TOP 100 HEAVY METAL ALBUMS / THE NUMBER OF THE BEAST – IRON MAIDEN (1982)

Arriva nel 1982 la terza e fatidica opera degli Iron Maiden ,The number of the beast ,dopo i precedenti Iron Maiden e Killers….con la dipartita di Paul Di Anno,che aveva compromesso buona parte dell’attivita’ live della band ,per via dei suoi abusi di droga e alcol,ecco finalmente  Dickinson,  vocalist proveniente dai Samson ,che si rivela fondamentale per il successo dell’album in ogni parte del mondo…Bruce Dickinson,classe 1958,dimostra grande disinvoltura nel ricoprire il delicato ruolo di cantante di quella che si presta ad essere la piu importante metal band degli anni 80 e non solo…la restante line up e ‘ invece confermata con
Steve Harris al basso,confermati anche Murray e Adrian Smith alle chitarre,e ultima prova in studio per Clive Burr alla batteria…
le premesse per il capolavoro ci sono tutte e lo si percepisce con Invaders che apre le danze al ‘al numero della bestia” e che segna in maniera perentoria la svolta sonora rispetto a Killers…cavalcata impeccabile dal punto di vista vocale e musicale, che preannuncia quindi il secondo brano ..Children Of The Damned…ispirato a “Villaggio dei dannati,opera di Wyndham….grande pezzo e grande prestazione vocale di Dickinson…il terzo episodio dell’album e’ la fantastica ‘ The prisoner,brano potente e melodico , il quale  anticipa 22 acacia avenue,brano dai toni piu dark….arriviamo alla title track ,the number of the beast che definisce piu che mai,sia come canzone che come llbum che rappresenta,lo stile inconfondibile dei Maiden..
malgrado le ridicole accuse di satanismo che i fans storici dei maiden sanno essere insulse (vedi i monologhi di dickinson in “live after death a riguardo)
arriviamo quindi a Run to the hills….forse uno dei brani che personalmente non amo dei maiden alla stessa maniera in cui lo amano i loro fan piu devoti,ma che rappresentera unque uno dei pilastri inamovibili di tutti i set degli Iron Maiden d’ora in avanti…
chiudono gangland e la mia preferita in assoluto …Halloweed be thy name…straordinaria e potentissima soprattutto nelle esecuzioni dal vivo…che parla di un condannato a morte…….la chiusura piu bella di uno dei piu importanti e piu belli album dei maiden….che cerca una svolta nel sound e che,in controtendenza ai testi banali di molte hard rock band finte che puntano tutto sul look,cercando la profondita’ dei temi trattati parlando di  prostitute,di
villaggi e di
dannati ,o degli ultimi atti di vita di un condannato…
gli iron maiden consegnano alla storia dell’heavy metal e del rock in generale,un album straordinario in tutte le sue sfumature,che puo’ essere l’ideale punto di inizio per le nuove generazioni per appassionarsi al Metal classico e alla discografia dei nostri……
con questo non mi resta che augurarvi un buon ascolto con IL NUMERO DELLA BESTIA…
ora e sempre UP THE MAIDEN…!