Dopo 4 album , entrati meritatamente nella leggenda , i Led Zeppelin riprendono , dopo un tour fiaccante a supporto di Led Zeppelin IV , la loro attività discografica . Qualcuno ha accennato ad una seconda parte in tono minore del Dirigibile , in realtà la band si evolveva verso una condizione differente da quella intrapresa fino ad ora . Emergeva il talento straordinario di JP Jones e il duo Page/Plant si avviava verso un crescente livello di maturita artistica .
Houses of the Holy raccolse pareri discordanti , c’è chi intravedeva nel nuovo platter degli Zeppelin un episodio minore della loro discografia , e chi invece festeggiava l uscita di un nuovo capolavoro . Qualitativamente inferiore ai primi quattro dischi, ma non di molto diciamo al di sotto di un gradino….Il disco si apre con l omonima titletrack , pezzo molto rock , un instancabile cavalcata dominata dalla chitarra di Page su un testo alla Dottor Faustus che reclama alla coscienza il potere della conoscenza e della sapienza infinita , subito dopo è la volta della malinconia sulle note della ballad Rain Song , Over The Hills And Far Away altro classicone della nuova produzione zeppeliniana costruita su un bel riff acustico , The Crunge , l immancabile voglia di esplorare nuovi territori porta la band ad addentrarsi nei territori del funk , cosi come Dancing Days con un sound che sfocia nel pop piu accattivante ….. dopo tante interpretazioni solari , l’allegra spensieratezza del disco viene interrotta dall oscura No Quarter , forse il miglior pezzo dell’album …un brano dominato dal moog di JP Jones , dalla voce effettata di Plant , e dalle note di Page , ora pulite e in altre oscure e distorte da rappresentare veri e propri ululati .
Ad un ritmo di un disco ogni due anni , nel 1975 viene pubblicata l opera omnia dei Led Zeppelin. Physical Graffiti contiene tutto ma proprio tutto cio che la band rappresenta . Doppio Album , primo nella discografia della band inglese , vero e proprio summa e testamento sonoro . Stroncato da certa critica che lo giudico’ troppo lungo e riempitivo di materiale scartato dai primi quattro dischi , Physical Graffiti e’ alla lunga considerato come uno dei migliori album dell’intera discografia degli Zeppelin . Variegato nella proposta . Un ritorno alle origini che propone un hard rock senza compromessi , viene abbandonata la formula della ballad soft hard che tanto aveva fatto la fortuna delle ultime produzioni. Il disco parte subito con un rockaccio efficace Custard Pie , a seguire la gemma blues Rock The Rover , il gospel satanico In my time of diyng , Trampled Underfoot il classico live con un riff iniziale azzeccato , ma il momento migliore dell’album , e la monumentale Kashmir , e su questo brano vorrei soffermarmi…Kashmir caratterizzata da un intercedere epico sostenuta dall ottimo lavoro di Jones , e dal riff portante di Page , è la celebrazione in musica della magniloquenza artistica . altri episodi , ma non certo non inferiori sono la meravigliosa Bron-Yr-Aur con un grandissimo Page , e il duo Down By The Seaside/Ten years gone . Physical Graffiti è l ultimo grande disco degli Zeppelin , un disco che forse puo risultare eccessivamente dispersivo per la sua lunghezza ma che risulta sempre gradevole da ascoltare . FONDAMENTALE
Presence esce nel 1976 , pubblicato dopo il mastodontico Physical Graffiti di un anno rima , ebbe un notevole successo commerciale anche se certa critica lo accolse freddamente . La qualità del prodotto e indubbiamente all’altezza delle aspettative , il suono granitico e hard rock di Presence fecero ricordare ai fan le gesta del bombardiere marrone . Da non trascurare la copertina …che come tutte quelle degli Zeppelin cela un significato occulto…dal dirigibile in fiamme di Led Zeppelin fino all’Eremita di la band ha dimostrato di non trascurare i dettagli ..e questa volta campeggia in copertina un chiaro riferimento al capolavoro di Kubrick , 2001 Odissea nello spazio….Ma passiamo alla musica ….il disco si apre con l’ultimo vero capolavoro dei Led Zeppelin: Achilles Last Stand. Bellissima , epica , potrebbe essere facilmente interpretata dagli Iron Maiden , lunga piu di 10 minuti , e un instancabile cavalcata in musica che racconta le gesta del piu grande guerriero della storia antica , Achille. Ma c e ancora tanto rock pesante in For Your Life , il secondo lato dell album si apre con l altro vero capolavoro degli Zeppelin Nobody’s Fault but Mine , sugli scudi Plant e Page . Presence è l album di Page…pieno di assoli e chitarra spinta oltre ogni limite . Chiude il disco Tea for one che ricorda molto Since I ve been loving you con un testo in cui Plant canta con nostalgia la separazione da sua moglie
1979. In trough the outdoor , Ultimo atto. A distanza di tre anni da Presence i Led Zeppelin pubblicano il loro ultimo album in studio . Bonzo Bonham morira un paio di mesi dopo a causa di una overdose di alcolici , nel lasso di tempo che separa Presence da In trough the outdoor la band inglese pubblichera il live The song remains the same , concerto filmato al Madison Square Garden . In questa ultima prova torna preponderante l apporto di JP Jones che firma quasi tutti i brani e in altri , in cui condivide la stesura con Page e Plant , il suo contributo e’ altamente significativo . Classico della produzione è il brano apripista dell album In the evening ripresa poi da Page nella colonna sonora de Il giustiziere della notte , ma c e spazio anche per il samba di Fool In The Rain e il funky di South Bound Suarez . Caroulseambra è una marcia funebre vichinga sostenuta dal synth di Jones e dalle note di Page , mente in All my love , delicata ballad struggente , Plant rievoca la sciagura familiare della perdita del fglioletto adorato Karac.