACOLO.

  • IL MIRACOLO.

    Ricordiamo che i miracoli sono dei fatti strabilianti dell’onnipotenza divina realmente accaduti (Gv 11,43-45; Gv 6,1-14…etc..etc) che l’Uomo-Dio Gesù Cristo fa e fa fare a coloro che stanno con perseveranza alla Sua sequela, imitandoLO, e che hanno raggiunto in questo mondo livelli adeguati di santità.

    I MIRACOLI, in quanto Atti d’onnipotenza, testimoniano quindi della Divinità di Chi li fa e li fa fare, ossia dell’UNICO vero Dio in tre divine Persone: Padre e Figlio e Spirito Santo nonché della validità assoluta della religione cristiana ove i miracoli avvengono, che è quella cattolica.

    …E LE ALTRE RELIGIONI?

    Le altre religioni come il Maomettanesimo, l’Induismo, il Buddismo, l’Ebraismo, l’Ortodossia devono pur esse giungere tutte alla buona notizia evangelica, perché il MONITO di Gesù Cristo cioè“Convertitevi e credete al Vangelo (Mc1,15) è UNIVERSALE in quanto il mondo dovrà diventare tutto cristiano prima che si giunga al compimento finale della Storia cristocentrica della salvezza preceduta dalla parusia finale a tutti visibile del Cristo risorto (Mt 24), 3-14). Si tratta della fine di questo mondo per quello dei nuovi Cieli e nuova Terra della nuova Creazione ove, assieme a tutti i redenti salvati da Cristo avrà stabile dimora la santità sempiterna della Vita di Dio dentro DIO, una sorta di ritorno alla immortalità felice del’EDEN, o Paradiso terrestre da dove, per aver dato retta a satana, il Genere umano è caduto precipitando in questo mondo senza Eden, crocifisso e mortale.

A CHE SERVONO LE NOSTRE PREGHIERE.

Si Spiega quindi perché siamo servi inutili”, essendo quanto fatto per noi dal Signore Gesù incommensurabilmente più grande rispetto a quella che può essere la nostra risposta devozionale per Lui (Lc 17,710).

Le nostre preghiere servono a farci crescere verso di Lui per consentirci di imitarLo sempre meglio e, nel contempo, a tenere a bada satana che “come leone ruggente va in giro cercando chi divorare” (1Pt 5,8).

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CHI E’ DIO?

  • CHI E’ DIO?

    Dio è Colui che è capace di onnipotenza ovvero di fare dal nulla (=creare), mantenere dal nulla (=sostentare) ed eliminare nel nulla (=annientare) la realtà creata dell’esistenza.

    Dio, che etimologicamente significa “Luce, Cielo”, non solo è capace di onnipotenza, ossia di compiere miracoli d’Amore ma è capace pure di farli compiere anche ai Suoi santi discepoli: come è obiettivamente constatabile a tutti nella religione cristiano-cattolica.

Nulla è impossibile a Dio! (Lc1,37) che è anche Amore (1Gv4,7-16).

Nessuna Religione ha come quella cristiana un Dio onnipotente, capace cioè di fare e far fare Atti d’onnipotenza o Miracoli d’Amore.

Nel mondo ci sono, secondo le ultime statistiche, più di 10.000 religioni: ebraismo, musulmanesimo, spiritismo, religioni africane, scuole taoiste, religioni etniche minori e tante altre….

Nessuna di queste però come quella cristiano\cattolica professa un Dio che è capace di fare e di far fare ai Suoi discepoli atti d’onnipotenza o miracoli d’Amore che ne connotano la Divinità

Dunque nessuna di queste è una Religione rivelata dall’Onnipotente, salvo quella Cristiano\Cattolica, di cui abbiamo detto.

Dio ha creato gli esseri umani a Sua immagine e somiglianza per renderli felici come Lui, senza però tenerli legati a Sè contro la loro volontà (cfr.: i primi 3 capitoli della CONOSCENZA UMANA – Genesi).

