Creato da galatolomariuccia il 02/05/2008
 

Zia Mariù racconta

favole filastrocche e...

 

Messaggi di Febbraio 2014

Il Carnevale del prato

Post n°1015 pubblicato il 12 Febbraio 2014 da galatolomariuccia
 

 

In un bellissimo prato vivevano moltissime specie di insetti ed ognuno di essi si distingueva dagli altri perché possedeva una caratteristica particolare: chi aveva le ali colorate, chi il corpo bombato, chi il naso lungo a trombetta,chi le zampette lunghe,o chi il pungiglione, chi gli occhi grandi o chi le antenne…

Gli insetti decisero di festeggiare sul prato il Carnevale e iniziarono a preparare una festa in maschera sui fiori più colorati e sulle foglie più belle . Ma purtroppo in occasione di quella festa tra di essi sorsero dei malumori. Un bruco verdissimo venne maltrattato da alcuni insetti ,per via del suo aspetto un po' viscido . Solo la lumaca Ribelle e uno scarafaggio, ancor più brutto del bruco, apprezzavano la sua compagnia.

I tre animaletti avevano stretto una bella amicizia e insieme facevano belle e lunghe chiacchierate in mezzo all’erba, e quando era l’ora di mangiare rosicchiavano le foglie dei dente di leone più tenere di quel praticello .

Gli araldi della regina Ape pubblicizzarono a gran voce per l'aria del prato la festa e anche loro decisero di partecipare e per non essere presi in giro colorarono i loro brutti corpi con il polline delle margherite. Si tuffavano e saltavano e ridevano, dentro le margheritine e ne uscirono zuppi di polline profumato.

Stare insieme per loro era un vero spasso e quando il piccolo bruco venne deriso perché , se pur cosparso di polline, era ugualmente brutto, Ribelle e lo scarafaggio lo difesero con coraggio.

Mentre i tre amichetti stavano per giungere alla grande festa in maschera, il bruco ebbe un malore e lo fecero stendere sotto una foglia. La bestiolina era molto pallida, non riusciva più nemmeno a muoversi e dopo un po' si irrigidì tutta e sembrava non respirasse più. La lumaca e lo scarafaggio non riuscendo a comprendere quel che stava succedendo al loro amico si disperarono e mandarono a chiamar il dottor maggiolino . Nell'attesa rimasero con l'amico sdraiato a terra sofferente e malandato , pensando che la causa di quel malore così micidiale fosse stato proprio il polline. Aspetta, aspetta e aspetta il dottor maggiolino non arrivava e persa ogni speranza per il povero bruco, i due amici andarono a raccogliere qualche petalo di fiore per porlo sul corpo esanime così da proteggerlo dagli sguardi degli altri insetti .

La festa iniziò lo stesso perché gli insetti non avrebbero mai, per nulla al mondo, rinunciato a divertirsi!

Quando la lumachina e lo scarafaggio andarono a portare i fiori sul luogo dove il bruco giaceva, si accorsero che dalle spoglie del loro caro amico verde era nata una bellissima farfalla dalle ali morbide e dai mille colori .Essa felice cominciò a volare attorno ai suoi due amici e non riconoscendola, molti insetti si avvicinarono a quell'essere meraviglioso per fare amicizia, ammirandolo e complimentandosi per l' aspetto .

-Oh,la farfalla si era trasformata, ma non aveva affatto perso la memoria ! e..

-Solo la lumachina e lo scarafaggio mi sono rimasti accanto in punto di morte, e solo loro mi hanno portato dei fiori ! - Disse la farfalla a quegli insetti seccanti e insistenti e continuò: -E solo Ribelle e lo scarafaggio mi hanno tenuto compagnia anche se ero un essere strisciante , verde e peloso e che avete cercato di allontanare , anche per la festa di Carnevale!

Se solo quegli insensibili insetti avessero visto come la lumaca e lo scarafaggio, inconsapevoli ,si erano preoccupati quando il loro amichetto era rimasto paralizzato sotto la foglia prima della trasformazione, avrebbero compreso cos’è davvero l’amicizia!

Felice di esser lì, la farfalla volava con le sue ali delicate e meravigliose e tutti gli altri insetti, se pure vestiti a festa, erano talmente brutti rispetto a lei !

Dopo quel Carnevale, Ribelle non si allontanò mai più dal prato e dai suoi due amici, perché: un amico è un amico anche se è brutto,perché un amico che ti vuol bene,ha un cuore grande così! 

Riadattamento di una fiaba di Rossana Costantino  ,disegno di Cesare Marchesini

 
 
 

La leggenda dell'inverno

Post n°1014 pubblicato il 05 Febbraio 2014 da galatolomariuccia
 

 

Moltissimi secoli fa  ci fu un periodo in cui nello spazio c'era sempre il tempo bello:da mezzanotte a mezzogiorno ,per tutti i giorni dell'anno . Poi un forte terremoto galattico scosse tutto e accompagnato da un boato assordante un immenso sole si spezzò e tante scintille si sparsero nell'universo . Qualcuna di esse si spense,qualcuna brilla ancora, insomma erano nati tanti pianeti ,tra cui la Terra,la Luna,Giove ,Saturno,Marte e tanti altri. Un piccolo Sole illuminava la Terra , tutta piatta come una ciabatta. E lì, sempre caldo e sole , sole e tepore ,e ciò consentì di far sviluppare delle creature viventi : animali giganteschi, piante rigogliose .

