Creato da MERAVIGLIAS il 04/07/2007
Mesdames et monsieurs,voilà Paris...les autres villes sont villes!
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Post n°113 pubblicato il 04 Agosto 2008 da MERAVIGLIAS
Che tristezza tornare al lavoro dopo le ferie, alzarsi presto, riprendere la solita routine, quando si dovrebbe essere riposati e pronti di nuovo...ma in entrambi i casi non lo si mai abbastanza! Aooena trovo un attimo butto giù quattro righe su questi giorni e...si ricomincia a correre! Buonissima giornata comunque a tutti!!! |
Post n°112 pubblicato il 11 Luglio 2008 da MERAVIGLIAS
Stamattina, quando ho aperto la finestra di camera mia, le rose rosse del mio giardino mi sono subito saltate agli occhi. E' un colore così vivo, è il rosso della passione che si accende, dei sentimenti, lo stesso colore delle rose che non fioriscono più nel mio cuore da quando ci sei tu. Solo con te sto capendo cosa voglia dire avere coraggio, avvicinarsi e qulacosa e farla tua, pur sapendo che ti farai male. Proprio come una rosa che ti attira con l'indicibile bellezza delle sue forme, del suo colore e profumo, ma che può pungerti con le sue spine lunghe ed affusolate. Se devo scegliere se perderti o averti, scelgo di farmi male ancora ma avendoti; se oggi mi dicessi che non mi vuoi più,butteresti via tutto il mio sentimento per te rifiutandolo e rinnegandolo. Ed io stessa rinnnegherei, maledicendolo, il giorno in cui ti ho voluto. Mi auguro che non vorrai farlo, perchè ho bisogno di un angolo di color rosso vivo, che pulsi un battito in più nel mio cuore... Me ne vado in ferie ragazzi; credo che oltre al relax ed allo studio, mi farò una settimana di mare. Spero che anche per voi le vacanze siano rilassanti...ed i ritrovarvi tutti quando torno al lavoro, ad inizio Agosto,quando per alcuni di voi son sicura le ferie cominceranno. Spero di tornare con uno spirito migliore rispetto a quello che mi accompagna stamattina e che ho messo nel post...un abbraccio a tutti, Silvia
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Post n°111 pubblicato il 08 Luglio 2008 da MERAVIGLIAS
Buongiorno ragazzi-ragazze, come cominica la giornata per voi? Ieri sera seguivo, prima di uscire, su "Chi l'ha visto" la vicenda di Federica, la ragazza scomparsa in Spagna; stamane, connettendomi, ne ho ritrovato l'immagine purtroppo tristemente associata al ritrovamento di un corpo che pare sia il suo. Mi ricordo quando ero in Erasmua a Parigi il modo diretto, schietto, divertente con cui si stringevano le conoscenze; i ragazzi e le ragazze soprattutto di altre nazionalità che abbiamo conosciuto assieme alle mie compagne di viaggio, con cui bastava poco per comprendersi nonostante quesi mai si parlasse la stessa lingua, uno sguardo o un sorriso per capirsi, la mimica per incontrarsi e capire se si trattasse di un pazzo o del solito rimorchione, infine qualcosa da bere per suggellare l'amicizia. E' in una maniera tanto ingenua, inconsapevole e piena di voglia di vivere come questa che sono sicura Federica si sia accostata alla persona che le ha fatto tutto ciò; con la medesima inconsapevolezza e genuinità con cui io stessa mi comportavo a Parigi. E' lo spirito che tutti i giovani hanno in vacanza o nei soggiorni all'estero; voglia di accostarsi a persona nuove, di afre nuove conoscenze, semplicemente di viversi l'esperienza. Sono episodi come questi cui la cronaca di tutti i giorni vorrebbe imporre di abituarsi, che devono invece ancora una volta farci riflettere; perchè a tragedie così non ci si debba abituare invece mai. E' impossibile e disumano da credere che una ragazza possa essere strappata alla vita in una maniera tanto disumana, per volere di un'altra persona come lei, e per di più nel momento in cui era più indifesa, una vacanza che Federica aspettava e voleva godersi con la sua miglore amica. E'per questo che mi piace ricordarla con un pensiero, lei come tutte le vittime di cose tanto ingiuste, come Meredith Kercher; e sono sicura vorrete ricordarla anche voi insieme a me.
