Creato da: domenicomolinini il 09/02/2010
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Domenico Molinini - Tempo vivente

Concerto per Flauto e Pianoforte
Flautista Michele Bozzi
Pianista Gianni Saponara
29 Giugno 1980 - Corato

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Ultimi commenti

allora? questo libro? questa storia???? ;-)
Inviato da: ilike06
il 18/08/2012 alle 16:09
 
Una storia che merita di essere raccontata.Tra pochi...
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:08
 
Già... sono del '51 :-)
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:05
 
Grazie!
Inviato da: domenicomolinini
il 17/06/2012 alle 12:03
 
è ancora in fibrillazione per via della copertina che ha...
Inviato da: ilike06
il 16/06/2012 alle 21:28
 
 

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« Cleo guarisceLUCIANO PAVAROTTI, UNO, ... »

Rai, “Rigoletto a Mantova”, presentato il kolossal Tv (suggerito dal post di Ilike)

Non so cosa mi stia succedendo: me ne frego!
Sì. Me ne frego di quello che faranno a Mantova o all'Arena di Verona o in tutti i templi dell'arte oramai da tempo sconsacrati e profanati da operazioni che spesso sono più realizzazioni di processi raccomandatari ed economici che artistiche e culturali.
Mi viene da pensare che tanta gente sbagli a fare di conto, eppure i professori di aritmetica non sembra stiano a strapparsi i capelli o, peggio, a farsi il sangue marcio.
Tutti, nessuno escluso, sappiamo che esistono valori assoluti e acquisibili, riferiti ad ogni forma del sapere.
Tutti, ciò non di meno, li riconosciamo solo alle categorie del sapere di cui abbiamo reale contezza, svilendo spesso le altre con giudizi fondamentalmente acritici.
Si sono vendute milioni di enciclopedie mediche ad uso e consumo di soggetti ipocondriaci, malati immaginari quindi, i quali si sono messi a dissertare, novelli Azzeccagarbugli, su malattie e relative terapie da adottare. Non per questo i medici e la medicina ufficiale hanno levato alti lai.
E che dire dei nostri connazionali,
in gran parte sovrappeso se non obesi, con i propri culetti ben piazzati sulle poltrone, ma ugualmente tutti commissari tecnici della Nazionale di calcio e in grado di criticare le scelte di sportivi veri e per giunta di rango?
Non parliamo, poi, della capacità, o dovrei dire volontà, d'intendere la politica. Che l'acume della maggior parte dei votanti è tale che se continuiamo di questo passo, da residenti nella repubblica delle banane, quale sta diventando la nostra, andremo a fare compagnia alle bertucce.
Allora, forse, sarebbe il caso che noi (musicisti) ce ne fregassimo un pochino.
Vogliono fare l'ennesima porcata? La facciano. Tanto a nulla serve che noi si stia a voler spiegare le ragioni, linguistiche, sintattiche, grammaticali, lessicali, semantiche, estetiche, e chi più ne ha più ne metta, nel tentativo di fare in modo che tutti sappiano distinguere il grano dal loglio, l'oro dalla mica, lo smeraldo dal fondo di bottiglia.
E' doloroso, ma, vedi cosa accade, e più particolarmente mi accade: ogni qual volta cerco di essere "illuminista" sulla lingua musicale e quindi sulla sua dimensione qualitativa, direi merceologica, faccio la fine di Carlo Pisacane: la maggior parte tace e non chiede ulteriori lumi; qualcuno obietta, chiudendosi ad un discorso analitico e chiarificante; qualcuno addirittura si offende.
Facciano pure il loro Rigoletto. Magari alla fine risulterà anche una eccellente produzione, e allora tanto meglio. Tuttavia il sugo, per dirla con Manzoni (del quale Verdi era un fanatico ammiratore al punto da dedicargli la Messa di Requiem), è quello che ho commentato con amarezza.
La musica è troppo presente e "scontata" nella quotidianità della gente. Ciò distrae e non rende per nulla facile che si accetti di riconoscerne la giusta dimensione, sottoponendo ad un processo analitico ognuna delle poliedriche sfaccettature con cui essa si manifesta. Per cui in tanti si soffermano alle forme musicali che sono più diffuse e finiscono col ritenerle le uniche e le migliori in grado di soddisfare il loro bisogno di musica.
A parte che bisognerebbe fare un grosso distinguo tra il sentire e l'ascoltare, la problematica, com'è evidente, è complessa e investe aspetti sociologici, psicologici e, naturalmente, politici.
A qualcuno fa evidentemente comodo che i gusti di una popolazione in fatto di istruzione e cultura in generale, e quindi di musica in particolare, siano improntati ad un livello di mediocrità.

 

 
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Commenti al Post:
lasicilianadoc
lasicilianadoc il 14/08/10 alle 01:11 via WEB
Mi piace quello che hai scritto, maestro, e mi piace la sua forza... Condivido, appieno.Mi ha fatto piacere davvero il tuo intervento,al quale ho risposto.Ti metto tra i miei blog amici con simpatia e stima.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 14/08/10 alle 07:10 via WEB
Grazie. Vado a leggere la tua risposta.
(Rispondi)
 
