non so che cazzo

ma perché siamo ancora nell'Italia dei diritti?

quelli purtroppo servono, servirebbero un po' più di altri diritti umani.

ti faccio i miei, meritati, complimenti...un abbraccio

ti ringrazio e contraccambio il tuo abbraccio.

Hum... e come hai fatto?

Sono riusciti ad avere i diritti d'autore iscrivendomi ad un'associazione che me li tutela. Per fare ciò ho dovuto pagare 220 euro. Oltre a questo però si deve pagare una volta l'anno una tassa che non è molto alta, ma che si deve pagare tutti gli anni. Fortunatamente sono riuscito a pubblicare i miei pezzi, solo per iscritto però, e ci sono riuscito attraverso un mio amico. Per quanto riguarda l'aspetto musicale mi sono solo esibito. Ad esempio tre mesi fa ad una festa di "Liberazione", il quotidiano di Rifondazione Comunista, nella mia città, e ad una festa del Pd. Alla festa del Pd, che una volta si chiamava Festa dell'Unità ho cantato, o per meglio dire "recitato con una base musicale", i primi due pezzi, che ho messo sul blog ad Ottobre, ma che ho scritto la scorsa primavera. Lì ho per così dire "cantati" alla festa del Partito dell'Onorevole Binetti, al Partito della nuova DC, e a guardarmi c'erano anche pischelli con addosso la maglia del Che.

Ma auguri! E poi perché non è nulla di importante?

Tutto quello che mi verrà in tasca probabilmente non ricoprirà neppure le spese che ho dovuto pagare per la pubblicazione.

Tutto è importante se ci appartiene...se rappresenta un pezzo di noi! Un abbraccio!

Questo è vero. Però non è che abbia fatto chissà che cosa.

vojo n'altro post!

buona domenica umberto

Grande ogni tanto si leggono anche belle notizie. Bravo :-D

evviva la tua onestà intellettuale, si scrive per sè e non per gli altri, ricorda che il processo della scrittura rassomiglia a quello dello svuotare le vasche di letame, e consegnare tale prodotto, apparentemente spregievole, ma dotato di una esplosiva forza rigenerante, a chi se ne farà carico, riversandolo nei campi da rendere fertili... in bocca al lupo per il tuo futuro.

E' vero, infatti come diceva De Andrè, "Dai diamanti non nasce niente, è dal letame che nascono i fiori"