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Si è svolto ieri sera, mercoledì 14 settembre, presso la FOS di Sanremo l'incontro “L'acqua che vogliamo”: un seminario di auto-formazione durante il quale è stato presentato e discusso il testo della proposta di Legge di iniziativa popolare per il governo, la gestione e la ripubblicizzazione del servizio idrico in Italia.

Il 12 e 13 di giugno 27 milioni di cittadine e cittadini italiani hanno affermato che l'acqua è un diritto e non una merce e questa straordinaria vittoria ai Referenda ha costretto il Parlamento a disseppellire dagli archivi (dove giaceva dal 2007) la proposta di Legge sottoscritta da più di 400.000 elettori e portarla finalmente all'esame della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.

Come primo atto dopo la pausa estiva, ci sembrava giusto tentare di analizzare e discutere pubblicamente il testo della Legge insieme ai nostri concittadini ed ai rappresentanti delle Istituzioni coinvolte nella gestione del servizio Idrico a Sanremo ed in Provincia di Imperia.

Anche questa volta la partecipazione di cittadini attivi ed interessati è stata al di sopra delle aspettative e la voglia di partecipazione è stata evidente nel dibattitto scaturito al termine della presentazione della Legge.

Peccato per le sedie vuote.

Si: la sala non era piena. Ma quelle sedie vuote non erano di concittadini che non hanno avuto interesse ad intervenire. Quelle sedie vuote sono state la dimostrazione che i rappresentanti delle Istituzioni che abbiamo (come sempre) invitato hanno deciso ancora una volta di non confrontarsi pubblicamente con i movimenti e la cittadinanza attiva.

In sala spiccava il contrasto tra la partecipazione di lavoratori dell'AMAIE e l'assenza (da molti sottolineata) dei vertici della stessa azienda. Così come è stato istruttivo constatare che dopo l'incontro “prontamente” organizzato il 27 giugno per sostenere che la via della privatizzazione dei servizi pubblici locali doveva continuare, Confindustria abbia deciso di non venire ad ascoltare le proposte dei movimenti per l'acqua su come finanziare la gestione del servizio idrico.

Secondo noi un'occasione persa e una brutta figura per i vertici di AMAIE, Confidustria, AATO e per Sindaco, Assesore e Consiglieri Comunali di Sanremo.

Erano anche per loro quelle sedie vuote alla Federazione Operaia.