ilike06
ilike06 il 14/08/10 alle 07:58 via WEB
come al solito hai ragione. e si che tu avresti ben più ragione di me di sentirti "offeso" da queste operazioni-business pseudo culturali... però, come sai, io sono molto istintiva e poco incline ai compromessi, e non riesco a non reagire a certe provocazioni. mi auguro che, per una volta, il prodotto che ci proporrà la tv sia all'altezza del nome che porta. finora, purtroppo, così non è stato. in ogni caso mi predisporrò a non alzare lai come la medicina ufficiale nei confronti delle enciclopedie per ipocondriaci :) (le tue metafore sono fantastiche. e sempre azzeccate :* )
(Rispondi)
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 14/08/10 alle 08:42 via WEB
Non mi sento più offeso da nulla:
Ho capito che quasi tutto quello che avviene sulla faccia della Terra è frutto della casualità. Gli umanisti del Medioevo dicevano: homo faber fortunae suae, ma, proprio perché illuminati, in cuor loro sapevano che, per quanto l'uomo possa essere faber c'è il concorso del Caso che, talvolta, non agisce in maniera equilibrata, poiché dà o toglie poco, tanto, troppo.
Quante fortune create dal nulla
Quante carriere mirabolanti iniziate magari per un attacco di diarrea di qualcuno venuto meno che, a sua volta, chissà quali reali meriti avrebbe potuto accampare per giustificare la propria carriera.
Per un Giacomo Leopardi, anche se in ritardo, giustamente celebrato, quanti lirici altrettanto validi sono rimasti del tutto sconosciuti? E quante esecuzioni della Settima continuano a brillare solo per la durata di un concerto, poiché c'è un osceno mercato, fossilizzato, poiché si fonda sul profitto economico e non sulla promozione di chi realmente meriti?
Aveva ragione il Grande Vecchio, quando, con la saggezza disincantata che gli fu dato di raggiungere, scrisse il suo ultimo lavoro firmandolo con una frase tanto serena, quanto amara: Tutto nel mondo è burla.
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 14/08/10 alle 09:54 via WEB
che dire... più saggio di così... clicca
(Rispondi)
 
dianavera
dianavera il 15/08/10 alle 14:16 via WEB
ho letto attentamente e naturalmente non riesco a non darti ragione. Funziona cosi per tutto. Io ho smesso da tempo di soffrire per questo, la vita è breve, preferisco dedicarmi alle cose che mi danno piacere, senza danneggiare nessuno. Buonissime vacanza, so che sei in toscana, io in questo periodo sto a Montepulciano (SI), un luogo incantevole, dove siamo di casa ...
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 15/08/10 alle 18:43 via WEB
La Toscana e l'Umbria sono il luogo dove mi rigenero nella mente e nel corpo.
Siamo tornati da poco in Puglia, ma domani saremo a Chiusi, non per vacanza, ma per studio. Ilike sarà impegnata ad Orvieto con il canto ed io lavorerò all'ultima ristampa di un mio libro. Tuttavia, avremo sicuramente il tempo di girare e un saltino a Montepulciano (c'è il Bravìo o l'hanno già fatto?) lo faremo. Buone vacanze.
(Rispondi)
 
cateviola
cateviola il 22/08/10 alle 22:29 via WEB
Condivido, soprattutto la saggia decisione di non sentirti chiamato in causa in quanto musicista, non più né diversamente da quanto siamo tutti coinvolti come cittadini... mi scuso per il commento mozzo, ma nella stanchezza e nel caldo di questa serata preferisco sorridere per la guarigione di Cleo (visto solo adesso il post illustrato) che amareggiarmi per la riuscita distruzione del gusto nella popolazione del Paese che tanto ha dato all'arte
(Rispondi)
 
cloudbreak
cloudbreak il 27/08/10 alle 18:07 via WEB
Nella mia colossale ignoranza, sono totalmente d'accordo con Lei, caro maestroconibaffi. Il problema è comunque sempre il solito: queste operazioni (insipide) che Lei cita sono fatte perchè portano soldi e visibilità, che genera a suo volta ulteriori soldi. Se poi sono fatte con i piedi, poco importa: basta che alla fine il conto economico sia in attivo. Perchè, tristemente, è il denaro quella cosa che fa girare il mondo.....
off topic: posso chiedere la sua opinione su di una cosa che ho scritto sul mio blog? E' a href="http://blog.libero.it/webboland/9198872.html">questa
(Rispondi)
 
 
cloudbreak
cloudbreak il 27/08/10 alle 18:08 via WEB
Ovviamente il link è venuto male: rifaccio; clicca!
(Rispondi)
 
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 31/08/10 alle 11:49 via WEB
Fatto.
(Rispondi)
 