Purtroppo, però, essi, ingannati e sedotti da satana, persero la loro similitudine con Dio e, per conseguenza, l’immortalità corporea e gli altri doni di grazia, passando dal Paradiso originario dell’Eden in questo mondo senza Eden, crocifisso e mortale.

Con la caduta dall’Eden e con la perdita dell’immortalità, l’umanità perse pure la scienza infusa che è la capacità umana della conoscenza immediata della realtà.

Non solo ma in conseguenza del peccato originale si fece connaturata all’umanità una certa inclinazione a peccare ovvero a separarsi da Dio col peccato che ancora oggi ritarda il progetto di divinizzazione salvifica di Dio sull’Uomo.

Il peccato originale ha colpito infatti la Natura umana, e quindi, tutti gli esseri umani con la sola eccezione dell’immacolata sempre Vergine Maria.

LA TENTAZIONE

L’unitrino Dio ha creato l’Umanità a Sua immagine e somiglianza rendendola immortale e felice come Lui ed indicando pure la Via che conduce a Lui per libera scelta umana.

Con la caduta dall’Eden però l’umanità perse molto della sua similitudine con Dio così come era stata fatta dall’Onnipotente nell’Eden.

Questa situazione di piccolezza e povertà rese ignorante l’umanità abbassando così la soglia della sua responsabilità.

Ciò rese inutile ogni intervento sproporzionato di satana sull’uomo per l’intervento vigile dell’Angelo custode.

Si va all’inferno quindi prima coll’anima e poi, alla fine del mondo, col corpo risorto se si lascia questo mondo impenitenti di peccato mortale conosciuto e praticato come tale.

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COME DIO SI RIVELA.

COME DIO SI RIVELA.

Finché, più di 2000 anni fa, il Figlio unigenito dell’Unitrino Dio non si è reso presente sulla Terra incarnandosi e nascendo dalla vergine Madre Maria, Dio per rivelarsi si avvaleva dei profeti, i quali non solo comunicavano il Pensiero divino ma operavano pure nel Suo Nome degli Atti d’onnipotenza chiamati Miracoli d’Amore, che sono propri di Dio e ne connotano l’esistenza certissima.

Si tratta della capacità divina di creare (=fare dal nulla), di sostenere dal nulla ed eliminare nel nulla la realtà dell’Esistenza: è questa l’onnipotenza divina o miracolo d’Amore.

Nell’ambito di questo periodo della Storia del Mondo chiamato Testamento antico, vari Profeti avevano profetato circa la venuta sulla Terra del Profeta dei profeti, della Persona divina cioè del Figlio unigenito di Dio, chiamato Gesù (=Yahweh è salvezza”=Dio) che, incarnandosi e nascendo miracolosamente da Maria rimasta sempre vergine, si faceva anche Uomo allo scopo di redimere e salvare l’umanità dai suoi peccati mortali commessi su istigazione di satana, il maligno: nemico irreversibile di Dio e dell’Uomo.

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COME AVVENNE AL TEMPO DI NOE’. IL DILUVIO UNIVERSALE E DINTORNI.

COME AVVENNE AL TEMPO DI NOE’. IL DILUVIO UNIVERSALE E DINTORNI.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Come avvenne al tempo di Noè, così sarà alla fine del mondo nei Giorni del Figlio dell’uomo durante la la Sua Parusia finale:
mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè il giusto e quelli che stavano con lui si salvarono, entrando nell’arca, dal diluvio universale, che Dio aveva mandato per cercare di salvare in exstremis l’umanita’ senza Dio del mondo.

Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti.

Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si rivelerà.
Questo Giorno che farà parte dei tempi della fine.

In quel tempo, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro.
Ricordatevi della moglie di Lot.

Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà.

Vi dico: nella notte (della fine dei tempi) due si troveranno in un letto: l’uno verrà preso (=accolto per sempre da Dio per il Cielo) e l’altro (lasciato per sempre da Dio per l’inferno);
due donne staranno a macinare nello stesso luogo:
l’una verrà
presa (per sempre da Dio per il Cielo) e l’altra lasciata (per sempre da Dio per l’inferno)».

Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi».

