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Post n°330 pubblicato il 26 Ottobre 2009 da fragolozza
C’era qualcosa di sbagliato nel modo in cui lo guardavo. Che abbia smesso di piovere, non cancella le pozzanghere e a volte rimpiango la tempesta, perché i lampi davano un’impressione di luce migliore di questo ingannevole sole autunnale. |
Post n°329 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da fragolozza
Il mio criceto è quasi morto, non nel senso che stava per morire e non è più morto, ma nel senso che manca poco a che muoia e non venga più a mordicchiarmi il dito, a sorridermi a suo modo e, in qualche caso, anche a parlarmi… soprattutto quando non c’è nessuno che mi possa ascoltare. |
Post n°328 pubblicato il 07 Ottobre 2009 da fragolozza
Secondo Levinas, l’apertura è il denudamento della pelle esposta alla ferita e all’oltraggio. L’apertura è la vulnerabilità di una pelle offerta, nell’oltraggio e nella ferita, al di là di tutto ciò che si possa mostrare. Nella sensibilità “si pone allo scoperto” un nudo più nudo di quello della pelle che ispira le arti plastiche. Allo scoperto, la sensibilità è la vulnerabilità stessa. Sarò pure insensibile ma, secondo me, Levinas ha sempre goduto di ottima salute. |
Post n°327 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da fragolozza
“Che fai di bello?” è una domanda del cavolo, rivoltami ciclicamente da chi mi conosce e non. Quattro settimana fa, causa eventuali controindicazioni da assunzione di sostanze per nulla stupefacenti, ho smesso di fumare. Non c’è niente di positivo nel considerare, analizzare e contemplare solo il lato negativo delle cose, ma sono in una fase così, in cui anche le attività che prima mi rendevano serena, nei loro stravaganti effetti, adesso mi fanno sentire decisamente vuota. Insomma, ho capito che più che un’artista, io sono un museo e che se c’è una forma d’arte che mi si addice è quella drammatica, per il modo in cui tutto ciò che faccio fa davvero piangere. Oggi mentre giocavo col mio gatto nero e sussurravo parole d’amore al mio cane grigio, mentre il cielo azzurro era trapuntato di nuvole bianche come fiocchi di cotone (almeno ho ripreso a pensare in versi, ma non so quanto sia sano) mi ha colpita il pensiero che la teoria e la pratica del dolore divergono in efficacia. |
Post n°326 pubblicato il 28 Settembre 2009 da fragolozza
La progressione matematica dei miei stati d’animo si è evoluta dalla solitudine dei numeri primi, al pessimismo dei numeri negativi, passando attraverso l’insania dei numeri irrazionali e la lunaticità dei numeri complessi. Resuscito durante il sonno |
Post n°325 pubblicato il 14 Settembre 2009 da fragolozza
Sono così precisa quando sbaglio che, per essere sicura di non sbagliare, faccio sempre lo stesso sbaglio. Quando ero piccola e mia madre mi picchiava, anche se mi faceva un male cane, io non piangevo. La tattica del NON MI HAI FATTO NIENTE, utilizzata per tutta una vita contro qualunque cosa o persona che mi abbia ferita, offesa, umiliata e delusa è una di quelle stronzate che io stessa mi sono creata, a mo’ di corazza, solo per arrivare a rendermi conto che la migliore difesa non è un’ostentata e falsa invulnerabilità. E’ proprio vero che sono fatta male. PS: ecco svelato il mistero delle conclusioni ^___* |
Post n°324 pubblicato il 09 Settembre 2009 da fragolozza
Ieri mi sono quasi spaccata la testa battendola sotto una mensola. Stamattina l’ho battuta casualmente contro una parete, mentre rifacevo il letto. E la conseguente commozione, fortunatamente non cerebrale (almeno spero), mi sta facendo sentire come mi sentivo durante quel pomeriggio in cui lessi I ponti di Madison County, cioè uno schifo, e, forse, anche un po’ peggio, perché, se è vero che per ogni Francesca esiste un Robert, mi domando se il mio non mi stia pensando più di quanto io ci abbia mai pensato. E la risposta fa altrettanto schifo. Soltanto un cuore funzionava, quello del quadrante del mio orologio preferito e, ora che si è rotto, sembra una coincidenza troppo dolorosa essere anche obbligata a smettere di fumare. E così mi sono seduta sulle scale. Non mi andava di mangiare, non mi andava di pensare, non mi andava nemmeno di essere… Immancabile canzoncina del momento: "Dov'è andato tutto l'amore?"... Io non lo so... Ma è certo che almeno il cantante dei Kasabian poteva evitarselo di diventare così brutto!