dodici_scatti
dodici_scatti il 30/08/10 alle 19:48 via WEB
Ciao Domenico, sono passata per un saluto, ma presumo che tu e Ily, siate fuori da questo spazio, presi dai rispettivi impegni. Mi permetto lasciare anch'io un commento al tuo post. Comprendo la tua amarezza,e ricollegandomi a quanto dice il Signore cloudbreak, vorrei aggiungere che, nella nostra società tutto ciò che non crea business , tutto ciò che è fuori dal circuito del monetizzabile, è condannato alla marginalità, anzi, rischia di essere completamente ignorato…così, ci propinano polpettoni di ogni sorta, spacciandoli per arte e cultura. Non so come usciremo da questa impasse, ma fino a quando esisteranno uomini come te, artisti con la tua sensibilità nulla è ancora perso. Un caro saluto a presto.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 31/08/10 alle 11:55 via WEB
Grazie del saluto che ricambio.
Uscire da questo ginepraio è cosa difficilissima se non impossibile.
Ce lo impedisce la natura storica del nostro essere Bianchi e Neri e Guelfi e Ghibellini... contemporaneamente.
Vedi cosa accade con la classe politica che ci rappresenta, qualcuno aggiungerebbe: indegnamente.
Ma quelli sono proprio dei nostri. Sono come la maggior parte di noi. Non sono marziani: sono italiani.
(Rispondi)
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 31/08/10 alle 10:44 via WEB
Siamo tornati da poche ore, ancora negli occhi le sfumature del verde toscano e umbro e la dignità dell'architettura delle tantissime abitazioni che con quel verde si sposano mirabilmente.
L'impatto con la Puglia è marcatamente diverso, segnato dal giallo e dall'ocra che hanno sostituito il mare delle spighe di grano che ondeggiavano a giugno e dall'azzurro dell'Adriatico che mi invita a solitarie e proficue immersioni.
Ma l'architettura delle nostre cittadine non è quella a me tanto cara. Balzano subito agli occhi il disordine e la bruttezza delle costruzioni, delle forme, delle linee, dei materiali di rivestimento e dei colori usati a casaccio; la mancanza di giochi di prospettive nei quali il verde e gli spazi, vie e piazze, concorrano in giusta misura a disegnare un ambiente gradevolmente vivibile. Tutto questo significa ignoranza, rozzezza intellettuale, disprezzo per il bello commisti a mera speculazione.
E anche la maggior parte delle città decantate come "perle" sembrano tali solo se guardate da lontano, che a percorrere le loro strade si scopre come il denominatore comune sia l'incuria e la negligenza.
Perdonatemi lo scarso campanilismo, amici meridionali, ma mi succede sempre ogni volta che ritorno. Poi mi passa un pochino. La terapia la conosco: raggiungere il mare del Gargano.
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 01/09/10 alle 17:30 via WEB
Durante il viaggio in autostrada, giunti in Puglia, abbiamo commentato ciò che vedevamo dai finestrini dell'auto, proprio con discorsi simili a questo tuo commento che, detto tra parentesi, avrebbe potuto costituire un post, ma entrambi abbiamo convenuto che, dal punto di vista prettamente estetico, il paesaggio costituito dal giallo e dall'ocra del tavoliere, del granaio d'Italia e dall'azzurro dell'Adriatico, è bello quanto il verde toscano seppure nella sua grande diversità.
speriamo che il clima ci consenta di trascorrere questa coda d'estate nel nostro mare :*
(Rispondi)
 
lisa.friends
lisa.friends il 01/09/10 alle 22:20 via WEB
Buonasera...passaggio casuale come il commento di stasera di mio figlio adolescente ad un sunto dello spettacolo all'Arena di Verona (ieri???): " Cos'è....il festival di Sanremo della lirica "? Ottimo ed esemplare il commento finale del post. Notte Buona
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 02/09/10 alle 08:45 via WEB
Buongiorno. Si tratta di un adolescente molto arguto. Spero che le carnevalate non lo allontanino dall'ascolto delle buona musica: quella che non ha bisogno di essere preceduta e accompagnata da chincaglierie ed effetti da circo equestre.
Buona giornata :)
(Rispondi)
 
