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Post n°432 pubblicato il 31 Maggio 2011 da fragolozza
Non ho nulla contro la statua di Wojtyla. Maggio mi oltraggia le funeste memorie rifulgendo per una volta di luci (psichedeliche e non) sui miei vestiti appiccicaticci di euforia. |
Post n°431 pubblicato il 20 Maggio 2011 da fragolozza
Di cosa si nutriranno mai gli scorreggioni diretti a Prima Porta? Lo stordimento olfattivo per un po’ arresta il pensiero che si riallaccia a quello precedente non appena riprendo a respirare aria buona. |
Post n°430 pubblicato il 25 Aprile 2011 da fragolozza
Si può scrivere ciò che si vive o vivere ciò che si scrive. Sono molto meno autobiografica da quando scrivo più qui che qui. Mi sto attrezzando, per quanto possa interessare, a maturare una buona dose di ubiquità, ma i fiumi di parole che prima mi fluivano dentro si arrendono alle dighe erette dalla scarsità di tempo, diventando paludi su cui danzano mosche tze tze e conseguenti malattie del sonno. I Sottopassaggi qualche anno fa catturarono la mia attenzione con una canzone che s’intitolava Mary e nella quale era descritta una ragazza nella cui stanza c’erano solo un letto e una tv (e, avessero aspettato un po’, neppure più la tv).
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Post n°429 pubblicato il 15 Marzo 2011 da fragolozza
Dicono che un giorno Cesare- il Giulio- si recò da un indovino e che questi, analizzate le viscere di un bue (ma è una supposizione dell’autrice. Può anche darsi che abbia visionato i fondi di caffè), gli disse: “Caro Cesare, al momento è tutto apposto, ma ti capiterà qualcosa di brutto alle Idi di Marzo.” Dovrei tenere a freno la mia smania di farmi previsioni per il futuro, se poi mi lamento quando mi si avverano. Del resto, me lo ero detto da sola che marzo sarebbe stato un mese osceno. A proposito di Giulio Cesare, latinitas, etc. etc., una recente ricerca in campo onomastico, sull’origine e la fortuna del concetto nomen/omen, è stata motivo di spunto per una riflessione sul mio nome.
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Post n°428 pubblicato il 13 Marzo 2011 da fragolozza
Pioveva e forse è stato sotto l’effetto della pioggia acida che stamattina ho sentito l’impulso irrefrenabile di acquistare ben tre dischi degli 883. |
Post n°427 pubblicato il 06 Marzo 2011 da fragolozza
Ho sempre pensato- e devo averlo già scritto da qualche parte- che ne “I ponti di Madison County” sia descritta la miglior storia d’amore che abbia mai letto. “... Ma, dopo tutto sono un uomo. E tutte le considerazioni filosofiche non bastano a impedirmi di desiderarti, ogni giorno, ogni momento, con la testa piena dello spietato gemito del tempo, del tempo che non potrò mai vivere con te. Ti amo, di un amore profondo e totale. E così sarà sempre.” I ponti di Madison County
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[Qualcuno mi spiega perché al posto di Brian Molko mi è comparso nel box di fianco un rospo congelato?] Non attribuire a cattiveria ciò che puoi facilmente spiegare con la stupidità è il principio metodologico sulla base del quale si impiantano molte delle mie concezioni esistenziali e che io credevo essere un qualcosa di mio soltanto e di mia personalissima invenzione, ma che in realtà qualcuno aveva già codificato e brevettato, guarda caso nel 1980, cioè un anno prima che io nascessi, giusto per darmi il benvenuto al mondo e per fornirmi gli strumenti necessari per tirare avanti. Se la cantante non avesse la voce così simile a quella di Avril Lavigne, i Paramore sarebbero davvero un buon gruppo. |
Post n°425 pubblicato il 22 Febbraio 2011 da fragolozza
Prove tecniche di autostima che passano dalla scomposizione in pixel delle immagini di Thom Yorke. Chissà quante volte gli avranno chiesto perché non sorride mai.
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Post n°424 pubblicato il 16 Febbraio 2011 da fragolozza
Quarantaquattro braci di sigaretta: sputo fumo come fosse il mio personalissimo proclama di indipendenza. Ci sarà tempo per sentirmi schiava. Ma non è questo il momento.
