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Ferragosto

Post n°54 pubblicato il 15 Agosto 2011 da domenicomolinini
 

Ho guardato il mare dal mio balcone.
Sono le 7,30 del mattino. Oggi è Ferragosto.
Il mare, il mio Adriatico, è a circa 6 chilometri in linea d'aria. Appare calmo. A quest'ora è anche lasciato in pace. Conosco le abitudini dei suoi frequentatori e a quest'ora lo trovo sempre deserto.
Il mare che vedo è stato quello della mia fanciullezza e giovinezza. E' lì che prestissimo ho imparato a nuotare, istintivamente, e nei fondali rocciosi del Trabucco (la zona del litorale di Trani riservata agli esperti e considerata con timore dai bagnanti) ho iniziato ad immergermi per pescare, per anni senza maschera subacquea. La mia prima maschera subacquea l'ho acquistata con i risparmi di un anno, frequentavo già le medie. Il negoziante mi ha guardato male quando ha visto la montagna di soldini contenuti nella busta di carta marroncina del pane.
Ricordo quando, ragazzino, all'inizio degli anni '60, tornavo a casa con una borsa a rete enorme, piena di ricci. Saturavano con il loro profumo l'autobus della *** che allora ci portava dal mio paese al litorale di Trani e ritorno. Qualche signora più ardita me ne chiedeva qualcuno che io munificamente elargivo.
Ma il momento topico era il mio arrivo a casa. Solitamente era l'ora del pranzo. Un'ora in cui a quei tempi si sentiva solo il rumore delle stoviglie a contatto con i piatti, ammesso che riuscisse a sovrastare il canto assordante e meraviglioso delle cicale. Quando arrivavo al cancello della palazzina condominiale, però, tutto si fermava, poiché si celebrava il rito della distribuzione dei ricci ai coinquilini, tra i quali i cugini di mio padre che io chiamavo zii.
Com'erano lunghe quelle estati.
Da decenni il mio Adriatico è quello del Gargano che ho iniziato a conoscere il 1969, andandoci con la mia seconda auto. La prima fu una Fiat 500 bianca, con le portiere controvento ed il tetto apribile; la seconda una Fiat 128 di un colore carta da zucchero che a ricordarlo mi vergogno ancora.
Il Gargano degli anni '60 possono ricordarlo solo quelli che l'abbiano vissuto. Non c'era nulla o quasi di quello che oggi lo deturpa e insozza. Ho calcato luoghi deserti ed incontaminati dove a partire dalla fine degli anni settanta sono sorti dapprima campeggi discreti poi diventati villaggi bercianti.
Eppure, ancora oggi il Gargano riserva spiagge, dove tutto questo c'è, ma non in maniera invasiva. E restano le lunghe scogliere, impraticabili dalla riva, dove tutto è rimasto come sempre e domina la macchia mediterranea i cui profumi si mescolano a quello del mare.
Ho guardato il mare dal mio balcone.
Prima di iniziare a fare ciò che faccio quando resto solo in casa.
Si può restare soli in casa anche il giorno di Ferragosto.
Per tanti motivi.
Quando accompagnavo da piccolo mio figlio in ospedale, per consolarlo gli dicevo: "guarda abbiamo come al solito problemi per parcheggiare. Questo significa che ci sono tanti bambini che non stanno bene come te. Forse qualcuno sta anche peggio...". Chissà quante volte mi avrà mandato mentalmente.
Oggi è Ferragosto, ma per chi dializza non fa differenza: che sia il  dì della Vigilia o il giorno di Natale o quello San Silvestro o di Capodanno o di Pasquetta.
Eccezione fatta per le domeniche, non fa differenza.

 
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Commenti al Post:
massimocoppa
massimocoppa il 16/08/11 alle 12:51 via WEB
grazie per questo amarcord, anche se si resta turbati per il colpo di scena finale
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 17/08/11 alle 10:10 via WEB
I finali sono la croce e delizia di ogni compositore...
(Rispondi)
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 16/08/11 alle 20:39 via WEB
Come ho detto a tua moglie, io non ce l'avrei mai fatta al posto vostro.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 17/08/11 alle 10:12 via WEB
Ce l'avresti fatta. Siine certa. Tutti, più o meno, ce la facciamo.
(Rispondi)
 
ilike06
ilike06 il 21/08/11 alle 00:18 via WEB
lo vedi? è bello che tu abbia aperto questo blog e che ora cominci anche ad usarlo come diario piuttosto che solo come cattedra da cui impartire lezioni di musica :) (è giusto che tu faccia anche quelle se è quello che vuoi e a me piace leggerle)... è bello, dicevo, perché ti fa dire cose che de visu non riesci a dire, lasciando venir fuori tutto il bello di te.
io il Gargano l'ho conosciuto con te e per te e se sono inamorata di lui, è grazie a te e al tuo amore per il mare. hai persino cercato di condividere con me anche questa tua passione per la pesca subacquea, così come hai fatto con la musica, ma la mia abilità natatoria, lascia molto a desiderare, per cui non ho mai osato seguirti... non resisterei mai in acqua tante ore come te... ma gli amarcord li lascio a te: sono troppo belli.
oggi tuo figlio è in vacanza, al mare. il tuo stesso mare. e il clima sembra essere favorevole alla sua vacanza. pensalo così. anche se lunedì e venerdì prossimi non potrà mancare a quell'appuntamento... :*
(Rispondi)
 
geraldine3
geraldine3 il 21/08/11 alle 00:33 via WEB
buonanotte ^___^
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 21/08/11 alle 10:09 via WEB
Buongiorno :)
(Rispondi)
 
angeligian
angeligian il 09/10/11 alle 13:33 via WEB
Quando il corpo reclama gli devi sacrificare tutto anche l'anima. Serena giornata!
(Rispondi)
 
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