honeymoon79
honeymoon79 il 02/09/10 alle 11:13 via WEB
Mi scusi ma non riesco proprio a condividere al 100 % ciò che dice. Nonostante io non sia un “musicista” ma più una che ama la musica, gradirei comunque dare il mio parere su ciò che lei ha scritto. Si dice (non ricordo chi) che la grande arte non è comprensibile dal popolo, e mi sembra di leggere la stessa cosa nelle sue parole. Io credo che lo scopo ultimo di qualsiasi forma d’ arte, qualsiasi essa sia, è riuscire ad emozionare chi la sente, popolo, intellettuali, critici, esperti ecc.. Credo anche che la musica, come anche un dipinto, una poesia un libro, una fotografia, non abbia di per se un interlocutore prestabilito. L’arte è arte noi siamo i filtri. Da qui possono nascere mille opinioni . Ciò che non piace a lei non è detto che non possa piacere ad altri. Mi piace immaginare la passione, che ogni singolo artista, dedica in ciò che fa, nonostante i miei e i suoi gusti. Dietro a questa opera ci sono giovani artisti che avranno dedicato una vita alla loro passione, che amano la musica, l’opera e forse anche ciò che lei ha appena criticato. Definire porcata tutto questo a mio avviso è indice di presunzione, anche quando nel suo post si rivolge a “voi musicisti”. Come se i “non musicisti” non siano all’altezza di poter giudicare, amare, odiare ciò che ascolteranno e quindi come ha scritto “mediocri”. Più che illuminista mi sembra razionalista, e l’arte non è razionale ma passione e la passione è indefinibile.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 02/09/10 alle 18:01 via WEB
Tra le cose più mortificanti che possano accaderci (e sono tante e le più disparate, purtroppo) c'è quella di non essere riusciti a fare comprendere appieno il proprio pensiero. Ancora peggio, poi, è scoprire che questo è stato travisato, in parte o del tutto.
Vado scrivendo e dicendo a più non posso (e non mi riferisco solo al blog o ai commenti relativi) che per ascoltare la musica non occorre assolutamente essere musicisti, né conoscere la grammatica, né la sintassi musicale (e tantomeno il solfeggio!)
Non concordo assolutamente con chi affermi il contrario.
Che la grande arte non sia comprensibile dal popolo, poi, mi sembra una amenità degna di chi non conosca bene il lessico della nostra lingua ed il vero significato del termine popolo.
A costoro chiederei chi sia il popolo, curioso di sapere secondo quale alchimia semantica qualche cialtrone si permetta di sancire l'equivalenza tra "popolo" e "ignorante" o "insensibile" che dir si voglia.
Io certamente faccio parte del popolo e di quello, come si dice, minuto. Quelli che mi conoscono, e per mia fortuna non sono pochi, oltre a sapere che non discendo da opimi lombi (cosa della quale sono orgoglioso), sanno che vivo di un solo stipendio, non sono assolutamente benestante, non ho altri cespiti di guadagno, poiché non faccio operazioni che non esito a definire a scopo di lucro, quali impartire lezioni private (per giunta evadendo il fisco).
Chi ha mai detto che la musica abbia un interlocutore stabilito? Se qualcuno l'abbia detto si tratta sicuramente di una persona culturalmente rozza, più che ignorante
Guardi, io insegno a corsi di laurea, di specializzazione e a diversi master. Tutto il mio insegnamento specialistico è volto ad illustrare nella maniera più acconcia possibile quello che lei scrive nel suo commento.
Mi piace quello che lei scrive. Pensi che io professo tale pensiero da decenni
Mi sorprende che lei scriva, sottintendendo (mi corregga se stavolta io l'ho travisata) che io la pensi diversamente.
Sono 32 anni che contribuisco alla formazione di tanti giovani artisti e che mi batto perché loro siano dati quegli spazi ch'è giusto essi abbiano. Si figuri se possa mai volere tarpare le ali a quelli senza dei quali io per primo non avrei ragion d'essere.
Tuttavia, abbia la bontà di lasciarmi il diritto di critica, foss'anche pronunciato ante litteram. Se ha letto bene ho anche ipotizzato che possa venirne una "eccellente", mica buona o discreta, produzione.
Abbia anche la bontà, ma questo lei forse prima non lo sapeva, di lasciarmi svolgere il mio dovere di didatta, secondo piani etici, morali e deontologici (che anch'essi, per mia fortuna, mi sono largamente riconosciuti).
La musica non è arte sic et simpliciter, nello stesso modo in cui non lo sono la letteratura, la pittura, la poesia, la scultura, la cinematografia, la scrittura, la fotografia e via dicendo.
Ma tutte queste sono discipline e tutte hanno una loro grammatica, una loro sintassi e un loro lessico. Lei ed altri potete anche ignorare tutto ciò. Io no. Non sarei onesto con gli altri e con me stesso.
Quando scrivo che a qualcuno fa evidentemente comodo che i gusti della popolazione italiana in fatto di istruzione e cultura in generale, e quindi di musica in particolare, siano improntati ad un livello di mediocrità, mi pare molto evidente che prendo le parti del popolo di cui faccio inequivocabilmente parte.
Lei è padronissima di pensarla diversamente e di ritenere che parlando di "mediocrità" io muova ingiuste accuse a chi sia mediocre, quantunque incolpevolmente, mentre mi batto perché il sapere musicale sia diffuso e presente nelle scuole di ogni ordine e grado.
I veri musicisti, mi creda, non sono mai stati nobili se non nell'intelletto.
Lei scrive l'arte non è razionale ma passione e la passione è indefinibile
E' un concetto sul quale non posso essere d'accordo. Basta studiare i processi intellettuali che accompagnano la creatività in genere e quella musicale in particolare per verificare il contrario.
In quanto all'essere io razionalista o illuminista, le risparmio la fatica: sono entrambi e altro ancora.
Non ritengo, poi, che la razionalità si ponga necessariamente in antitesi alla passione. Non sono di quelli che credono ai compartimenti stagni, siano essi tra sentimenti o modi di pensare o di agire, c'è il rischio di chiudersi intellettualmente e di dare ragione a quelli che predicano la bontà e unicità di una cultura, di un colore, di un pensiero rispetto agli altri. Di qui al razzismo, ahimè, il passo è breve.
(Rispondi)
 
lasicilianadoc
lasicilianadoc il 02/09/10 alle 20:57 via WEB
Bentornato, caro maestro! Sono passata per salutarti dato che attraverso Ily ho saputo del vostro rientro e sto adesso leggendo la tua articolata e condvisibilissima risposta al commento di honeymoon. Spero di essere, come direbbe qualcuno, "circoncisa" ma se mi dilungo perdonami, ok? Ho precedentemente espresso il mio grande apprezzamento sul tuo punto di vista, non solo mentalmente onesto,ma forte e vero.Non sai come ti comprendo quando ti senti amareggiato nel momento in cui viene travisato il pensiero, specialmente per chi come te, come me, come altri non si lancia in stupidi ed inconcludenti "barocchismi mentali". Io non sono per il relativismo, tutto ciò che esiste esiste se c'è il suo opposto. Quindi, e lo ripeterò fino alla nausea, i gusti si discutono, eccome.Quello che desidero dire a honey è che l'arte è arte, poi d'accordo, ci possono essere mille espressioni, ma rimangono solo delle espressioni. Molto discutibili.L'arte è ASSIOMA.Non c'è niente di più vero nelle parole del nostro caro Maestro: la parola d'ordine della società moderna è MEDIOCRITA', perchè conviene che ciò accada, perchè la mediocrità diventata normalità,ed è normalità la mediocrità anche e soprattutto di chi ci governa. Così la maggioranza non si accorge di nulla.Pensavo proprio a questo con l'ennesima prova di oggi: il festival del cinema di Venezia.Hanno reso mediocre anche quello: come può la Marini rappresentare l'arte della cinematografia? Cara honey,dal tuo discorso posso dedurre che tu metteresti sullo stesso piano "Giovannona coscialunga" con "Nuovo cinema paradiso"... "Blade runner". O per fare un paragone ancora più consono Marco Carta e Marco Mengoni: entrambi giovani, entrambi studiano, entrambi hanno speranze. Ma esiste un abisso. Gigi D' Alessio e Pino Daniele: anche qui l'abisso. Tutto è diventato soltanto un' immensa operazione commerciale che nulla ha a che vedere con l'arte.Poi sono stata sempre contraria all'opera lirica in tv.La accetto solo ed esclusivamente se è concepita per avvicinare i giovani e a maggior ragione si deve offrire il meglio, educare a tutto ciò che è vero talento, ARTE.Il popolo è composto da individui che, come dice il nostro maestro, sentono. Altri ascoltano. Questo fa la differenza. Scusami Domenico se mi sono dilungata, ma della mediocrià non ne posso proprio più.Una buona serata e grazie per lo spazio. Lory
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 03/09/10 alle 18:55 via WEB
Dici bene: il popolo è formato da individui che parimente ascoltano o sentono.
Ascoltare e sentire sono due condizioni diverse, ma ciò che le rende diverse non è il censo di chi ascolti, oppure senta
Un riccone può limitarsi a possedere la capacità di sentire, mentre una persona che viva in condizioni di modestia economica, se non di povertà, può essere in grado di ascoltare.
Quello che gioca nell'ascolto è l'intelletto. E l'intelletto è merce che non è in vendita.
(Rispondi)
 
