Creato da acrilsanremese il 05/08/2010
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pag. 5 e 6 di acr Torino
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Con un pò di patema d'animo.. ma ottiene la FIDUCIA! Il Senato ha votato la mozione di fiducia posta dall'Esecutivo guidato da Renzi sul maxi-emendamento che modifica la riforma della scuola. La fiducia è stata approvata da 159 senatori, con 112 contrari e nessun astenuto. Questo voto di fatto mette fine alla discussione della riforma in Senato, che ora tornerà nuovamente all’esame della Camera: l’inizio della discussione è stato fissato per il 7 luglio. Al Senato come alla Camera il dissenso alla riforma che il governo ha chiamato “La buona scuola” si concentra sulle categorie dei precari da assumere, cioè su coloro che sono esclusi dal piano, sui poteri dei presidi (sceriffi), sugli sgravi e gli aiuti per le scuole paritarie (private). Durante tutta la seduta, ma soprattutto durante le operazioni di voto, ci sono state grandi proteste e carnevalate da parte dell’opposizione: cartelli, striscioni, oggetti, giocattoli, magliette con le scritte; quando i senatori andavano a votare la fiducia, a quelli di maggioranza venivano diretti dei “bauuu... e buuuu”; dopo la proclamazione dell’esito del voto da parte del presidente Grasso ci sono state urla, fischi e tentativi di occupare i banchi del governo.. le solite cavolate.
EccoVi.. cari lettori.. Il contenuto del maxi-emendamento
Su una serie di temi il maxi-emendamento prevede che il governo chieda la delega, cioè il potere di fare delle leggi in un secondo momento tramite decreti legislativi. Si tratta di nove deleghe su altrettanti argomenti. Il nuovo testo prevede che i presidi siano valutati per il triennio 2016-2018, ma non è presente l’ipotesi di cui si era parlato nei giorni scorsi di un loro incarico a tempo; all’interno del comitato di valutazione dei professori ci saranno quattro insegnanti (e non due), due genitori, uno studente e un ispettore esterno... in merito alla questione delle assunzioni si parla di 100 mila stabilizzazioni, ma il testo è piuttosto vago. Scrive il Sole 24 Ore:Se è pacifico che i primi 45mila stabilizzandi otterranno una cattedra all’inizio del nuovo anno scolastico, un po’ meno sicura appare la sorte degli altri 55mila. Che, al momento, dovrebbe consistere in un doppio step: strada facendo la nomina e a settembre 20l6 l’incarico vero e proprio. (ma come sempre) Il condizionale è d’obbligo visto che il testo del maxiemendamento depositato martedì in commissione sul punto è abbastanza evasivo. A questa interpretazione si arriva prima incrociando i commi dedicati al piano di assunzioni con quelli riguardanti il futuro organico dell’autonomia e poi allargando lo sguardo alla macchina organizzativa che il ministero dell’Istruzione sta mettendo in piedi per farsi trovare pronto una volta che la “buona scuola” diventerà legge. Ora, urge sapere che: nel piano di assunzioni rientreranno gli idonei al concorso a cattedre del 2012. Tutti gli altri dovranno superare un concorso che sarà convocato entro il primo dicembre 2015. .. a cura di Acr Torino!
Mercoledì 24-6 u.s. il presidente del Consiglio e segretario del PD. Matteo Renzi è intervenuto al Senato per le comunicazioni x il Consiglio europeo che si è tenuto a Bruxelles, e nel quale si sono discussi: la crisi economica in Grecia e il nuovo piano proposto dal governo greco per superarla. Renzi ha spiegato che poi si parlerà anche della questione dei migranti, un tema su cui il governo italiano sta insistendo molto per ottenere maggiore cooperazione da parte degli altri stati membri, e della cosiddetta “Agenda digitale” per favorire la diffusione dell’informatica, e soprattutto delle connessioni a Internet ad alta velocità, tra la popolazione europea... ha ricordato che al momento non c’è il consenso necessario per modificare il regolamento di Dublino, cioè l’insieme delle norme che stabiliscono come debbano essere trattati gli arrivi dei migranti nei paesi europei e come si debba riconoscere lo stato di rifugiati a chi ne ha diritto. Ha chiesto al Parlamento di “non investire nella paura”, auspicando che in futuro si possa trovare un approccio unitario all’interno dell’Europa sul tema. Poi.. l’attività in Senato è proseguita con l'approvazione della riforma della scuola, chiamata dal governo “La Buona Scuola”... Stefano Fassina, che è stato uno dei principali esponenti della minoranza interna al Partito Democratico, ha LASCIATO.. .. dal governo Letta, sostenuto anche da Forza Italia e Silvio Berlusconi, Fassina era dal maggio 2013 al gennaio 2014 – viceministro dell’Economia; in passato è stato anche responsabile economico del Partito Democratico.
"Io credo che sia il momento di lasciare.. " peccato!
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Inviato da: acrilsanremese
il 09/04/2021 alle 10:59
Inviato da: acronlusdifatto19
il 19/12/2019 alle 11:21
Inviato da: acronlusdifatto19
il 19/12/2019 alle 11:20
Inviato da: acronlusdifatto19
il 28/03/2019 alle 11:15
Inviato da: acrilsanremese
il 11/12/2018 alle 08:06