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Tengo lo sguardo puntato a oriente così che nessuno (e in particolare Nessuno) possa vedere se piango. |
Post n°322 pubblicato il 25 Agosto 2009 da fragolozza
Si ringraziano i cinesi per la gentile collaborazione alla pubblicazione di questo post.
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Post n°321 pubblicato il 18 Agosto 2009 da fragolozza
Quando Chicco è morto, le mosche gli ronzavano intorno già da una settimana. |
Post n°320 pubblicato il 14 Agosto 2009 da fragolozza
Ogni configurazione non è altro che una trasformazione, che in realtà non è altro che distruzione di una precedente e irripetibile organizzazione. |
Post n°319 pubblicato il 04 Agosto 2009 da fragolozza
La peggiore novità dal punto di vista sentimentale è che Jude Law aspetta un altro figlio. Il parassitismo nostalgico della mia mano destra, sommato alla nostalgia parassitaria del mio emisfero sinistro, sbatte sulla carta un pensiero sollecitato da un castagno. Se rinascessi cantante, io vorrei cantare questa canzone!
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Post n°318 pubblicato il 26 Luglio 2009 da fragolozza
Tre ore fa, mentre ancora dormivo- e sognavo Vanna Marchi (e a ricordar bene anche la figlia), in un emporio dove mi ammattivo alla ricerca di un biglietto d’auguri che non c’era, perché io ne volevo uno da compleanno e quelli che c’erano erano solo per Natale, perciò niente biglietto e andavo via con un pacco di elastici per capelli e forse pure un’asciugamani- ancora non sapevo che svegliandomi non avrei avuto nulla da augurarmi, se non il solito, caro, “buongiorno!”, sussurrato al caffè freddo e ai biscotti alle mandorle, che credo si chiamino ritornelli per il modo in cui mi fanno ritornare sempre il mal di stomaco. PS: a proposito dei miei sogni dovrei rileggermi Freud. Non è un PS2, ma ieri, come coicidenza (ancora credo esistano), ho canticchiato questa canzone...
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Post n°317 pubblicato il 23 Luglio 2009 da fragolozza
Secondo una delle persone che conosce una delle persone che conosco, una sana vita sociale è tale solo quando si basa su una rete di relazioni, la cui composizione e gerarchia è equiparabile a quella di un pasto in cui figurino primi, secondi e contorni. I primi ti nutrono: che si tratti di tagliatelle al forno o di pastina in brodo, ti forniranno sempre l’apporto calorico necessario. PS: ed io continuo a mangiare taralli… |
Post n°316 pubblicato il 21 Luglio 2009 da fragolozza
"E’ ammaliante la sensazione di liberazione e vuoto, conseguente ogni concitata corsa lungo il corridoio, quando con i palmi tesi e aperti, le braccia spalancate quasi io vada incontro alla mia crocifissione, accarezzo le pareti nude e, subito dopo, la ceramica fredda, per vestirmi della loro ruvidità pesante e consolarmi all’idea di quanto possa essere facile guadagnarsi uno scampolo di fittizia gratificazione. certe parole riemergono a caso da un passato non localizzabile, ma che l'infelicità del presente, alla mente di adesso, dipinge felice.
