P-arliamoci

P-erchè ci va... (blog a 4 mani, o 4 tette come suggerisce qualcuno!!)

Creato da nonsolop il 17/05/2006

Musica nella testa

Hello darkness, my old friend,
I've come to talk with you again,
Because a vision softly creeping,
Left its seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain,
Still remains
Within the sound of silence

(The Sound of Silence, Simon and Garfunkel)
 

 

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SE NON STAI BENE COSI', NON VA BENE COSI'

Post n°508 pubblicato il 08 Settembre 2009 da nonsolop

Ultimamente me lo ripeto spesso, quando percepisco la presenza del classico "sassolino nella scarpa", per cui magari potrebbe sembrare tutto perfetto e invece sento che qualcosa stride.

Ok perseverare. Ok essere coerenti. Ok seguire i propri valori.

Ma se qualcosa proprio non torna... non ha senso piangersi addosso e consolarsi con un "io ho ragione, gli altri sono stupidi, io continuo cosi'": forse si tratta solo di cambiare strada.

Difficile sapere a priori qual e' la strada giusta, ma sono fiduciosa che, quando la si imbocca, poi la si possa riconoscere dalla serenita' che essa porta...

...o almeno lo spero!

 
 
 

Scozia

Post n°507 pubblicato il 03 Settembre 2009 da nonsolop

Quest'anno l'uomo ed io, approfittando del fatto che ancora non dobbiamo creare le ferie a misura di bambino, ci siamo concessi una seconda luna di miele (anche terza o quarta in realta'...!) in quel della Scozia.

Non e' stata certo una vacanza rilassante, dato il nostro desiderio di visitare "sempre un po' piu' in la'", di vedere il nord come il sud, di gustare le differenze tra le varie zone, ma i paesaggi incontaminati e mozzafiato in cui ci siamo imbattuti ci hanno ripagato ampiamente della stanchezza.

Ma quel che piu' mi ha colpito e' stata la gente, il suo modo di vivere.

Questo ritrovarsi a condurre una vita intera in un paesino, magari di 15 case in fila e senza negozi, senza nemmeno una strada che si possa definire tale, solo un marciapiede che divide le casupole dall'infinito oceano; questa vita incomprensibile per chi, come me, e' abituato alla citta' abbastanza grande da non poterla girare tutta a piedi. Paesini che io visito estremamente volentieri, ma che dopo 2 giorni mi andrebbero cosi' stretti da cadere nella piu' profonda depressione.

E loro rilassati, sorridenti, FELICI.

Tanto impazienti ed indifferenti ad Edimburgo, come nella mia citta', e tanto gentili e sorridenti nei paesini, dove non importa se non parli bene la loro lingua, se chiedi di ripetere o di spiegarsi diversamente, se fai loro perdere tempo, tanto di tempo ne hanno.
Parli con loro e sembrano tutti le persone piu' soddisfatte e realizzate del mondo.

Ci pensi per forza... TU NELLA VITA CHE FAI?

Beh, certro, mille cose!

Ti affanni nella tua citta', dalla mattina alla sera; ascolti tua madre con un orecchio solo, mentre con l'altro leggi le news su internet; bevi un caffe' al volo, senza nemmeno sederti per non perdere tempo e lo consideri un piacere; e speri di non incrociare sulle scale quell'anziana vicina, perche' non hai voglia di giulebbarti le sue banalita'.

Mille cose.

Mille input, mille pensieri, mille impegni e se cosi' non fosse hai paura che non ti sentiresti vivo, che il mondo andasse avanti senza di te.

Poi, in un paesino della Scozia, di fronte ad una ragazza che ti sorride e cerca di spiegarti pazientemente il significato di una parola, ti chiedi se invece forse sei tu che stai andando avanti senza vedere il mondo.

 
 
 

Troppi alibi, siamo quasi sempre noi i responsabili dei nostri insuccessi

Post n°506 pubblicato il 31 Agosto 2009 da nonsolop

La vitalità è una forza interiore, un’energia che vuole la vita e tra­smette vita. Si manifesta nel modo più semplice come gioia di esserci, entusia­smo, ottimismo. Ci sono delle persone che si svegliano liete al mattino ed esco­no di casa aperte, curiose verso il mon­do. Queste stesse persone sanno anche fronteggiare le situazioni più difficili e i più gravi pericoli. Naturalmente an­che loro soffrono, anche loro hanno pa­ura, però non si abbandonano alla di­sperazione, ma riflettono, esplorano, cercano delle nuove soluzioni, e alla fi­ne trovano una via d'uscita.

Molti pensano che le qualità più im­portanti per affrontare il mondo siano il rigore, la fermezza e la volontà. In re­altà sono altrettanto importanti quali­tà come la creatività, la curiosità, la duttilità, la capacità di allentare la ten­sione, e di ricavare piacere dal lavoro che stai facendo. E soprattutto la capa­cità di analizzare se stessi, le proprie azioni, di vedere i propri errori e di cor­reggerli subito. Molti danno la colpa delle loro di­sgrazie, dei loro insuccessi, alla sfortu­na, alla malvagità, all’incomprensione degli altri. Si lamentano, criticano tut­to e tutti e finiscono col diventare tristi e noiosi. Invece quasi sempre siamo noi i responsabili dei nostri insuccessi. Perché siamo stati pigri, non ci siamo dati abbastanza da fare, perché ci sia­mo sopravvalutati, siamo stati arro­ganti, oppure troppo creduloni, inge­nui. Chi ha una grande vitalità cerca sempre di prevedere le conseguenze del­le sue azioni e quando le cose vanno male ha la forza di capire dove ha sba­gliato e di cambiare strada. Le persona­lità veramente creative si rigenerano in continuazione, sono sempre nuove, sempre giovani.

Chi è ricco di vita sa riconoscere la vi­ta e non la teme. Queste persone perciò sanno cogliere negli altri le qualità posi­tive da valorizzare, su cui fare leva. Chi è ricco di vita trasmette vita, genera vi­ta. Esse perciò trasmettono forza, fidu­cia, speranza, desiderio di agire. Due virtù indispensabili per tutti coloro che vogliono creare, costruire in qualsiasi campo, scientifico, artistico o politico. Tutti i personaggi che hanno lasciato la loro impronta nella storia hanno sem­pre saputo scegliere i propri collabora­tori e convincerli, stimolarli, motivarli e suscitare entusiasmo. Chi non crede, chi non ha passioni, chi non sa amare, non sa sognare, non sa donare, non pro­duce nulla e non lascia nulla.

www.corriere.it/alberoni

 
 
 

(Oscar Wilde)

Post n°505 pubblicato il 16 Luglio 2009 da nonsolop

Le passioni sulla cui origine ci inganniamo sono quelle che ci dominano più fortemente. I nostri stimoli più deboli sono quelli della cui natura ci rendiamo conto.

 

 
 
 

...

Post n°504 pubblicato il 10 Giugno 2009 da nonsolop

Il nevrotico costruisce castelli in aria,

lo psicopatico li abita

e lo psichiatra ne riscuote l'affitto

 
 
 

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