ilike06
ilike06 il 02/09/10 alle 23:19 via WEB
Da me c'è un aggiornamento relativo a questo famoso Rigoletto. Forse abbiamo qualche speranza che non sia l'ennesima bufala televisiva :)
(Rispondi)
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/09/10 alle 07:06 via WEB
Mi fa piacere che concordi con il parere di Honeymoon circa la fruibilità dell'arte da parte di tutti, ma questo io l'avevo già inteso e probabilmente l'equivoco nasce soltanto dal fatto che lei non ti conosce come possiamo conoscerti noi, anche soltanto attraverso le parole di Ilike. Io credo che in questo paese si faccia volutamente troppa poca cultura e se ne voglia fare sempre meno; ad esempio basterebbe andarsi a rileggere le parole poco edificanti pronunciate dal ministro Brunetta non troppo tempo fa su teatranti e cineasti. Se ne fa volutamente poca per due motivi: chi dovrebbe essere deputato a certe scelte non ha egli stesso cultura sufficiente per farle e, secondariamente, mantenere la gente nello stato di popolo bue fa molto comodo per certe strategie politiche. Ecco perchè io vedo sempre in maniera positiva qualunque iniziativa a favore della diffusione della produzione artistica. Mi spiace ma, non avendo neanche io sufficiente cultura musicale, non sarei proprio in grado di giudicare la qualità del Rigoletto che vogliono portare in tv. Ma sono del parere che ben vengano dieci Rigoletto in tv al posto di una puntata del Grande Fratello. Sempre meglio.
(Rispondi)
 
 
ilike06
ilike06 il 03/09/10 alle 08:50 via WEB
In effetti, forse, i giudizi degli addetti ai lavori sono troppo radicali. credo che giudizi di persone come te e lory siano decisamente più saggi e moderati. pertanto, credo anche che abbiate ragione: in tv, meglio un rigoletto che i format dei reality.....
che poi, giudicare a priori e a prescindere, non è nemmeno giusto. aspettiamo, vediamo e poi esprimiamo i nostri pareri.
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 03/09/10 alle 20:15 via WEB
Non posso che essere d'accordo con le tue conclusioni.
Quello che è importante è porsi davanti all'opera: sia essa il Rigoletto o il Wozzeck (Alban Berg).
Solo così, partendo dal "sentire" (operazione del tutto soggettiva, i cui tempi sono anch'essi assolutamente non commensurabili), giungeremo a mettere in moto quei processi gestaltici che costituiscono il complesso atto dell'ascoltare.
Relativamente alla copiosa produzione televisiva di melodrammi che auspichi, sono d'accordo, purché non sia il sistema per fare operazioni "melodrammatiche" che col melodramma abbiano ben poco a spartire.
Mi riferisco a quelle perazioni che, come ho scritto in questo post, "spesso sono più realizzazioni di processi raccomandatari ed economici che artistiche e culturali".
E' qui che sta il senso del termine "porcata" che evidentemente non sono riuscito a rendere palese appieno e a tutti come avrei, invece, voluto.
(Rispondi)
 
massimocoppa
massimocoppa il 03/09/10 alle 09:00 via WEB
maestro, ho cercato di informarmi sull'argomento: perché sei talmente irritato che ti sei dimenticato di spiegare di cosa stai parlando! Cmq capisco le tue riserve: sono operazioni non scevre da logiche commerciali e di interesse, il tutto ovviamente distorto dal circuito mediatico; tuttavia, se porterà pubblicità positiva all'immagine dell'Italia (visto che sarà in mondovisione) e avvicinerà anche una sola persona all'opera ed alla lirica: be', direi che male non farà! CIAO
(Rispondi)
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 03/09/10 alle 20:34 via WEB
Le ragioni dell'irritazione sono tutte riconducibili alla scarsa moralità che è il denominatore comune di tutto ciò che, prima ancora di essere arte e spettacolo, è fonte di guadagni spesso spropositati e, per giunta, distribuiti senza alcuna etica equitativa (non immagini nemmeno l'immane sproporzione che esiste tra la paga di un professore d'orchestra e di un direttore, un cantante, un regista e via dicendo...).
E' proprio quello che di lucroso contengono queste produzioni a determinare il circolo vizioso dell'accaparramento, al di fuori e al di sopra di meccanismi fondati sul merito e sulla qualità.
Alla luce delle cifre milionarie investite per certe produzioni televisive, quelli come me vorrebbero perlomeno che il risultato fosse di eccellenza sotto tutti gli aspetti.
Poiché questo finora non è accaduto, si giustifica la nostra amarezza che ci rende prevenuti nei confronti di ciò che sta per uscire.
Aspettiamo con ansia, pertanto, di essere smentiti:
(Rispondi)
 