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Post n°110 pubblicato il 07 Luglio 2008 da MERAVIGLIAS
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Post n°109 pubblicato il 24 Giugno 2008 da MERAVIGLIAS
Buongiorno carissimi e carissime, stamane,nonostante i 40 gradi all'ombra, mi sono alzata con un tremendo mal di gola che mi tiene compagnia-si fa per dire-oramai da qualche giorno. Malanni di stagione, colpa dell'aria condizionata, del finestrino dell'auto aperto, dei posti malsani che frequanto...!?! Ieri nel bel mezzo di una conversazione con un'amica di mia madre, sposata oramai da 25 anni, mi sono chiesta se anche le relazioni non soffrano in più di qualche frangente...di malanni stagionali! Tra alti e bassi, in una relazione il malanno di stagione è quel periodo che ti porta a mettere tutto in discussione...e frequantemente, a mandarlo a puttane, nei casi più seri e radicati. Ci sono, e devono forse esserci, molti dubbi in ogni coppia; il guaio è capire se si possano o debbano risolvere o meno. Mentre ascoltavo esterrefatta che in quelli che io considero quasi cent'anni di matrimonio -ha a che fare con i cent'anni di solitudine di Garcia Marques??- mai nessuna attrazione seria ed intensa per un altro uomo l'ha coinvolta, mi sono sentita fortemente anomala. E anormale direi. Anche perchè, alle mie manifestazioni di protesta su questa cosa, mi ha risposto direttamente: "in questo caso, sei tu che non sei normale". Esistono dunque forse delle relazini che nonostante gli alti e i bassi della vita coinugale, non attraversano mai malanni stagionali che diventino seri; esistono forse coppie che si legano seriamente e consapevolmente, con cui il destino è stato generaoso perchè potessero incontrarsi e trovarsi vicendevolmente. E se credo che provare attrazione per un uomo che non sia il mio, sia una cosa totalmente naturale, è perchè penso come la 25enne che sono, perchè sono poco seria, perchè non sono accoppiata in maniera bene assortita...o, dulcis in fundo, perchè il malanno di stagione ce l'ho in testa??? |
Post n°108 pubblicato il 23 Giugno 2008 da MERAVIGLIAS
Carissimi, da quant'è che manco dla blog...scusatemi ma pensieri piccoli e grandi mi hanno tenuto impegnata. Grazie a tutti che mi avete cercata nonostante non ci fossi...come stae il giorno dopo il ritorno a casa dell'Italia? Mannaggina!!! Oggi vi lascio una canzone che mi rappresenta un bel po'...un bacione a tutti-e!!! |
Post n°107 pubblicato il 06 Giugno 2008 da MERAVIGLIAS
Leggevo ieri sul blog della mia amica Sissi (http://blog.libero.it/sissiromepoldo/) che gli uomini posseggono minori capacità linguistiche delle donne. Il che, ad un primo impatto, non mi ha certo stupito. Per questo riescono a dire di meno ti amo o mi manchi, ecco il tutto spiegato, è una questione genetica. Nel mio mondo composto o dal bianco o dal nero, gli uomini si dividono -nel senso linguistico della faccenda- in due sfumature: 1. L'uomo che parla troppo, alle volte o quasi sempre anche a sproposito, che è in grado di imbarazzarti con qualche commento fuori posto sul vestito, sulle scarpe o addirittura sul tuo sedere. Il che è quanto meno anacronistico, dato che gli uomini dovrebbero ormai essere informati sul fatto che le donne sanno per tradizione che ad attirarli di noi, sono principalmente gli occhi. Ed anche se così non è, un eccesso di sfacciatagine si sa, non è mai piaciuto ad una donna. Quindi, abbiamo il numero 2. L'uomo che non parla mai o quasi mai. Il che può degenerare nel lato positivo come nel negativo della cosa, ovvero può verificarsi che: o ti stende con uno sguardo, facendoti capire che parole e monosillabi non servono di fronte ad una espressività vincente, oppure diventa straordinariamente remissivo, pronto a dirti sempre di si, restio a contraddirti. E si sa alle donne gli uomini che fanno far loro tutto ciò che vogliono non sono mai piaciuti. Ora, in questo quadro in bianco e nero in cui sempre di più ed inaspettatamenate anche per me si compongono sfumature di vario tipo, diciamo che attualmente, nella mia esperienza che spero Dio vorrà sarà sempre in fieri degli uomini, il rovescio della medaglia che mi da più pensieri, è l'uomo numero due. Quello che dice di non essere geloso, ma che tira su un muso di giorni quando capisce o crede di aver capito che ti vedi con un altro. Quello che ti punta gli occhi addosso, senza parlare; non capisci quel che