Leone solitario

Parole e pensieri

Ti svegli una mattina con la voglia di scrivere quello ke ti passa per la testa...
Butti giù righe e righe piene di pensieri strani e confusionari..

Ieri, confuso e sfavato per quello ke succede nel nostro paese del c. ho scritto questo pezzo...
Non so il perchè, ma so ke i miei pensieri si sono trasformati in tante piccole parole...

Le faccende italiane politico-economiche degli ultimi tempi hanno contribuito ad affossare ancor di più quello che era rimasto del nostro patriottismo, o sentimento nazionale che dir si voglia.
Se prima assistevamo inermi alla nascita di nuovi ed inquietanti lati negativi nel profilo italiano, adesso non possiamo fare altro che disegnare..
Si, avete capito bene, disegnare..
Penna alla mano ci ritroviamo ora ad unire tutti quei piccoli “puntini neri” germogliati con la decadenza latente del nostro sistema politico-sociale.
Ciò che si delineerà sarà l’immagine di una nazione stanca, cinica e sulla via del tramonto.
Tramonto mascherato alle volte da eventi che sfiorano il paranormale (come la vittoria inaspettata dei mondiali), ma pur sempre rapido e inesorabile..
I piaceri servono infatti solo a far dimenticare la delusione di una classe dirigente che cambia ma non migliora...
Da Mussolini al socialismo, dall’America all’Europa e ultimamente con Berlusconi , l’Italia si è sempre affidata a un mito: uno “Zorro” o un “Robin Hood” che vincesse per noi..
Roba da bambini, perchè quello di cui abbiamo bisogno è un condottiero vero, non un pupazzo che si agiti su di un piedistallo..
Qualcuno che ci renda fiduciosi, sicuri delle nostre capacità e consci delle nostre responsabilità, pronto anche ad assumersi le proprie... Un Cristoforo Colombo dei giorni nostri ad esempio..
Ma un “Colombo” per ora non esiste e il nostro paese trottola nelle mani di incapaci burattinai che non hanno la minima idea di come arrivare ad una democrazia serena..
Mi domando allora perchè, visto che ormai la situazione italiana non è un segreto, gli stranieri continuino ad affollare barche ed aerei per venire qui rischiando la vita per un sogno..
Sicuramente per sottrarsi alle ancor più scarse virtù delle loro nazioni, ma anche perchè credo abbiano intuito quello che noi sospettiamo tuttavia da molto tempo:
l’Italia è stata, è e sarà sempre un luogo speciale e vederla stentare ed affannare per raggiungere il mediocre livello europeo dispiace..
Forse più che un dispiacere, è un rimpianto: perchè sappiamo di avere virtù inimitabili che non sfruttiamo al meglio e di cui quasi ci vergogniamo, preferendo coltivare furbizie e difetti che evitiamo accuratamente di correggere seppure ne avessimo spesso l’occasione..
Basterebbe volerlo davvero..
Convincendoci che rappresentiamo le radici della nostra nazione e l’uniformarsi progressivo dei nostri comportamenti non giova certo al nostro sviluppo..
Che differenziarsi e distinguersi dalla massa per motivi lodevoli non è discutibile, ma fantastico..
Che la nostra testa è un gioiello, non un alibi...