...oggi come allora... Un fiore in bocca può servire... ...ho paura di invecchiare... |
Post n°423 pubblicato il 31 Gennaio 2011 da fragolozza
E’ stata la goccia che non faceva traboccare il vaso, ma mi lasciava grosse chiazze d’acqua dietro il vaso, a farmi traboccare il vaso. Comunque sia l’altro giorno, sono andata a darle i soldi dell’affitto e mi ha guardato per tutto il tempo in tralice. Persino il marito con tono ironico ha detto: “Adesso abbiamo un nuovo idraulico!” |
Post n°422 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da fragolozza
L’idea di fondo era quella opposta: hai mai sognato così intensamente qualcosa da avere l’impressione di viverla concretamente in sogno, al punto da non avvertire più la necessità di verificarla pure nel reale? piccolo esempio tratto dall’enciclopedia “strani e malcapitati avvenimenti onirici accompagnati da sottofondo musicale occorsi alla sottoscritta” capitolo quattro [nei primi tre c’erano una canzone di alanis morrissette, una di moby e una di gigi d’alessio (infatti il terzo capitolo verrà presto inserito nella sezione incubi)] Riprendendo…
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Post n°421 pubblicato il 10 Gennaio 2011 da fragolozza
Il peluche se ne sta sdraiato a pancia in giù su un mucchietto di vestiti accatastati sulla solita sedia pieghevole. [per amore daresti anche quello che ancora non hai e che forse nemmeno mai avrai] |
Post n°420 pubblicato il 03 Gennaio 2011 da fragolozza
E’ almeno dall’anno scorso che ho in mente questo post. "Nel mio paese, Oscar, c’è una leggenda che sostiene che, durante gli ultimi dodici giorni dell’anno, si può indovinare che tempo farà nei dodici mesi dell’anno seguente. Basta osservare ogni giornata per avere, in miniatura, il quadro del mese. Il 20 dicembre rappresenta gennaio, il 21 dicembre febbraio, e così via. Fino al 31 dicembre che prefigura il dicembre seguente." Gennaio (20 dicembre) Febbraio (21 dicembre) Marzo (22 dicembre) Aprile (23 dicembre) Maggio (24 dicembre) Giugno (25 dicembre) Luglio (26 dicembre) Agosto (27 dicembre) Settembre (28 dicembre) Ottobre (29 dicembre) Novembre (30 dicembre) Dicembre (31 dicembre)
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Post n°419 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da fragolozza
“Tornerà?” |
Post n°418 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da fragolozza
O l’albero di natale o lo stendino. E poiché sull’albero gli asciugamani e i maglioncini bagnati non ci stanno, ma sullo stendino qualche pallina, volendo, ce la potrei pure appendere, io ho optato per lo stendino. L’apparenza inganna e, in dissolvenza, metricamente misurata, la vita appare slabbrata per giorni lunghi chilometri e ore striminzite come soffi. |
Post n°417 pubblicato il 06 Dicembre 2010 da fragolozza
Era il 3 dicembre dell’anno in cui smisi di amare. |
(Stamane ho dolorosamente preso atto della sostituzione del faccione di Clive con una stupida pubblicità di rossetti e belletti vari. La cosa mi ha depressa alquanto. Che palle il natale!) La sveglia sul comodino è un emissario del tempo, il cui potenziale coercitivo annulla la presa del sonno sui miei occhi ancora stanchi. |
Post n°415 pubblicato il 25 Novembre 2010 da fragolozza
Di nuovo. |
Post n°414 pubblicato il 21 Novembre 2010 da fragolozza
…E spezzandosi il cuore, si ritrovò ad averne due. Uno da usare per poter respirare, l’altro da stritolare e poi spezzare ancora, così da averne tre e poi quattro e poi magari cento, che, spezzandosi a loro volta, sarebbero forse diventati frammenti di mille piccolissimi cuori, da spargere o donare senza più paure, per quanti ne avrebbe avuti ormai di scorta. Dovrei diventare un apologeta del passato? Non ci riesco. Io sono il passo che supera la gamba, sono arrivata a “domani”. E non m’importa di quanto le mie frasi suonino meglio in una dimensione postera, piuttosto di quanto non lo sembrino quando anacronisticamente le spingo a forza contro un uditorio distratto. Non posso sentirmi assente solo perché non mi si vuole presente e mi si colloca in un’epoca trascorsa e andata, che di reale ha solo l’evidenza di essere stata vissuta male. PS: questo non è un punto. E' una cesura pentemimera. |
Post n°413 pubblicato il 16 Novembre 2010 da fragolozza
Hanno l’età che avrò io quando avrò raggiunto la pace dei sensi (il che potrebbe anche essere mai) e sono convinta che, se avessero la mia età e io la loro, mi guarderebbero come io penserei di guardarle se le gocce di pioggia non superassero in conseguenze ipnotiche l’affascinante copertina del romanzo Harmony che stringe l’una e i “Secondo te ho sbagliato? Ma secondo te lui mi ama? Ma secondo te devo fidarmi?” recitati cantilenicamente dall’altra ad un’interlocutrice telefonica, credo, ipnotizzata quasi quanto me. Se non fossi tanto cinica, ogni impronta mi ricorderebbe quelle impronte, tutte, anche quelle soltanto abbozzate o puramente pensate, per la mia continua smania di lasciare segni ovunque. E invece le dita scivolano via veloci giù per il vetro, appannato da un respiro che mi chiedo che senso mai avrebbe se non ci fosse una lastra a catturarlo. |
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POETRY
Le cloache di notte somigliano
a fiumi nascosti.
Scommetti che a perdere il cuore
guadagni più spazio?
Sul banco dei pegni
ho impegnato
il mio ombretto di rosa.
Palpebre nude non chiudo
per cogliere il resto
di quello che resta
sul conto in sospeso
dei nostri sospesi.
Le formiche al tramonto ricordano
grani di pepe.
Sai contare al contrario, partendo
da cifre irrisorie?
Sotto l’arco
s’inarca in trionfo
la triade imperfetta.
Me stessa, quell’altra o la stessa
si chiudono a riccio.
Per capriccio
mi cavo d’impiccio.
Mi sento di troppo.
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KELLY JONES
I really hope ya happy,
both of you
and maybe sometimes
you miss me too!
Inviato da: GiuseppeLivioL2
il 11/04/2017 alle 14:55
Inviato da: camnisi1943
il 17/02/2017 alle 07:45
Inviato da: camnisi1943
il 25/07/2016 alle 23:03
Inviato da: fragolozza
il 25/07/2016 alle 20:27
Inviato da: camnisi1943
il 23/07/2016 alle 07:38