 
 
domenicomolinini
domenicomolinini il 03/09/10 alle 20:50 via WEB
almeno relativamente agli aspetti qualitativi che devono, ripeto, essere improntati all'eccellenza.
Eccellenza che, quand'anche raggiunta, non giustifica assolutamente i costi plurimilionari di tali produzioni.
Un discorso a parte, quindi, meriterebbero gli aspetti economici di queste operazioni, offensivi e lesivi nei confronti di tutti i lavoratori in generale e, in particolare, dei tanti artisti che lavorano dignitosamente nei luoghi dove si fa arte, spesso raggiungendo livelli di eccellenza, senza scampanii, clangore di annunci e caroselli pubblicitari vari e, per giunta, malpagati.
(Rispondi)
 
honeymoon79
honeymoon79 il 03/09/10 alle 11:16 via WEB
Salve di nuovo, per iniziare vorrei chiarire che la mia voleva essere una critica costruttiva, non volta ad offendere nessuno, con l’unico intento di condividere con voi il mio pensiero, con l’eventualità di scambiarci punti di vista nel modo più civile possibile. Invece mi sembra, leggendo gli altri commenti qui sotto, di aver turbato l’equilibrio di questo blog. Se ho offeso il vostro maestro, me ne dispiaccio, ma non sarei onesta con me stessa se non dicessi ciò che penso. Iniziamo a pensare che ciò che ho scritto l’ho fatto con un bel sorriso in faccia, usando la leggerezza dovuta. Il mio non voleva essere un attacco, poiché sono dell’avviso che bisogna rispettare le idee altrui purché argomentate, ma più semplicemente una mia personalissima opinione. Probabilmente c’è stato un misunderstanding , non avrò colto in pieno il senso delle sue parole o come dice lei, ho travisato. E’ ovvio che lei è libero di esercitare il suo diritto di critica, chi ha mai detto il contrario, ma io rimango nell’idea che dietro alcune sue frasi come “ennesima porcata” , “i gusti di una popolazione improntati ad un livello di mediocrità”, ci sia il tentativo di sminuire l’operato altrui. Lei sicuramente conoscerà la musica in quanto disciplina, pertanto si sente in dovere di correggerne le sue malformazioni, come un qualsiasi professore d’italiano farebbe con una frase dalla grammatica o sintassi errata. Ma io non mi riferivo a regole musicali. Non stiamo parlando di un pianoforte scordato, o un cantante stonato, ma di gusti musicali. Per quelli credo che non sia necessario essere dei critici o professori. Non si può insegnare l’amore per uno strumento, per un’opera o per un genere musicale, ma si può tentare di aprire le “porte della conoscenza” verso un universo musicale più ampio. Credo che lei intendesse dire questo quando definiva i “gusti improntati alla mediocrità”. Mi dispiace ma rimango nella convinzione che, rimanendo nell’ambito musicale, regnino i gusti personali. Un cantante può essere tecnicamente bravo, intonato, ma può anche non piacere il timbro di voce, l’interpretazione e può non esprimerti nulla. Non esiste a mio avviso musica, o arte in genere, superiori moralmente rispetto ad altre. Se si parla di tecnica probabilmente ha ragione lei, ma mi pare che non si discuteva di questo. Poi se si riempiono i teatri più con Giuseppe verdi che con Mozart, ciò non significa che il secondo valga meno. Rispondendo a lasicilianadoc (a proposito anch’io sono sicula di Palermo per la precisione), si è vero i gusti sono discutibili, ma con quale metro di valutazione? Il tuo? Il mio? Per questo motivo insisto nel dire che la musica come arte, come passione, come espressione, non nasce bella o brutta, ma si sublima in chi l’ascolta, la possiamo amare o disprezzare in relazione a noi stessi, a ciò che siamo, alla nostra psicologia, personalità e comportamenti. Come dicevo nel mio ultimo commento, noi siamo i filtri. Cosa è la normalità, non infiliamoci in ragionamenti dove potrebbero nascere dibattiti senza fine. Normale rispetto a chi? Rispetto a un “mediocre”? L'uomo medio non esiste, è solo un giochetto di campionamento per cercare di dare sicurezza alla propria esistenza, per aumentare la propria autostima, convincendosi di essere unici. Più ci convinciamo che siamo attorniati da mediocri, più ci sentiamo originali. Tu dici che tra Gigi D’Alessio e Pino Daniele esiste un abisso, così come tra Marco Carta e Marco Mengoni, ma con il tuo metro di valutazione immagino! Possono piacere entrambi e non per forza sentirsi “mediocri”, forse c’è chi ama Gigi D’alessio e contemporaneamente Marco Mengoni o il maestro Domenico Molinini, o una cosa esclude l’altra? Io personalmente amo molto la musica classica, (determinanti sono stati i dieci anni di danza classica), mantenendo delle preferenze all’interno di questo genere, ma ascolto anche altri generi definiti commerciali, forse anche “mediocri”. Nel corso dei miei 31 anni i miei gusti sono mutati, estesi. Ma non mi sento di svilire quegli artisti che un tempo amavo ma che ora non saziano più i miei appetiti musicali, semplicemente non li ascolto più. Non li giudico, come non giudico chi li ama. Ho iniziato questo dibattito, sostenendo che non si può definire porcata ciò che non si conosce, partendo prevenuti, (anche se poi si è corretto dando spazio ad una differente previsione). Lì non si parlava di tecnica, di nozioni musicali, perché nessuno ancora ha fatto nulla. Si è partiti da un preconcetto. Che la “media” italiana non possa essere in grado di giudicare. Probabilmente molti non vedranno il Rigoletto, altri lo faranno e non saranno in grado di giudicare, ma probabilmente sapranno riconoscere la differenza tra un buon heavy metal da uno più scadente. Sapranno dibattere sulle tecniche della musica elettronica, a me sconosciute e forse anche a voi, e contemporaneamente apprezzare il Rigoletto trasmesso dalla Rai. Concludendo, non si può stigmatizzare chi ha gusti musicali differenti dai propri. (chi ascolta Marco Carta a mio avviso, ha la stessa credibilità di chi ascolta Domenico Molinini). E con questo ci tengo a ribadire che rispetto le vostre idee, più semplicemente non le condivido……. sempre con la leggerezza che l’argomento impone.
