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M A R E
Post n°77 pubblicato il 03 Settembre 2012 da viscontina17
Mi sono sempre chiesta come il mare possa sapere di buono ogni giorno. All’alba o sotto l’arsura del sole allo zenith o al tramonto. E la notte. Quanto amo il mare di notte. Il mare di notte regala pensieri e libera le emozioni. E’ come guardare dentro un nulla ricco di tutto . E’ guardare l’infinito sentendo la vertigine del vuoto. Via, via, andate via! Non c’è nulla da vedere. L’occhio vuoto fugge, ma l’occhio innamorato resta. Come si fa a non farsi inghiottire da quel nulla che è il mare in una notte senza luna? Una volta giocavo facile, mi piaceva il mare sotto la luna. A tutti piace il mare sotto la luna. Poi, una notte fredda, ho scoperto il mare senza luna. Il mare senza luna è giocare a nascondino con la propria anima. E’ un viaggio alla ricerca di sé stessi. E’ sprofondare in un nido amniotico piangendo e ridendo di ciò che si è diventati. Non mi lascia scampo, la mia anima m’aspetta dietro quel maledetto scoglio che fatico a vedere. Sbaglio occhi, lo so, ma l’uomo persevera nei propri errori. Di nuovo, l’illusione del sillogismo “complicato uguale bello e fascinoso” mi ha catturato. Tipico degli avidi di amor proprio. Tipico di chi ha un ego gonfio come uno Zeppelin. Ma ora ci provo a buttarmi nella banalità. Mica facile. Il mare al tramonto è il cuore che batte degli innamorati freschi di giornata. E’ la coppia che s’abbraccia e che prende il sapore e il colore del miele. E’ facile da spiegare a un bambino. Che ci vuole? Acqua e fuoco, l’acqua spegne il fuoco. ( W E B) |
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