"L'immaginazione non è uno stato mentale: è l'esistenza umana stessa."
Questa è una frase che mi soddisfa, noi e la nostra percezione della realtà siamo dei piccoli cosmi che elaborano continuamente idee, colori sensazioni, emozioni in un turbinio continuo, siamo una miscela perfetta di equilibri es essenze...questo fin tanto che restiamo racchiusi nel nostro "microcosmo"...poi subentra la seconda fase ineluttabile dell'esistenza:
il contatto con la realtà, il confronto, e tutto ciò che sembrava perfetto acquisisce differenti sfumature, diventando opaco.
Tutto diventa inesatto, o percepito dal prossimo come una lontana ombra, senza tutto quel significao che noi diamo alle nostre idee o immaginazione, il prossimo, ecco, interpreta a suo modo la nostra realtà...e la comunicazione viene falsata dall'impossibilità della comunicazione.
Nessuno si spoglia di se stesso per entrare in sincera comunicazione con te.
Nessuno crede di sbagliare mettendo nella tua bocca o testa dei pensieri...io stessa mi ritrovo a giocare a questo eterno equivoco dell'interpretazione del prossimo...
Evito personalmente di interpretare tutto quello che il mio interlocutore può dirmi, ma mi affido ciecamente alle impressioni alle emozioni che mi suggeriscono gli guardi, i movimenti impercettibili ma così palesi di intenzioni e modi...
Se la mia prima sensazione mi suggerisce di non fidarmi, prima o poi capirò perchè.
Come fare quando qualcuno con cui sei costretto ad interagire non risponde nemmeno vagamente al tuo standard umano?
Lo chiamo così per intendere il minimo quoziente di rispetto e sensibilità che io richiedo alle persone che mi circondano...in questo caso, io personalmente (ma è solo un problema personale) non scorgo questi caratteri indispensabili e non riesco ad interagire serenamente...tutto ciò mi crea molta tensione e delusione di me stessa.
Vorrei accettare così com'è questa persona...ma non ci riesco è più forte di me.
E' una riflessione forse fine a se stessa questa...la sto facendo da parecchio tempo ma non trovo una soluzione, non vorrei l'unica fosse eclissarsi, rinunciare a tutto pur di nn danneggiare involontariamente chi a fianco di questa persona che non mi piace non la vede come vedo io, per carità nessuno deve vedere le cose come faccio io...
Ma soffro veramente dell'influsso negativo che questa persona esercita, forse involontariamente su di me...
siamo dei piccoli cosmi ed ogni nostra azione ha un effetto a domino...sull'interiorità del prossimo. Credo non capiti solo a me, forse mi soffermo di più a rifletterci...
tutto qui.
Lucy
Sai, tante volte abbiamo delle prevenzioni, magari dovute all'educazione ricevuta, all'ambiente in cui siamo vissuti fin da ragazzini e non so quali altri motivi che, talvolta, sono frutto di sensibilità interiori difficili da decifrare. Anche a me è capitato talvolta di "reagire" a pelle, anche quando - a disagio, dentro - non riuscivo a trovare una motivazione valida, sorretta da almeno un perchè.. Ho notato che questo accade quando non ci si conosce bene e molto in profondità, perchè - dopo - certe relazioni posso prendere una via diversa, meno tortuosa, positiva. Comunque la riflessione, profonda anche se non troppo lunga nel tempo, almeno per me è sempre un buon viatico!
Non so perchè ma, leggendo prima nel mio blog il tuo bellissimo commento - riesci a dire tanto in poche parole, mentre io devo prendermi tutto lo spazio che.. l'universo mi concede, devo sentirmi sicuro di non prendere "gomitate" in faccia, e poi venendo qui da te, mi è tornata alla mente una bellissima poesia di Antonia Pozzi che ti lascio, sperando ti giunga gradita e che possa darti qualche "input" all'anima che, mi apre tu vada cercando..
Ti abbraccio ^__^
Se io capissi
Quel che vuol dire
- non vederti più -
credo che la mia vita
qui – finirebbe.
Ma per me la terra
è soltanto la zolla che calpesto
e l'altra che calpesti tu:
il resto è aria in cui
- zattere sciolte -
navighiamo a incontrarci.
Nel cielo limpido infatti
sorgono a volte piccole nubi
fili di lana
o piume - distanti -
e chi guarda di lì a pochi istanti
vede una nuvola sola
che si allontana.
E il tuo amore sta tornando, ergo..
Ti abbraccio ^__^
Tornerò con più calma a leggerti!!
Anton :)