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ilike06
ilike06 il 03/09/10 alle 17:01 via WEB
Carisssima honeymoon, in quanto frequentatrice della rete da più di 4 anni, ho imparato presto che, quando si comunica con la scrittura, è facile essere fraintesi ed è per questo che è nata la netiquette che permette, tramite le cosiddette faccine, di lasciar intendere a chi legge, quale sia il "tono", non percepibile con l'udito, con il quale ci si esprime nei post e nei commenti. Questo lo dico spesso anche mio marito (sì, Domenico Molinini è mio marito) che in rete ci sta da pochissimo e ancora non lo ha imparato :-)
Detto questo con la giusta leggerezza che l'argomento merita, sottolineata dalla faccina sorridente, vorrei fare alcune precisazioni: il post in questione è una risposta ud un mio post che a sua volta, nasce dalla constatazione che, tutti i programmi che finora la tv ci ha proposto, relativamente al "settore classico o lirico" della musica, sono stati a dir poco deludenti, per lo meno dal punto di vista degli addetti ai lavori. Per fare qualche esempio le cito il recente programma "Arena di Verona 2010 - Lo spettacolo sta per iniziare" condotto dalla Clerici del quale parlai in un altro post e lo sceneggiato su Puccini andato in onda a febbraio scorso che, a suo tempo, suscitò, vivaci discussioni in tempo reale anche su Facebook. Sulla inadeguatezza qualitativa di queste produzioni televisive, secondo il metro di giudizio di buona parte degli addetti ai lavori, perlomeno, credo, non ci sia dubbio alcuno, così come non c'è dubbio che, quanto altri vanno dicendo relativamente alla bontà di un Rigoletto in tv piuttosto che un Grande Fratello, sia altrettanto giusto. :)
Mi auguro, pertanto che, chiarite le incomprensioni, questo scambio di opinioni, seppure nato a causa di un fraintendimento, sia l'inizio di una nuova amicizia in rete. :)
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domenicomolinini
domenicomolinini il 03/09/10 alle 17:41 via WEB
Con Honeymoon devo stare molto attento: è capace che, se dovessi mai pronunciarmi criticamente sul nostro Presidente del Consiglio, il giorno dopo lei mi descrive come acceso berlusconiano :-))
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honeymoon79
honeymoon79 il 04/09/10 alle 19:51 via WEB
;D oppure se lei dovesse mai pronunciarsi positivamente sul presidente del Consiglio e io la criticassi lei tenterebbe di convincermi che quelle non erano apprezzamenti ma disapprovazione!!!:D
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domenicomolinini
domenicomolinini il 03/09/10 alle 18:33 via WEB
Mi arrendo :-)
Lei vuole a tutti i costi significare che io dica e pensi cose che lei non condivide, anche se è palese che lei condivide le cose che io dico e penso :-)
Lei può benissimo continuare su questo tono, eppure sarebbe bello se per un attimo rileggesse ciò che ho scritto, ab initio, e ciò che lei ha scritto.
Lei scrive delle cose che ho affermato già prima della sua data di nascita.
Ho scritto retoricamente: Vogliono fare l'ennesima porcata? La facciano. E poi ho aggiunto senza alcuna ironia: Facciano pure il loro Rigoletto. Magari alla fine risulterà anche una eccellente produzione, e allora tanto meglio.
Possibile che io non sia stato capace di rendere chiaro il verso della direzione della mia polemica?
Con la mia seconda risposta ritenevo davvero di avere chiarito la mia posizione, ma adesso, poiché non comprendo quando lei voglia commentare me, oppure commentare gli altri intervenuti nella discussione, non ci capisco più nulla :-)
Faccio io ammenda per primo: vogliamo affrontare un argomento per volta? :)
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honeymoon79
honeymoon79 il 04/09/10 alle 20:02 via WEB
il mio commento nasce da un post, che poi nei vari commenti si articolato più approfonditamente. è ovvio che se lei afferma che intendeva dire altro, bene, c'è stato il chiarimento. ma sul post non erano stati spiegati dei retroscena che ovviamente io non potevo conoscere.credo che se qualcun'altro (che non la conosce) leggesse il post avrebbe le mie stesse impressioni, altrimenti non si spiegherebbero i commenti degli altri bloggers che hanno avvallato ciò che io avevo inizialmente compreso. :D
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domenicomolinini
domenicomolinini il 03/09/10 alle 19:06 via WEB
Per significare come io la pensi sul Rigoletto e sui fruitori del melodramma in particolare, riporto lo stralcio di un mio intervento di parecchi anni fa ad un dibattito:
il Melodramma è l’elemento trainante nella formazione di una coscienza nazionale unitaria. Vale notare che l’unico luogo d’incontro fra le diverse classi sociali è in quegli anni il teatro d’opera, sia pure gerarchicamente ordinato nei tre precisi e ben delimitati settori della platea, dei palchi e della galleria.
Data l’eterogeneità dei fruitori, l’opera deve essere necessariamente congegnata quale spettacolo composito, da risultare comprensibile a tutti, adatto a soddisfare i gusti del pubblico.
