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***vertigini***

Post n°400 pubblicato il 29 Agosto 2010 da fragolozza

Da lassù la città era solo un tappeto, di cui poteva calpestare grossi tratti, semplicemente tenendo fermo uno dei due piedi, arrestandolo per qualche attimo al continuo ciondolare.
Anche la luce più infinitesimamente piccola, a fissarla, avrebbe illuminato qualcosa.
Anche la stella più galatticamente lontana, a considerarla, avrebbe riempito uno spazio.
Ma in quel momento avrebbe avuto un senso?
L’uomo la colse di sorpresa, raggiungendola alle spalle, scavalcando il parapetto e sedendosi al suo fianco. Non la guardò, non la toccò, non la considerò. Rimase lì come non ci fosse mai stato.
E si chiese quanto, scrutato da quattro occhi piuttosto che da due, il buio fosse meno buio.
E si chiese quanto stupida sarebbe ancora potuta diventare fingendosi saggia invece che più semplicemente ammettere con se stessa che anche da lassù la città non era altro che un crogiuolo di ricordi e panchine e sassi che l’avrebbero seguita a prescindere da quanto alto fosse il punto a cui sarebbe mai giunta.
Ma in quel momento lui le prese la mano. Vieni con me- le disse- qui fa troppo freddo.

*Per gli sfigati: finale A
*Per gli incompresi: finale B
*Per  i pessimisti: finale C
*Per gli ottimisti: finale non pervenuto.

 

Finale A
Allora sei con me?- lei gli chiese, sorridendo e scostandosi dal viso i capelli mossi dal vento. La mano, stretta a quella di lui, le comunicò sensazioni di pace e per provarne ancora, per provarne di più forti, provò a  farglisi incontro così da poterlo abbracciare. Solo che fu poco attenta e, perso l’equilibrio, precipitò nel nulla, chiedendosi almeno un milione di volte, prima di sfracellarsi al suolo, come sarebbe andata se non fosse stata tanto sciocca da fidarsi anche stavolta.

Finale B
La ragazza non rispose. L’uomo aspettò le sue parole, aspettò un cenno, aspettò un rifiuto. Ma niente. La ragazza si limitò a fissarlo, quasi fosse spaventata.
Se avesse saputo che era sorda, l’uomo non avrebbe di certo impiegato tanto tempo prima di andar via, ma non lo sapeva e fu per questo che si beccò tre minuti di freddo talmente intenso da valergli l’influenza dei
giorni a venire e almeno dieci milioni di maledizioni per la stronza seduta sul parapetto e che probabilmente lo aveva scambiato per un maniaco.

Finale C
Hai ragione- disse lei, scavalcando il parapetto e seguendolo lungo il sentiero che li avrebbe ricondotti a casa.
Niente sarebbe cambiato, niente sarebbe migliorato.
E girato il primo angolo ebbe la certezza che il mondo non è affatto rotondo.
Il mondo è una scatola quadrata e scalarne le pareti serve solo a fare più strada quando si torna indietro dopo che si è constatato che, al di là di esso, non c’è assolutamente nulla che valga la pena uscire fuori a cercare.

Commenti al Post:
effendi09
effendi09 il 29/08/10 alle 12:41 via WEB
Si aprono scenari che nemmeno il piu' invasato Simenon saprebbe fare. Con una leggerezza e grazia impareggiabili eppure sono stilettate nella menta, nelle memoria di ognuno che le legga. Verrebe da chiedersi: ma lui, l'uomo ombra che viene di soppiatto, cosa cavolo pensa, invece? Clap clap.
 
 
fragolozza
fragolozza il 29/08/10 alle 13:36 via WEB
l'uomo non pensa.
 
effendi09
effendi09 il 29/08/10 alle 14:59 via WEB
Non e' vero. spesso pensa ad una cosa sola, ma pensa.
 
 
fragolozza
fragolozza il 29/08/10 alle 15:17 via WEB
pensare ad una cosa sola è come non pensare affatto.
 
effendi09
effendi09 il 29/08/10 alle 23:19 via WEB
Piu' o meno come pensarne troppe. E ' come non pensare affatto.
 
 
fragolozza
fragolozza il 30/08/10 alle 20:46 via WEB
hai scritto cosa buona e giusta. devo preoccuparmi??? ^___^
 
effendi09
effendi09 il 30/08/10 alle 23:10 via WEB
Se credi...Cosa potra' succedere secondo te? se ne accorgera' qualcuno?
 
perez78
perez78 il 31/08/10 alle 14:43 via WEB
Quando capita di trovarmi qui leggo molto attentamente le tue parole, non pretendo di dire e sapere come sei ne tanto meno tirare conclusioni perchè comunque sei tu e solo per questo meriti rispetto. Un post interessante, direi quasi una sottile metafora ma quello che mi piacerebbe sapere e qual è il finale per te... Non sono in cerca di una risposta e sinceramente non vorrei neanche conoscerla ma mi piacerebbe che tu riflettessi un attimo su questa mia domanda. Un dolce sorriso.
 
 
fragolozza
fragolozza il 31/08/10 alle 20:53 via WEB
invece rispondo. il mio finale è quello non pervenuto!
 
   
perez78
perez78 il 02/09/10 alle 14:57 via WEB
Rido... :-)))))))
 
fra19572
fra19572 il 01/09/10 alle 11:37 via WEB
Ciao bellissima...aspetto giunga finale per ottimisti..bacione
 
 
fragolozza
fragolozza il 03/09/10 alle 22:04 via WEB
fra' lo aspetto anch'io! ^___^
 
zucchecarrozze
zucchecarrozze il 15/09/10 alle 17:06 via WEB
Finale D Andarono in un bar, si sederono ed ordinarono un thè. Mentre sorseggiava la ragazza, fra la nebbia della sua bevanda, vide finalmente il viso del'uomo, e le piacque. Mi dai il tuo numero, disse lui. E mentre lei snocciolava i suoi numeri, sentì il cuore finalmente aprirsi.
 
 
fragolozza
fragolozza il 15/09/10 alle 23:45 via WEB
... e dovette chiamare d'urgenza un chirurgo perché gli ricucisse lo strappo ^___*! ciao!
 
effendi09
effendi09 il 15/09/10 alle 23:04 via WEB
Nessuno ha la certezza che te', si scriva con l'acca.
 
 
fragolozza
fragolozza il 15/09/10 alle 23:45 via WEB
ma io ho la certezza che non si scriva con l'apostrofo.
 
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Le cloache di notte somigliano
a fiumi nascosti.
Scommetti che a perdere il cuore
guadagni più spazio?
Sul banco dei pegni
ho impegnato
il mio ombretto di rosa.
Palpebre nude non chiudo
per cogliere il resto
di quello che resta
sul conto in sospeso
dei nostri sospesi.

Le formiche al tramonto ricordano
grani di pepe.
Sai contare al contrario, partendo
da cifre irrisorie?
Sotto l’arco
s’inarca in trionfo
la triade imperfetta.
Me stessa, quell’altra o la stessa
si chiudono a riccio.
Per capriccio
mi cavo d’impiccio.
Mi sento di troppo.

 

 

 

 
 

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