Dunque, coloro che verranno “lasciati” da Dio, vale a dire quelli che Gesù chiama il cadavere, il quale sarà preda degli avvoltoi, ossia dei diavoli per l’inferno, sono quelli destinati all’inferno in quanto lasciano questo mondo in peccato mortale conosciuto come tale...(Luca17,26-37).

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GESU’ MAESTRO DI SANTITA’ IN VISTA DELLA NUOVA CREAZIONE CHE VERRA’.

GESU’ MAESTRO DI SANTITA’ IN VISTA DELLA NUOVA CREAZIONE CHE VERRA’.

DIO E MOSE’.
L’ebreo Mosè fu scelto da Dio per liberare il popolo d’Israele dalla schiavitù pagana degli Egiziani durata 430 anni.

L’intenzione dell’Altissimo era quella di rendere gli Ebrei la prima grande nazione libera sulla terra, per cui tramite Mosé, ha dato loro le Sue Leggi ed i Suoi Statuti affinché gli Ebrei li osservassero di generazione in generazione e collaborassero così al progetto di Dio che in definitiva era quello di riportare la Terra al Cielo, Eden, da cui per colpa del luciferino serpente essa era caduta (Gn 3,1-24).

Fu per questo che Mosè ricevette le Divine Leggi, i cosiddetti Dieci Comandamenti, e li trasmise al Popolo ebreo.
Tutto Israele lo rispettava e seguiva tutte le sue istruzioni perché lo riconosceva come un grande Profeta.

IL SI DI MARIA.

Da parte di Israele, però, l’alleanza con Dio\Padre cominciò a vacillare, per cui, dopo alterne vicende, Dio, mediante lo Spirito Santo, mandò Suo Figlio a salvare la Terra incarnandosi e nascendo miracolosamente da una Donna ebrea, la sempre vergine Madre, Maria.

Quindi, ottenuto il consenso da Maria rimasta sempre vergine, l’Arcangelo dell’Annunciazione chiamò col Nome di Gesù il Figlio eterno di Dio che da quel momento in poi sarà il Figlio di Dio e di Maria nel tempo e per sempre (Lc1,26-38; Mt 1,18-24).

Ma neanche di fronte al Figlio di Dio fattosi Uomo, i religiosi ebrei si convertirono…
Per questo è interessante notare che Gesù non si rivolse ai “sacerdoti” ebrei di quel tempo, scribi e farisei, ma alla folla ed ai suoi discepoli.

Gesù Voleva avvertire questi ultimi dell’atteggiamento formalista ed ipocrita degli scribi e dei farisei che affermavano di essere i detentori dell’Autorità che Mosè aveva ricevuto da Dio, ma non ne seguivano per nulla l’esempio.

SULLA CATTEDRA DI MOSE’

È interessante notare che Gesù non si rivolse ai religiosi ebrei di allora, scribi e farisei, ma alla folla e ai suoi discepoli.

Voleva mettere in guardia questi ultimi dagli scribi e di farisei che affermavano di essere, ma non lo erano, gli eredi detentori dell’Autorità che Mosé aveva ricevuta da Dio circa le Tavole della Legge, alias i Dieci Comandamenti.

Per questo la cattedra di Mosè era la posizione più importante e rispettata di tutte, quindi era così ambita e desiderata da coloro che volevano il potere ma ai quali non importava nulla del Popolo che doveva solo restar loro sottomesso senza ricevere alcuna adeguata istruzione formativa e religiosa.

Scribi e farisei erano, insomma, dei bacchettoni, dei bigotti “ante litteram”.

FARISEI E SCRIBI AL TEMPO DI GESU’ IN ISRAELE.
Circa il significato del termine “fariseo”, presente presso gli Ebrei del tempo di Gesù, sono state scritte tonnellate di carte, organizzati convegni, ma non si è riusciti a cavare un ragno dal buco, forse perché le cose più semplici e popolari vengono scartate a priori.

I Farisei erano infatti una classe di persone che ritenevano di essere più vicini a Dio del popolo considerato impuro, e dal quale pertanto vivevano separati per non essere contaminati.