Il Melodramma dell’Ottocento è un fatto squisitamente musicale e spettacolare, non letterario: i libretti sono strettamente subordinati alla musica e alle sue esigenze, privi di un'autonoma fisionomia letteraria.
Presentano caratteristiche affini a quelle dei generi letterari di più largo consumo, come il romanzo storico: amori travolgenti e contrastati che spesso si concludono con la morte, conflitti passionali esasperati che contrappongono padri e figli, fratelli, amici; gesti sublimi di eroismo e sacrificio, di pietà o di malvagità tenebrosa, creature innocenti perseguitate, sventure inenarrabili, strazianti conflitti di amore e dovere.
Per avvincere il pubblico, il libretto fa anche uso degli espedienti più plateali: misteriose identità alla fine svelate, colpi a sorpresa, scene madri, morti lacrimevoli in scena, travestimenti, equivoci che portano a terribili conseguenze, tutto il tipico repertorio del "romanzesco".
Non mancano gli spunti patriottici: ne sono ricche le opere di Verdi, che nell'opinione pubblica del tempo diventano un vero e proprio simbolo dell'amor di patria. Sarebbe scorretto, tuttavia, considerare tutto questo di per sé, per condannare il Melodramma come genere deteriore, poiché quella materia nelle mani di Bellini, Donizetti, Verdi è trasfigurata. La loro musica conferisce vigore ed autenticità anche agli intrecci più triti e ai personaggi più "romanzeschi".
Il Melodramma, in particolare quello verdiano, è così nel nostro Ottocento l'arte veramente popolare, che unisce l'alto livello artistico con la vasta diffusione in tutti gli strati sociali, così vasta quale non può mai avere la letteratura, che resta pur sempre rivolta ad una minoranza in seno alla società italiana (si pensi che gli alfabetizzati sono il 22% sul territorio nazionale). Perciò, ben più che i vari generi letterari, come la Lirica, la Narrativa, la Drammatica, è il Melodramma ad esercitare un profondo influsso sui gusti, sulla sensibilità, sulle idee, sulla coscienza civile della nazione che si va formando.
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honeymoon79
honeymoon79 il 04/09/10 alle 19:39 via WEB
Navigando mi sono imbattuta su questa frase: “La melodia e l’armonia non devono essere che mezzi nella mano dell’artista per fare della musica, e se verrà un giorno in cui non si parlerà più ne di melodia ne di armonia ne di scuole tedesche, italiane, ne di passato ne di avvenire, allora forse comincerà il regno dell’arte.” (giuseppe Verdi). Forse si apprezzerebbe meglio l'arte se la guardassimo con lo sguardo un pò più scanzonato......:D.
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domenicomolinini
domenicomolinini il 04/09/10 alle 21:17 via WEB
Ve lo posso confermare in tempo reale!
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domenicomolinini
domenicomolinini il 04/09/10 alle 21:19 via WEB
Poi, naturalmente. Adesso vado avanti ad ascoltare.
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domenicomolinini
domenicomolinini il 04/09/10 alle 21:26 via WEB
Domingo baritono?
Ridateci il loggione, per cortesia, con i suoi fischi e le sue spernacchiate!
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mnsctt0
mnsctt0 il 05/09/10 alle 15:04 via WEB
Scusate se mi intrometto,non sono un'esperta di musica ma adoro il Rigoletto. E' stata la mia prima opera ascoltata su disco 35 anni fà: interprete Aldo Protti. Forse dico una cavolata, ma per fare il baritono,secondo me, ci vuole un "BARITONO" sopratutto nel Rigoletto.
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domenicomolinini
domenicomolinini il 05/09/10 alle 17:43 via WEB
Parole sante!
Aldo Protti, un Baritono coi fiocchi e i controfiocchi.
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domenicomolinini
domenicomolinini il 05/09/10 alle 17:48 via WEB
Ribadisco che non occorre essere esperti di musica (se per esperti si voglia intendere grammaticalmente istruiti) per ascoltarla e giudicarla.
E' la pratica del sentire che educa l'individuo e, col tempo (secondo temporalità soggettive), diventa capacità di ascoltare.
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domenicomolinini
domenicomolinini il 04/09/10 alle 21:29 via WEB
Fanno bene a trasmettere in mondovisione. Infatti è una schifezza mondiale.
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dodici_scatti
dodici_scatti il 04/09/10 alle 22:58 via WEB
Ciao Domenico, è chiaro che, si è equivocato sul vero senso del post, inoltre, ho già espresso la mia opinione riguardo certe propagande televisive , onestamente, chiamare arte quello che appare evidente un’abile strategia di marketing mi viene un po’ difficile, ma ciò che mi preme rivelare è che, da opinioni così differenti, è bello riuscire a dialogare oltre quelle barriere che ci inviterebbero a essere divisi... Esprimere un’ idea, ascoltarla, cercare di capire se è giusta o sbagliata. Qualcosa volta riuscirà, qualcosa riuscirà meno, ma di sicuro uno ci prova con onestà intellettuale. La stessa onestà intellettuale che anima i tuoi post...
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lasicilianadoc
lasicilianadoc il 05/09/10 alle 00:21 via WEB
Ciao maestro, sul mio blog la recensione del Rigoletto...quando vuoi...Buonanotte.
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domenicomolinini
domenicomolinini il 07/09/10 alle 21:09 via WEB
Sono reduce da due giorni di sedute d'esame iniziate al mattino e terminate nel tardo pomeriggio, ma quel che è peggio ho un raffreddore tremendo.
Sarà la maledizione di Rigoletto? :-)
Domani mi metto a scrivere un post ad hoc sul Rigoletto mantovano.
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