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MY FAMILY

Post n°280 pubblicato il 23 Aprile 2023 da la.luna.piena1

Alla ragazza venne chiesto, dalla madre, di darle una mano a sistemare il garage per creare del nuovo spazio. Iniziarono il lavoro, spostando scatoloni mettendo fuori del materiale che era destinato al macero e starnutendo per la polvere che alzavano. Mentre spostarono una pila di scatoloni ad uno di essi si ruppe il fondo facendo cadere per terra alcuni oggetti, tra cui un vecchio album di fotografie.

La ragazza lo raccolse e prendendo la palla al balzo per riposarsi un po' si mise a sfogliare le pagine e guardando quelle vecchie fotografie di cui molte erano in b/n.
Non riconoscendo i luoghi e tantomeno le persone ritratte chiese delucidazioni a sua madre che stava continuando a sistemare tutto. Al richiamo della figlia si avvicinò e guardando un paio di fotografie il suo viso fu un susseguirsi di emozioni.
mettendosi la mano davanti alla bocca sussurrò: Dio mio, quanto tempo è passato! La ragazza la guardò incuriosita e le chiese se conosceva sia il luogo e le persone.
La madre le disse di si ,all'insistenza della figlia che voleva sapere, decise di prendere una pausa e di andare un attimo in casa.
Ovviamente con loro andò il vecchio album , si misero in cucina e mentre la madre si faceva un caffè iniziò a raccontarle la storia. Indicando il gruppo di persone disse che era la sua famiglia quando abitavano ancora in un paese della Pianura Padana. Disse che erano le sue sorelle e suo fratello insieme ai suoi genitori. La ragazza intervenne dicendo che lei di zia ne aveva una sola e quell'uomo chi era? Vide che la madre aveva gli occhi lucidi e subito pensò di aver detto una cavolata. La madre disse che aveva ragione e torto contemporaneamente. Ragione perchè in effetti di zia ne aveva una solamente, torto perchè se il buon Dio non faceva quello che aveva fatto di zie ne avrebbe avute due, ma con una madre diversa se avessero deciso di fermarsi a procreare. La figlia ripetè la domanda sull'uomo e la madre disse che quello era colui che le aveva dato il cognome. Anche qui la ragazza rimase basita perchè lei aveva conosciuto un altro nonno, ma le venne pure in mente che sua madre non parlava tanto, quando era insieme alla sorella o al fratello, di una persona e anzi cambiava subito il discorso.
La curiosità della figlia non era finita e iniziò a tempestare di domande la madre su quella zia che non sapeva dove era adesso e perchè. La madre, prese un bel respiro e iniziò a raccontare alcune cose.......... 
Quella zia, che si chiamava come la madre, anzi era la madre che aveva preso il suo nome, era una bambina che il buon Dio la volle vicina a se talmente era buona e diligente. Un giorno, mentre era in cortile giocando con una sua amichetta, si sentì male. Corse in casa dalla madre e appena entrata svenne. La madre urlò e andò a soccorrerla. Era pallida, quasi esangue, ma respirava ancora. Fu portata immediatamente in ospedale e i medici diedero una brutta notizia: soffriva di una malformazione cardiaca e non sarebbe mai diventata adulta. La madre disse che non era vero, che sua figlia era forte e che si sbagliavano, si dovevano sbagliare. L'unica persona vicina a lei era sua cognata perchè il marito, se così si poteva definire, era sicuramente seduto in un bar con un bicchiere di mano. La bambina rimase in ospedale per alcuni giorni e per la madre furono giorni frenetici. Voleva restare in ospedale a stare vicina alla sua bambina, ma come poteva fare avendone altri due a casa? Lasciarli con quell'essere che molte volte padre non era non ci pensava nemmeno un istante. Una mattina, un 22 di aprile di tanti anni fa, la madre si recò in ospedale per starle vicina, ma fu fermata da un medico. La fece sedere e con moltissimo tatto le disse che la sua bambina non soffriva più e che era diventato un piccolo angelo. La madre, mia nonna è meglio dire, pianse tutte le lacrime che aveva dentro di se e sua figlia, che prese il posto dell'angelo, sapendo di questa sorella mai conosciuta decise che era suo dovere far si che riposassero vicine e così ha fatto.

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