io sono cosi

la professoressa di francese arrogante e corrotta della scuola alberghiera

buongiorno mi chiamo paolo e sono sempre stato snobbato dalle donne fin dai tempi delle superiori ove per aver dato retta a delle persone sbagliate da diligente discreto che ero sono stato traviato e odiato dai altri compagni e dalle alunne e i professori o melgio dire le professoresse , quelle mi odiavano già come i superuomini odiano certi altir esseri umani e non capisco il perché come dice Primo Levi?? lei quella Bresciani Giovanna che aveva tuttto nella vita ma chissà se lo avrà anche dopo???

la mia sposa

ieri sera nel letto pensavo che mi piacerebbe tanto trovare quella donna che cerco da molti anni come quella dello scorcio di film che ho visto; una scena ma cosi dolce almeno nella veste della donna che... proverò a descrivere ciò che mi ha suscitato e come l'abbia vista io. si trovava davanti al suo sposo vestita di arancione con la vestaglia e per la fretta del suo amato è corsa in bagno a darsi un tocco alle ciglia e alle labbra e poi è tornata in camera da letto ma oltre alla sensualità che una donna con il suo abbigliamento trasmette, mi ha trasmesso qualcosa di molto più profondo. un piccolo dettaglio lo voglio però sottolineare, cioè il rumore dei suoi zoccoli cadendo per terra nel salire sul letto era di una sensualità femminile che è deliziosa. questa donna non era apparentemente bella, anzi al giorno di oggi la società banale la definirebbe brutta e chissà cos'altro ma dal suo cuore e dall'anima sua trasaliva una femminilità e pur essendo molto timida e pudica emanava una sensualità a cui un uomo difficilmente sa resistere, però per me le sue virtù femminili di attrazione nei miei confronti restano il suo genuino pudore e delicatezza visto che prima lei desiderava parlare di lei e dei suoi futuri bambini e cosi la vorrei pure io ma gli uomini hanno sempre fretta e vogliono consumare subito tutto senza gustare per bene il tesoro prezioso di una donna...

P.S.io è da anni che sono senza donna ma se potessi come una fata? darei questa gioia a tutte le donne che non l'hanno avuta dai propri mariti.

il ragazzo dalla schiena rotta

da qualche settimana frequento un corso ove ci sono persone con una certa invalidità e alcune di queste persone mi fanno

compassione; io vorrei aiutarli e un pò lo sto già facendo ma non mi sembra di fare abbastanza. vi è un uomo albanese che

vive con la sua famiglia numerosa di cui un solo figlio lavora e mantiene sia la propria che quella del padre e il padre

essendo caduto dalla scala e avendo la schiena rotta ogni volta che arriva al corso ha delle smorfie tremende di dolore
e a me fa tanta compassione. io penso sempre di doverli dare dei soldi anche se sono disoccupato; io ho sempre lavorato poco nella mia vita perché non riuscivo a trovare lavoro ma quei lavori che ho fatto e tanto in casa per conto dei miei genitori e fratello mi sono pure io rotto la schiena e dopo un pò mi fa sempre male. io dò già un passaggio con la mia macchina a questo sgraziato e ad altre due persone di cui una donna che con un figlio entrambi disoccupati non ha neanche il cibo da mangiare e divido sempre la mia merenda con lei e per Natale vorrei prepararle un cesto con del cibo diverso e più genuino. sono sempre più della convinzione che quello che il prete ripete spesso in chiesa che ciò che abbiamo di troppo sinceramente appartiene ai poveri e noi creiamo la loro miseria. tenere i soldi in banca pensando di averne bisogno e poi non usarli mai è un delitto...

la ragazza cicciotella di nome Gabriella

ricordo un giorno di anni fa che ero stato chiamato da una ragazza donna che avevo conosciuto cosi perché frequentavo un

corso e mi aveva chiesto di passare per aiutarla con il PC. era caldo quel giorno e quando sono entrata nella sua casa ho

notato la bambina di nome Isabella di dieci anni ca. e lei.
Ella era rotonda e cicciotella e indossava solamente una camicetta che le arrivava appena a coprire il suo fondo schiena

che era grosso e con la cellulite; in più aveva anche due grossi seni e ai piedi portava un paio di ciabatte terra con la

suola di legno e tutte aperte e le si vedeva ogni qualvolta che faceva un passo la parte del piede sul tallone rosso e

scuro rispetto alla parte interna più bianca e si sentiva il suono della ciabatta staccarsi dal suo piede e stringersi al

suo piede ad ogni passo e per me era molto afrodisiaco insieme ai piedi cicciotelli che aveva e con le unghie dei piedi

molto corte, (sembrava che le mangiasse perché erano più corte del solito con sopra uno smalto di rosso classico) e poi il

suo didietro cosi grosso e con la cellulite mi faceva veramente da afrodisiaco, avrei voluto chiedeerle se mi faceva

provare o toccare le sue ciabatte e credo che forse lo avrebbe anche fatto perché era molto buona e aperta alle persone

sincere e corrette però io non ho avuto il coraggio di farlo per timidezza e anche per il rispetto che vi era la sua

bimba, però ora a distanza di anni cui non so più che fine abbia fatto, penso a lei e penso che se l'avessi di fronte non

riuscirei a trattenermi e la prenderei decisa ma non sarebbe il mio modo di corteggiare una donna ma lei cosi vestita e

con quel bel corpo che a me piace e i suoi piedi soprattutto mi farebbe morire e io sono uno a cuii è sempre mancato

questo...

la villa romana

sabato sera mi sono fermato presso una villa molto bella ove c’era una festa privata immagino, una di quelle ville che si eregono sulla strada con tante scalinate e piene di statue e colonne come quelle romane. dentro vi era un concerto con archi. vedevo fuori dal portone sotto il portico in ogni istante che guardavo una moltitudine di persone e tante donne che tenevano la sigaretta tra le dita come una statuina e aspiravano da quella come fosse la cosa più buona del mondo da mangiare, come una poziomka (fragolina di bosco cosi la chiamava Teofilia la mamma cara della ragazzina dal cappottino rosso). alcune donne anche di seconda età con quelle giovani e poi anche giovanissime che facevano quasi a gara. poi ho notato una signora anziana con il marito anziano andare al parcheggio e anche lei fumava l’ennesima sigaretta e indossava le decollettèe nere con una bella fibbia sul tallone della scarpa elegante direi e allora ho pensato che lei le indossasse una volta all’anno e non per far piacere al marito ma per non essere meno importante delle ragazze e donne giovani che indossavano tutte i tacchi alti. a questa signora ho chiesto timidamente se si lasciasse annusare le scarpe da suo marito ma  la risposta è stata opaca come i suoi denti. poi ho notato una signora in compagnia di quattro uomini scendere dalle scale con in mano le sue scarpine alte e sedersi su un murettino e le ho visto i piedi avvolti dalle calze velate chiare e questo mi ha turbato moltissimo.