CERCA IN QUESTO BLOG
AREA PERSONALE
MENU
MOLKO-DIPENDENTE
But it’s you I take
‘cause you’re the truth
not I.
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
COME ALTERNATIVA
CERCASI MODELLO CALVIN KLEIN...
I MIEI BLOG AMICI
- Scrittrice on web
- In punta di dita
- BlacKitten
- Neverland
- tutti pazzi perche?
- Sex&theCity
- SPACIUGO
- studiareabologna
- Volpe...
- Una Vita
- ...Vivere...
- La Tana...
- Vita coi matti
- Maxsos Blog
- Best of Web
- SI VIENE E SI VA
- sparklingtears
- Cosa si ha da dire?
- ossimoro
- ...NuVoLe RaPide...
- LANIMA IN UN BLOG..
- peripezie mentali
- LA TERRA DI NESSUNO
- War In The World
- Mr.K torna...forse..
- ...meditate...
- FORSE UNA RONDINE
- bolle blu
- si, viaggiare
- AVALON
- POESIA
- Avrei Preferito Così
- PARTE DI ME.....!!
- ANIMA...
- pillole di pazzia
- Tu che tagghi i tag
- La Via dei Canti
- diamante per la vita
« ***INNOCENT*** | *°*l'angioletto*°* » |
La distesa di niente delle sua faccia, intervallata dai normali dettagli anatomici che distinguono una persona da un pezzo di merda qualunque, si allarga in una forma di sorriso predatore... in una forma di sorriso di chi si senta già vincitore.
Io tengo le mani poggiate sui fianchi, a volte le muovo, a volte sto ferma, impalata come un imputato che in realtà è giudice, ma non di se stesso, bensì di chi ha di fronte.
Mi siedo- sebbene non mi sia stato chiesto di farlo- e, alla mia quasi stessa altezza, la distesa di niente che è la sua faccia diventa l’ideale bersaglio per una gara di sputi, in cui non è solo la capacità di gettata il metro di valutazione per la riuscita dell’impresa, ma anche la potenza dell’impatto.
A confronto con un siffatto ideale, seguo la linea logica del mio pensiero riflettendola sulla mia persona. Quante e quali persone, in un momento qualsiasi della mia e della loro esistenza, hanno provato forte il desiderio di sputarmi in faccia? Spero poche e proseguo nell’analisi del mio interlocutore concentrandomi, stavolta, sul contenuto, data l’impossibilità di dare un senso alla forma.
Ne viene fuori un’accozzaglia di concetti male esposti e male assemblati, dalla quale, presumendo in maniera non troppo lontana dal vero l’intenzione di chi li espone, dovrei ricavare una necessità di riverenza.
Ma io ne ricavo la necessità corretta e ha poco a che fare con l’orgoglio, con la correttezza o con la salvaguardia della mia integrità. E’ piuttosto una forma di giustizia superiore, aliena da qualunque forma di ipotetica e futura vertenza (sindacale e non), che evidenzia in maniera incontrovertibile la differenza tra quanto ancora una volta ho dato e quanto ancora una volta stavo ricevendo.
Secondo mia madre, lavoro troppo di fantasia (e forse per un po' lavorerò solo così). Me lo ha ripetuto sabato mattina, quando le ho raccontato con le mie parole una notizia sentita al telegiornale (c’era una volta un presidente che non andava d’accordo con un altro presidente. Un giorno il primo presidente va nel paese del presidente con cui non andava d’accordo e casualmente muore… ma la cosa più casuale è che l’inchiesta sulla morte viene affidata al presidente col quale il presidente morto non andava d’accordo. Lavoro di fantasia?).
Secondo me, invece, sono fin troppo previdente e piuttosto che fare metaforicamente la fine di quel presidente, io abbandono ogni possibile velleità di mettere ancora piede in territorio nemico.
Non si chiama resa. Io lo chiamo attacco travestito da difesa.
E i miei livelli di stress, di sopportazione e di disgusto, ridimensionati a parametri decisamente inferiori a quelli sfiorati negli ultimi mesi, me ne sono immensamente grati.
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: fragolozza
|
|
Sesso: Età: 43 Prov: EE |
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: GiuseppeLivioL2
il 11/04/2017 alle 14:55
Inviato da: camnisi1943
il 17/02/2017 alle 07:45
Inviato da: camnisi1943
il 25/07/2016 alle 23:03
Inviato da: fragolozza
il 25/07/2016 alle 20:27
Inviato da: camnisi1943
il 23/07/2016 alle 07:38
POETRY
Le cloache di notte somigliano
a fiumi nascosti.
Scommetti che a perdere il cuore
guadagni più spazio?
Sul banco dei pegni
ho impegnato
il mio ombretto di rosa.
Palpebre nude non chiudo
per cogliere il resto
di quello che resta
sul conto in sospeso
dei nostri sospesi.
Le formiche al tramonto ricordano
grani di pepe.
Sai contare al contrario, partendo
da cifre irrisorie?
Sotto l’arco
s’inarca in trionfo
la triade imperfetta.
Me stessa, quell’altra o la stessa
si chiudono a riccio.
Per capriccio
mi cavo d’impiccio.
Mi sento di troppo.
I MIEI LINK PREFERITI
KELLY JONES
I really hope ya happy,
both of you
and maybe sometimes
you miss me too!