Accanto a questa categoria egocentrica ed egolatrica di persone, Gesù accosta anche gli Scribi.

CHI ERANO GLI SCRIBI.
Gli scribi dell’antico Israele erano uomini istruiti, la cui occupazione era quella di studiare la Legge, trascriverla e scrivere commenti su di essa. Venivano anche reclutati in occasioni in cui era necessario scrivere un documento o interpretare un punto legale. Esdra, “esperto nella legge di Mosè data dall’Eterno” era uno scriba (Esdra 7:6).

Gli scribi prendevano molto seriamente il loro compito di preservare la Scrittura; copiavano e ricopiavano la Bibbia meticolosamente, contando persino le lettere e gli spazi per assicurarsi che ogni copia fosse corretta. Possiamo comunque ringraziare gli scribi ebrei per aver preservato l’Antico Testamento delle nostre Bibbie.

Gli Ebrei furono sempre più noti come “il popolo del Libro” per via del loro studio fedele della Scrittura, in particolare della Legge e di come avrebbe dovuto essere seguita.

Nell’era del Nuovo Testamento, gli scribi venivano spesso associati alla setta dei Farisei, nonostante non tutti i Farisei fossero scribi (si veda Matteo 5:20; 12:38). Gli scribi insegnavano alle persone (Marco 1:22) ed interpretavano la Legge. Erano ampiamente rispettati dalla comunità per via della loro conoscenza, della loro dedizione e dell’apparente rispetto della Legge.

Tuttavia, gli scribi andarono oltre l’interpretazione della Scrittura, ed aggiunsero a quello che Dio aveva detto, molte tradizioni ideate da loro. Divennero esperti nel proclamare la lettera della Legge, mentre ignoravano lo Spirito che stava alla sua base.
Le cose peggiorarono tanto che i regolamenti e le tradizioni aggiunti alla Legge divennero piu’ importanti della Legge stessa.

Ciò portò a molti scontri tra Gesù, i Farisei e gli scribi.

All’inizio del Discorso della Montagna, Gesù sconvolse il Suo pubblico dichiarando che la giustizia degli scribi non era sufficiente per far andare in Cielo nessuno (Matteo 5:20).

L’IPOCRISIA RELIGIOSA.

Gran parte del sermone di Gesù parlava di ciò che le persone avevano imparato (dagli scribi) e di ciò che Dio voleva davvero che imparassero (Matteo 5:21–48).

Verso la fine del Ministero di Gesù, Egli condannò completamente gli scribi per la loro ipocrisia (Matteo 23). Questi conoscevano la Legge e la insegnavano agli altri, ma non la osservavano.

Lo scopo originale degli scribi era serio: conoscere e preservare la Legge ed incoraggiare gli altri a rispettarla.

Ma le cose andarono terribilmente per il verso sbagliato quando le tradizioni umane adombrarono la Parola di Dio, ed una pretesa di santità prese il posto di una vita di vera devozione.

Gli scribi, il cui scopo dichiarato era quello di preservare la Parola, in realtà La invalidarono con le tradizioni da loro trasmesse (Mar 7:13).

Come hanno fatto le cose a giungere a questo punto? Probabilmente gli Ebrei, dopo essere sopravvissuti per secoli a persecuzioni e schiavitù, si aggrappavano con orgoglio al mantenimento della Legge e alla loro identità di popolo scelto da Dio. I leader religiosi dei tempi di Gesù assumevano certamente un atteggiamento di superiorità (Giovanni 7:49), al quale si opponeva Gesù (Matteo 9:12). Il problema principale era che gli scribi erano ipocriti nel cuore.

Erano più interessati a sembrare buoni agli occhi degli uomini, che a compiacere Dio.

Alla fine, furono gli stessi scribi ad avere un ruolo nel fare arrestare e crocifiggere Gesù (Matteo 26:57; Marco 15:1; Luca 22:1–2).
La lezione che ogni cristiano può imparare dall’ipocrisia degli scribi è che Dio vuole qualcosa di più che atti esteriori di giustizia. Egli vuole una trasformazione interna del cuore, affinché esso si arrenda costantemente in amore ed obbedienza a Cristo.