ti vuol dire, ma senti che ti vuole...e poi ti vengono comunque dubbi...e se la mia interpretazione fosse sbagliata? E così, è rinomato che quando una donna dice si, per forza di cose è quasi sempre un no. Non so il perchè di questo nostro non saper essere dirette, quando si sa che le donne -almeno la maggior parte- sono decise...ma si intestardiscono nel voler essere rassicurate, coccolate,viziate in maniera palese...e spontanea...dal proprio uomo. Come risultato, se si dice: "si caro, vai pure" oppure "non ti preoccupare, non fa niente caro" significa quasi sempre "se vai ti sfascio le corna" e "sei stato proprio uno stronzo senza tatto!". Forse agiamo così perchè ci aspettiamo che gli uomini ci sappiano capire ed accontentare, senza dar loro suggerimenti; ma è altrettanto vero che la cosa quasi mai si verifica, dato che siamo noi stesse a mischiare le carte in maniera che esse non possano poi essere comprese. All'inverso e nello stesso modo, quando un uomo dice no, è no. In quella maniera diretta, pulita, menefreghista e scazzata a volte che invidio tanto al genere maschile. L'uomo se ne frega, non si fa pensieri troppo complicati; a noi invece risulta sempre troppo facile...complicarci la vita. E così, diventa sempre più spesso scontato non capirsi. Un corso di linguistica accelerata per entrambi i sessi no...? |
Post n°106 pubblicato il 05 Giugno 2008 da MERAVIGLIAS
Il mondo della moda è in lutto. Nella notte del 1 Giugno è infatti venuto a mancare Yves Saint laurent. Malato da tempo, nel 2002 in occasione della sfilata che chiuderà formalmente la sua carriera di stilista e che porta come musa ispiratrice e madrina il nome di Catherine Deneuve, scrisse una lettera autobiograficaper raccontarsi al mondo: “Ho sempre vissuto per questo mestiere, l' ho sempre amato e rispettato fino in fondo. La moda non è un arte ma ha bisogno di un artista per esistere, gli abiti sono sicuramente meno importanti di musica, architettura e pittura, ma era ciò che sapevo fare e che ho fatto, forse, partecipando alle trasfornmazioni della mia epoca». Agli esordi, lavora per il maestro Dior; fino al 1962, anno dell’apertura di un atelier proprio in Rue Spontini. Yves Saint Laurent ha sempre creato ispirandosi alla storia, all' arte e alla letteratura. Fortissima la sua sensibilità per il teatro. Per il quale realizza diversi costumi. Altre fonti di ispirazione sono Matisse, i dipinti di Picasso e la pop art. Sono passati alla storia della moda i suoi tubini che si rifanno a Mondrian (1966), le giacche safari (1968), i boleri di pelo anni Quaranta (1971), le gonne di broccato dei balletti russi (1976), gli abiti cubisti, sino ai lamè metallici dei sari e dei costumi di maraja, creati dopo un viaggio in India. Importantissimi sono stati anche i suoi smoking, un pezzo del guardaroba maschile rivisitato per le donne. Nel '99 la sua società è passata nelle mani del gruppo Gucci. E in quella occasione Yves Saint-Laurent dichiarò di sentirsi ormai estraneo a un mondo "quello della moda, che trovavo orribile", forse perchè troppo manipolato dalle logiche del business, irrimediabilmente fredde rispetto a quelle dell’arte della moda. Il suo lavoro resta nei suoi archivi, riuniti nella Fondazione che ha creato con il socio Pierre Bergé, oltre che nel lavoro di chi si ispira a lui. Da Panorama, 03 Giugno 2008: La Francia rende omaggio a Yves Saint Laurent "il più grande stilista del mondo", titola a tutta pagina Le Figaro. Ma per Le Monde Yves Saint Laurent, morto domenica all'età di 71 anni per un tumore al cervello, ha lasciato un'impronta che va al di là della moda, ed è stato in assoluto "uno dei più grandi artisti francesi". Mentre stavo scrivendo il titolo, mi sono chiesta se effettivamente si possa parlare di addio nel momento in cui un grande artista come Yves Saint Laurent viene a mancare; al di là della persona, non scompaiono infatti le sue creazioni ed innovazioni, che guidano verso altre novità e che spianano la strada a nuove idee nella moda. Anche l’ambito artistico della moda è uno dei tanti contesti in cui sembra più adatto lasciare una traccia di sé. Sicuramente alla Francia mancherà come persona, come emblema del Made in France,ma intatte rimangono le sue idee, la sua arte, le sue linee che gli sopravvivono nel tempo. |
Post n°105 pubblicato il 03 Giugno 2008 da MERAVIGLIAS