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Post n°315 pubblicato il 09 Luglio 2009 da fragolozza
“Luglio col bene che ti voglio vedrai non finirà” Superata la prima metà di un anno in cui il mio segno zodiacale era dato per favorito, mi chiedo cos’altro mi sarebbe successo se fosse stato altrimenti. Luglio col male che mi voglio speriamo finirà. ahiahiahià.... |
Post n°314 pubblicato il 23 Giugno 2009 da fragolozza
Non ne azzeccherei una nemmeno se mi chiamassi Attack. "Da quando sono nato, ho iniziato a morire.
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Post n°313 pubblicato il 16 Giugno 2009 da fragolozza
Qualcuno ha mai chiesto agli amici di Lazzaro se erano felici della sua resurrezione? Era la persona più squallida che avessi mai conosciuto. Ma ovviamente non glielo dissi. Sporadicamente, ma ultimamente spesso, mi capita che qualcuno riemerga dagli spazi siderali in cui si era o era stato cacciato, con faccia da merluzzo surgelato, per mettere in atto la logica del ti ricordi di me? La mia memoria è talmente a pezzi che riuscire a ricordare qualcosa o qualcuno mi è diventato motivo di vanto… ed io sono abituata a vantarmi delle cose belle.
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Post n°312 pubblicato il 15 Giugno 2009 da fragolozza
Avere il naso alla francese, fumare come una turca e fare spesso l’indiana non mi rendono cosmopolita, così come ragionare per luoghi comuni non m’impedisce di giungere a conclusioni private. A proposito di latino, gli antichi romani si congedavano dalla scrittura con SVEV, acronimo di “si vales ego valeo” cioè “se tu stai bene, io sto bene”, che, a guardar bene, non è che un ennesimo luogo comune. Però una canzone che mi fa stare bene c'è... |
T'incontrai in un giorno qualunque, uno dei tanti che avrei preferito non vivere o passare oltre, con la stessa facilità con cui cambiavo il foglio al calendario se l'immagine non mi piaceva. Mio padre, l'orco dai cui lombi era scaturito il seme asprigno e responsabile di metà della mia vita bastarda, prima che uscissi di casa, mi aveva rammentato a suo modo il mio valore. Non ricordo se quel giorno la sua rabbia era immotivata- sono ancora troppo incline al senso di colpa per non sentirmi responsabile di ciò che di cattivo mi accadeva e mi accade intorno- ma ricordo che non aveva bevuto troppo perché era abbastanza lucido da riuscire a centrarmi in pieno viso quando mi allungò uno schiaffo. Non mi difesi, non lo facevo mai, ma infilai la porta e poi le scale, di corsa, fermandomi sulla balaustra giusto il tempo di tirare fuori un vecchio fazzoletto dalla tasca ed asciugarmi gli occhi e il naso. Poi comparisti tu. La correttezza di forma, da sola, mi valse quale inizio di una storia migliore. |
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Nickname: fragolozza
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Sesso: Età: 43 Prov: EE |
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POETRY
Le cloache di notte somigliano
a fiumi nascosti.
Scommetti che a perdere il cuore
guadagni più spazio?
Sul banco dei pegni
ho impegnato
il mio ombretto di rosa.
Palpebre nude non chiudo
per cogliere il resto
di quello che resta
sul conto in sospeso
dei nostri sospesi.
Le formiche al tramonto ricordano
grani di pepe.
Sai contare al contrario, partendo
da cifre irrisorie?
Sotto l’arco
s’inarca in trionfo
la triade imperfetta.
Me stessa, quell’altra o la stessa
si chiudono a riccio.
Per capriccio
mi cavo d’impiccio.
Mi sento di troppo.
I MIEI LINK PREFERITI
KELLY JONES
I really hope ya happy,
both of you
and maybe sometimes
you miss me too!
Inviato da: GiuseppeLivioL2
il 11/04/2017 alle 14:55
Inviato da: camnisi1943
il 17/02/2017 alle 07:45
Inviato da: camnisi1943
il 25/07/2016 alle 23:03
Inviato da: fragolozza
il 25/07/2016 alle 20:27
Inviato da: camnisi1943
il 23/07/2016 alle 07:38