ECCO COME PARLO’ GESU’ SUL CONTO DEGLI SCRIBI E DEI FARISEI:

1 Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:2 «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3 Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, n fanno. 4 Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. 5 Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange;6 amano posti d’onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe 7 e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare “rabbì” dalla gente.8 Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate nessuno “padre” sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.10 E non fatevi chiamare “maestri”, perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. 11 Il più grande tra voi sia vostro servo; 12 chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.
13 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci.1415 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l’oro del tempio si è obbligati.17 Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l’oro o il tempio che rende sacro l’oro?18 E dite ancora: Se si giura per l’altare non vale, ma se si giura per l’offerta che vi sta sopra, si resta obbligati.
19 Ciechi! Che cosa è più grande, l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? 20 Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; 21e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l’abita.22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell’anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle.24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza.26 Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto!

27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. 28 Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità.
29 uai a voi, scribi e farisei ipocriti, che innalzate i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti, 30 e dite: Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei profeti;31 e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei profeti. 32 Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!
33 Serpenti, razza di vipere, come potrete scampare dalla condanna dell’inferno? 3 4 Perciò ecco, io vi mando profeti, sapienti e scribi; di questi alcuni ne ucciderete e crocifiggerete, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città;5 perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sopra la terra, dal sangue del giusto Abele fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachìa, che avete ucciso tra il santuario e l’altare. 36 In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.

37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!38 Ecco:la vostra casa vi sarà lasciata deserta!39 Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!». (Matteo 23:1-12)

LA GRANDE DIFFERENZA.

Mosè deteneva l’autorità divina non perché semplicemente insegnasse al popolo a obbedire alle leggi dell’Altissimo, ma soprattutto perché era un esempio di obbedienza e rispetto per i comandamenti del Signore.

Gli scribi e i farisei erano tutt’altro. Erano solo uomini disonesti e profittatori. Non avevano rispetto e considerazione per il sacro. Poco o niente li interessava dei problemi delle persone, purché stessero bene e non mancasse loro nulla. In che modo tali uomini con intenzioni così meschine ed egoiste possono avere l’approvazione di Dio?
I veri servi del Signore Gesù sono dove Lui si trova. Gesù è tra gli afflitti, disperati, respinti, malati, depressi, lesi e umiliati.

Questa è la posizione e il luogo in cui dovrebbe essere il servo di Dio. Gesù rinunciò al suo trono con il Padre per venire in questo mondo e vivere tra i perduti. Ha dato tutto per darci la salvezza.
Ecco perché il Padre Lo ha onorato!
Lui onora anche coloro che servono il Suo amato Figlio. Chi non è preoccupato per la propria vita o le proprie famiglie.

L’unica cosa che GESU’ vuole e che gli dà piacere è salvare le anime per il Regno di Dio, trovando imitatori sempre più numerosi in questo mondo fino a riempirlo tutto di Sè in vista della nostra resurrezione della carne e della Vita in Dio del mondo che verrà…

Ma se tutto è dipeso da Lui, ora, imitandolo per quanto possiamo tutto dipende da noi non senza ricordare che la Chiesa di Cristo sussiste pienamente nella Chiesa cattolica fondata da Cristo .

ALLO STESSO MODO…

Allo stesso modo degli scribi e dei farisei, se non peggio, si sono comportati lungo i secoli i maggiorenti clericali della Chiesa di Cristo: papi, cardinali vescovi …

Il potere temporale della Chiesa può farsi riferire al periodo storico in cui il il Papa era Sovrano politico dello Stato Pontificio: e cioè dal 752 al 1870.

Con la Breccia di Porta Pia (1895-1897) cessa finalmente il potere temporale dei Papi e ritorna in pienezza la Chiesa di Cristo.
Purtroppo però con queste lunghe deviazioni dalla VIA tracciata da Cristo il cammino verso la Luce della Verità si allunga…
….E così il Regno sempiterno di Dio ritarda il suo felice compimento assoluto con la resurrezione della carne e la Vita del mondo che verrà…
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