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Post n°104 pubblicato il 28 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS
Da Repubblica.it di ieri: Metrò, il luogo dell'amore a Parigi ci si incontra così! Un'occhiata fugace, un sorriso, un gesto, la realtà o l'illusione di un colpo di fulmine: la metropolitana è il luogo di tutti gli incontri, di tutti i fantasmi, di tutte le fantasie. Un sito, Paribulle, accoglie gli annunci di chi cerca l'anima gemella o un'avventura con qualcuno visto nei trasporti pubblici parigini. E la Ratp (la società che gestisce autobus e metropolitana) ha perfino chiesto ai suoi sociologi di studiare quegli annunci. "L'Amore mobile, uno studio in 5 atti dei racconti di colpi di fulmine nel metrò" è il risultato di quella ricerca, destinata in primo luogo a dimostrare che il metrò non genera solo fantasmi di violenza e di paura, ma che è anche un lugo di socializzazione. Il metrò, in sostanza, riproduce in forme diverse la vita emotiva, relazionale dei passeggeri: "Esistono forme amorose proprie alle situazioni di mobilità. Non sono necessariamente mitiche come quelle del Titanic o dell'Orient Express, ma possono insegnarci molte cose sulla realtà umana dei nostri mezzi di trasporto". L'inchiesta, insomma, mostra che la metropolitana non è, socialmente parlando, un buco nero, un luogo in cui regnano la freddezza, l'indifferenza e l'incomunicabilità. Cosa di cui, peraltro, i parigini si lamentano spesso. La magia della mteropolitana Pargina è irriproponibile; la musica malinconica di qualche vagabondo, le urla serene dei piccoli mendicanti, gli sguardi di chi si siede davanti a te, ti accompagnano per tutto il viaggio. Guardando negli occhi qualcuno che percorre il tuo stesso tragitto, potresti scoprire un mondo illusorio di una persona che non c'è, trovare il tuo principe azzurro, o l'odio nell'impeto che infiamma gli sguardi di un uomo. Tutte sensazioni immaginate, che nascono e si nutrono nelle nostre teste. Molte sere, assonnata, sola, mi sono sentita felice dentro a quel metro. Perchè so che è parte integrante di una città così immensa per me. Quando vedevo il vagone spuntare dal tunnel nero e profondo, sentivo il cuore sussultarmi; era come qualcosa che stesse percorrendo me stessa, un posto in cui accucciarmi, trovare riparo, pensare, riflettere su ciò che mi accadeva; un po' come un diario, un amico, un confidente, che ti ascolta paziente quando parli, così era il momento della metro per tornare a casa alla sera per me. Eppure quel treno mi percuoteva, ne sentivo la forza, l'incanto, mi risvegliava scuotendomi;e ogni volta che gurdavo il buio della gallaeria attorno a me mentre viaggiavo, immaginavo che al di sotto di quella citttà così bella e imponente, un mondo parallelo potesse esitere ed alimentarsi di una dimensione altra. Un mondo in cui ogni cosa poteva essere fatta, senza che gli altri da sopra, dal resto dle mondo, lo sapessero o vedessero. Era l'illusione di essere sola, lì sotto, in un mondo buio che mi ero cucita ttorna e che era mio, solo mio, che mi permetteva di ritagliare per me un piccolo angolo scuro della città, e di possederlo, olo per me. |
Post n°103 pubblicato il 27 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS
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Post n°102 pubblicato il 26 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS
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Post n°101 pubblicato il 23 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS
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Post n°100 pubblicato il 21 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS
Buongiorno a tutti! Oggi posto la mia poesia in assoluto preferita; so che è difficile apprezzare poeti di altri tempi diciamo, come può essere condiderato D'Annunzio oggi, ma questa poesia rimane in assoluto la più bella e spontanea che io abbia mai avuto il piacere di leggere. E' per me fonte di inesauribili sensazioni ed emozioni più di qualsiasi altra, stati d'animo che è in grado di rinnovare ogni volta che la leggo, mantenendoli intatti come quando la lessi la prima volta...In onore di questa nuova giornata di pioggia quindi, eccola a voi. E spero vi piaccia, così come io la adoro... del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane. Ascolta. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove sui pini scagliosi ed irti, piove sui mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, sui ginestri folti di coccole aulenti, piove sui nostri volti silvani, piove sulle nostre mani ignude, sui nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri l'illuse, che oggi m'illude, o Ermione Odi? La pioggia cade su la solitaria verdura con un crepitio che dura e varia nell'aria secondo le fronde più rade, men rade. Ascolta. Risponde al pianto il canto delle cicale che il pianto australe non impaura, nè il ciel cinerino. E il pino ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro altro ancora, stromenti diversi sotto innumerevoli dita. E immersi noi siam nello spirto silvestre, d'arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come un foglia, e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione. Ascolta, ascolta. L'accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo si fa sotto il pianto che cresce; ma un canto vi si mesce più roco che di laggiù sale, dall'umida ombra remota. più sordo e più fioco s'allenta, si spegne. Sola una nota ancora trema, si spegne, risorge, treme, si spegne. Non s'ode voce del mare. Or s'ode su tutta la fronda crosciare l'argentea pioggia che monda, il croscio che varia secondo la fronda più folta, men folta. Ascolta. La figlia dell'aria è muta; ma la figlia del limo lontane, la rana, canta nell'ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove! E piove su le tue ciglia, Ermione. Piove su le tue ciglia nere sì che par tu pianga ma di piacere; non bianca ma quasi fatta virente, par da scorza tu esca. E tutta la vita è in noi fresca aulente, il cuor nel petto è come pesca intatta, tra le palpebre gli occhi son come polle tra l'erbe, i denti negli alveoli son come mandorle acerbe. E andiam di fratta in fratta, or congiunti or disciolti (e il verde vigor rude ci allaccia i malleoli c'intrica i ginocchi) chi sa dove, chi sa dove! E piove su i nostri volti silvani, piove sulle nostre mani ignude, sui nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella, su la favola bella che ieri m'illuse, che oggi t'illude, o Ermione. |
Post n°99 pubblicato il 20 Maggio 2008 da MERAVIGLIAS
Grazie a Rudi, scrivo questo post... 6 cose che mi regalano un sorriso: 1. Guardarti 2. Il mio ragazzo quando mi prende in giro 3.La mia famiglia quando è felice 4. Un bambino piccolo 5. La mia gattina 6. Vedere mio fratello crescere Copiate ed incollate questo regolamento: Sorridiamo più spesso; io stessa sono sempre, per un motivo o per un altro, imbronciata. Solo quando poi per tutti i casi della vita,il sorriso ci viene a mancare, ci ricordiamo di quanto sia pulito, sepmice e prezioso sorridere. Facciamolo quindi più spesso, in maniera spontanea, sincera... Il mio sorriso è oggi per una persona che tengo nel mezzo del mio cuore e per il mio uomo, che amo profondamente, oltre che per mio fratello, la persona più importante della mia vita. E per il piccolo Akessandro. |
Giochi ogni giorno con la luce dell'universo.
Sottile visitatrice, giungi nel fiore e nell'acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grappolo tra le mie mani ogni giorno
A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra le ghirlande gialle.
chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi.
Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire i venti, tutti.
La pioggia si denuda.
Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che iersera s'ancorarono al cielo.
Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ultimo grido.
Raggomitolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.
Ora, anche ora, piccola mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.
Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l'astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.
Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell'universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri,copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.
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La Tour en Rose
Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perchè il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perchè il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l'anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.
Inviato da: selvaggia830
il 21/06/2009 alle 16:35
Inviato da: Maztaz
il 14/05/2009 alle 00:17
Inviato da: tatisposi
il 08/05/2009 alle 11:06
Inviato da: review
il 16/04/2009 alle 18:29
Inviato da: Maztaz
il 21/03/2009 alle 19:57