Poi , un altro terremoto ,una gran frenata sopra un pianeta immenso ,  fece rimbalzare la Terra, un po' in qua e là e a suon di colpi  essa diventò rotonda .  In queste nuove condizioni capirete che il sole non ce la faceva più ad illuminarla contemporaneamente tutta  ,così si mise d'accordo col vento, che cominciò a farla girare su se stessa e da quel momento cominciarono a susseguirsi le stagioni:la primavera l'estate,l'autunno e...

Quando arrivò il primo inverno i grandi animali morirono ,chi di fame,chi di freddo. I più piccoli , sopravvissuti, non sapevano cosa fare, ma

tra loro c'era un animale ,che già si era dimostrato  più furbo di tutti:l'uomo.

Non c’era più erba e nemmeno frutti in quella zona desolata della Terra. Tirava un vento gelido che faceva rabbrividire  e le foglie cadevano giù dai rami, in  vortici marroni e rossi che poi salivano al cielo.-Che cosa succede? – si chiesero gli animali infreddoliti. E restarono lì, a pensare e a girare in tondo.

A un certo punto il cane disse:Chissà come ha fatto a difendersi dal freddo quell’animale che stava con noi nei boschi, sapete, quello che si chiamava… mi sfugge,come si chiamava? Ah, l’uomo! E si misero a cercarlo...

Leggenda dell'invernoCerca di qua, cerca di là, non riuscivano a trovarlo. Finalmente al calar della notte, videro un chiarore lontano,un bagliore rossastro e andarono a vedere cos’era.

Era un fuoco, acceso con rami secchi, all’ingresso di una caverna e lì, al calduccio stava l’uomo . Aveva un' aria soddisfatta, perché col fuoco non soffriva il freddo.

Quando videro quel bel rifugio, la mucca, la pecora, il cavallo, il cane, il lupo e la volpe presero la rincorsa per entrare anche loro nella caverna, ma l’uomo afferrò un bastone e gli disse:

- Fermi tutti! Che cosa mi date se vi faccio entrare nella grotta?

La mucca prese la parola per prima e disse: – Io ti darò il mio latte!

- Entra pure e accomodati- gli rispose l'uomo

La pecora continuò : – Io ti darò la mia lana!

- Entra pure anche te!

Arrivò il momento del cavallo : – Io ti porterò sulla mia groppa!

- Vieni avanti ,gli rispose l'uomo.

A questo punto la caverna era già piena e l’uomo non voleva fare entrare più nessuno.

 Allora il cane disse: – Quei due, là fuori, non te li raccomando, se non stai attento faranno del male alle tue bestie. Fammi entrare e io farò la guardia.

 -Entra …e il cane si accomodò proprio all'ingresso della caverna.

La volpe e il lupo, non vollero dare niente in cambio del caldo della caverna e così rimasero nel bosco, al freddo e dovettero correr tutta la notte per non morire di freddo. E si arrabbiarono così tanto che ...ancora oggi non se ne sono dimenticati !

 Favola tradizionale riadattata .Zia Mariù 2014

 
 
 

Fedeghiro

Post n°1013 pubblicato il 02 Febbraio 2014 da galatolomariuccia
 

 

Fedeghiro ,ghiro Fede

 prima riposa e poi provvede...

Dorme, russa e si rigira,

si stiracchia e poi sospira.

Con gli occhietti sigillati ,

sogna i grilli in mezzo ai prati.

E ha già pronta sul fornello ,

attaccata al campanello,

una bella caffettiera ,

per il suo risveglio a primavera !

Zia Mariù 2014

 
 
 
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Il racconto di Zia Mariù

illustrato da Valentina Ravagni :

GONGO il mostro succhiatutto(Edigiò)

 Foto di galatolomariuccia

 

 

 

  

"Riuscire a trarre gioia dalla gioia altrui, ecco il segreto della felicità !"

(G.Bernanos)

 

La storia del leone che non sapeva scrivere

 

Giù le mani dai bambini

 

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Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. 


Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride 


e ognuno intorno a te pianga. 

 Paulo Coelho

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Tutta la nostra vita dipende dai giorni dell'infanzia. Anche il nostro carattere è frutto di quei giorni lontani.

Quando veniamo al mondo siamo piccole piante delicate, nate sotto il cielo assieme a  tante altre creature palpitanti

.... ma se la semina è stata arida e la crescita non ha avuto amore e  né cure

allora le piante saranno deboli e incerte. (R.Battaglia)

 

 

 

 

    

 

 

 

"Il bambino ha diritto al più grande rispetto."

Decimo Giunio Giovenale

 

 

 

"Non permettere che qualcuno venga da te e che poi vada via senza essere migliore e più contento."

 

 

Vivi con i bambini ed imparerai ad amare.

Così diventerai tu un bambino

e più ancora: un essere umano.


Georg Walter Groddeck

 

 

"Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini".
Dante Alighieri

 

 

 

 

 

 

Videofiaba:Un profumo puzzoloso

 

 

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